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Autore: Miss Loki_Riddle Gold    08/06/2011    2 recensioni
Ciao! Sono tornata con una nuova FF questa racconta una storia un po' migliore delle altre dato che sono anni che ci penso. Come tutti, anch'io mentre leggevo HP mi sono fatta un'idea o meglio mi sono creata un personaggio che rivivrà con noi la maggior parte delle avventure del "fantastico trio". Dato che, però, non potevo far altro che pensare a scriverlo e a dividerlo con gli altri oggi mi sono decisa a pubblicare. Dico già alcune cose sulla storia e cioè che parte dal secondo anno di Hp e lo segue come un cagnolino fino alla fine. Potete, però, stare certi che non vi annoierò, ancora, riprendendo ciò che ha scritto la Row dato che lo dò per acquisito e fino a un certo punto la storia non cambia.
Non leggete questa storia verrá presto eliminata per essere riscritta da capo
Quindi non leggete
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Deborah Durell'
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Ringrazio tutti coloro che leggeno, seguono, e, ovviamente, Mary_House che mi resensisce sempre e, senza di lei, non saprei, proprio, cosa fare! Vi lascio questo capitolo, sperando che vi piaccia.






Quella sera stessa ci sarebbe stata la prima lezione di Duello.  Fu proprio per questo che Deborah entrò in Sala Grande, dove si sarebbero seguite le lezioni, circa mezz'ora prima dell' inizio di questa.
Si sedette su una panca libera ed osservò i professori passare.
Ad un tratto vide anche il professor Snape passare di lì, assieme al professor Allock, discutendo animatamente. Snape si doveva essere accorto della studentessa perché cambiò strada di colpo.
Si stava già addormentando seduta su quella stessa panca di poco prima quando si ritrovò davanti il professor Snape che la guardava accigliato.
-Credo si sia dimenticata di trovarsi in Sala Grande, signorina Durell, se no le dovrei levare almeno dieci punti per essersi messa a dormire davanti ad un suo insegnante!- La riprese il professore, quando fu certo di aver l'attenzione della ragazzina.
 La giovane si alzò e, senza alcun sentore della paura e timidezza di qualche mese prima rispose:- Mi ero accorta di essere in Sala Grande ma sto aspettando che inizi la lezione di Duello! Sono davvero curiosa di sapere come potrà essere!
Il professore la guardò negli occhi per qualche minuto ancora, prima di dire, con tranquillità:- Signorina Durell, le consiglio di usare un altro tono con gl'insegnanti, non tutti sono accomodanti, nei suoi confronti, come lo sono io e le assicuro che il suo può sembrare insolente!- disse l'ultima parola con un tono può lascivo. La giovane non si lasciò intimorire, come, invece, avrebbero fatto i suoi compagni.
Studiava il comportamento del suo insegnante come avrebbero fatto quei babbani che si lasciavano chiamare "scienziati" con una strana creatura dai mille tentacoli. Quell'uomo, infatti, pareva cambiare comportamento ogni secondo e la ragazzina voleva sapere il perché, dato che iniziava a sospettare che centrasse in un qualche modo lei.
Si scusò col professore e domandò l'orario della lezione di Duello, che lui le diede con riluttanza, dopo di che abbandonò la Sala Grande anche se mancavano soltanto dieci minuti dall'inizio della lezione.
Entrando nella Sala Comune dei Grifoni, sorrise alla volta di Harry, che stava scendendo le scale assieme a Ron.
-Andiamo?- domandò loro, pensando a quanto fosse stato inutile arrivare fino a lì per poi ridiscendere subito dopo.
- Sì! Ma...dov'è Hermione?- Fece Ronald, osservandosi attorno, senza rendersi conto che la Granger stava scendendo le scale proprio in quel momento.
-Eccomi!- disse, infatti, quella facendo emettere uno sbuffo divertito da Deborah, che aveva osservato tutta la scenetta in silenzio.
 Finalmente si avviarono, insieme, alla lezione.
