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Autore: saramichy    06/06/2011    4 recensioni
Edward è il classico bel ragazzo che esce con tantissime ragazze, studente modello, ha due fratelli gemelli: Rosalie e Jasper. Ma purtroppo per lui ha anche un grandissimo problema, si è innamorato della sua migliore amica Bella e il suo comportamento tenta solo di mascherare questa cosa, anche perché la sua migliore amica altri non è che la fidanzata di suo fratello. Cosa accadrà se un giorno Edward dovesse decidere che tutto questo è troppo per lui? Tutti umani.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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In questo capitolo c‘è un doppio pov quindi godetevi la lettura e poi ditemi che cosa ne pensate.



QUINTO CAPITOLO: CONSEGUENZE



POV EDWARD



E’ quasi ora di cena quando io e Bella finiamo la nostra conversazione ed io non ho ancora detto niente a Rosalie ed Emmett così mentre stiamo tornando verso casa a piedi rigorosamente visto che nessuno dei due è venuto in macchina, dico a Bella che forse è il caso di telefonare a Rosalie per dirle che va tutto bene.

«Bella credo sia meglio telefonare a Rose in modo da dirle che tutto va bene e che presto saremmo a casa e poi devo anche dirle della discoteca.» La vedo sorridere, è davvero contenta della mia idea di andare tutti insieme in discoteca per distrarci un pochino dai problemi, quindi prendo fuori il cellulare e compongo il numero di Rosalie.

«Rose sono io, ho trovato Bella. Va tutto bene, abbiamo parlato e non ci siamo resi conto del tempo che passava, ora stiamo tornando a casa e mi chiedevo se a te ed Emmett va di uscire per andare in discoteca stasera per farla svagare un pochino.» Attesi la risposta di mia sorella che non si fece aspettare tanto, ma poi mi disse una cosa alquanto strana facendomi preoccupare un pochino.

«Per me va bene ma Edward credo che dovreste venire subito, a casa è successo un macello dopo che hanno saputo quello che ha fatto Jasper.» Guardo Bella e credo che abbia sentito la conversazione perché si è irrigidita e poi guarda verso l’alto come per distrarsi, dico a Rose che arriviamo subito e prendo la mano di Bella che mi sorride e si rilassa all’istante.

«Hai sentito tutto vero? Dobbiamo sbrigarci ed andare a casa mia a vedere che cosa sta succedendo.» Lei non parla annuisce solamente con la testa ed insieme ci avviamo verso casa mia. Arriviamo davanti alla porta e vedo l‘auto di papà appostata di fronte con il bagagliaio aperto e non riesco a capire che cosa stia succedendo così entriamo in casa sempre mano nella mano e sulla porta trovo ad attendermi Rosalie completamente sconvolta.

«Edward finalmente sei qui, prova a parlare con papà è completamente andato fuori di senno. Vuole spedire Jasper dallo zio Aro per insegnargli che quello che ha fatto è sbagliato, tu sai che lo zio è uno psicopatico, ti prego digli di mandarlo altrove ma non da Aro.» Oh santo cielo questa sì che è una punizione davvero tosta, non riesco ad immaginare Jasper a casa con zio Aro, il donnaiolo per eccellenza della famiglia, in questo preciso momento sta con una ragazza della mia età e questo mi fa rabbrividire visto che potrebbe benissimo essere suo padre.

«Va bene, dove diavolo è papà? Ci parlo io mentre tu cerchi di far passare dalla testa di Bella il fatto che lei sia la responsabile di questo evento, visto che data la sua faccia mi sembra stia pensando esattamente questa cosa.» Accidenti, mi ero dimenticato che c’era Bella con me, ma quando l’avevo vista ed avevo guardato il suo viso sconvolto avevo subito capito che lei si riteneva responsabile di quello che accadeva in casa mia e questo non era vero, l’unico responsabile era Jasper ed avrei dovuto parlare anche con lui.

