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Autore: Ayumi Yoshida    08/06/2011    2 recensioni
16 flashfic con due fattori ricorrenti: il pairing e le canzoni ispiratrici.
[Jiraiya/Tsunade - Album "Io canto" di Laura Pausini]
Undicesima flash: “E’ l’allenamento che ho assegnato oggi.” spiegò lui a mo’ di scusa “Ho detto ai miei alunni che devono bac-“
“Tu sei pazzo.”
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Tsunade | Coppie: Jiraya/Tsunade
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Cinque giorni


 


 

Primo giorno.


 


 

Il fiato grosso le fece capire che non ce l'avrebbe fatta a correre ancora per molto e, infuriata, si accucciò dietro un albero attendendo con impazienza la propria sconfitta. Quello stupido di Jiraiya l'avrebbe trovata di certo, persino lui riusciva a partecipare a quel gioco.
Strizzò gli occhi con tutta la forza che aveva e li riaprì. Jiraiya le dondolava davanti con un sorriso stupido pendendo da un ramo.
"Trovata!" esclamò con una risata "Qual è il premio?"
Mentre lui fissava con insistenza la sua maglietta, Tsunade prese bene la mira: lo colpì diritto sul naso.


 


 

Secondo giorno.


 


 

Tutto era cominciato quando per caso Shikaku le aveva detto: "Sbaglio o hai messo su qualche chilo?"
Avrebbe voluto disintegrarlo seduta stante, ma,non sapeva perché, si era improvvisamente sentita inadeguata ed era scappata via facendo la sostenuta. Forse, però, non ci era riucita neppure tanto bene. Da quella volta aveva smesso di indossare gonne striminzite come quando era una bambina e si era convertita ai pantaloni. Ma le sembrava di essere inadeguata anche così: tutti continuavano a guardarla in modo strano. Tutte le sue compagne, poi, portavano la gonna.
Una sera, mentre tornava a casa, Jiraiya le si parò davanti e, senza dire una parola, cominciò a fissare minacciosamente le gambe. Tsunade sentì la pazienza che non aveva mai avuto allontarlesi definitivamente.
"Stai per dirmi anche tu che ho le cosce grandi?" sibilò cercando di trattenersi dal colpirlo.
A quelle parole, lui sorrise, sornione. "Sai bene che mi piace tutto ciò che è carnoso."
Il pugno di Tsunade lo colpì proprio al centro della testa, che cominciò a girare senza sosta. Si accasciò a terra.
"Stai... stai bene?" mormorò lei, interdetta. Riuscì a sentire una particolare sarcasmo anche nella sua risposta.
"Come non mai. Comunque..." Jiraiya spostò lo sguardo, le guance leggermente gonfie per l'imbarazzo "Io non credo che tu abbia le gambe grasse. Ti scongiuro, togliti quei pantaloni, adesso!"
Tsunade si sentì così felice che avrebbe potuto abbracciarlo, ma poi comprese tutto.
"Cretino pervertito!


 


 

Terzo giorno


 


 

Non poté mai spiegarsi come mai al posto della mano le avesse offerto la bocca, e lei l'avesse accettata riempendola di lacrime. Tsunade aveva conficcato le dita sottili nelle sue spalle, mentre le loro labbra si toccavano, e si era aggrappata a lui con tutta se stessa. I suoi occhi, però, Jiraiya non era riuscito a vederli, se non il giorno dopo quando, il viso sconvolto, ma lo sguardo fermo, aveva annunciato a tutti che anche lei, sul suo esempio, sarebbe partita. Non disse a nessuno perché partiva, anche se tutti lo sapevano. Lo sapeva anche lui, e non osò fermarla, anche se lei gli aveva detto addio come a tutti quanti gli altri.


 


 

Quarto giorno


 


 

"Come è andato il viaggio?"
"Bene. A te?"
"Bene."
"E le ricerche per il tuo libro?"
Jiraiya non le rispose: i suoi occhi fremevano mentre percorrevano di nuovo dopo dodici lunghi anni il suo profilo. Tsunade sbuffò. Era peggiorato di molto.
"Ho visto che hai preso un altro allievo con te. Com'è?
"Un emerito cretino."
"Allora vi intenderete alla perfezione."
Jiraiya scoppiò in una risata roca e sorrise. Neppure il suo sorriso era cambiato, eppure erano passati dodici anni. Come mai lei si sentiva così diversa?
"Ti trovo bene, considerato che hai i tuoi anni."
Tsunade sbatté un pugno sul tavolino, e i loro saké rischiarono di rovesciarsi.
"Sono gli stessi tuoi." gli ricordò, infastidita.
"Già. Ma io, a differenza tua, mi mantengo giovane."
"Come? Saltando da una donna all'altra?"
Lo sguardo di Jiraiya si fece all'improvviso malinconico. Avrebbe voluto sussurrare una delle sue solite battute cretine, ma non voleva rovinare tutto prima ancora di aver cominciato. Non quando l'aveva trovata.
"Io non ho quasi nulla a cui restare fedele" disse, laconico, e bevve dal suo bicchiere.


 


 

Quinto giorno


 


 

“Ho vinto!” esclamò saltando giù dallo stipite della finestra e andandole incontro con un largo sorriso. “Ho vinto! Alla fine sei diventata Hokage. Guardati… quasi non ti si riconosce, qui dentro. Tira fuori il denaro, su.” Aprì il palmo della mano e attese.
“Era una scommessa così facile che avrei potuto vincerla anch’io.” obiettò Tsunade alzandosi dal divanetto al centro della stanza. “Facciamo che non vale più. Non ho un soldo.”
“Lo immaginavo.” sospirò lui sconfortato. Si lasciò cadere sul divanetto, continuando a sospirare tanto che anche Tsunade si sedette di nuovo accanto a lui.
“Hai qualcosa da dirmi, non è vero?” Lo scrutò in silenzio, gli occhi duri: neanche aver assunto quella carica che prima di lei suo fratello e il suo amato avevano rincorso con tutte le loro forze riusciva a farla sorridere. Leggeva qualcos’altro sul suo viso.
Jiraiya non disse nulla: semplicemente chiuse gli occhi e la strinse tra le sue braccia.


 

E proprio io che ti amo ti sto implorando
aiutami a distruggerti
(Cinque giorni – Laura Pausini)


 


 


 


 


 


 

Ha fatto un anno, non esatto, che non pubblicavo in questa sezione. In realtà, non avevo intenzione di ritornarci, non voglio tediare ancora con i miei scritti, ma non mi sembrava giusto, avendo scritto un nuovo capitolo di questa raccolta, non permettere di leggerlo a chi l’ha seguita. Sono cinque momenti scritti con il sottofondo della canzone Cinque giorni, ambientati, in ordine, durante l’infanzia, l’adolescenza, la prima giovinezza (il periodo durante la morte di Dan e il fratellino di Tsunade, per intenderci), il primo incontro dopo dodici anni in cui Jiraiya deve convincere Tsunade a diventare Hokage e dopo l’ “incoronazione”. Angst e sentimenti mischiati, come al solito. Spero che l’aggiornamento non sia stato una delusione.
Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo secoli fa, dunque valehina, KumaCla, Fallen Star e Katia (Se ti piace, prendilo pure come regalo del compleanno in ritardo, sennò bastonami pure ­*_*)


 

Alla prossima,


Ayumi


 


 



   
 
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