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Autore: sistolina    09/06/2011    6 recensioni
E' difficile camminare a testa alta nei corridoi di Hogwarts quando tuo padre è Draco Malfoy, il Traditore.
E' difficile essere all'altezza quando tuo padre è Harry Potter, il Salvatore del Mondo Magico.
E' difficile incontrarsi nel mezzo, quando alla Scuola di Magia e Stregoneria infuriano i fantasmi del passato, gli strascichi della Guerra e la sete di potere, e di vendetta, di chi ancora rimane.
Ed è difficile essere Lily Potter, e non odiare più Scorpius Malfoy.
Venticinque anni dopo, le colpe dei padri ricadranno sui figli, e non ci sarà più nessuno, a Hogwarts, al sicuro dalla propria eredità...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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I Traditori
 
 
Parte sen giva, e io retro li andava,
lo duca, già faccendo la risposta,
e soggiugnendo: "Dentro a quella cava
dov'io tenea or li occhi sì a posta,
credo ch'un spirto del mio sangue pianga
la colpa che là giù cotanto costa".
(Divina Commedia, Inferno, Canto XXIX, vv 16-21)

 
La Stanza delle Necessità, per l'occasione, era gremita di ritratti di maghi famosi, rigorosamente Purosangue, drappi verde-argento agli angoli di ogni parete, e una serie di comode poltrone imbottite di pelle nera disposte in cerchio attorno ad un tavolo, sul quale troneggiava un'imponente clessidra dalla sabbia purissima, che sembrava scorrere in modo diverso a seconda di chi era a prendere la parola. Era straordinariamente imparziale nel decidere chi valeva la pena di ascoltare.
Quando Ardhesia Nott sollevò l'affusolata mano bianca, fu chiaro a tutti che un solo granello alla volta sarebbe scivolato da un contenitore all'altro.
Thorbert Alley, un dinoccolato studente del sesto anno con l'espressione seria e concentrata, che sembrava convinto dovesse appartenere ad ognuno di loro, aveva incrociato le braccia al petto, accarezzandosi il mento affilato ricoperto da un sottile strato di sudore. Fissava la ragazza come se fosse stata la bocca stessa di Voldemort, o qualcuno che a lui interessava ascoltare, comunque.
Scorpius, dal canto suo, la osservava con divertito menefreghismo, incrociando le gambe all'altezza delle caviglie sull'elegante tavolino di legno; decisamente più intelligente del fratello Anderthon, era anche molto più decisa, arrogante, e fiera del proprio Sangue Puro.
Notando l'atteggiamento men che rispettoso di lui, Ardhesia s'interruppe a metà di una frase, schiantando i suoi occhi spaventosamente intensi in quelli di Scorpius, quasi ringhiando
Cugino, pensi di riuscire a mantenere la concentrazione per più di due minuti di seguito, o hai ereditato la scarsa intelligenza di tuo padre oltre alla sua brutta faccia? - Scorpius sogghignò
Mio padre ha tenuto fuori il tuo da Azkaban – s'interruppe – cugina – finse di riflettere, senza smettere di scrutarla con un ghigno sarcastico dipinto sul bel viso affilato – quindi no, direi che non ho ereditato altro che la sua brutta faccia – il cerchio di studenti smise di fingersi indifferente alla conversazione, e cominciò ad osservarli con interesse. Non erano nuovi ai duelli verbali Nott-Malfoy. Nessuno lo era, a memoria di mago, a Serpeverde. Per quanto Anderthon avesse ereditato i lineamenti da coniglio del padre, era Ardhesia a rispecchiare la sua fine intelligenza e fiera indipendenza. Theodore Nott, Serpeverde ai tempi di suo padre, aveva sposato la sorella maggiore di Astoria, sua zia Daphne Greengrass, e lui si era ritrovato due cugini fra capo e collo, una dei quali sembrava odiare lui e la sua famiglia quasi quanto i Potter. Quasi...da che aveva memoria, nessuno lo aveva mai odiato quanto Albus Potter.
Esattamente come la madre, Ardhesia si riavviò i lunghissimi e lucenti capelli neri dietro le spalle, stringendo il suo sguardo di ghiaccio sul cugino
