Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MaryElizabethVictoria    08/06/2011    2 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 


Sirius si era appena smaterializzato a casa e si lasciò subito cadere esausto su una sedia della cucina.

- Nottata dura al Dipartimento Auror?- gli domandò sua moglie, che doveva essersi alzata da poco e si stava già dando da fare per  preparare la colazione.

Indossava una vestaglia candida e i suoi capelli di un biondo argentato riflettevano tenuamente la prima luce del giorno.

-Sai com'è, Malocchio ci ha fatti sgobbare come al solito fino all'ultimo...- brontolò Sirius, trattenendo a stento uno sbadiglio.

Darcy gli mise prontamente  davanti una tazza di caffè e delle frittelle appena fatte. Le sue preferite. Ormai l'esperienza gli aveva insegnato che quando sua moglie gli preparava le sue frittelle preferite per colazione c'era sempre qualcosa sotto, ma per quella volta la fame e la stanchezza prevalsero, così Sirius accettò di correre i suoi rischi addentandone voracemente  una.

-Sai, ho l'impressione che Arya ed Harry siano diventati piuttosto intimi ultimamente- osservò infatti  quasi distrattamente, mentre da sotto le folte ciglia studiava con attenzione ogni più piccola reazione del marito.

-E' naturale, sono amici- disse lui tra un boccone e l'altro.

-Davvero?A me sono sembrati  un po' più che amici quando sono venuti qui per le vacanze estive, guarda che li ho visti tenersi la mano sotto al tavolo...

-Allora, che cosa c'è di male?- Sirius fece spallucce assumendo l'aria più innocente che conoscesse- Lui è un bravo ragazzo.

Darcy dal canto suo non si fece ingannare da quel serafico candore che ben conosceva nemmeno per un minuto e partì subito all'attacco.

-Ma certo, e tu credi che mi beva la storia del bravo ragazzo, Sirius Black? Come se non sapessi che tu e James state tramando da una vita per farli mettere insieme...

-E anche se fosse... Si può sapere che cos'hai contro il mio figlioccio?

-E' un Grifondoro - dichiarò lei come se si trattasse di un crimine indifendibile.

-Anche Arya!- ribattè Sirius con orgoglio.

-E lo sapevi che i suoi zii sono babbani?- insistette Darcy - E della peggior specie a sentire come ne parla Lily.

-Ti prego, non ricomincerai con la storia del sangue puro...

-Lo sai perfettamente che non bado più a quelle sciocchezze da quando ho rotto con la mia famiglia e ho sposato te- lo liquidò lei con un cenno noncurante del capo- è solo che è la mia bambina! Se penso a cosa starà facendo ad Hogwarts con quel Potter sotto il suo stupido mantello dell'invisibilità... E tu dovevi per forza passarle quella maledetta mappa, che di certo useranno per trovare un posto adatto ad imboscarsi?Perchè non le hai allungato dei preservativi già che c'eri?!

Era ufficiale: sua moglie stava avendo una crisi paranoica.

-Tesoro, calmati...Remus è stato riconfermato anche quest'anno come docente, li terrà d'occhio lui, ce l'ha promesso- cercò di farla ragionare.

-Farebbe meglio ad insegnargli un po' di educazione sessuale anziché difesa contro le arti oscure- brontolò lei  incrociando le braccia- Tanto di maghi oscuri non ne esistono praticamente più ed è un secolo che abbiamo sconfitto Voldemort!

-Va bene, allora facciamo così: appena tornano a casa per Natale le parlerai- concluse Sirius allegramente, servendosi la seconda porzione di frittelle.

-Vuoi dire che tu le parlerai- sottolineò Darcy, levandogli il piatto da sotto il naso per essere certa di avere la sua totale attenzione.

-Cosa?! Ma sono faccende da donne, dovete sbrigarvela voi...E poi perchè dovrei essere proprio io a farle 'il discorso'?- si lamentò.

Darcy smise di rassettare la tavola e si mise davanti a lui per costringerlo a guardarla negli occhi , quegli splendidi occhi verdi che brillavano con un misto di dolcezza e comprensione.

-Perchè io sono morta- rispose continuando a sorridere mentre il suo volto si decomponeva insieme al corpo fino a ridursi a poco a poco ad un cumulo informe di poltiglia e di ossa sul pavimento lindo della cucina.

Sirius rimase paralizzato dall'orrore, proteso verso di lei senza sapere  cosa fare per aiutarla nè come riportarla indietro.  Subito dopo da quei resti emerse la sagoma nera di un Dissennatore, che incombendo cupamente su di lui alzò una mano putrefatta per liberarsi del cappuccio.

Improvvisamente si rese conto che ce n'erano altri tutto intorno,lo avevano circondato, stavano per avventarsi  insieme su di lui...

 


Sirius Black si svegliò coperto di un sudore freddo e pervaso della consapevolezza di quanto aveva perduto.

