Tregua?
Omnibus mise una cucchiaiata di zucchero nel tè e rimestò. Il vapore sembrava rendere la superficie della bevanda opaca. Soffiò, prima di berne un sorso.
Il mago tornò dalla cantina, con una grossa radice di mandragora tra le mani. Omnibus aprì la borsa, stando attento a non far scorgere la presenza del Grande Puffo, e prese una pietra preziosa. Ma pagò con delle monete d'oro. Il Grande Puffo rimase senza parole. L'anziano mago mise subito la radice di mandragora nella borsa. Finì di bere il tè e si congedò.
Quando furono lontani dal villaggio degli uomini, protetti dalle
fronde degli alberi, il Grande Puffo uscì dalla borsa di Omnibus. La
radice di mandragora ed il sacco con le pietre preziose rimasero nella borsa.
Erano troppo pesanti per lui.
'Grazie per aver pagato con i tuoi soldi... ' disse il Grande Puffo '... ma
non ce n'era bisogno, io non ho niente da darti in cambio!'.
'Oh, non preoccuparti, è stato un piacere!' lo rassicurò Omnibus
'E poi non ho usato i miei soldi, ma i tuoi!' aggiunse, ridendo. 'Eh?' gridò
l'anziano puffo, stupito 'Io non ho soldi!'
Omnibus mostrò al Grande Puffo una delle sue gemme: 'Ho trasformato parte
del valore di questa gemma in soldi. Tutto qua!' e gli restituì la gemma.
Il Grande Puffo rifiutò. Omnibus lo tranquillizzò: 'Non sei obbligato
a tenerla. Puoi riportarla dove l'hai trovata. A me non interessa!'.
Omnibus accompagnò il Grande Puffo fino al villaggio,
per aiutarlo a trasportare la radice di mandragora ed il sacchetto con i diamanti.
Quest'ultimo rimase nella borsa.
Il Grande Puffo ringraziò Omnibus per l'aiuto. Trascinò la radice
di mandragora fino al laboratorio: 'Ci vorrebbe Forzuto per questo mestiere!'
disse asciugandosi il sudore dalla fronte. Prese le chiavi e sbloccò
la porta. Appoggiò la mano sulla maniglia. Una voce acuta lo richiamò.
Si girò e vide il puffo Cattivus. Il Grande Puffo corrucciò la
fronte: 'Perché sei ripuffato al villaggio?'
Cattivus rise: 'Beh vedi, in realtà mi ero puffato di collaborare con
Balthazar, ma lui ha cercato di puffarmi, così ho puffato di vendicarmi!'
Il Grande Puffo sospirò: 'La vendetta non è mai buona cosa, Cattivus!'
Cattivus sorrise: 'Davvero?! Ma che ipocrita che sei, mi piace questa cosa!'
Il Grande Puffo alzò gli occhi al cielo e sbuffò, dopotutto Cattivus
non aveva tutti i torti. L'anziano chiese: 'Che cosa proponi?'
'Proponiamo!' disse Cattivus, senza abbandonare il suo ghigno antipatico 'Non
credere che io sia il solo a volermi puffare di Balthazar!'.
Si udì una risata fin troppo famigliare: 'Ih, ih, ih! Ah, ah, ah!'. Il
Grande Puffo ebbe un brivido e deglutì. Cercò con lo sguardo.
Gargamella giunse dalla strada principale senza sbucare all'improvviso. Avvanzò
verso il villaggio, con le mani dietro la schiena, la fronte aggrottata ed un
sorriso soddisfatto.
Il Grande Puffo indietreggiò, fino a trovarsi con la schiena contro la
radice di mandragora. Gargamella rise sguaiatamente: 'Uaaahahahahah! Che gioia
vedere la tua faccia terrorizzata vecchio!' Poi riprese contegno, ma non abbandonò
l'espressione ilare 'Ma ci tocca fare una tregua!'
Il Grande Puffo guardò Cattivus. Il giovane puffo era serio. Annuì
con la testa. Poi posò lo sguardo su Gargamella. Lo vide spostare gli
occhi da Cattivus su di lui. Sembrava che i due non avessero intenzione di commettere
qualcosa di ostile, per ora.
Il trio si diresse poco lontano, in una piccola radura al cui
centro si trovava il ceppo di un albero tagliato, dove Gargamella si sedette.
I tre cominciarono a discutere.
'Pensavo di far saltare i piani di quel brutto grassone... ' disse con disprezzo
Gargamella, stringendo un pugno '... affinché non ottenga neanche un
animale! Stupido ammazzagatti!'
Il Grande Puffo si grattò il mento: 'E' fin dall'inizio che voglio creare
un incantesimo protettivo per evitare che gli umani entrino nella foresta!'
