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Autore: beezus    08/06/2011    4 recensioni
Raccolta Brittana a più mani [possibilmente].
E’ una (pazza) idea che ho intenzione di realizzare per unire noi fantastiche, folli, Brittana shipper ;). Una one-shot per ogni puntata di Glee, scegliendo una strofa o un verso di una canzone cantata nell’episodio e raccontare un momento Brittana, restando fedeli comunque a cosa succede anche nelle puntate dopo ;)
Inizio io, sperando che qualcuno poi mi assecondi XD
1.Pilot [Tem_93]
2.Showmance [daisyNAKJM]
3.Something strange [beezus]
4.Preggers [Tem_93]
5.The Rhodes Not Taken [willow11]
6.Vitamin D [soulSEARCHER]
7.Throwdown [beezus]
8.Mash-Up [beezus]
9.Wheels [willow11]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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collaborazione 2 cap

La choc Sylvester e il professore Schu, litigavano, e quando mai lo facevano? Ma quella litigata era una delle peggiori, si stavano urlando in faccia insulti di ogni tipo, i volti contratti in maschere d’ira e d’odio.  Sue si era infiltrata prepotentemente nel glee club, per cercarlo di distruggerlo, ovviamente aiutata dai suoi tre fiori all’occhiello; Sue aveva avuto la brillante idea di dividere i ragazzi, lei si era presi quelli che rappresentavano le minoranze.

I ragazzi erano separati da giorni, gli era stato perfino vietato di vedersi, San e Brittany avevano la fortuna che si vedevano agli allenamenti, ma loro non bastava mai, dovevano ammetterlo ma il glee in quelle condizioni era davvero meno divertente. Ma fortunatamente erano riusciti a fare una sessione di canto in clandestinità, ma quando era giunta l’ora di separarsi, i volti si fecero cubi, salutarono tra loro, Brit e San si strinsero in un abbraccio:

“mi manca stare qui con te?” disse la piccola Brit, a San le si strinse il cuore, le accarezzò i capelli che sapevano di pesca:

“anche a me BritBrit! Stasera vieni a casa mia!” la bionda Brit annuì decisa, aveva davvero voglia di stare da sola con Santana.

 Lentamente il tempo trascorse, i ragazzi che lavoravano con Will avevano finito prima, mentre quelli con Sue stavano ancora lavorando, erano stufi di ballare e cantare, non si divertivano più, era diventato tutto solo una gara per vincere e far sentire un inferiore il professore Schu; dopo un’altra mezz’ora ebbero finalmente finito, San prese le sue cose e corse velocemente all’ingresso, dove Brit la stava attendendo, la bionda guardava il cielo, muovendosi lentamente per il parcheggio, sembrava che stesse cercando qualcosa, San sorrise, era sempre la sua Brit, le si avvicinò stringendole  la mano, la bionda per un primo momento sobbalzò, poi vedendo chi aveva davanti, le  si allargò un sorriso infinito e si strinse forte alla sua migliore amica:

“pensavo che non arrivavi più!” le disse un po’ triste, la latina baciandole la testa, cercò di consolarla:

“non avrei ma potuto lasciarti qui sola!” Brit si staccò solo per un istante da quel caldo abbraccio e guardò l’amica come se avesse appena detto una stupidaggine:

“io non ero sola….il mio folletto era qui con me! Giocavamo a nascondino, lui è davvero bravo in questo gioco! Non riesco mai a trovarlo!” squittì la bionda:

“vogliamo andare?” chiese maliziosa Santana, l’atra annuì soltanto, stringendole il mignolo.

 

La casa di Santana come al solito era vuota, le due ragazze stavano sdraiate sul letto, studiando ognuna sul proprio libro, San osservava Brit, voleva chiudere quel dannato libro e impiegare il suo tempo in modo migliore, ma aveva ricevuto un compito extra, per il giorno seguente, perciò proprio non poteva; Brit osservava la sua San con gli occhiali, attenta a leggere tutte quelle pagine una dietro l’altra, lei odiava leggere, tutto quelle parole la confondevano, preferiva stare ad ascoltare San, era decisamente meglio, la bionda si mise a giocare con la sua penna tra i capelli lunghi e scuri di San, la latina per un primo momento fece finta di niente, poi non poté rimanere zitta:

“Brit devo studiare! Non distrarmi!” disse un po’ scocciata San, già ara difficile mantenere la concentrazione con Brit nei paraggi, ma se poi anche lei ci metteva del suo per distrarla diventava impossibile, non impazzire.

Brit tornò alle sue cose, hai suoi pensieri, quando alla fine scoppiò, tutto quel silenzio e quello studio la stavano annoiando:

“San sono stufa di far finta di studiare!” disse sbuffando la bionda:

“in teoria non dovresti far finta! Ma dovresti studiare seriamente Brit! O almeno lasciar in pace me!” disse un po’ innervosita la latina:
“ma con te nei paraggi faccio fatica a concentrarmi su quelle noiose lettere!” disse Brit allacciando le braccia sul suo petto, in segno di protesta:

“Brit ora non posso! Trova qualcosa da fare che ti svaghi!” disse San, a pensarci su due volte, forse avrebbe fatto meglio, a trovare un altro modo per dirlo, perché Brit seguì perfettamente alla lettera, quello che aveva detto.