Non riuscì a riprendere sonno , quindi decise di andare di sotto a mettere un po' in ordine. Di solito rendere Grimmauld Place un luogo abitabile non era un compito che lo riempisse di entusiasmo, ma quel giorno arrivava Arya e Sirius si sorprese a desiderare di poterle mostrare una casa quanto meno presentabile. Molly aveva già fatto il possibile per quanto riguardava le camere e la cucina,i bagni tutto sommato erano puliti, lo scantinato avevano preferito sigillarlo perchè ancora non avevano idea di che cosa ci abitasse dentro, il salone e lo studio invece  avevano urgente bisogno di intervento e risultarono po' più decenti quando ebbe finito.

Attese con un misto di impazienza e agitazione che Remus venisse a chiamarlo in compagnia di Fierobecco, l'Ippogrifo.

-Sono arrivate- gli comunicò infine  il lupo mannaro con un lieve sorriso e gli indicò la stanza doveva avevano lasciato Arya ad aspettare.

Amalya e Remus preferirono attendere fuori, per lasciare un po' di intimità a quell'incontro tanto atteso.

Sirius dal canto suo dovette fare appello ad ogni fibra di coraggio da Grifondoro che aveva per aprire quella porta, che cigolando sinistramente gli rivelò poco a poco una figura in piedi nella penombra.

Trovarsela davanti fu piuttosto agghiacciante perchè sembrava letteralmente di guardare un fantasma in carne ed ossa. Per un istante Sirius cedette davvero di vedere la Darcy di un tempo voltarsi verso di lui facendo ondeggiare i capelli biondissimi e alzare un sopracciglio con aria interrogativa , proprio come era solita fare lei. Portava perfino la sua collana con la pietra verde, quella da cui non si separava mai, ma quella ragazzina non era Darcy e se ne rese conto immediatamente con una seconda occhiata: tanto per cominciare Darcy aveva i capelli più lunghi e meno mossi, non si sarebbe mai vestita con un paio di jeans neri stinti e una t-shirt troppo larga nè avrebbe esagerato in quel modo con la matita. E soprattutto i suoi occhi erano stati verdi mentre  quelli della ragazza che lo stava fissando con sguardo critico erano di un intenso grigio-azzurro.

-Così tu saresti mio zio... -osservò mantenendo un atteggiamento neutrale come se lo stesse valutando- ...quello evaso da Azkaban.

Sirius per la prima volta in vita sua non seppe cosa dire. Amalya gli aveva fatto giurare più volte che non avrebbe rivelato ad Arya niente che potesse turbarla e incominciare a discolparsi senza dare certe informazioni sul suo passato era inutile, lo avrebbe solo fatto apparire più sospetto . Per fortuna l'interesse della ragazzina fu catturato quasi subito da qualcos'altro, l'imponente albero genealogico della famiglia Black che troneggiava su di loro.

-Io non ci sono- constatò nuovamente, mantenendo lo sguardo concentrato- e nemmeno mia madre.

- Lei era qui- Sirius le indicò una macchia incenerita accanto al nome di Regulus, dove un tempo si era trovato il nome di Darcy Agnes Hardgraves - la bruciatura è profonda almeno quanto la mia, devono  averlo tolto in un eccesso d'ira...

-...dopo che mio padre è morto?- azzardò lei- Si, la nonna mi ha raccontato qualcosa. In ogni caso chi ci terrebbe ad essere esposta su un parete così inquietante?! Sembra piuttosto da malati mentali...- osservò quasi distrattamente.

Sirius approvò energicamente con un cenno del capo. La conoscenza di Arya Black cominciava a farsi interessante. Intanto aveva già capito due cose dalle poche parole che si erano scambiati, la prima era che la ragazzina cominciava a piacergli, la seconda che ciò non sarebbe stato possibile se ci fosse stata una minima parte del corredo genetico di Regulus in lei.

-Così... vivi in Francia coi tuoi zii?- si informò nel tentativo di ottenere più dettagli sulla sua vita.

-Si, ma ora sto a casa di nonna Agnes - rispose lei, si fermò a riflettere un momento prima di aggiungere- Anche lei è un po'  fissata su certe cose...insiste che dovrei vestirmi come si conviene a una signorina, mantenere un comportamento rispettabile e sposare il figlio dei Malfoy.

-E tu fai sempre quello che ti viene detto?- la prese in giro lui.

-No se posso evitarlo!- esclamò Arya con un ghigno- Comunque zio Elios ha detto che posso sposare chi voglio, anche un babbano per quanto lo riguarda... basta che la smetta di sparare musica heavy metal alle quattro del mattino e di incendiare le cose.

-Doveva essere un bel falò per convincere Elios Hardgraves a dire una cosa del genere- constatò Sirius, col medesimo ghigno divertito.

E dire che prima di incontrarla se l'era immaginata una dolce ragazzina un po' introversa, un tipo tranquillo, magari un topolino di biblioteca. No, Darcy non era mai stata una ragazza dolce e lui non era mai stato un tipo prudente. Cominciava a temere però che quella ragazzina fosse la somma dei loro difetti e in tal caso Grimmauld Place sarebbe stata inevitabilmente rasa al suolo nel giro della giornata. E quella prospettiva era per lui decisamente allettante.