Deve essermi sfuggita la Menzione Speciale al Coraggio che il Ministro ha consegnato alla tua famiglia, Malfoy – sollevò con aria di superiorità un angolo della bocca – ma forse ero sintonizzata sulla stazione radio sbagliata...sai com'è, non è mia abitudine ascoltare le smielate dichiarazioni d'amore dei traditori al Ministero – qualcuno trasformò istantaneamente una risata in un colpo di tosse.
Se Scorpius avesse provato un minimo di stima nei confronti di Draco, probabilmente l'avrebbe sfidata a duello, ma visto che non era nei suoi programmi comprare una maglietta con su scritto “Mio padre è il migliore”, si limitò a stringersi nelle spalle e sollevare un sopracciglio
Colpa mia – accavallò le lunghe gambe con disinvoltura, appoggiandosi languidamente ai braccioli della poltrone in pelle – ero venuto qui pensando si parlasse di come fottere il Ministero, non per alzarmi in piedi e raccontare tristi storie di famiglie distrutte – fece perno sulle braccia e si alzò, dirigendosi con disinvoltura verso l'uscita, ma una voce secca e autoritaria lo fermò
Sono d'accordo – nella penombra della Stanza, un paio di occhi blu intenso, fosco, burrascoso come il cielo d'autunno carico di pioggia, scintillarono di divertimento. Conosceva quello sguardo, lo incontrava ad Hogwarts da due anni, e la storia di come Incubus Mortimer fosse sopravvissuto alla strage della sua famiglia da parte di un folle gruppo di maghi a caccia di Purosangue, aveva fatto il giro del Mondo Magico con la stessa rapidità della sconfitta del Signore Oscuro da parte del Bambino Sopravvissuto.
Tuttavia, nessuno dei due aveva mai fatto più di mezzo passo verso l'altro: Scorpius lo rispettava, ma non aveva mai desiderato conoscerlo più a fondo; non era tipo da unirsi al fan club dell'eroe del momento. Incubus, d'altra parte, era così smodatamente circondato da un adorante gruppo di leccapiedi da non aver mai nemmeno scambiato una parola con lui, il figlio di Draco Malfoy, che così pavidamente si era allontanato dalle fila del Signore Oscuro appena in tempo per non affondare con lui.
Che onore – ribatté sarcasticamente Scorpius
Uno dei peggiori errori compiuti da Lord Voldemort durante la sua ascesa è stato quello di lasciare che il sangue offuscasse il suo giudizio – sentenziò con voce melodiosa dall'inflessione indefinibile – è non è quello che dovremmo fare noi – si alzò e cominciò a camminare elegantemente per la stanza, attorno alle poltrone disposte in cerchio – Ci sono una miriade di maghi e streghe validi in questa scuola. Decine, forse centinaia dei quali hanno la sfortuna di avere sangue corrotto nelle vene – si appoggiò alla poltrona di Frances, artigliando lo schienale e avvicinandosi a sussurrarle all'orecchio; Fran sorrise civettuola, e indirizzò uno sguardo obliquo a Scorpius, ancora in piedi a metà strada verso l'uscita – Il signor Malfoy, qui, ha il diritto, come ognuno di noi, di riscattare il nome che la codardia di suo padre ha infangato – gli sorrise, men che solidale, con un luccichio negli occhi brumosi che gli fece correre un brivido lungo la schiena – e se per fare questo ha deciso di allearsi con noi e di offrire il suo aiuto per questo ambizioso progetto, beh, perché no? - si staccò dallo schienale di Frannie e si portò su quello opposto, posando le mani sulle spalle candide di Ardhesia. Sua cugina portò le proprie mani dalle lunghe dita affilate a coprire quelle di lui, ma fissò Scorpius con un malizioso sorriso di sfida. Qualunque cosa Incubus Mortimer, L'Eletto dei Purosangue, potesse dire, e qualunque cosa ci fosse fra loro, lei non avrebbe mai considerato il cugino degno di sedere in quel circolo, specialmente visto che, alla luce dei fatti, nemmeno lui sembrava esserne entusiasta.
