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Autore: Clodie Swan    07/06/2011    8 recensioni
Il sadico Edward torna nel terzo capitolo dalla saga parodica in cui si troverà ad affrontare un rivale in amore che tenterà di rubargli la fidanzata e...la scena. Ma Ed ha i suoi assi nella manica ed è disposto a tutto pur di salvare la sua gustosa Tontabella. Tra eserciti di vampiri in agguato e bisticci d'amore, le risate sono assicurate.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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CAP 2

Visioni fastidiose



Eravamo a mensa seduti ad un tavolo con Alice ed i nostri unici amici, Angela e Ben, una felice coppietta di babbei, e Mike Newton, l'eterno spasimante di Bella. Erano tutti su di giri per il diploma, tranne me. Ormai era il millesimo che prendevo. Angela piagnucolava perchè doveva invitare tutto il parentado e scrivere gli inviti a mano. Mai sentito parlare delle e-mail?
 "Oh...se vuoi ti aiuto io" si offrì Bella. "Che dici amore? Posso andare ad aiutare Angeluccia." Anche se la calligrafia di Bella somigliava di più a dei geroglifici, pensai che fosse un'ottima idea.

"Ma certo, amore. Vai pure."
Me la sarei tolta dalle balle per qualche ora e sarebbe stata lontana dal lupo cattivo.
 Ad un tratto Alice ebbe una visione. O era l'odore del cibo pessimo della scuola a fare un effetto allucinogeno?
Le lessi nel pensiero e vidi il ritorno della Roscia. Sarebbe giunta nel week end per fare un'altra visitina a Bella.
Oh finalmente un pò di vita! Erano mesi che non facevo altro che il fidanzatino e lo studente modello. Mi stavo rompendo seriamente le scatole. Victoria poi mi aveva costretto ad inseguirla fino in Brasile e mi aveva fatto consumare tutte le nike nuove! Doveva morire!
Bella mi fissò stranita intuendo che c'era qualcosa che non andava. Io feci il vago tutta la mattina, non me la filai di pezza, arrivai perfino a fare conversazione con Mike Newton dandogli qualche consiglio sulla sua macchina. Il consiglio migliore che avrei potuto dargli sarebbe stato quello di salirci sopra e di avviarsi verso un burrone, ma con un grande sforzo fui tutto gentile ed amichevole. Mike era sbiancato per la sorpresa mentre Bella mi fissava scettica. "Che c'è? Io e il vecchio Mike siamo grandi amici! Gli sto dicendo come deve riparare la sua macchinetta." Inutile, non ci credevo nemmeno io e non feci che rafforzare i sospetti di Bella.
"Devi portarla via da Forks questo week end" mi disse Alice mentalmente.
C'era un unico posto dove Bella sarebbe voluta andare: in Florida dalla sua mammina. Non si vedevano da quando Tontabella era in ospedale con la gamba rotta dopo aver ruzzolato giù per le scale (ovvero da quando James gliela aveva spezzata come un grissino.) Dovevo trovare il modo per convincerla a partire senza insospettirla.
Quando andammo a casa sua per fare i compiti lei mi imbruttì per mezz'ora tutta nervosa facendo un ticchettio insopportabile con la dita sul tavolo. Col mio superudito poi era una tortura! Pur di farla smettere le saltai addosso e le diedi una bella spomiciata da toglierle il fiato. Bella mi strinse con tutte le forze che aveva, cioè nessuna e dopo tre secondi mi sciolsi dalla sua presa da boa constriptor.
"Ehm, forse basta così per oggi."le dissi intimorito "Vai a scrivere alla mammina, Bella, sennò si preoccupa."
Bella sbuffando calmò i suoi bollori e si sedette al computer. Anche Reneè le chiese notizie di Jacob. Ma questo guadagnava fans a rotta di collo! Grrr! Dovevo fare qualcosa.

Per distrarre Bella dal pensiero di Jacob, le feci notare il modo squallido in cui aveva schiaffato dentro l'armadio lo stereo che le avevano regalato i miei. "Bastava dirlo se non ti piaceva! Tra un pò scadono pure i biglietti per la Florida e manco ce li rimborsano. Vabbè che c'abbiamo i miliardi, Bella, ma non possiamo neanche buttare i soldi nel cesso. Mia mamma poi si metterà a piangere, penserà che non le vuoi bene...insomma che ne dici se partiamo questo week end?"
Bella ci pensò su. "Mmm, non so...papà mi ha appena tolto il castigo...non potremmo optare per qualcosa di più tranquillo. Se andassimo al cinema?" Se fossimo rimasti nei dintorni ad aspettare Victoria, un bel film horror lo avremmo visto dal vivo.
"E dai, Bella! Sono settimane che ci giriamo i pollici! Un bel viaggetto ci sta tutto!"
"No, mio padre mi gonfia ! Ma parti da solo se vuoi. Sei libero come l'aria."
Insomma, non ci fu verso. Bella non cedette. Sapeva che, dopo i suoi ultimi viaggetti movimentati, a Phoenix e in Italia, il paparino si sarebbe infuriato come una bestia all'idea di lasciarla partire di nuovo, e per di più da sola con me.

