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Autore: Renesmee_CuLLen    07/06/2011    5 recensioni
Non sarà mai come se Edward non fosse mai esistito. Senza saperlo, ha infranto la sua promessa, lasciando a Bella ciò che di più incredibile potesse donarle: due figli.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivo all’indirizzo che mi ha dato mia madre

Perdonate il mio indescrivibile ritardo, ma Ho avuto problemi con la scuola e, in seguito. Problemi personali. È stato un periodo terribile.

Ma sono tornata con la mia storia! E vi anticipo che ho un’altra bella storia che mi gira nella testolina già da tempo!

Va bè non anticipo niente! Ecco il capitolo 10! Buona lettura!

 

 

“Glielo devo.”

 

.EJ.

 

Arrivo all’indirizzo che mi ha dato mia madre.

Cavolo, non è una casa, è una villa.

Mi avvio verso l’entrata e suono il campanello.

Dopo circa 20 secondi si apre la porta.

Davanti a me si presenta una donna, una vampira, bellissima.

 Occhi dorati, capelli color mogano. Stupenda, dimostra venticinque anni.

 

Non mi piace questa situazione.

 

Lei mi fissa, sorridendo, e con gli occhi che luccicano.

Sembra quasi.. emozionata?

-“Salve.” Le dico, abbozzandole un sorriso poco convinto.

-“Ciao, prego accomodati.” E mi fa entrare.

La situazione continua a non piacermi.

La seguo lungo un corridoio, la casa è arredata stupendamente, mi piace molto.

Non esiste alcun suono in questa casa, né tantomeno odori.

Cuori che battono, respiri, o odore di sangue.

È come si in questa casa non esistesse nessuno.

È come se in questa casa ci fossero solo vampiri.

Entriamo nel salotto e immediatamente noto otto paia di occhi che mi fissano.

La mia sensazione non era errata.

 

Li guardo uno ad uno, noto anche la vampira del negozio, fino ad arrivare a mia madre.

La guardo, confuso, non capendo il perché di tutto questo.

Poi guardo il ragazzo vicino a lei.

Mi irrigidisco del tutto.

Non riesco più a muovere un muscolo.

È la fotocopia di Renesmee.

Molto velocemente rielaboro tutto ciò.

In fondo non ci vuole una scienza per capire chi ho intorno a me.

 

-“EJ, vorrei spiegarti..” Mi dice mia madre.

Ma non la lascio finire, sa che non mi piace essere preso in giro.

-“Non ce n’è bisogno, credo di aver capito tutto.”Le dico, guardandola.

Lei volge lo sguardo verso il basso.

Incrocio i miei occhi con.. quello là.

È assurdo, Bella ci aveva detto che Ness era la fotocopia di Edward, ma non pensavo così tanto.

Non so per quanto tempo ci siamo fissati a vicenda, ma a un certo punto interviene la vampira che avevo conosciuto a negozio.

-“Ciao, io sono Alice.” E mi porge la mano.

Alice?

Alice, la migliore amica di mia madre?

Sbarro gli occhi e la guardo.

La sua famiglia non ha fatto niente di male, è solo lui che ha sbagliato, perciò non vedo il motivo per non presentarmi.

-“EJ.” Di poche parole, ma educato.

-“Io sono Jasper.” E mi porge anche lui la mano.

Si presentano tutti con me, tranne lui.

Mi guarda, non ho idea di cosa possa pensare, o provare.

E io non riesco a capire come riesco a stare così tranquillo e a mio agio.

Credo che il dolore verrà dopo.

Perché, dopotutto, ho sofferto anch’io la sua mancanza.

L’ho dimostrato meno di Renesmee, ma sono stato male anch’io.

Non so che fare, è una situazione imbarazzante, quanto strana.

In un attimo, penso a mia madre. Lei probabilmente avrà fatto tutto ciò per noi. So com’è fatta, so che sicuramente ha messo noi prima di lei.

Mi rendo conto di quanto stia soffrendo, quindi decido di mettere lei prima di me.

Gli porgo la mano, così, senza pensarci.

Lui sembra illuminarsi, e un sorriso, identico a quello di Renesmee, gli spunta in viso.

Ci diamo la mano, non c’è bisogno di parole, né di presentazioni.

Ovviamente, tutto il rancore non è svanito.

Sto pensando esclusivamente a mia madre, lo faccio solo per lei.

 

Sinceramente mi aspetto che mia madre sia felice di tutto ciò.

Invece la vedo.. quasi triste.

Sì, sta sorridendo, ma non è un sorriso felice, sembra quasi che stia per perdere qualcosa.

Ma non è così, lei sa che non è così.

Lei non ci perderà mai.

 

-“Sei la copia di Bella! È assurdo!” Dice Alice, cogliendo l’attenzione di tutti su di sé.

Devo ragionare un attimo.

Ad un occhio esterno la situazione potrebbe sembrare assurda, quasi buffa.

Io, cresciuto senza un padre per venti anni, entro in casa sua con tutta la sua famigliola, stringo la mano a tutti e rimango immobile come se niente fosse.

Sorrido di rimando ad Alice.

-“Perché non hai visto Renesmee!” Le dice mia madre, sorridendo.

Cazzo, Renesmee!!

Pensando a lei, sbarro e gli occhi e mi ritrovo a fissare mia madre, che mi guarda di rimando.

Mi chiedo se gliel’abbia detto e mia madre, come se mi potesse leggere nel pensiero, nega con la testa. E ora chi glielo dice? Voglio dire, mia sorella è un tipo alquanto suscettibile, come la prenderebbe? Non bene, ovviamente. Spero che mia madre, comunque, abbia già trovato il modo per informarla. Se devo essere sincero, ho una fifa pazzesca.

