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Autore: Maria Sole Cullen    10/06/2011    1 recensioni
Cosa c'è dopo la frase- e continuammo a occuparci beati di quella piccola parte, ma perfetta, della nostra eternità-? Possibile che la storia finisca li?. Tutte le cose lasciate in sospeso qui avranno risposta.
(Ogni bacio della mia nuova vita mi faceva tornare in mente quelli leggeri e accorti della mia precedente esistenza. Una delle cose che ricordavo con più chiarezza era l’atroce sofferenza che provava Edward ogni volta che mi sfiorava. Immaginai il veleno sgorgargli dalla bocca a pochi centimetri dalle mie labbra calde e morbide, il desiderio devastante di sentire il liquido denso e caldo bagnarli le labbra lasciando un aroma che solo il mio sangue poteva dargli. La confusione che provava doveva essere tremenda quando la sua mente imponeva alle labbra di allontanarsi dalle mie per non mettermi in pericolo. Il pensiero mi fece quasi venire sete e mi avvinghiai ancora di più a lui pensando che adesso non doveva più soffrire. Edward sorrise compiaciuto.
questo è solo una assaggio, andate a curiosare.
(è la mia prima ff quindi siate clementi)- Lasciate recensioni-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una storia mai raccontata

 

 

 

“Non avrei mai immaginato che le dicerie sul vostro clan avessero qualche fondamento, ma i vostri occhi dorati ne sono una lampante prova”

Il vampiro parlava molto lentamente, sorridendo, quasi divertito.

Era bonario e amichevole, il che mi spaventava ancora di più.

Non avevo mai visto nessuno, a parte i volturi e i rumeni ,con quelle particolari caratteristiche. La pelle diafana sembrava di carta, fragile e sottile, la voce profonda e grave sembrava una sinfonia di trombe.

Tutti i vampiri presenti nella stanza rimasero a bocca aperta, le mani dritte sui fianchi e gli occhi fissi sul volto antico dell’uomo.

“Oh, scusate la maleducazione miei cari, non mi sono presentato. Sono William Hannibal Hardwich, vengo dall’Inghilterra, da Londra con precisione ma mi considero principalmente italiano, mi dispiace avervi disturbato, spero di ricevere il vostro perdono d’ora in avanti.”

Una mano affusolata e ossuta spuntò fuori dall’enorme mantello e si avvicinò a Carlisle.

Lui rimase immobile, confuso da quell’offerta.

“o ma certo”rispose dopo qualche secondo Carlisle stringendo la mano allo sconosciuto. “Nessun disturbo, mi chiedevo soltanto chi fosse e il perché della sua visita” Per quale motivo Carlisle aveva fatto una domanda del genere, non era forse chiaro il motivo della sua presenza qui? Stringevo forte la mano di Edward confusa da quella situazione.

“oh Carlisle, mi dai addirittura del lei, saremo presto alleati e buoni amici spero, non credi sia il caso di cominciare a darci del tu?”

 Perhè Wiliam stava dando tanta confidenza a Carlisle, per caso lo conosceva? Lui però non sembrava conoscere l’ospite.

“ma certo, se credi possa essere d’aiuto ti darò del tu” sorrise lui.” Ma potrei sapere come fai a conoscere il mio nome?”

Wiliam rise sotto i lunghi baffi grigi che aveva sul naso, come se la risposta fosse ovvia.

“Non credo che al mondo in questo momento ci siano immortali che non conoscano il nome dei “grandi rivoluzionari”. Naturalmente però tu non puoi conoscere me, bhe vedi, credo che debba cominciare a raccontarvi la mia storia, per farvi capire la mia missione da queste parti.”

Carlisle si accigliò sulla difensiva.

“Non sei stato mandato dai Volturi, vero?” e si girò verso Edward per avere una conferma.

“Ma no, mio giovane amico, l’esatto contrario. Non avrei mai potuto perdermi la seconda grande battaglia, ma spero ardentemente che questa abbia maggior successo della precedente”

Le parole mi spiazzarono, cosa voleva dire con seconda grande battaglia? C’era stata per caso una guerra ancora più catastrofica di quella che doveva avvenire?Ricordavo le storie di Jasper sulle guerre del sud, a suo parere erano state davvero orribili, ma non avevano coinvolto l’intero mondo degli immortali come stava accadendo, il vampiro londinese che avevo davanti ne era una conferma. Oppure si riferiva alla caccia ai bambini immortali? Quanti vampiri erano morti per proteggere quei piccoli? Non lo sapevo con precisione, ma mi sembrava improbabile che le vittime sarebbero state maggiori di quelle che la battaglia imminente minacciava di fare.

