Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Pinns    06/06/2011    7 recensioni
Althea Henslowe, si prepara per il suo ingresso nella scuola di magia di Hogwarts, tante cose potranno cambiare.
*tratto dal Prologo
Althea Henslowe era una strega, questo era certo, sarebbe stato un disonore insopportabile se non lo fosse stata, lei discendeva da una nobile famiglia di Purosangue!
Doveva essere una strega.
E infatti lo era.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ok ok lo so, sono in un ritardo ehm... colossale .-. però eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole!! Allors, moolti (2 persone) mi chiedono se ci saranno storie d'amore ecc...

Well, ovvio che ci saranno! Però devono ancora crescere!! Andiamo hanno 11 anni ;) Penso di fare dei salti con la narrazione... che ne dite? Fatemi sapere ;)
Grazie a Millivento, Crylliam, gio123123, MeryPevensie per le loro recensioni <3 Grazie anche alle 4 persone che hanno messo questa storia tra le preferite, Crylliam che l'ha messa tra le ricordate e le 11 persone che l'hanno messa tra le seguite:D
Bè...

Buona lettura caVi, vediamo in che casa è Althea <3
Pinns**

 

La mappa.

 

Althea sussurrò la parola d'ordine ed entrò nella sua Sala Comune. Si sentì subito a casa.
La Sala era vuota, tranne per due chiome fiammeggianti che ciondolavano sulle poltrone davanti al camino acceso.

-Ma che...? Weasley!- disse lei.

Si avvicinò alle poltrone e si mise di fronte ai due gemelli che dormivano pacifici, un po' scomodi forse, davanti al camino.

-Ehi? Svegliatevi! Sono tornata.- disse cercando di svegliarli.

-SVEGLIA!- disse forte nell'orecchio di uno dei gemelli.

Si svegliò di soprassalto.

-Ma che... cosa? Ehi Althea sei tu! Fred! Svegliati!

Alla fine quando tutti furono svegli e diciamo ''scattanti'' Althea chiese come mai si erano addormentati lì.

-No ma dico, Althea hai idea di che ore sono? Sono le 3 del mattino! Da quando sei uscita ti abbiamo aspettato per sapere che cosa succede!

-Ok ok ho capito! Grazie- disse lei sorridendo, poi cominciò a raccontare...

-...E quando il Cappello ha detto che la mia Casa sarebbe stata Grifondoro, i miei sono sbiancati di colpo e... mi hanno diseredata, ma comunque per le vacanze posso tornare da loro, anche se io non voglio assolutamente! Si sono arrabbiati davvero molto, non è stato bello, fortuna che c'era Silente! Altrimenti chissà che cosa avrebbero fatto, spero che almeno i miei fratelli siano felici per me.- concluse lei con un sospiro.

-Su su Althea, non disperarti, penso proprio che saranno dalla tua parte.- disse un gemello per tirarla su.

-Grazie George.- ringraziò con un sorriso lacrimoso.

-Oddio Fred! Sa distinguerci!- disse lui con fare molto, forse troppo, sorpreso.

-Non ci riesce neppure nostra madre! Complimenti Henslowe.- fischiò Fred.

Althea si riprese un poco e sorrise.

-E se stanotte dormissimo qui?- chiese lei

-Fattibile.- risposero i due, avvicinando un divanetto al camino, Althea si sdraiò, senza neppure cambiarsi si addormentò in un istante, non sentì neppure le chiacchiere dei gemelli.

-Guarda che so di essere Fred.

-Ho capito che lo hai fatto per tirarla su George, non sono uno zuccone come Perce.- rispose il gemello con una risata, prima di addormentarsi.

La Sala Comune cadde in un sonno profondo.

 

**

Ormai erano passati dei mesi da quando Althea era stata riconfermata una Grifondoro, le giornate ora erano uggiose, e il Natale si avvicinava, la ragazza si dirigeva verso le serre per l'ora di Erbologia, quando un gufo color nocciola le piombò addosso, dopo che lei ebbe slegato la lettera che teneva alla zampa, quello ripartì. Era una lettera di pergamena spessa e scura, l'aprì.

 

Cara Althea, mi dispiace davvero tanto, questo Natale non potrò essere a casa. Quindi dovrai vedertela da sola con mamma e papà. Mi dispiace davvero piccola.

Ti voglio bene.

Chandler.

 

-Ci mancava solo questo!- disse Althea sconsolata.

Nel mentre fu raggiunta da Angelina, una sua compagna di dormitorio.

-Ciao Althea.- la salutò con una mano.

-Oh ciao Angelina.

-Perchè sei così sconvolta?

-Nulla di che, passerò solo il Natale più orrendo della mia vita, ma poteva andarmi peggio. Entriamo?

-Uhm... ok.- rispose Angelina perplessa.

Althe stava per spiegare come mai fosse così strana quando due teste fiammeggianti la prelevarono, portandola in un angolo.

-Ehi Weasley! Stavo parlando con Angelina!

-Può aspettare.

-Come...!?

-Shh! Non hai idea di quello che abbiamo trovato nell'ufficio di Gazza!- dissero all'unisono i gemelli con un sorriso a trentadue denti.

Le mostrarono una cosa meravigliosa.

-E' una mappa!

-Wow Althea sei davvero un genio!- disse ironicamente Fred.

-Uffa... - sbuffò- dove l'avete presa?

-Nell'uffico di Gazza, sai ecco, pensavamo che per cominciare la giornata sarebbe stato bello far scoppiare una Caccabomba in corridoio...

-Ehi! Potevate avvisarmi!

-Scusa, la prossima volta lo faremo.- promisero.- Comunque... Io ho notato la mappa in una scatola vecchia con scritto ''Oggetti perquisiti'', con una Caccabomba lo abbiamo distratto e l'abbiamo presa.

-Come funziona?

-Guarda.- disse Fred.

Toccò la pergamena consunta con la bacchetta e questa cominciò a riempirsi di scritte, come se una mano invisibile stesse davvero scrivendo sulla carta.

 

I signori Codaliscia, Lunastorta, Felpato e Ramoso sono assai fieri e compiaciuti che qualche nuovo Malandrino come loro sia entrato in possesso della presente mappa. Ed essendone così fieri vi spiegheranno anche come farla funzionare...

 

Althea fissava la mappa stupita, leggendo le istruzioni attentamente.

-Proviamo?- chiese infine.

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pinns