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Autore: Remedios la Bella    10/06/2011    1 recensioni
Visto che ci sono troppe Miharu x Yoite, ho pensato di cambiare le cose e di mettere in campo Raimei e Kouichi, che lo meritano profondamente. A due anni dall'ultima volta che lo Shinrabansho si è manifestato, un nuovo pericolo incombe su Nabari, ma stavolta il bersaglio non è Miharu ... E dentro al cuore di Kouichi, nasce qualcosa oltre al desiderio di Morire ... Amore? beh .. basta scoprirlo! Basti sapere che quel sentimento sarà ricambiato in qualche modo da una bionda samurai ..
Basta ho detto troppo! Godetevi la mia storia!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Koichi Aizawa, Raimei Shimizu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura e commentate <3


Un dialogare amichevole  


Camminava lungo la strada, con passo femminile e movenze fluide. I lunghi capelli neri seguivano l’ondeggiare del suo corpo mentre camminava, e gli occhi furtivi, rossi come il fuoco scrutavano intorno. La sua abituale divisa da ufficio aderiva perfettamente alla sua figura filiforme. Quella giovane signora andava verso il suo bar abituale, pronta per la giornata lavorativa. Lavorava a Tokyo già da un po’ di tempo, e faceva una normalissima vita. Durante la vacanze andava a rifugiarsi nel piccolo villaggio deserto dov’era nata. Entrò nel Maid Cafè, dove una dolce cameriera vestita di nero la portò verso il suo tavolo. Lei ordinò e aspettò con pazienza.
“ è lei .. andiamo …” Due tipi incappucciati, con tanto di cappello e occhiali da sole scuri entrarono nel localino, e vennero accolti come tutti. Si sedettero a poca distanza dalla donna.
“ Secondo te come andrà a finire?” Chiese uno di loro all’altro.
“ Vedrai che accetterà … “ Rispose piano l’altro. E mentre bevevano i loro cappuccini, osservavano la donna da lontano. Lei non si era accorta ancora delle occhiate che le venivano lanciate.
“ è ora ..” Uno dei due si guardò l’orologio al polso e si alzò. Si diresse verso il tavolo della signora, che si voltò a guardarlo incuriosita. Quel misterioso figuro, tirò fuori una lettera dalla tasca del giubbotto e gliela porse senza dire niente. Lei la prese titubante. Lesse:
 
Signorina Oda, dobbiamo parlarle urgentemente.
K. F.”