Wiliam Hannibal si accorse delle facce confuse presenti nella stanza e fece un risolino.

“Forse è meglio che parta dall’inizio, ma vi consiglio di mettervi comodi, state per ascoltare un storia sconcertante, nessuno a parte me è ancora vivo per raccontarle. Sto per svelare un lato dei volturi che solo una minima parte del mondo conosce.” Si appoggiò al muro dietro di lui, incrociò le dita e fissò il vuoto davanti a se concentrandosi.

“Avete mai incontrato fin ora un vampiro più vecchio o della stessa età dei volturi?” chiese Wiliam  già sicuro di conoscere la rispota.

“Ovviamente no” continuò senza aspettare che qualcuno parlasse. “Vi posso assicurare di essere l’unico vampiro a parte quegli sporchi assassini ad avere più di duemilacinquecento anni, nemmeno il corpo di guardia raggiunge più di mille anni, e nemmeno lui è a conoscenza di questa storia. Vi siete mai chiesti perché?” di nuovo non aspettò la risposta dei presenti.

“Perché qualcosa o qualcuno ha sterminato gli immortali di quel tempo. Io vivevo in Italia, in toscana. Era il tempo degli Etruschi, popolo affascinante secondo il mio parere.

Da umano ero un personaggio molto importante, ero figlio di un Lucumone, una specie di antico re, e se l’immortalità non avesse fermato la mia gloria, lo sarei stato anche io dopo pochi mesi. Proprio per questo sono un grande amante della legge, ero destinato a farla rispettare. Un lato del mio carattere mi aiutava molto in questo genere di cose. Riuscivo a far capire alle persone ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, mio padre era convinto che avessi una specie di dote nel parlare alle persone. Questa capacità l’ho ritrovata anche nella mia seconda vita. La gente che è sotto il mio potere capisce ciò che è giusto fare e segue quella strada. E molto utile da utilizzare in battaglia.

In quel periodo, tre uomini dalla straordinaria bellezza, venivano di notte minacciando mio padre di prendersi il suo potere. Già allora Aro Marcus e Caius non riuscivano a tenere sotto controllo la loro sete di potere nemmeno se riguardava il controllo degli umani. Credo sia stato il periodo migliore per i Volturi. Avevano tutto, il controllo degli immortali, e stavano per avere quello dei mortali.

La mia trasformazione avvenne per questo motivo: i volturi vennero nel palazzo e mi portarono via, ignorando le mie suppliche. Mi ripetevano in continuazione che io ero destinato a governare molto di più di un piccolo territorio. Le loro parole mi piacevano, ero abbastanza egoista a quel tempo, e sentirmi parlare della mia potenza mi faceva stare meglio.  Aro mi trasformò la notte in cui ci sarebbe dovuta essere la mia incoronazione. Quando venni a conoscenza del mondo immortale in me non era cambiato quasi niente. Eravamo i volturi, i quattro uomini più potenti al mondo. Io avevo continuato a governare sul mio popolo dopo aver ucciso mio padre e adesso gli etruschi erano al massimo del loro potere. Ci espandevamo sempre di più, ma mentre il potere saliva, ci sentivamo in grado di fare a meno dell’umanità che avevamo utilizzato fino a quel momento. Se la gente aveva paura di noi era inutile adottare la copertura dei protettori della legge. Dovunque andavamo spargevamo sangue, e i vampiri cominciarono ad accorgersi della crudeltà dei volturi.

A me così non andava bene. Io volevo far parte del loro gruppo perché ero veramente affezionato alla legge, e da quel momento in poi cominciò a crescere in me un odio profondo nei confronti di quegli assassini. Dopo pochi anni me ne andai disgustato dai Volturi.

Dopo qualche decennio feci credere al mio popolo umano di essere morto, naturalmente non potevo regnare su di loro in eterno, come avrei fatto a spiegare la mia crescita interrotta.

Intanto la carneficina dei volturi continuava e gli immortali cominciarono a ribellarsi, piccoli gruppi cominciarono a farsi avanti ma l’unico risultato era la morte.