«Non ti preoccupare Edward ci penso io a Bella. Vieni con me e togliti immediatamente dalla testa certe cose, non è colpa tua, la colpa è solo di Jasper. Ha combinato lui questo casino e si merita una punizione, solo non a casa di zio Aro. Edward papà è nello studio a parlare con mamma.» Già ma avevo l’impressione che se papà aveva proprio scelto casa di zio Aro era convinto che Jasper potesse imparare qualcosa da lui e che non gli avrei fatto cambiare idea. Mi incamminai verso il suo studio e bussai alla porta, dopo che papà mi disse avanti entrai in punta di piedi nello studio e vidi mia madre scrollare la testa per poi andarsene via, simbolo evidente che ci aveva provato anche lei ma non ci era riuscita perciò anche io avrei fallito miseramente.

«Edward dimmi ti serve qualcosa?»

«Papà ho appena visto Rosalie ed era sull’orlo delle lacrime, è proprio necessario mandare Jasper dallo zio Aro? Non si potrebbe mandarlo da Caius o Marcus? In fondo anche quelli sono zii e tu sai che zio Aro potrebbe avere una strana influenza su di lui, in fondo è un donnaiolo.» Mio padre mi guardava e mi sorrise, quando finii di parlare mi raccontò quello che aveva intenzione di fare mandando Jasper da Aro.

«Lo mando da Aro proprio per questo, voglio che lui impari a sue spese, quanto male il suo comportamento ha fatto a Bella. Deve studiare i comportamenti di Aro e cercare di diventare una persona diversa da lui, visto che per adesso lo vedo molto simile a lui.» Ok il suo ragionamento aveva un senso ma se fosse diventato uguale a lui che cosa sarebbe successo?

«Papà e se invece diventa come Aro che cosa succederà alla nostra famiglia?»

«Spero che tuo fratello si ravveda e sono sicuro che capirà e se una volta tornato a casa deciderà di provare a stare con Alice, pretendo che lui dimostri di essere diventato più serio di quanto non sia adesso.» D’accordo con questo mi sembrava che il discorso fosse chiuso perciò decisi di salire per vedere come stava Jasper. Entrai in punta di piedi in camera sua e lo trovai intendo a fare le valigie, così mi schiarii la voce.

«Edward sei tornato finalmente, hai trovato Bella?» Ma che diavolo succedeva in questa casa, erano tutti impazziti, questo ragazzo aveva sicuramente una doppia personalità. Oggi a scuola mi aveva investito con le sue parole dure ed adesso mi salutava come se niente fosse?

«Sì l’ho trovata, ma dico sei diventato matto? Stamattina a scuola mi sembravi una furia, mi hai dato la colpa per cose di cui io davvero non mi capacito ed adesso te ne esci così?» D’accordo avevo esagerato ma davvero cercavo solo di capire.

«Ti chiedo scusa Edward, non avrei dovuto dare la colpa a te. Vedi due anni fa quando mi sono messo con Bella pensavo veramente che avrebbe potuto farmi dimenticare Alice, ma sapevo anche che tu avevi un debole per lei e non me ne sono curato. Ti ho fatto del male e non volevo, te lo assicuro. Ma poi i tuoi gesti e i tuoi sguardi mi facevano male, vedevo che soffrivi a causa mia ed ero geloso del tuo rapporto con Bella perciò quando ti sei allontanato ero contento e felice di poter vivere il nostro rapporto serenamente anche se sapevo che il tuo comportamento faceva soffrire Bella. Oggi quando lei mi ha visto mi sono sentito morire, l’avevo ferita e non volevo veramente, è stato qualcosa di istintivo. Alice stava piangendo per colpa di Jacob ed io mi sono avvicinato solo per consolarla ma poi mi è scattato qualcosa nella testa e non ho capito più niente, non mi ricordavo nemmeno dove ero. Mi merito la punizione di papà e spero solo di non aver rovinato il mio rapporto con te, vedi Edward tu sei meglio di come credi di essere. So che se solo tu volessi Bella ti potrebbe amare come meriti di essere amato e che la vostra storia sarebbe splendida, anche per questo ho accettato la punizione di papà, avete bisogno di tempo per restaurare quello che avete perduto in due anni. Ti voglio bene Edward e non penso veramente le cose che ho detto stamattina a scuola, sono pur sempre tuo fratello ed ero arrabbiato perché tu che eri più piccolo di me mi avevi detto che cosa era giusto fare ed io me ne sono infischiato.» Quando finì di parlare mi venne incontro e mi abbracciò, ora si che ero convinto che papà avesse ragione. Stare da Aro gli avrebbe dato la possibilità di guardare uno specchio e convincersi a diventare migliore. Ero contento di aver chiarito con lui le cose, era pur sempre il mio fratellone e gli volevo un gran bene.