Scorpius osservò i loro visi: era chiaro che molti, se non tutti, si sarebbero aspettati di vederlo strisciare e implorare una possibilità per mostrare il suo valore in battaglia, offrendosi di fare qualsiasi cosa per essere accettato. Probabilmente era quello che ognuno di loro aveva fatto, quando la pulce nell'orecchio di quegli incontri segreti era arrivata fino a loro.
Ma Scorpius non aveva mai avuto l'abitudine d'implorare, né di strisciare, né di chiedere quando gli bastava ottenere.
Posso avere la parola Incubus? - un ragazzo del quinto di cui non conosceva il nome, aveva appena compiuto una mossa falsa di proporzioni bibliche chiedendo ad un solo membro del circolo di prendere la parola; Scorpius aveva inquadrato quel gruppetto sin dall'inizio, quella pretenziosa disposizione dell'arredamento, la subdola clessidra che misurava la qualità della conversazione, le astute provocazioni di Ardhesia e l'insolito silenzio di Fran: era chiaro che lo stavano tarando per bene, e lui odiava essere messo alla prova. Viveva costantemente pesato e misurato in tutto quello che faceva fra le mura di casa sua, e non aveva intenzione di dover spiegare a quel branco di fissati con la Magia Oscura che, se non lo consideravano degno di sedere al loro esclusivo “Club del the di mezzanotte”, potevano anche andarsene tutti in bocca al Basilisco, senza complimenti. Grazie, arrivederci, è stato bello, addio. Specialmente se quella pretenziosa manifestazione di uguaglianza era in realtà un teatrino per mascherare il fatto che si era solo costituito un nuovo Incubus Fan Club.
Sollevò gli occhi al cielo nella penombra della stanza, e attese che il gesto annoiato di Mortimer concedesse al ragazzo che aveva chiamato Philius di aprire la sua dannata boccaccia
Certo -
Se permettete, c'è un solo modo per assicurarci che le sue intenzioni siano nobili quanto quelle di noi tutti – s'interruppe per dare maggior enfasi alla scemenza che stava certamente per proporre – dovremmo fargli pronunciare il Voto Infrangibile – nel silenzio, sembrò quasi che tutti trattenessero il respiro
Il Voto Infrangibile? Non è dannatamente ironica questa situazione Scorps? - Anderthon ridacchiò stupidamente, e i suoi enormi e sporgenti incisivi luccicarono nella penombra
Uno spasso davvero – ribatté secco lui, senza traccia di divertimento nella voce. Si trattenne, stava decisamente esagerando col manifestare le emozioni
Non mi sembra che sia una buona idea – disse qualcuno
Assolutamente no -
Si dice che la sua famiglia sia brava ad aggirare certe magie – sibilò con un ghignò Ardhesia.
Scorpius deglutì, mentre sul viso angoloso di Incubus compariva un'espressione che non sembrava accuratamente simulata
Tu che ne pensi? Ti senti pronto a formulare il Voto Infrangibile? Quanto ti ritieni adatto a far parte di questo circolo? - non lo disse per accusarlo, ma nuovamente il suo gioco fu fin troppo chiaro. Scorpius sbuffò
Sapete, se siete tutti soci del club “Giuro senza avere la minima idea di quello che sto facendo”, beh, spiacente, ma a me piace giocarmi il culo quando ho un'idea chiara del perché lo sto facendo – scrollò lo spalle – Pazienza, vorrà dire che chiederò al “Gruppo di taglio e cucito” se mi rivogliono in squadra – si voltò e l'entrata della Stanza delle Necessità si spalancò di fronte a lui.
Se quel pugno d'invasati credeva di convincerlo a pronunciare il Voto Infrangibile solo mettendo in dubbio la sua buona fede, poteva anche ingoiarsi una Pluffa per quello che lo riguardava.
Incubus Mortimer sarà pure stato il Bambino Sopravvissuto dei Purosangue frustrati di mezzo Mondo Magico, ma restava un ragazzino meno idiota fra gli idioti, che si era illuso di metterlo sotto perché il suo mito sembrava precederlo ovunque andasse. Bene, se avesse voluto un cretino da venerare, avrebbe tenuto la fotografia di suo padre nella tasca interna del mantello.
Scuotendo la testa con un mezzo sorriso sornione stampato in viso, Scorpius Malfoy si diresse ciondolando verso i dormitori.
 