Conosco mia sorella, e posso immaginare come reagirebbe a una notizia simile.

Lo ammazzerebbe. Sì, ne sono convinto.

Immerso nei miei pensieri, non mi sono accorto del silenzio imbarazzante che è calato nella stanza.

-“Immagino.. che vogliate parlare..” Dico rivolgendomi a mia madre e indicando il ragazzo con un cenno del capo.

-“Eh.. noi.. ecco..” Mia madre è la solita ragazza imbarazzata di sempre.

-“Ci vediamo a casa.” Le dico, dirigendomi verso l’uscita.

-“No aspetta!” Mi grida… Esme.

Mi giro, aspettando che mi dica qualcosa.

-“Rimani qui, no? Magari Edward e Bella escono a fare due passi da soli.. ma tu puoi rimanere qui per fare due chiacchiere.. con.. noi.” Dice, speranzosa.

-“Non crediate che io non voglia, è solo che mi sembrerebbe un torto nei confronti di mia sorella.”

Tutti sono sorpresi dalla fluidità del mio discorso.

-“Certo, è ovvio.” Dice sorridendo Carlise.

-“Ej..” Mi chiama mia madre.

-“Bella, fai con comodo. Ti aspetto a casa a qualsiasi ora tu tornerai. Arrivederci a tutti.”

Alzo la mano a mo’ di saluto e esco.

Mi aspettavo qualcosa di molto più complicato.

Ma ora viene la parte più difficile.

Ora devo chiamare Renesmee.

 

 

.Bella.

 

 

-“E’ un ragazzo davvero molto intelligente.” Afferma Carlise.

-“Sì, è sempre stato molto pacato e sveglio.” Dico, con un certo orgoglio.

Mi volto verso Edward, che era a due passi da me, e lo vedo con lo sguardo rivolto verso il basso e con un sorriso malinconico stampato in faccia.

Posso immaginare a cosa stia pensando.

-“Penso che tu e Bella dobbiate parlare.” Dice Alice, rivolta verso il fratello.

Edward si ricompone e mi fa cenno di seguirlo.

-“Sì, andiamo.”

Guardo gli altri, per poi uscire dalla porta finestra, insieme a quel Dio greco.

 

E ora? Come andrà a finire? Cosa mi devo aspettare?

Poco fa mi ha detto di amarmi, di avermi lasciato per proteggermi.

Come mi devo comportare?

Io, Bella Swan, cosa desidero?

Quello che desiderano i miei figli.

E cosa desiderano loro?

Loro vogliono..

Cosa vogliono?

Io non lo so cosa vogliono!

Ed ecco la lampadina che si accende.

Io so che loro lo odiano, ma non mi hanno mai detto cosa avrebbero voluto fare in questa circostanza. Io non so cosa vogliono.

Bella, pensa a te, pensa a cosa vuoi TU.

Io voglio.. non lo so cosa voglio!

 

Ma chi voglio prendere in giro?

Io lo so cosa voglio.

Lo sa Edward.

Lo sanno i miei figli.

Lo sanno i Cullen.

Io voglio lui.

 

 

Ci troviamo nella radura.

Sì, quella radura.

Mi fa.. uno strano effetto.

Dolore, ansia e spavento.

-“Bella, immagino che questo luogo non abbia con sé dei bei ricordi, per te. Ma neanche per me.

Mi odio, Bella. Immensamente. È da quel giorno che non faccio altro che pensarti, e di pensare a quanto sia stato stupido fare quello che ho fatto. Mi detestavo prima di conoscerti, perché ero un mostro senz’anima. Mi detestavo quando ero con te, perché sapevo di non poterti dare quello che un tuo simile avrebbe potuto darti. Mi sono detestato dopo averti lasciato, per quello che mi sono fatto, ma soprattutto per quello che ho fatto a te. Non immaginavo, Bella, che tu mi amassi così.

Perché ora me ne rendo conto.

Se tu non mi avessi amato realmente, probabilmente i nostri figli non esisterebbero.

Ma tu hai lottato, Bella. Non ti sei arresa. Hai rischiato la vita per il frutto del nostro amore.

Ed io, se permetti, lo considero il più grande gesto d’amore che qualcuno possa fare.

Io so che mi ami, Bella. Me l’hai dimostrato, anche se non lo volevi.

Ma voglio che tu me lo dica, Bella, voglio sentirtelo dire dalle tue labbra.”

Termina il discorso così.

È rimasto sempre Edward Cullen, il vampiro affascinante e dolcissimo di cui ero, e sono, innamorata. Il suo discorso non fa una piega, ha ragione su tutto.

Si avvicina di un passo, io sto quasi tremando.

-“Edward.” Lo chiamo, come per ammonirlo.

Siamo distanti circa 30 cm l’uno dall’altro.

-“Bella.” Mi dice timoroso.

-“Edward, se ora mi baci non mi potrai più lasciare.” Gli dico singhiozzando.

Lui accenna un sorriso, mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia.

Dopo dieci secondi si stacca.

-“Non ti libererai più di me, Bella.”

-“Lo spero tanto, Edward.”

Detto questo, torniamo a baciarci al centro della radura, la nostra radura.

 

 

.EJ.

 

 

È felice. È con lui che è felice. È con tutta la sua famiglia che è felice.

Io e Renesmee dovremmo farcene una ragione.

Farò di tutto purché mia madre sia felice, anche accettare di conoscere Edward.

Glielo devo.

 

 

Se ce l’avete con me per aver postato con un così terribile ritardo, vi capisco, ma se volete fatemi sapere cosa ne pensate :D

  
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