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Autore: sara71    07/06/2011    3 recensioni
Cosa accadrà ai protagonisti della nostra saga preferita dieci anni dopo? Dal Prologo: Sapevamo che prima o poi sarebbe successo....il tramonto si sarebbe dipinto non di rosso,ma di grigio fumo e l'aria avrebbe profumato d'incenso.
Colpi di scena e vite completamente diverse che si fondono fino a diventare una sola. Nuovi eventi e nuovi amori, anche i più improbabili.....
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 10

Capitolo 10

ARRIVO



Eravamo ancora stretti nell'abbraccio l'uno dell'altra, quando sentii Edward irrigidirsi.

E' meglio tornare...”, disse con voce preoccupata.

Cosa succede Edward?”, mentre chiedevo lo sentii imprecare.

Maledizione. Vieni Bella facciamo in fretta!”.

Non dissi nulla, ma mi rivestii in meno di un secondo. Corremmo veloci verso casa, Edward mi teneva per mano, quasi che l'idea di perdere il contatto con me lo terrorizzasse. Non appena fuori dal bosco disse: ”Alice ha avuto una visione, strana ed altrettanto impossibile. Ci sono dei problemi...”.

Arrivammo nel salone tra gli sguardi interrogativi di Esme e Carlisle: con un sorriso e un “Poi ti spiego...”, riuscii a tranquillizzare Esme. Sentii la tensione, era palpabile, il fermento era tale che mi faceva girare la testa.

Alice era seduta sul divano tra Esme e Carlisle, la testa fra le mani, Jacob scuro in volto in un angolo, Renesmee gli cingeva dolcemente la vita.

Alice,”, disse Edward: “dimmi, spiegami!”.

E cosa diavolo dovrei spiegare, ho avuto una visione! Vedo Embry, solo Embry in forma umana ed è ferito! Riesci a darmela tu una spiegazione?”, ringhiò Alice.

Edward aveva lo sguardo di chi non sapeva che pesci pigliare, guardò Jacob e annuì.

Jake si alzò dicendo: ”Bene, forse questa volta l'idea giusta ce l'ho io!”, e aggiunse in direzione di Renesmée: “Aspettami qui, torno tra poco.”, sfiorandole la guancia e uscì di corsa.

Che razza di novità era questa!!

Alice che vedeva un licantropo ferito e per di più nelle sue sembianze umane. Ma se vedeva Embry, ma non il resto dei lupi e nemmeno Jasper, cosa voleva dire?

Era un rompicapo bello e buono, anche Edward sembrava stranito, ma riuscì a trovare un buon motivo per iniziare una discussione con Carlisle. Poi ad un certo punto si voltò verso la sorella e chiese: ”Tutto il sangue che hai visto nella visione di Jane, a chi appartiene Alice? Riesci a capirlo?”.

Alice lo guardò con un'espressione fra lo sconsolato e il furioso.

Uffa, perché mi fai certe domande? Anche tu vuoi farmi venire di nuovo il mal di testa. Non è sufficiente che io non riesca a vedere Jasper? Dove vuoi che possa scavare Edward, non sono mai riuscita a vedere un licantropo e adesso guarda cosa mi tocca!”, disse malinconica.

Una lampadina si accese dentro il mio cervello, la risposta ce l'avevo, l'intuizione che fossero andati a cercare Jane era giusta e a quel punto capii che anche l'ipotesi che avevo fatto che fossero cioè arrivati allo scontro e che Jane avesse ferito uno dei lupi calzava a pennello. Il sangue della visione di Alice apparteneva ad Embry, ormai ne ero sicura: ma se Embry aveva lottato con Jane, perché nessuno l'aveva aiutato o difeso? E perché aveva sembianze umane? Tutte domande inutili che avevo condiviso con mio marito.

Forse Bella, ha ragione.”, disse Edward a Carlisle ed espose a tutti i presenti la mia teoria. Restava da capire, potendo essere una soluzione plausibile, come mai Embry potesse ancora essere vivo.

Ci sono due probabili risposte a questo proposito.”, disse Carlisle.

