Ciao! Sono tornata con una nuova FF questa racconta una storia un po' migliore delle altre dato che sono anni che ci penso. Come tutti, anch'io mentre leggevo HP mi sono fatta un'idea o meglio mi sono creata un personaggio che rivivrà con noi la maggior parte delle avventure del "fantastico trio". Dato che, però, non potevo far altro che pensare a scriverlo e a dividerlo con gli altri oggi mi sono decisa a pubblicare. Dico già alcune cose sulla storia e cioè che parte dal secondo anno di Hp e lo segue come un cagnolino fino alla fine. Potete, però, stare certi che non vi annoierò, ancora, riprendendo ciò che ha scritto la Row dato che lo dò per acquisito e fino a un certo punto la storia non cambia.
Non leggete questa storia verrá presto eliminata per essere riscritta da capo
Quindi non leggete
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Ringrazio
tutti coloro che leggeno, seguono, e, ovviamente, Mary_House che mi
resensisce sempre e, senza di lei, non saprei, proprio, cosa fare! Vi
lascio questo capitolo, sperando che vi piaccia.
Quella
sera
stessa ci sarebbe stata la prima lezione di Duello. Fu
proprio
per questo che Deborah entrò in Sala Grande, dove si
sarebbero
seguite le lezioni, circa mezz'ora prima dell' inizio di questa.
Si sedette su una panca libera ed osservò i professori
passare.
Ad un tratto vide anche il professor Snape passare di
lì,
assieme al professor Allock, discutendo animatamente. Snape si doveva
essere accorto della studentessa perché cambiò
strada di
colpo.
Si stava già addormentando seduta su quella stessa panca di
poco prima quando si ritrovò davanti il professor Snape che
la guardava accigliato.
-Credo si sia dimenticata di trovarsi in Sala Grande, signorina Durell,
se no le dovrei levare almeno dieci punti per essersi messa a dormire
davanti ad un suo insegnante!- La riprese il professore, quando fu
certo di aver l'attenzione della ragazzina.
La giovane si alzò e, senza alcun sentore della
paura e timidezza di qualche mese prima rispose:- Mi ero accorta di
essere in Sala Grande ma sto aspettando che inizi la lezione di Duello!
Sono davvero curiosa di sapere come potrà essere!
Il professore la guardò negli occhi per qualche minuto
ancora, prima di dire, con tranquillità:- Signorina Durell,
le consiglio di usare un altro tono con gl'insegnanti, non tutti sono
accomodanti, nei suoi confronti, come lo sono io e le assicuro che il
suo può sembrare insolente!-
disse l'ultima parola con un tono può lascivo. La giovane
non si lasciò intimorire, come, invece, avrebbero fatto i
suoi compagni.
Studiava il comportamento del suo insegnante come avrebbero fatto quei
babbani che si lasciavano chiamare "scienziati" con una strana creatura
dai mille tentacoli. Quell'uomo, infatti, pareva cambiare comportamento
ogni secondo e la ragazzina voleva sapere il perché, dato
che iniziava a sospettare che centrasse in un qualche modo lei.
Si scusò col professore e domandò l'orario della
lezione di Duello, che lui le diede con riluttanza, dopo di che
abbandonò la Sala Grande anche se mancavano soltanto dieci
minuti dall'inizio della lezione.
Entrando nella Sala Comune dei Grifoni, sorrise alla volta di Harry,
che stava scendendo le scale assieme a Ron.
-Andiamo?- domandò loro, pensando a quanto fosse stato
inutile arrivare fino a lì per poi ridiscendere subito dopo.
- Sì! Ma...dov'è Hermione?- Fece Ronald,
osservandosi attorno, senza rendersi conto che la Granger stava
scendendo le scale proprio in quel momento.
-Eccomi!- disse, infatti, quella facendo emettere uno sbuffo divertito
da Deborah, che aveva osservato tutta la scenetta in silenzio.
Finalmente si avviarono, insieme, alla lezione.