Quando entrarono Deborah, che che non poteva certamente pensare che in soli dieci minuti una stanza potesse cambiare così tanto rimase a bocca aperta incapace di proferir parola. Laddove prima si trovavano i quattro tavoli delle Case ora c'era un palco. Assieme agli amici raggiunse la prima fila ed iniziò ad attendere l'entrata di Snape.
Appena il professor Allock apparve Deborah vide la maggior parte, per non dire la totalità delle ragazze gongolare come tante deficienti.
Senza vedere in quel falso essere una sola nota di bellezza si voltò a guardare Hermione, che sembrava essere uno stoccafisso.
"Dovrò salvare quella povera ragazza!" si disse senza staccarle gli occhi da dosso quasi fosse stata la sua dottoressa privata.
Non ascoltò quel discorso senza capo è fine che sarebbe dovuto essere definito come una presentazione alla lezione.
Almeno fino a quando non arrivò a dire:- Permettete che vi presenti il mio assistente, il professor Snape!-
"Chi è costui a permettersi di dare dell'assistente al professor Snape?" pensò Deborah, irrigidendosi dalla rabbia.
Per fortuna il professore non parve accorgersene ed il professor Snape entrò nel suo solito modo o entrata teatrale, "bello come sempre con il suo mantello nero che svolazza!" come pensò Deborah all'entrata del suo insegnante preferito senza riuscirgli a levargli gli occhi di dosso.
L'incontro fra gl'insegnanti fu veloce e Deborah stava per urlare felice dell'esito del combattimento ma non lo fece solo perché comprese che tutti i suoi compagni l'avrebbero guardata male.
Poi, con suo immenso dissenso furono separati in coppie.
Nessuno si stava effettivamente curando di loro e Deborah era preoccupata per i suoi amici, tanto da non accorgersi che l'avversario stava cercando di pietrificarla senza successo.
Lo guardò due istanti poi, scuotendo la testa, iniziò ad allontanarsi come se niente fosse: la lezione l'aveva semplicemente delusa.
Solo quando fu alla porta si voltò per vedere quella disgustosa situazione: la Bulstrode che cercava di staccare la testa ad Hermione, Potter che ballava il tip tap, difronte a un Malfoy che se la rideva della grossa, gli altri non erano di sicuro messi meglio. Ma, fortunatamente, Allock ebbe la sua prima buona idea dall'inizio dell'anno.
- Oh, santo cielo!- esclamò -Su in piedi Millicent... attenta là, signorina Fawcett... stringi forte, Boot, e vedrai che in un attimo smetterà di sanguinare... Penso sarà meglio che vi insegni a bloccare gli incantesimi ostili!-
Deborah rimase colpita da quelle parole "
Penso sarà meglio che vi insegni a bloccare gli incantesimi ostili!" ripensò prima di aggiungere "ma no, vecchio volpone, forse è meglio lasciare gli alunni uccidersi! Oh, ma hai detto che v'insegni questa sì che è una novità, sai insegnare? Non dirmi che lo sai fare nello stesso modo in cui sai sconfiggere un folletto, perché, a quel punto non sarei affatto sorpresa!" Poi, sogghignando, si riavvicinò, la situazione si stava facendo comica.
-...che ne dici di Potter e Malfoy?- stava dicendo, in quel momento, il professor Snape.
Deborah si era, ormai, riunita agli altri guardando Harry trovarsi a combattere Malfoy.
Si sentì stringere il cuore forse dalla gelosia di non potersi divertire o, più semplicemente perché era spaventata per l'amico.
Snape smise di dire qualcosa all'orecchio di Draco e Potter fece una stupida battuta su un qualcosa che gli aveva mostrato Allock.
- Tre... due... uno... via!- disse Allock
Malfoy sollevò rapido la bacchetta e gridò:- Serpensortia!
Dalla sua bacchetta fuoriuscì un nero serpente che si drizzò pronto ad attaccare.
Snape fece per farlo sparire ma Potter fu più veloce - Lascialo stare!- sibilò.
Deborah sorrise, non vista, dato che tutti quanti stavano fissando Harry.
   
 
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