Se la tua teoria è sbagliata Bella, la soluzione più ovvia è che siano in qualche modo incorsi in un incidente durante la strada del ritorno. Ma penso sia altamente improbabile... L'altra ipotesi che io tenderei ad avallare già da ora è che tu abbia dunque ragione e quindi, se Embry ha combattuto con Jane ed è stato morso, il fatto che sia ancora vivo può dipendere da un'unica cosa: la quantità di veleno che gli scorre nelle vene. Se la quantità di veleno che Jane ha inoculato nel corpo di Embry non è molto alta è probabile che riusciamo ancora a fare qualcosa, ma c'è anche la possibilità che il veleno intacchi le cellule e che quindi ci sia una modificazione sostanziale a livello genetico. Ma per averne la certezza dovrei fare degli esami....”.

Edward assorto nei suoi pensieri guardava fuori dalla finestra e poi disse: ”Jake sta tornando...con tutte le risposte di cui abbiamo bisogno....”.

Il suo sguardo si fece vacuo, lo conoscevo fin troppo bene e sapevo che in quel momento stava riflettendo su qualcosa...

Lo scossi piano da quello strano torpore e gli sussurrai: ”A cosa stai pensando tesoro?”.

Bella!”, mi disse guardandomi dritta negli occhi. ”Se hai ragione, sai cosa significherebbe questo per entrambe le nostre specie?”.

Lo guardai disorientata, sembrava che avessi fatto chissà quale scoperta scientifica, invece quello che mi premeva era solo capire se Embry sarebbe o meno sopravvissuto.

Bella, Bella, non capisci? Se hai ragione ed Embry dovesse vivere, significherebbe che le nostre specie possono fondersi...”, era basito.

Una fusione di sangue e veleno...”, dissi e proseguii: ”Edward è come per noi, l'essere umano diventa vampiro per mezzo del veleno. Dov'è il problema?”.

Non capivo dove voleva arrivare ma non perse tempo e disse: ”Bella siamo creature di mondi a parte che fino ad ora erano rimasti separati, ma se il discorso della fusione è plausibile, questo cambia tutto. Non abbiamo possibilità di confrontarci con niente e nessuno. Questo sarebbe veramente il primo e unico caso. Se la genetica di Embry fosse stata modificata, a che cosa ci troveremmo di fronte? A che tipo di creatura? Ad un ibrido fra un umano, un licantropo ed un vampiro. Hai la minima idea di che cosa possa voler dire?”.

Non avevo analizzato la questione da quel punto di vista e detta così la cosa sembrava piuttosto spaventevole, ma non ero stata forse io a pensare alla possibilità di un imprinting tra un lupo ed un vampiro?. Non era forse possibile che tutto questo fosse un segnale a conferma che questo era possibile? E se così fosse stato: il legame tra Jane ed Embry non avrebbe potuto finalmente portare la completa pace tra di noi? Forse il pensiero che io avevo inizialmente definito “morboso”, non lo era poi molto.

Mentre persa nei miei pensieri facevo congetture che non mi sembravano più così inattuabili, Jake rientrò. Era furia pura, ringhiava e tremava, Renesmee gli si avvicinò, io mi tesi verso di lei, ma Edward mi trattenne.

Renesmee prese la mano di Jake: ”Calmati Jacob Black! Respira profondamente e calmati per favore.”, lo guardò dritto negli occhi ed il tremore si affievolì.

Continuando a guardarci, la strinse a sé e le disse: ”Ti prego non lasciare la presa, ho bisogno di averti vicina.”.

Sono qui Jake! Parla, dicci cosa è successo!”.

Stanno tornando, saranno qui domattina all'alba, Embry è ferito. Quella maledetta succhiasangue lo ha morso più volte. Jazz però non riesce a spiegarsi cosa sia successo. Dice che è tutto molto strano, sembra che la vampira dia ascolto a Embry e che sia abbastanza mansueta.”, sputò quelle frasi come se qualcuno gli avesse infilato la cannuccia dell'acido in gola.

Ecco, tutte le mie teorie stavano finalmente prendendo forma, non potevo crederci, che cosa sarebbe successo ora? I miei pensieri vennero interrotti dalla voce di Carlisle: “Jacob vieni con me per favore!”, disse.

E dove?”, gli chiese Jacob.

