Capitolo
4: Three.
Qualche
settimana
dopo la visita a Konoha, i tre fratelli si trovavano di nuovo a Suna.
La giornata era
calda, ma non di quel caldo afoso al quale erano ormai abituati. Era un
caldo
quasi rilassante. Un caldo ne troppo caldo, ne troppo freddo.
Un leggero venticello
faceva ondeggiare loro capelli e vesti, insieme ai petali dei fiori
deposti
su due lapidi in roccia.
Su di esse erano incisi due nomi.
-Madre, padre…-
Temari cercava di trattenere le lacrime di commozione. Doveva essere
forte.
Era difficile vivere
senza genitori, ma per loro che avevano sempre avuto quel padre
così distante e
preso dal suo lavoro, così preso dal suo villaggio, era
quasi un sollievo il
non dover cercare di essere i migliori per attirare la sua attenzione.
Ciò non toglieva che
gli volessero un gran bene.
Tutti e tre, nessuno
escluso.
Anche se era sempre
stato molto severo.
Anche se aveva
sacrificato la mamma.
Anche se aveva
cercato di uccidere Gaara.
La bionda non
riusciva a pensare a suo padre in nessun altro modo.
Il castano tentava
mentalmente di giustificarlo, in fondo, aveva cercato la sicurezza del
loro villaggio.
Il rosso cercò di
andare oltre l'odio e la paura.
“Avrei voluto
conoscere il lato dolce di te, ma credo proprio che mi
toccherà immaginarlo. E
nel frattempo diventerò forte, da rendervi
orgogliosi.”
“E dire che
ero così
felice all’idea di avere un fratellino. Padre, anche se era
per il bene del
villaggio, perché hai sacrificato la tua famiglia? La mamma
è morta, Gaara ha
vissuto isolato per tanto tempo. E io… Io non ho mai avuto
il coraggio di tendergli
la mano.”
La mano del castano
cercò quella diafana del fratello minore e la strinse. Il
suo viso pitturato
avvampò per l’imbarazzo, ma la strinse forte
comunque. E anche Gaara arrossì,
per poi ricambiare la stretta e posare nuovamente lo sguardo sulla
fredda
lapide del Kazekage dipartito.
“Alla fine ho
ereditato il tuo villaggio. Cercherò di proteggerlo meglio
di come tu abbia
fatto. Senza l’aiuto di feroci bestie e…”
rimase fermo a misurare i pensieri.
Perché per lui era strano parlare con suo padre in modo
così intimo. Era la
prima volta, invero “Spero
tu possa essere orgoglioso di me, nonostante tutto.”
Rimasero
così ancora
un poco i tre fratelli, tenendosi per mano.
Fine
Ok, è ufficiale, il capitolo migliore è proprio quello di Kankuro, almeno per me. Però mi piace pensare che Gaara abbia in qualche modo accettato il suo ruolo come un'eredità, tutto ciò che suo padre gli ha lasciato, ecco.
Ultima cosa, questo cap è recentissimo, non so se si nota. Forse no XDDLa verità è che non avevo mai trovato le parole per descrivere o provare a descrivere ciò che pensavo i tre fratellini pensassero circa i genitori.
Spero vi sia piaciuta questa storia e vi ringrazio di averla letta!
Alla prossima che spero sia migliore!