Si andò avanti così per decenni, nessuno aveva mai pensato di organizzare un vero e proprio esercito, per sconfiggere definitivamente i Volturi. Come ho già detto io adoro le regole ed ero disgustato da quello che erano diventati i volturi, dei veri e propri animali, niente a che vedere con quello che sono adesso, nonostante anche in questo periodo la loro crudeltà e il loro egoismo siano saltati fuori . La segretezza con gli umani non esisteva più, cacciavano in pieno giorno e in mezza alla folla, fregandosene dei mortali. Erano i primi a infrangere le regole, uccidendo in modo scoperto e creando vampiri a non finire. Naturalmente fui io a pensare di creare un vero esercito.  Ci misi vent’anni per organizzarlo. Ero un eroe per tutti i vampiri che mi avevano seguito e odiavano i volturi. Creai anche molti neonati, più di quanti ne abbia mai creati una sola persona nella storia, ma il numero immenso di gente che avevo dalla mia parte non bastò a frenare i Volturi. La battaglia durò 6 mesi, Nessuna creatura aveva mai assistito a un spettacolo così terrificante.

Oltre duemila vampiri che ero riuscito a radunare erano morti dopo pochi giorni. Quando i Volturi si accorsero che avevano vinto, uccisero qualsiasi immortale sulla faccia della terra, a cominciare da coloro che li avevano aiutati nella battaglia. Non volevano avere testimoni .

Poi ammazzarono la gente terrorizzata sparsa per il mondo, nessuno escluso, a parte me,non si erano accorti che ero ancora vivo, mi nascosi in Inghilterra e ci rimasi per altri duemilacinquecento anni. Io sono l’unico sopravvissuto, ecco perché è impossibile trovare in giro persone vecchie come i volturi, perché vennero sterminate tutte oltre duemila anni fa. Da quel giorno i Volturi iniziarono una nuova falsa vita, ancora utilizzando la storia dei protettori della legge, ed io da più di duemila anni non aspetto altro che un gruppo di potenti ribelli a cui accodarmi. Se avessi potuto creare il mio esercito l’avrei fatto, ma non posso attirare l’attenzione, io per i volturi sono morto insieme a tutte le persone che avrebbero avuto la possibilità di raccontare questa storia.

Adesso avrete capito il perché della mia presenza in questo posto, devo vendicare la mia gente, e sono la persona che in assoluto conosce meglio i volturi, insieme a me potete realmente sconfiggerli. Grazie alla mia precedente esperienza conosco i loro punti deboli e i loro punti di forza, con i miei consigli potete fare un regalo grandissimo all’umanità.”

Ci misi un po per ritornare alla realtà, senza sapere ne dove mi trovavo ne perché ero lì.

Possibile che le parole del vampiro davanti a me fossero vere?

Quindi quella che stava venendo non era la battaglia Epica che tutti credevano. Si, sarebbe stata di certo importante, ma non abbastanza da entrare al primo posto nella classifica delle guerre catastrofiche.

Era una seconda possibilità per l’umanità di liberarsi dei volturi, ma nessuno a parte noi e quello strano e antichissimo vampiro ne erano a conoscenza. Adesso vedevo tutto da una diversa prospettiva. Fino a quel momento per me la battaglia era solo un modo per riprendermi mia figlia. A quel punto capii l’enormità di ciò che stavamo facendo, e quasi mi sentii mancare la terra sotto i piedi.

Tutti erano sbalorditi, gli unici ad essere composti e quasi annoiati erano i tre licantropi dall’altra parte della stanza, come se fossero già a conoscenza della crudeltà dei vampiri.

“Naturalmente mettere in giro questa storia sarebbe estremamente pericoloso” aggiunse Wiliam quando si accorse che nessuno parlava. “I volturi si accorgerebbero che qualcuno è sopravvissuto al massacro e sarebbe subito caccia aperta, rischieremmo di attirare l’attenzione, ma è anche vero che facendo sapere di quale pasta sono fatti i volturi riusciremmo ad attirare molte più persone. A voi la scelta, amici, siete voi i capi di questa guerra.”

Carlisle pensò per qualche istante

“ci serve una spia, qualcuno che tenga i volturi lontano da queste storie, qualcuno che ci avverta di quando hanno intenzione di attaccare e che ci aiuti a capire cosa dobbiamo aspettarci.”

Edward annuì ma non sembrava convinto come il padre.