Di sopra, ho bisogno di un campione del tuo sangue. Ho bisogno di capire!”, fu la risposta risoluta di Carlisle.

Guardai Edward e poi Jacob dirigersi al piano di sopra con Nessie che non lo lasciava andare.

Che cosa vuole fare Carlisle?”, chiesi.

Vuole capire che effetto ha il nostro veleno sul sangue di un lupo, in modo tale da essere pronto quando arriveranno”.

Jake rimase al piano di sopra per un bel po'. Edward, dopo avermi abbracciata li raggiunse: ero felice che lo avesse fatto, il fatto che anche lui volesse far chiarezza mi dava un maggiore senso di tranquillità.

Io rimasi in salone dove nel frattempo anche Tanya e Carmen mi avevano raggiunta. Rose si era messa al piano e noi stavano godendoci alcune delle sue melodie. Alice felice all'ennesima potenza per il prossimo ritorno di Jasper, fluttuava danzando per la stanza come fosse stata una bolla di sapone.

Mamma?”, sentii Renesmee chiamare dalla cucina. Mi alzai in fretta e la raggiunsi.

Dimmi Ness, cosa succede?”, chiesi.

Stava seduta su una sedia, lo sguardo perso nel vuoto.

Mi avvicinai e le dissi: ”Amore mio non avere paura, andrà tutto bene....”, almeno così speravo, in effetti anche il legame tra Jacob e Renesmee era anomalo, lei per metà era umana ed era quel lato che l'aveva legata a Jake per il resto della sua vita.

No, mamma non ho paura per me o per Jake. Ho paura di quello che potrebbe succedere a tutti loro, se la teoria del nonno fosse esatta.”.

E cosa dice la teoria di Carlisle?”, la incalzai.

Che tra Embry e questa Jane potrebbe esserci anche stata una sorta di imprinting dovuto al mescolarsi del sangue con il veleno. E se adesso Embry odiasse tutti i suoi fratelli e volesse in qualche modo toglierli di mezzo?”, disse sconsolata.

Lo sai benissimo che non lo permetteremo mai tesoro. E comunque non devi lontanamente pensare ad una cosa del genere. Nella mia vita umana e di vampira di stranezze ne ho viste parecchie e ti dico che sono convinta che tutto sommato un epilogo di questo genere prima o poi me lo aspettavo.”, le dissi e continuai: ”Vedi ci pensavo qualche giorno fa. Viviamo fianco a fianco ai lupi da tanto tempo, tesoro, che con loro abbiamo intrecciato un legame che va ben oltre all'amicizia. Perfino Embry, che come Jasper, è uno fra i più ostici ad accettare questa alleanza, si è ammorbidito molto nel tempo e quindi anche se fosse vero che tra lui e Jane è successo qualcosa, forse questo sarebbe la prima pietra su cui fondare la casa di una grande famiglia. Due mondi Ness, un'unica casa da condividere. Ciò che sto per dirti forse ti turberà, ma sei grande, almeno così tu ti definisci, e quindi ascolta.”

Ti ascolto mamma e sì non sono più una bambina.”.

Vedi Renesmee quando ho conosciuto tuo padre, per parecchi mesi sono stata all'oscuro di chi fosse in realtà, quando l'ho scoperto rimasi stordita, non tanto per il fatto che fosse un vampiro, ma per il fatto che mi ero innamorata di una creatura fantastica, che aveva dimorato, fino a quel momento nei libri di mitologia e nei vecchi libri di leggende popolari. Lui era ed è ancora oggi una creatura dell'ombra e io con lui. Quando mi ha lasciata ed ho cominciato a frequentare la casa di Jacob, tutte le leggende indiane che parlavano dei freddi erano ormai una realtà tangibile, ma mai avrei pensato che anche i lupi esistessero e finché non li ho visti per la prima volta non riuscivo a crederci. Quello che ti sto dicendo cara è che siamo creature appartenenti a mondi fantastici, che gli esseri umani usano per impaurire i bambini o per farne dei noiosi film dell'orrore, ma c'è anche un mondo che sta fra i nostri, esattamente nel mezzo, ed è il tuo mondo Renesmee, La Terra di Mezzo, per dirla come un vecchio scrittore, ci scommetto sarà anche la casa di Embry. L'ombra si è fusa con la luce Renesmee donando al mondo creature meravigliose come te e per come la penso io come Embry. Creature a metà fra due mondi, ma capaci di amare, di soffrire, di gioire, ma soprattutto di costruire insieme ad altri un mondo migliore fatto di pace e serenità.”, appena finii di parlare osservai il volto di mia figlia.