***
 
La Sala Grande era gremita più del solito quel sabato mattina; le selezioni per il Quidditch erano un richiamo succulento anche per i più dormiglioni. Inoltre, da quando la Preside Maxime aveva concesso anche al pubblico di assistere in massa, la maggior parte delle svenevoli ragazzette del primo e del secondo, per non parlare delle noiosissime fans urlanti di Scorpius Malfoy che non conoscevano età, Casa o estrazione sociale, avevano trasformato gli spalti in poltrone del cinema.
Lily rimestò pensosamente il suo porridge mentre Albus la fissava di sottecchi da dieci minuti pensando che non se ne fosse accorta
Albus, ho qualcosa incastrato fra i denti? - gli chiese alla fine. Il fratello si limitò a scuotere la testa tornando a scambiarsi occhiate torve con il contenuto del suo piatto.
Hugo e la sua bocca eternamente piena, Rose e la sua Gazzetta del Profeta e Roxanne che sembrava immersa nella lettura di una qualche rivista femminista che il gufo di famiglia aveva appena lasciato planare su di lei, completavano il quadretto famigliare un po' distorto che era diventato il loro abituale fondersi in un'unica massa rosso e oro che si muoveva per i corridoi
Accidenti! - Rose quasi si rovesciò il succo di zucca sulla maglia di cotone marrone scuro che indossava quella mattina – ascoltate – abbassò la voce mentre i ragazzi si stringevano su di lei
 
“Un'altra famiglia di maghi è scomparsa ieri a Londra. Dall'abitazione di Optimus Bolverk e i suoi congiunti non sembra mancare nulla. La serratura era protetta da un incantesimo di ottima fattura, perciò coloro che li hanno sequestrati possono vantare grandi abilità magiche e una forza da non trascurare.
Gli Auror del Ministero, incaricati di indagare sulle misteriose sparizioni che così tanto riportano alla mente della comunità magica il giogo infernale di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, non sembrano decisi a fornire informazioni.
Intanto, il portavoce della Lega per la Salvaguardia delle Antiche Famiglie di Maghi, Theodore Nott, dichiara: “I nostri confratelli sono spaventati. Queste sparizioni sono sospette e imperdonabili; se il Ministero non si impegnerà affinché i colpevoli vengano catturati e puniti, le antiche famiglie si adopereranno per sopperire alle mancanze della legge”
 
Rose s'interruppe, scambiando uno sguardo eloquente con Lily e Albus
Questo non va bene – sussurrò quest'ultimo – lasciare nelle mani di quella gente la salvaguardia del Mondo Magico non farà che aumentare il loro potere...ci sono già troppi “nomi illustri” iscritti a quella maledetta Lega, se le sparizioni di Purosangue non verranno fermate, qualcuno comincerà a pensare che ci sia davvero il Ministero dietro a tutto – i suoi occhi svegli e intelligenti vagarono lungo le tavolate della colazione, alla ricerca di qualcosa che non trovarono
Dobbiamo scrivere a papà, Rosie – annuì Hugo dopo aver ingoiato rumorosamente la più colossale fetta di torta mai vista – e anche voi dovreste -
Se avessero voluto metterci a parte di questo lo avrebbero fatto, non credi? - fu la distratta risposta di Rose mentre i suoi occhi vagavano sull'articolo.
In prima pagina spiccava l'espressione autorevole da coniglio con la rabbia di Theodore Nott, perfettamente a suo agio attorniato da giornalisti e pubblico. Suo padre aveva sempre detto che era pericoloso. E da quando era diventato Vicepresidente e portavoce della Lega per la Salvaguardia delle Antiche Famiglie di Maghi, Lily aveva cominciato a rabbrividire ogni volta che leggeva il suo nome sulla Gazzetta del Profeta. Sapeva chi era stato Theodore Nott, e, come diceva sempre lo zio Ron:
“ Un Mangiamorte non smette mai di essere un Mangiamorte”
C'è dell'altro – li informò Rose con un lamento
 