-E' successo solo una volta ed è stato un incidente!- si affrettò a difendersi lei , prese quindi a spiegare con foga le sue ragioni-  Insomma io stavo studiando, veramente- sottolineò dando comunque a intendere che stava facendo tutt'altro-  ...poi mi imbatto per caso in un libro di mio zio che sembra davvero complesso ... mi sono detta ' perchè non provare un paio di incantesimi?!'  Per farla breve il pavimento ha cominciato a bruciare e non si spegneva neanche con l'Aguamenti  ...e chi lo sapeva poi che fosse Ardemonio?!

-Che ci stava per distruggere casa se Elios non fosse intervenuto a spegnerlo- le ricordò Amalya, entrata in quel momento insieme a Remus - non si gioca con la magia oscura, Arya.

A costo di interrompere  quella riunione di famiglia, i due avevano deciso di raggiungerli perchè  non ce la facevano davvero più a sostenere una conversazione di circostanza e a comportarsi come vecchi amici.

-Tu sei un vero lupo mannaro!- esclamò Arya senza nascondere la propria eccitazione mentre indicava Lupin, il quale guardò Amy molto male per aver  rivelato la sua condizione con così tanta leggerezza alla nipote e soprattutto senza avvertirlo  -Wow!Hai mai ucciso qualcuno?- chiese ancora la ragazzina senza far mostra di alcuna discrezione, mentre il povero Remus scuoteva la testa imbarazzato.

-Arya, ma che modi sono?!Scusatela, non ci capita spesso di incontrare gente nuova- Amalya  emise  un sospiro sconsolato prima di aggiungere con più energia- Bene! Vedo che voi tre state già facendo amicizia ...allora io vado tesoro,i tuoi bagagli te li mandiamo nel pomeriggio.

-Aspetta, dov'è che vai?- chiese Arya con un'espressione del tutto sorpresa.

-Non gliel'avete ancora detto?!- sibilò Remus scandalizzato, ma Amalya lo ignorò deliberatamente per concentrarsi sulla nipote.

- Starai con lo zio Sirius per un po' mentre io e tuo zio Elios risolviamo certe questioni- disse mantenendosi volutamente sul vago mentre guadagnava la porta.

-Ma io voglio venire con voi!- protestò la ragazzina, che intanto squadrava Sirius come se lui si fosse macchiato di un terribile complotto ordito alle sue spalle.

-Questo è fuori discussione, intanto puoi sceglierti una stanza al piano di sopra- proseguì Amalya con la massima fermezza,poi dal momento che sia Sirius che Remus ora la stavano fissando con disapprovazione aggiunse- Che c'è? Tanto non l'avrei mai convinta a venire qui se avesse saputo che ci doveva restare!Ve l'ho detto che è ostinata.

Remus Lupin a quel punto sbuffò vistosamente. Incredibile che Amalya non fosse per nulla cambiata sotto quell'aspetto: ancora intrighi, ancora menzogne... e adesso che si era pure sposata un noto assassino, che assecondava ogni suo capriccio per quanto volubile, chi la fermava più?! Come se fosse stato tanto difficile prendere da parte una ragazzina spaventata e darle un paio di spiegazioni.

-Perfetto...ma si, andate!Scaricatemi pure come hanno fatto i miei genitori!- esclamò infatti quella.

-Arya, questo non è vero...- osservò pacatamente Remus, cercando in vano di riportare la conversazione a toni più moderati.

-Sicuramente avrebbero voluto stare con te...ma forse non hanno potuto- aggiunse Sirius, sperando con tutto il cuore che lei capisse.

Invece nei suoi occhi azzurri si rifletteva solo l'ombra di un cupo tradimento.

-Non azzardarti mai più a ripetere una sciocchezza del genere- intervenne Amalya, decisamente meno diplomatica-I tuoi genitori sono morti entrambi combattendo contro un nemico molto più potente di loro per darti un futuro migliore, non intendevano certo scaricarti.

-Si  invece- insistette Arya serrando i pugni e alzando la testa in segno di sfida - Se gli fosse importato qualcosa di me sarebbero rimasti a casa loro invece di combattere così eroicamente e farsi ammazzare!- l'ultima frase l'aveva quasi urlata contro i presenti, prima di correre di sopra per restare da sola.

Amalya incassò il colpo mantenendosi rigida sul posto, ma si capiva lo stesso quanto fosse infuriata perchè era di fatto livida in volto. Era una donna che aveva vissuto per quasi tre lustri all'ombra del fantasma della sua migliore amica che non poteva fare a meno di rivedere ogni giorno in quei capelli biondi e nei modi alteri che Arya aveva certamente ereditato dagli Hardgraves. Se c'era una cosa che non tollerava è che si nominasse Darcy in vano, quasi fosse una specie di santa martire, una reliquia che sia lei che Elios si portavano dietro da quel giorno in cui avevano giurato che avrebbero cresciuto sua figlia al massimo delle loro possibilità e che avrebbero fatto del loro meglio per renderla felice. Evidentemente il loro meglio non era stato sufficiente.

-Signori...Sembra che abbiate una piccola Black in piena  crisi adolescenziale da gestire, buona fortuna!- commentò freddamente prima di lasciarli con un bel problema per le mani.

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MaryElizabethVictoria