 
“ KF? Conosco solo una persona con queste iniziali …”La sua faccia si contrasse in una smorfia di preoccupazione. La signorina Oda bevve in fretta il suo caffè, e uscì in fretta dopo aver pagato. L’uomo rimasto al tavolo di prima si alzò e pagò il conto, uscendo subito dopo la donna. Sul muro del Maid era appoggiato l’altro individuo, in attesa.
“ Che cosa volete da me?” chiese allora la donna, mettendosi in posizione d’attacco.
“ Solo che lei ci faccia un piccolo favore …” Uno dei due si tolse il cappello. E dei lunghi capelli biondi comparvero da quel copricapo. Dopo essersi tolto anche gli occhiali da sole, la donna venne guardata da due grandi occhi castani.
“ Raimei! Ma che cosa …”Yae era sbalordita. E come si può intuire, chi era sempre insieme alla dolce samurai: “ Mi dite che ci fate voi due qui?”
Kouichi si tolse il pesante travestimento: “ Siamo venuti a farle una visitina .. scusi se l’abbiamo spaventata.”
“ Beh, meglio voi che il nemico.” Disse gentilmente: “ ma cosa vi ha spinto ad arrivare fin qui?”
“ Qualcosa più forte del semplice vento.” Raimei si fece seria:” Meglio parlarne con calma …”
“ Entriamo nel Cafè allora?” chiese Yae.
“ A casa sua non possiamo?” rispose Kouichi con fare interrogatorio.
“ Al momento ho un ospite, ma non credo che recherete disturbo alcuno ..e per oggi niente lavoro! Andiamo, toniamo a casa.” Disse decisa la donna, e giudò gli altri due raggianti verso il suo appartamento. Era situato ai piani più alti di un alto grattacielo comune a Tokyo. Un po’ troppo spazioso per una persona sola, ma ordinato e pulito. L’arredamento era semplice e moderno, e le grandi vetrate davano sulla città. La vista di notte da lì doveva essere davvero incantevole.
“ benvenuti nella mia modesta dimora …” Li accolse lei. Entrarono tutti, si tolsero le scarpe, e mentre i due ragazzi andarono a sedersi sulle poltrone di stoffa in salotto, Yae aprì una delle porte che dava sull’ingresso. Mise la testa dentro, e disse sottovoce: “ Scusa se ti disturbiamo .. continua a lavorare tranquillo ok?”
“ Come sempre …” Rispose colui che era dentro la stanza. La voce pareva alquanto scocciata, ma era stranamente familiare. Yae chiuse la porta dietro di sé, e andò a sedersi davanti ai due ragazzi.
“ bene, ora sono a vostra disposizione .. cosa volevate chiedermi?” chiese mettendosi comoda sulla poltrona. Fu Kouichi a parlare: “ Ci serve il tuo aiuto riguardo al nuovo progetto Kairoshu … Infatti, tu hai qualcosa di indispensabile …”
“ Sono tornati all’attacco? Questa non ci voleva … di che si tratta?”
“ è un progetto alquanto complicato … leggi.”Kouichi estrasse dalla tasca interna del suo cappotto la cartella di file sulla missione. Yae la prese, e iniziò a leggerla. Rimase sconcertata dal contenuto, e quando vide la foto del ragazzino si spaventò ancora di più.
“ Kouichi, ma perché .. c’è la tua foto? Che significa?”
“ Si dovranno servire di me per raggiungere il loro obiettivo … tu ci servi per un altro.” Disse freddo.
La signora Oda lo guardò male: “ Sappilo, se riguarda l’Izura Shingan .. scordatelo; non mi va di fare di nuovo male alla gente.” Disse fredda come il ghiaccio. Detestava dover fare uso della sua tecnica proibita.
“ Noi ci riferiamo a qualcos’altro … sappiamo che tu possiedi una tecnica Superiore …” Questa volta fu Raimei a parlare. L’orologio sulla parete iniziò a ticchettare fastidiosamente. Nella stanza calò il silenzio. Yae non disse nulla, ma il suo viso era più contratto del normale: “ Non posso crederci …”
“ A cosa?” Non furono i ragazzi a parlare stavolta, ma la voce di un uomo, che loro ben conoscevano. Quell’esile figura che portava il nome di Yukimi era uscita dalla stanza dove poco prima la signorina Oda aveva infilato la testa. Il biondino portava le mani in tasca, e come sempre nello sguardo si leggeva una noia mortale.
Nota: C’ha lo sguardo da addormentato a parer mio …
“ Yukimi! E tu che ci fai qui?” Chiesero all’unisono i due giovani Shinobi. Lui li guardò male: “ Dovrei farvi la stessa domanda!”
“ Abbiamo saputo che la Signorina Oda era a Tokyo e siamo venuti a farle una visita .. ma tu che ci fai qui?”
“ Beh , fino a che il mio appartamento non sarà pronto, dovrò essere ospitato da Yae .. poi potrò sgombrare … non disturbo vero?” Chiese tutt’a un tratto a Oda, che era immersa nei pensieri: si accorse della domanda e scosse la testa per assicurare che non era di disturbo.
“ bene .. dunque di che parlavate? Da quel che sentivo sembra interessante.” Disse infine il ragazzo.
Raimei mugugnò qualcosa come un “ Che impiccione”, Ma Yukimi fece finta di non sentire. La signorina Oda si riprese dai suoi pensieri: “ ragazzi, non avrete mica intenzione di …”
“ Si … ci serve la Tecnica del Riporto.” Rispose l’immortale: “ Sappiamo che è lei a possederla.”
“ Vuol dire che tu possiedi la tecnica per animare un essere senza vita?”
Nota: Non è proprio resurrezione, perché il corpo sottoposto alla tecnica è sotto il controllo di qualcosa di superiore, non è autonomo.
“ Esatto.” Fu la risposta della donna. I tre rimasero silenziosi, mentre Oda iniziava a far luccicare gli occhi: stava piangendo, senza motivo. Raimei le si avvicinò: “ Signora, non le chiediamo altro che prestarcela … non dovrà farne uso personalmente …”
“ Ma non è un giocattolo! Quella tecnica, se nelle mani sbagliate, può provocare una catastrofe …”
“ Lo sappiamo, ma vedremo che la useremo con prudenza ..” la consolò Raimei. Kouichi aggiunse inaspettatamente qualcosa che lasciò tutti di stucco: “ E poi, non siamo venuti solo per quello … deve nascondersi, al più presto possibile.”
“ Che intendi? Perché?” Yae era confusa.
Kouichi si strizzò gli occhi, e assunse un aspetto serio: “ I Kairoshu la vogliono a tutti i costi … oltre a me naturalmente.”
“ E tu come fai a saperlo?” Chiese Raimei.
“ Ti ricordo mia cara che io so più di voi in cosa sono coinvolto … e la signorina Oda è implicata in questo pasticcio … Quindi, prima ci aiuta, prima risolveremo la questione. O vuole finire tra le mani sudice del nemico?” concluse il ragazzo. Si stese sul divano, e nessuno parlò. La signorina Oda pensava a testa bassa, e Raimei si era riseduta accanto a Kouichi. Yukimi li guardava con occhi dubbiosi.
Dopo alcuni minuti, si sentì un sospiro di rassegnazione: “ D’accordo …” Disse infine Yae. Andò in camera sua, e ne uscì con qualcosa in mano.
“Prendete questa con voi …” Porse loro una chiave a ciondolo:” Vi servirà ad aprire la porta  che vi condurrà alla stanza dove è custodita la tecnica … Buona fortuna.” Diede loro la chiave.
“ Dovrà venire con noi … altrimenti sarà un facile bersaglio.” Disse Kouichi.
“ Non preoccupatevi … rimango io accanto a lei.” Disse in risposta Yukimi galante. Yae arrossì. I due ragazzi sorrisero complici.
Dopo un semplice saluto, i due ospiti se ne andarono.
Per strada, discussero: “ Ora non basta che trovare il luogo dove è custodito …” Incominciò Kouichi: “ Però .. è stato un po’ troppo facile.”
“ Per il luogo non c’è problema, Kotaro me lo ha detto …” Raimei parlò da saccente.
“ E dove?”
“ Si trova a scuola … Per il resto, anch’io penso che sia stata una passeggiata. Chissà che ci attende.” Disse lievemente preoccupata. Tacquero tutti e due e rapidi andarono in stazione.
Il loro discorso non era passato inosservato. Kouichi con la coda dell’occhio riuscì a intravedere una scheggia nera volare da sopra il grattacielo dove prima si trovavano. Altro che gioco, si sarebbe rivelato tutto una vera sfida contro il tempo. 
   
 
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