«Ti voglio bene anche io Jazz. Ora muoviti, ti do una mano con le valigie prima che papà venga di sopra e ti trascini a casa di zio Aro per i capelli.» Ed insieme ci mettemmo a ridere, forse era proprio vero che tra fratelli si litigava ma si faceva quasi subito pace, poi mi venne in mente che forse era facile per me, ma per Bella ed Alice fare pace sarebbe stato difficile. Una volta finite le valigie lo aiutai a portarle in macchina, papà uscì dallo studio e ci diede una mano per poi salire in macchina e mettere in moto. Jasper si mise a salutare Rosalie e mamma e alla fine salutò anche Bella.

«Bella mi dispiace, non sai quanto, posso abbracciarti così mi sentirò meno stronzo almeno per il momento.» Bella lo guardò aveva le lacrime agli occhi, si avvicinò e lo abbracciò e gli disse le parole che sapevo stava covando dentro da quando era entrata in casa e Rosalie aveva preso a parlare.

«Sono io che devo scusarmi, guardati devi andartene via dalla tua famiglia per questa storia ed io mi sento in colpa per questo. Se non ci fossimo messi insieme tu avresti potuto aspettare Alice ed io me ne sarei fatta una ragione.» Jasper era sconvolto, non aveva mai capito che gran cuore avesse Bella ed era anche per questo che io l’amavo tanto.

«Bella la colpa di quello che sta accadendo è la mia non la tua. Non ti crucciare e meriti di essere felice, la mia famiglia ti vuole bene e potrai venire qui a trovarli molto spesso dato che io starò via per un po’. Loro ti amano come una figlia e mi sembra normale che vogliano starti accanto, lasciai che ti amino come si deve.» E con questo mi lanciò uno sguardo molto eloquente che naturalmente Bella non colse o forse non lo colse fortunatamente, non avevo bisogno di casini proprio adesso. Quando papà e Jasper partirono noi quattro rientrammo in casa e Rosalie ebbe una splendida idea.

«Vieni di sopra con me Bella, chiamiamo Emmett e stasera usciamo tutti e quattro, andiamo a mangiare una pizza e poi discoteca, ma prima devo vestirti e truccarti decentemente.» Bella la guardava con uno sguardo davvero molto contento ed io speravo solo che Rosalie si contenesse, perché il suo sguardo prometteva davvero poco di buono. Io e mamma eravamo spaventati, forse io più di lei. Rosalie trascinò Bella con sé per ben due ore, che diavolo combinavano le donne in così tanto tempo in camera davvero non riuscivo a capirlo. Io ci mettevo due minuti a preparami per uscire, quando fui pronto scesi di sotto ad aspettarle dato che la cosa si faceva lunga. Aprii la porta quando arrivò Emmett ed anche lui mi chiese da quanto tempo stavano in camera le ragazze, forse capiva che ci dovevano mettere un’eternità perché aveva due sorelle ma io davvero non capivo Rose, forse era normale, com’è che dice quel famoso libro? Ma certo le donne vengono da Venere mentre gli uomini da Marte forse è questo il problema del perché fatichiamo a capirle. Quando scesero le scale però il mio cuore perse un battito, Bella aveva un vestito talmente corto che mi si sarebbero partite le coronarie e come diavolo facevo a tenere lontani gli altri uomini adesso che lei era di nuovo libera, stasera si erano messe d’accordo sul farmi uscire di senno e la serata non era ancora cominciata, andiamo bene!