Quando entrarono Deborah, che che non poteva certamente pensare che in
soli dieci minuti una stanza potesse cambiare così tanto
rimase a bocca aperta incapace di proferir parola. Laddove prima si
trovavano i quattro tavoli delle Case ora c'era un palco. Assieme agli
amici raggiunse la prima fila ed iniziò ad attendere
l'entrata di Snape.
Appena il professor Allock apparve Deborah vide la maggior parte, per
non dire la totalità delle ragazze gongolare come tante
deficienti.
Senza vedere in quel falso essere una sola nota di bellezza si
voltò a guardare Hermione, che sembrava essere uno
stoccafisso.
"Dovrò salvare quella povera ragazza!" si disse senza
staccarle gli occhi da dosso quasi fosse stata la sua dottoressa
privata.
Non ascoltò quel discorso senza capo è fine che
sarebbe dovuto essere definito come una presentazione alla lezione.
Almeno fino a quando non arrivò a dire:- Permettete che vi
presenti il mio assistente, il professor Snape!-
"Chi è costui a permettersi di dare dell'assistente al
professor Snape?" pensò Deborah, irrigidendosi dalla rabbia.
Per fortuna il professore non parve accorgersene ed il professor Snape
entrò nel suo solito modo o entrata teatrale, "bello come
sempre con il suo mantello nero che svolazza!" come
pensò Deborah all'entrata del suo insegnante preferito senza
riuscirgli a levargli gli occhi di dosso.
L'incontro fra gl'insegnanti fu veloce e Deborah stava per urlare
felice dell'esito del combattimento ma non lo fece solo
perché comprese che tutti i suoi compagni l'avrebbero
guardata male.
Poi, con suo immenso dissenso furono separati in coppie.
Nessuno si stava effettivamente curando di loro e Deborah era
preoccupata per i suoi amici, tanto da non accorgersi che l'avversario
stava cercando di pietrificarla senza successo.
Lo guardò due istanti poi, scuotendo la testa,
iniziò ad allontanarsi come se niente fosse: la lezione
l'aveva semplicemente delusa.
Solo quando fu alla porta si voltò per vedere quella
disgustosa situazione: la Bulstrode che cercava di staccare la testa ad
Hermione, Potter che ballava il tip tap, difronte a un Malfoy che se la
rideva della grossa, gli altri non erano di sicuro messi meglio. Ma,
fortunatamente, Allock ebbe la sua prima buona idea dall'inizio
dell'anno.
- Oh, santo cielo!- esclamò -Su in piedi Millicent...
attenta là, signorina Fawcett... stringi forte, Boot, e
vedrai che in un attimo smetterà di sanguinare...
Penso sarà meglio che vi insegni a bloccare gli
incantesimi ostili!-
Deborah rimase colpita da quelle parole "Penso sarà meglio che
vi insegni a bloccare gli incantesimi ostili!"
ripensò prima
di aggiungere "ma no, vecchio volpone, forse è meglio
lasciare gli alunni uccidersi! Oh, ma hai detto che v'insegni
questa sì che è una novità, sai
insegnare? Non dirmi che lo sai fare nello stesso modo in cui sai
sconfiggere un folletto, perché, a quel punto non sarei
affatto sorpresa!" Poi, sogghignando, si riavvicinò, la
situazione si stava facendo comica.
-...che ne dici di Potter e Malfoy?- stava dicendo, in quel momento, il
professor Snape.
Deborah si era, ormai, riunita agli altri guardando Harry trovarsi a
combattere Malfoy.
Si sentì stringere il cuore forse dalla gelosia di non
potersi divertire o, più semplicemente perché era
spaventata per l'amico.
Snape smise di dire qualcosa all'orecchio di Draco e Potter fece una
stupida battuta su un qualcosa che gli aveva mostrato Allock.
- Tre... due... uno... via!- disse Allock
Malfoy sollevò rapido la bacchetta e gridò:- Serpensortia!
Dalla sua bacchetta fuoriuscì un nero serpente
che si drizzò pronto ad attaccare.
Snape fece per farlo sparire ma Potter fu più veloce -
Lascialo stare!- sibilò.
Deborah sorrise, non vista, dato che tutti quanti stavano fissando
Harry.