"Senti cambiamo argomento, racconta un pò che cosa ha visto Alice!"
" Eh
m.. Ha visto...Jasper che se ne andava. Forse ha intenzione di lasciarla ed era tutta sconvolta." In effetti il povero Jasper avrebbe avuto tutte le ragioni per mollare quella sciroccata di mia sorella, ma sapendo di avere una compagna veggente non aveva grandi possibilità di fuga. Non avrebbe neanche fatto in tempo a progettarla, e Alice avrebbe messo le sbarre alle finestre.
Bella fece un sospirone di sollievo. "Credevo che mi stessi nascondendo chissà cosa...mi sa che sto diventando paranoica."
Decisi di tentare a fare due chiacchiere io col vecchio Charlie quando tornò a casa, esausto dopo una lunga giornata
alla stazione di polizia a giocare a tressette . Bella se lo era in parte già lavorato cucinandogli qualche manicaretto delizioso e così partii all'attacco. "Charlie! Indovini un pò! I miei ci hanno regalato due biglietti per la Florida. Che ne dice se porto Bella a trovare la mammina? Stiamo giusto fuori questo week end e torniamo!" Apriti cielo! Charlie fece un grido rabbioso che fece cadere tuoni e fulmini sopra la casa! "TU CON MIA FIGLIA NON VAI DA NESSUNA PARTE, BRUTTO DISGRAZIATO!"ruggì Charlie. Nella sua mente aggiunse altre tremila parolacce e maledizioni. E PRIMA ME LA FAI SCAPPARE DI CASA E ME LA RIPORTI CON LA GAMBA INGESSATA. POI LA MOLLI PER SEI MESI E ME LA MANDI IN DEPRESSIONE. MO' TI CHIEDO I DANNI!
Ok, non l'aveva presa molto bene.
"Papà, ma la mamma baderà a noi due." rispose Bella.
Peccato che, quella hippie di Reneè con tutte le sue teorie sull'emancipazione femminile e sul libero amore, che ancora correva appresso ai ragazzini, non ispirasse molta fiducia al suo ex marito. Già se la immaginava, che andava a comprare i preservativi per me e Bella.
Dopo una sfuriata padre e figlia, Bella mi afferrò per un braccio e mi portò a fare un giretto per far calmare le acque. In macchina mi diede una tirata d'orecchie per averla fatta litigare con suo padre.
"Come ti sei permesso! Non potevi farti i fattacci tuoi?"
"E vabbè dai! Che sarà mai! Volevo solo convincerlo a mandarti dalla tua mammina. So che ti manca tanto...di notte mentre dormi piangi che vuoi la mamma!" Questa me l'ero inventata di sana pianta. In realtà Bella nel sonno gemeva invocando il mio nome ansimando
tutta eccitata come una pornostar, ma sperai di impietosirla.
"Vabbè dai, Bellina, tra un pò scatta il coprifuoco. Ti porto a casa e ripasso più tardi a rimboccarti le copertine."
Non appena arrivai a casa non feci neanche in tempo a sedermi sul divano che Alice diede l'allarme. "Codice rosso! Edward! Bella sta andando a trovare Jacob!"
"Cosaaaaa? E come fai a saperlo?"
"Perchè l'ho vista partire e poi non ho più visto un tubo. Quindi o sta andando dal lupastro o ha fatto un incidente d'auto. Io andrei a controllare."
Che stress! A' rimonta in macchina. Riuscii a precedere quella piccola traditrice prima che scendesse le scale e le smontai la batteria del pick up. Ihihihi! Mò voglio vedere dove vai, Messalina!
Quando Bella entrò nell'abitacolo e tentò di mettere in moto. Dopo mezz'ora che armeggiava con le chiavi, finalmente si accorse della mia presenza. Come mi vide seduto al suo fianco, comparso dal nulla, diede un grido di sorpresa, fece un balzò per aria e picchiò la testa contro il tettino.
"Vai da qualche parte, dolcezza?"chiesi con uno sguardo gelido.
Bella si riprese dall'ictus e mi guardò sconvolta.
"E' inutile che ci provi."cominciai "Non ti ci mando dal lupastro! Vuoi finire sbranata? Quando finirai di metterti nei casini? Alice non ti può vedere quando balli coi lupi. Come faccio a sapere che non sei finita ammazzata!?"
Bella non rispose, limitandosi a guardarmi sconsolata, con un'espressione che diceva "Non bastava mio padre?"
"Insomma, brutta scema, mi hai fatto venire un infarto."conclusi.
"A te non può venire un infarto" notò lei bruscamente.
"Vabbè, hai capito il concetto. Io vado e mi porto dietro la batteria. Te la rimonto domani mattina. Chiudi la finestra se non vuoi che venga da te stanotte. Capirò. Ma, francamente me ne infischio” Me ne andai, tutto fiero e spavaldo, alla Clark Gable, lieto di averle detto il fatto suo ma poi cominciai a preoccuparmi. E se mi avesse davvero chiuso fuori?Mi sa che stavo perdendo punti come eroe della storia.
Quando però mi arrampicai sul davanzale più tardi trovai la finestra aperta. Eh, eh eh! Bellina non poteva stare senza di me. La trovai già addormentata con  le coperte buttate per terra e le cosce al vento e potei stendermi accanto a lei odorando quel suo profumo paradisiaco alla fragola.
"Fragolina mia, quanto sei bella! E quanto sei buona! Mi farei un frullato con te." Mentre ammiravo la sua bellezza e gustavo la sua essenza, il mio frullatino sospirò il mio nome. "Edward..." Mmmh chissà come mi stava sognando quella assatanata... Subito dopo però mormorò un altro nome: "Jacob." Ma come Jacob?
Ohi, ohi! Cominciai ad avere un gran brutto presentimento!
  
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