“Pare inoltre, secondo una fonte non ancora accertata, che la Lega abbia proposto al Ministero una mozione affinché la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, meta favorita dell'educazione magica di molti minorenni appartenenti alle Antiche Famiglie, venga dotata di sistemi di protezione all'avanguardia e un distaccamento permanente di Guardie Scelte, della quale possano far parte sia gli Auror, sia i maghi appartenenti alla Lega che lo desidereranno.
In tal modo il Presidente auspica di poter garantire al Mondo Magico e ai suoi futuri pilastri tutta la protezione possibile”
 
Avete idea di quello che significa tutto ciò? - perfino Roxanne sembrava preoccupata, e Roxanne si preoccupava solo quando il tasso di mortalità infantile per Pozioni Anti-Coliche nel Terzo Mondo raggiungeva la soglia critica
Significa che ci ritroveremo con metà degli ex Mangiamorte ancora in libertà ai cancelli di Hogwarts – Albus invece adorava il tono tetro con cui pronunciò quell'ultima frase
Ora capisco cosa voleva papà da Teddy – Lily sospirò, smettendo definitivamente di fingere di avere appetito. Lasciò cadere rumorosamente il cucchiaio nel piatto del porridge e lo spinse via – Quest'anno Alicia Spinnet è la nuova insegnante di volo, questo sconosciuto mago misterioso si siede alla cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure, e Teddy è il nuovo insegnante di Trasfigurazione...sembra che i nostri genitori abbiano predisposto le pedine sulla scacchiera – se quello fosse stato un film babbano, probabilmente una musica tenebrosa avrebbe accompagnato quelle parole, la telecamera avrebbe zoomato sui visi consapevoli e spaventati dei suoi amici, e lo schermo sarebbe diventato nero, con un bel “continua...” a stuzzicare l'attenzione e incrementare la tensione drammatica.
Lì, nella Sala Grande, dopo una colazione fin troppo nutriente, circondati dal vociare degli altri studenti, e accompagnati nelle loro riflessioni dal continuo biascicare di Hugo, e dall'irritante digrignare i denti di Roxanne, nulla seguì a quella rivelazione, se non il sonoro grattare di sedie sul pavimento di pietra, che annunciava l'approssimarsi inesorabile delle selezioni per il Quidditch
Lily, Hugo, dobbiamo andare – decretò fermamente Roxanne, non più cugina preoccupata, strega sospettosa o studentessa allibita, bensì perentorio e instancabile Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro.
Quando l'aria fresca di un ottobre che sembrava arrivato in anticipo quell'anno scompigliò loro i capelli sulla nuca, e strappò a Rose la Gazzetta dalle mani, parte dei pensieri nefasti di poco prima volarono via con lei. Probabilmente ci sarebbe stato il momento in cui non avrebbero più potuto posticipare l'inevitabile, ma con una delle ultime giornate soleggiate della stagione e tutto il week end davanti per sfruttarla, nemmeno il fallimento della Gringott avrebbe potuto pesare sulle loro spalle. In fondo, per lottare c'è sempre tempo.
 
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Angolo della delirante autrice: buon pomeriggio!!!!! Lo so, sono la persona meno stabile della terra! Prima non posto per quasi una settimana e poi posto due capitoli di fila in un pomeriggioXD E' colpa della mia connessione balorda e del poco tempo che posso trascorrere in reteXDXDXD
Che dire...ditemi che ne pensate di questa nuova piega che sta prendendo la storia...io sto lentamento uscendo di testa nel gestire tutte le guest stars, ma mi c'impegnerò lo stessoXD
Voi che ne pensate? Fatemi sapereXDXD
   
 
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