“con i poteri che si ritrova Aro non credo che potremmo mandare una persona qualsiasi, leggerebbe nella mente del nostro alleato e capirebbe le nostre intenzioni, non potremmo più giocare sull’effetto sorpresa.”

Io feci una smorfia, non avremmo mai potuto giocare l’effetto sorpresa. Sapevano che noi eravamo pronti, ma in qualsiasi momento avrebbero attaccato noi non avremmo potuto saperlo.

La voce di Demetri da dietro il tavolo mi colse di sorpresa, negli ultimi giorni era stato sempre in disparte.

“Scordatevi di poter usare l’effetto sorpresa, sono molto più preparati di noi e oltretutto non sappiamo quando attaccheranno.”

Improvvisamente ebbi un’illuminazione. Demetri  ufficialmente non faceva forze parte del corpo di guardia dei volturi?

“Heii ho trovato” dissi euforica girandomi verso mio marito. Lui mi prese il viso tra le mani preoccupato.
“Amore tutto a posto” mi chiese. Lo ignorai.

“Mandiamo Demetri a fare la spia, dopotutto i Volturi non sanno che ormai ha cambiato schieramento, pensano che sia ancora fedele a loro.

“Bella , Aro sentirebbe i suoi pensieri, e capirebbe tutto” Disse Edward senza essere convinto della mia intuizione.

“Neanche questo è un problema. Hai presente Julia,la ragazza del clan francese, lei è capace di annullare i poteri delle persone che gli stanno attorno e Demetri in questo momento dovrebbe essere in giro per il mondo a cercare talenti. Manderemo la ragazza con lui, così potrà far credere ai volturi di aver compiuto il suo lavoro e grazie a Julia, Aro non capirà mai le nostre intenzioni.”

Ero fiera della mia conclusione, era un piano perfetto.

Demetri annuì.

“Bella ha ragione, è di sicuro il metodo migliore. Io potrei avvertirvi nel momento in cui avranno intenzione di venire a Forks per attaccare. Ma saremo noi a presentarci in Italia. Loro sono sicuri che avendo creato dei vampirastri, che come tutti gli ibridi sono un’eccezione per le visioni di Alice, non  possiamo sapere del loro attacco. Invece grazie alla povera Maggie sappiamo tutto e il nostro piano li coglierà di Sorpresa.”

Adesso anche lui ne sembrava convinto, ed Edward cominciò ad annuire.

Soltanto Esme sembrava incerta e preoccupata, si mordicchiava le labbra incapace di parlare.

Il marito la guardò negli occhi e capì subito l’origine dei suoi tormenti.

“Non possiamo, però, costringere Julia a correre un pericolo del genere, dovremmo almeno chiedere il suo permesso” disse Carlisle.

“ è troppo pericoloso” Aggiunse Esme balbettando.

“Ovvio, prima lo chiederemo a lei” dissi per cercare di tranquillizzarla.

Presi dalla discussione non ci accorgemmo dei passi che si udivano fuori dalla porta.

Solo il suono del campanello riuscì a catturare la nostra attenzione.

“Sono i rumeni” disse Edward in tono piatto. “ E sono molto arrabbiati”

Carlisle si avvicinò di nuovo cauto alla porta.

L’espressione di Vladimir e di Stefan mi mise subito in guardia. Mi allontanai dai nuovi arrivati in posizione di difesa.

Mi accorsi che stavano fissando Demetri  furiosi e spaventati. “È tutto a posto Vladimir, è dalla nostra parte”

Il vampiro fece una smorfia e ci fissò in tono di accusa.

“Sicuro che sia tutto a posto Carlisle? Come mai abbiamo saputo della rimpatriata da persone che non c’entravano assolutamente niente e non da voi? Credevo di essere stato chiaro l’ultima volta. Non c’è niente che desideri di più  della morte dei Volturi. Per quale motivo non avete chiesto i nostro aiuto? “

“Semplicemente non credevamo fosse opportuno chiamarvi di persona, sapevamo che prima o poi sareste venuti a sapere della battaglia.”

Stefan zittì Crlisle con un gesto di mano.

“Vogliamo sapere soltanto una cosa” disse serio e la stanza si riempì di tensione.

“questa è la volta decisiva? Si arriverà ad uno scontro?”

“Si” rispose Carlisle con la voce colma i preoccupazione “si gioca il tutto per tutto, non ci sono vie di scampo sta volta”

Sui volti dei vampiri rumeni si accese un sorriso maligno e terrificante .

 

  
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