Si alzò dalla sedia e mi venne incontro: “Grazie mamma. Ti voglio bene.”, disse e tornò al piano di sopra.

Sorrisi ripensando a ciò che avevo detto a Renesmee: quelle parole mi avevano vagamente ricordato il professor Bert e la sua maniera a volte pedante di fare lezione.

Cosa ti fa sorridere?”, mi chiese Tanya entrando in cucina.

Vuoi saperlo veramente?”, le domandai.

Non te l'avrei chiesto altrimenti, non credi?”.

Si hai ragione! Sorrido di tutta questa strana situazione che si sta delineando. Sai che significa se Jane ed Embry hanno avuto l'imprinting? Anche ammettendo che la forma del processo sia dovuta alla mescolanza fra sangue e veleno e quindi completamente differente dal meccanismo tradizionale, pensi che questo evento non aprirà nuovi scenari? L'unica certezza che abbiamo è che in questo caso la coppia è fine a se stessa, un vicolo cieco per intenderci, ma per tutto il resto....”. Mi interruppi, ma il mio cervello viaggiava più velocemente della mia lingua e nella mia mente tante forme di vita e di convivenza abitavano già la stessa terra...

Tanya guardava un punto indefinito della stanza e poi disse:”E' molto probabile che tu abbia ragione Bella; sei sempre stata molto perspicace ed acuta in questo genere di cose. Ma, se è vero quello che dici, affrontare ed elaborare una novità di questo genere non sarà facile. Finché si cammina insieme, ma su due binari paralleli va tutto bene, ma quando le strade si fondono, cambia tutto!”.

Già cambia tutto. A questo punto però possiamo solo aspettare che tornino, oppure che Carlisle arrivi velocemente a una conclusione sulle analisi che sta facendo al piano di sopra.”.

Sì, anche Demetri ha raggiunto Carlisle ed Edward. Speriamo non ci mettano troppo!”.

Mentre aspettiamo, che ne dici di tornare in salone. Adoro ascoltare Rose al piano.”, e ci avviammo verso la porta.

Ormai era notte fonda e di lì a poche ore sarebbero arrivati, ma mentre leggevo uno dei miei tanti classici, vidi Carlisle ed Edward scendere la scala e venire verso di me. Edward mi tese la mano e dopo averla presa mi sollevò dal divano stringendomi forte a sé: ” Amore mio, come stai....”.

Sto bene, stavo leggendo il Macbeth...”.

Rileggendo, vorrai dire!”, e mi sorrise.

Sai che adoro Shakespeare. Ero solo assorta nella lettura.”.

A che conclusioni siete arrivati?”.

Carlisle mi guardò: ”Pensiamo che la tua teoria sia corretta Bella. Ho fatto due analisi diverse su due campioni di sangue di Jacob,”.

Alla parola sangue, la mia mano, con un gesto automatico, si avvolse intorno alla gola, dove l'incendio aveva ripreso ad infuriare. Avevo sete, ma con tutti questi casini non avevo avuto il tempo per andare a caccia.

Edward vide la mia espressione e disse: “Il tempo necessario perché Carlisle ti metta al corrente di tutta la faccenda e poi usciamo. Sinceramente anche io ne ho bisogno.”.

Annuii, l'idea di una battuta di caccia, seppur breve, mi allettava e molto.

Allora dicevo,”, riprese Carlisle: “ho provato a mescolare quantità di sangue uguali per entrambe le analisi, con due quantità diverse di veleno e come sospettavo i risultati sono completamente differenti. L'effetto del veleno sul sangue di Jake è velocissimo, mai visto nulla di simile. Dove la quantità di veleno è in dose, per così dire, normale, le cellule vengono distrutte in poco più di un paio d'ore.”.