La bionda le si avvicinò, le scostò i capelli dal collo ambrato, prima allungò il volto per assaporare il suo profumo, poi lentamente fece correre le sue dita dal collo, fino alla schiena, facendo rabbrividire San, che cercava ancora di mantenere il controllo su di se, ma la bionda non demorse, continuò con la sua tortura, baciò quel meraviglioso collo scuro, sentendo sospirare San lentamente, le baciò l’orecchio, San strinse le coperte, la sua testa stava impazzendo, Brit prese a morderle la pelle, percepiva i fremiti lenti della latina, che leggermente iniziò  a piegare la testa da una parte all’altra come se fosse ubriaca:

“chi stai facendo Brit? Devo studiare!” protestò a fatica San:

“faccio quello che hai detto tu! Mi svago con qualcosa che mi piace!” risposa la bionda continuando a baciarla e ora a sfilarle la parte superiore della divisa, San non poté fare altro che assecondare i suo movimenti:

“e per svago devi spogliarmi?” chiese ancor meno presente a se stessa:

“si!” disse semplicemente la bionda:

“a me piace spogliarti, mi svago molto!” disse con un sorrisetto furbo, continuando a baciare e mordere la sue pelle, con un gesto lento le tolse le occhiali da vista, poi prese a baciarle il mento, il naso, le guance, per poi mordere leggermente il labbro inferiore, con la mano libera andò a concentrarsi sulla zip del gonnellino della divisa, San perse il controllo quando la bionda le leccò le labbra, afferrò il suo volto con forza e la baciò con veemenza, le loro lingue si unirono, la latina prese a succhiare il labbro superiore di Brit facendola sospirare, quando si sciolsero da quel bacio erano senza fiato, respiravano affannosamente, San afferrò con una mano il volto della bionda, puntò i suoi occhi scuri, in quelli chiari dell’altra, respirando ancora una volta affondo,

Tell me how im supposed to breathe with no air   

If i
should die
before
I wake
Its cause
you took
my breath
away
losing you is like living in a world
with no air
Ohhh…

Im here
alone
didnt want
to leave
My heart won’t move
its incomplete
wish there
was a way
that i can get you to understand

But How
Do you expect me
To live alone with just me
Cause my world revolves around you
its so hard for me to breathe

La voce di Santana risuonò nella stanza, Brit l’accompagno, quando ebbero cantato anche l’ultima nota, le due si guardarono intensamente, sapendo che le parole non servivano a nulla tra loro, perché a loro bastava solo uno sguardo, il volto di Brit divenne serio, era talmente serio che per poco San non scoppiava a ridere:

“cosa c’è testolina?” chiese dolce San:

“come si fa ad essere l’aria per qualcuno?” San sorrise quella ingenuità che la faceva sempre scogliere:

“si diventa l’aria di qualcuno quando quella persona, senza di te non può stare neanche un secondo! Perché senza aria non si può vivere!”

“ma diventando aria…. Vuol dire che si diventa trasparenti…. come l’aria?” San non poté trattenere una piccola risata:

“no piccola, si rimane come si è! Solo che emotivamente diventiamo essenziali per l’altra persona! Non se se sono stata chiara!” disse San:

“allora tu sei la mia aria!” disse convinta e confusa allo stesso tempo:

“e tu sei la mia! Perché senza di te non potrei vivere!” disse San prima di baciare quelle labbra che amava, Brit si allontanò appena da quelle labbra bramose:

“dove eravamo rimaste?.....ha si…. Ti stavo spogliando!” e senza altri indugi prese a spogliare ancora San, ma questa volta la latina non rimase inerte sotto quelle braccia, ma a sua volta si mise a spogliare l’amica, sentendo la pelle di lei incresparsi in piccoli brividi, ne fu compiaciuta, le morse il collo facendola ansimare:

“ti voglio!” le sussurra la bionda all’orecchio San la tortura ancora un po’, Brit freme sotto il tocco dolce della latina, si perde nei suoi baci, nelle sue carezze, a sua volta ricopre la pelle di San con baci veementi, completamente nude, una di fronte all’altra, si baciano, si accarezzano, si regalano piaceri, passando ancora una notte sotto quelle lenzuola candide, che le avvolgono nel loro passionale amore, un silenzio rotto soltanto dal loro piacere e desiderio reciproco.  

 

 

 

Angolo dell’autrice

Sono un po’ perplessa su questo capitolo! Ci sono delle cose che non mi piacciono, ma che non riesco a cambiare, l’ho letto ormai una decina di volte, senza avere un idea, su come modificarlo, scusatemi ma lo studio della mia tesina, si porta via metà delle mie energie e idee creative! Spero comunque che possa piacervi! Fatemi sapere che ne pensate mi raccomando!!

Alla prossima Bia!!!

Ovviamente grazie a quelli che leggono e recensiscono!!

   
 
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