vestito-corto-donna



POV BELLA



Dopo aver salutato Jasper, mi sentivo ancora in colpa anche se non del tutto visto che in fondo probabilmente lui aveva ragione, la colpa era solo sua. Non ero stata io a tradirlo ma lui aveva tradito me e quindi si meritava una piccola punizione. Rientrammo in casa e Rosalie mi trascinò con sé nella sua camera e si mise a cercare nell’armadio due vestiti adatti alla serata. Chiamò al telefonino Emmett e gli disse di presentarsi a casa verso le otto e che saremmo andati alla pizzeria New Moon mentre dopo saremmo andati in quella nuova discoteca che aveva appena aperto, il Twilight. Poi si riprese e rimise dentro i vestiti che aveva tirato fuori, non capivo che diamine stesse cercando sinceramente, quando poi tirò fuori l’abito che voleva farmi indossare sorrise compiaciuta.

«Eccolo finalmente, questo è il tuo vestito per stasera. Bello vero? L’ho comprato l’altro giorno pensando di farti un regalo per il tuo compleanno ma stasera devi sentirti una dea e quindi ho deciso di dartelo prima il regalo, per il compleanno ci penseremo più avanti.» Oh mio dio, non potevo mettere un vestito del genere era troppo scollato e troppo corto, mi sarebbe venuto sicuramente il raffreddore e poi non osavo immaginare le occhiate da parte dei ragazzi, anche se forse questo era il problema minore visto che ormai non avevo più un ragazzo sarebbe stato carino farsi apprezzare dagli altri.

«Sei sicura Rose, mi sembra un tantino eccessivo.»

«Non dire stupidaggini Bella, è perfetto. Mio fratello sbaverà per te tutta la sera credimi e se lo farà Edward non credo che gli altri uomini saranno da meno.» Che diamine intendeva?

«Rose che diavolo stai dicendo, io e tuo fratello siamo amici, solo amici capito. Non intendo metterti con un altro membro della tua famiglia, mi sembrerebbe davvero assurdo e poi Edward adesso ha Tanya a cui pensare.» Già perché nonostante lui dicesse di no, lei lo amava e lui avrebbe anche potuto innamorarsi di lei e il solo pensiero mi faceva stare male.

«Peccato, sareste una splendida coppia, molto affiatata. Staresti molto meglio con lui che con Jasper e credimi conosco i miei fratelli molto bene e ad Edward, Tanya non piace nemmeno un pochino è solo un’amica.»

«Sai Rose tre anni fa ero convinta di essere al centro del suo mondo ma quando mi sono messa con Jasper sapevo che lui mi avrebbe scansato. Ci ho pensato tanto, prima di accettare di mettermi con Jasper ci avevo pensato ad una relazione con Edward ma poi è prevalsa la paura di perdere il mio migliore amico e quindi mi sono buttata sul fratello più grande ed ho imparato ad amarlo Rose, l’ho amato con tutta me stessa ed adesso non se ne parla di poter perdere di nuovo l’amicizia di Edward per provare ad essere una coppia che in fondo non potrà mai funzionare.» Speravo di essermi spiegata.

«D’accordo se lo dici tu ci credo ma permettimi di pensarla in un altro modo, e comunque farti bella non serve solo per farti vedere da Edward ma anche dagli altri ragazzi che ci saranno in discoteca.» Su questo ero d’accordo con lei, mi sarei divertita a farli sbavare dietro di me.

«Ha ragione signorina, mi renda splendida come solo lei sa fare.» Mi misi seduta e Rosalie cominciò la sua opera, dopo due ore di preparativi eravamo pronte e scendemmo le scale per trovare Edward ed Emmett che ci attendevano sotto le scale. Lo sguardo di Edward era decisamente scioccato mentre quello di Emmett era posato su Rose e quando guardò me diciamo che dire che era contrariato era poco.

«Dove credi di andare vestita così, tu non esci di casa senza un ragazzo conciata così. Sono stato chiaro, vatti a cambiare.» Rose sorrise e rispose lei per me.

«Andiamo Emmett non essere geloso, in fondo è con noi stasera e poi ci sarà Edward a farle da guardia del corpo.» Emmett ci pensò su un attimo e poi annuì e tutti e quattro ci dirigemmo verso la macchina. La serata si prospettava ricca di sorprese e colpi di scena.
  
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