Mi vennero i brividi ascoltando quelle parole, ma il fatto che Embry fosse ancora vivo poteva significare solamente che la più probabile delle ipotesi fosse la prossima, quella che Carlisle si apprestava a spiegare.

Nell'altro vetrino è avvenuta una mutazione: sangue e veleno si sono fusi, ma finché non riesco a fare analisi più approfondite, non so che altro dire.”.

Quindi non sappiamo cosa aspettarci.”, dissi.

Già,”, mi fece eco Edward: ”ma ci penseremo più tardi, al loro arrivo. Ti va se andiamo?”.

Guardai Carlisle per un attimo e gli dissi: “Carlisle vieni con noi. Hai tutta l'aria di averne bisogno anche tu.”.

Ci pensò per meno di un secondo e poi con un filo di voce chiamò: ”Esme?”.

Uscimmo tutti e quattro a caccia, nei pressi di casa, dopo un paio d'ore eravamo di ritorno. La casa era fermento allo stato puro, Alice, che ormai non stava più nella pelle, svolazzava per casa come un'ape tra i fiori.

Meno di quarantacinque minuti e rivedrò quel mascalzone di Jasper. Si accorgerà presto di che pasta sono fatta. Ma cosa crede di potermi trattare così? Lo spedirò in Canada a calci nel sedere!”, borbottò con un sorriso.

L'immagine di Alice che prendeva a calci Jasper fece sorridere anche me: non li avevo visti in disaccordo una volta, questa forse avrebbe fatto per tutte.

Edward la guardò e le disse: “Dai Alice, non c'è tempo per i convenevoli. Lo sai che appena saranno qui dovremmo discutere di un sacco di cose. Dovrai aspettare sorellina!”, rise di gusto.

Edward, lasciala fare. Anche a me verrebbe la stessa voglia se tu fossi....”, non riuscii a terminare la frase, il ricordo ancora troppo vivo del nostro litigio mi fece trasalire. Con la sua mano mi cinse la vita e mi attirò a sé stretta, molto stretta e non disse nulla. Appoggiai la testa alla sua spalla e vi nascosi il volto.

Lo so Edward, che sarò costretta ad aspettare, ma non ho nessuna intenzione di fargliela passare liscia. Chiaro?”, ghignò Alice.

Al primo segnale di chiarore che filtrava dalle finestre, vidi Jacob scendere le scale insieme a Renesmee, Carlisle ed Esme arrivare dalla cucina, Demetri ed Eleazar entrare dalla porta sul retro.

Eravamo tutti in attesa e la tensione si poteva tagliare con il coltello: uno scenario completamente nuovo stava per prendere forma; nel mio arazzo della felicità avrei dovuto comprendere molto probabilmente, come avevo fatto con mia figlia, mezza umana e mezza vampira, un licantropo – mezzo lupo e mezzo succhiasangue.

Nei miei pensieri una domanda spiccava sulle altre: c'era una possibilità per questi nostri due mondi di viaggiare sugli stessi binari? O tutto questo ci avrebbe condotti sull'orlo di un baratro, dal quale, se fossimo caduti, non avremmo mai più fatto ritorno?

Cercai di sfuggire a questi pensieri e provai a concentrarmi su qualcos'altro, ma non feci in tempo: i quarantacinque minuti di Alice erano trascorsi e dal bosco sentimmo arrivare un pesante rumore di zampe che affondavano velocemente la loro corsa nel terreno, cuori al massimo dell'accelerazione e respiri controllati e poi un battito lentissimo, così fioco da assomigliare al battito d'ali di una farfalla. E poi finalmente eccoli: uscirono dal bosco in tutta la loro splendente bellezza. Embry aggrappato alla schiena di Paul, non sembrava particolarmente sofferente, piuttosto sembrava essere la maschera della preoccupazione più nera.

E poi Sam, il lupo nero che portava il peso della piccola vampira ragazzina dal dono di fuoco, tenuta stretta da Jasper.

Angolo dell'autrice

Come promesso eccovi un nuovo capitolo. Grazie a quanti hanno messo questa storia fra le seguite, a quanti lasciano un commento e anche a quelli che non lo fanno.

Grazie sempre ad Annyna e ad Aniasolary.

Alla prossima. Sara

  
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