A Gargamella la cosa sembrò non piacere: 'E bravo il furbo puffo! Neppure
io potrò entrare nella foresta! Prenderesti due piccioni con una fava!'
pensò. Stava per protestare, ma nella sua mente apparve un'immagine di
Birba che inseguiva i puffi. Ridacchiò strofinandosi le mani.
Il Grande Puffo proseguì: 'Mi sono procurato l'ingrediente necessario
per l'incantesimo, ma serve l'aiuto dei miei piccoli puffi! Sono a cinque ore
da qui!'
L'espressione di Gargamella divenne melliflua: 'Oh! Non c'è
problema! Vi porto in spalla, così arriveremo prima!'
Il Grande Puffo acconsentì. Non poteva fare altro.
Il trio raggiunse la caverna di diamanti in poco tempo. Gargamella,
da lontano constatò che l'entrata della grotta era troppo piccola per
lui. Probabilmente ci sarebbero passati solo i bambini.
Il Grande Puffo scese dalla spalla dell'alchimista ed entrò nella grotta.
Molti dei suoi piccoli puffi erano seduti con la schiena appoggiata contro la
parete. Alcuni parlottavano tra loro. Altri scavavano svogliatamente per ammazzare
il tempo. Pigrone aveva avuto il coraggio di offrirsi come ascoltatore di Quattrocchi.
In realtà approfittava dell'effetto soporifero dei discorsi dell'occhialuto
per dormire meglio.
L'anziano richiamò l'attenzione dei giovani annoiati. Tutti i puffi,
compreso Pigrone, si ravvivarono. Sulle loro labbra comparve un gran sorriso.
Chi non era già in piedi, si alzò. Tutti corsero incontro al Grande
Puffo e lo abbracciarono: 'Ora il villaggio ripufferà unito? Eh? Eh?
Eh?'
Il Grande Puffo riuscì a stento a calmare i suoi piccoli puffi. Ora veniva
la parte davvero difficile: 'Devo deludere le vostre aspettative!' Disse. I
puffi in coro risposero: 'Ooooooh... '
Il Grande Puffo aggiunse, cercando di essere il più delicato possibile:
'C'è dell'altro. Sfortunatamente, abbiamo bisogno dell'aiuto di Cattivus.
E di Gargamella!'
'EH NO! EH?!' Urlarono i puffi. Quattrocchi non ribatté.
'Prima i diamanti, e ci siamo fidati di te!' disse Inventore 'Ed ora cosa? Puffare
un patto con il nemico? E poi? Balthazar?
Tutti i puffi dietro ad Inventore, si misero a braccia conserte, urlando 'Noi
non pufferemo mai con Gargamella!'
'Silenzio!' urlò il Grande Puffo. 'State zitti e puffatemi un secondo!'
Il Grande Puffo spiegò il motivo per cui Gargamella era contro Balthazar,
e spiegò che se i puffi volevano proteggere la foresta, dovevano esser
disposti a scendere a compromessi. I puffi iniziarono a gridare. Da fuori, udendo
il gran vocio, Cattivus e Gargamella si scambiarono un'occhiata. Cattivus rise,
dicendo: 'Litigano!' ed anche Gargamella sorrise perfidamente: 'Cosa darei per
vedere la scena!' disse. 'Beh, io posso!' rispose Cattivus alzando l'indice
al cielo, e corse all'interno della grotta. Le grida si acquietarono. Quando
Cattivus intravide i compagni, li vide calmi. Gli sguardi erano tesi, ma i puffi
non si agitavano. Il Grande Puffo spiegava che il tutto era per il bene della
foresta, che questa storia non avrebbe causato danni. Una volta finito tutto,
si doveva fare qualcosa per riunire il villaggio.
Gli sguardi ostili dei puffi si posarono su Cattivus. Il puffino sudò
freddo. Parlò: 'Tra le mie intenzioni, c'era quella di ripuffare il villaggio!'
I puffi continuavano a fissarlo duramente. Cattivus riprese la sua faccia tosta,
sorrise malignamente e proseguì: 'Più siamo, meglio è,
se vogliamo puffare una lezione a Balthazar!'
Gli altri puffi ripresero ad urlare: 'TU NON PUFFI NULLA! LA FORESTA E' PIU'
IMPORTANTE DI UNA STUPIDA VENDETTA!' ed il Grande Puffo gridò di tacere.
'Finalmente!' sospirò. 'Avanti, andiamo!' fece
cenno col braccio di seguirlo.
Seguendo il Grande Puffo, con gli zaini in spalla, i piccoli
puffi camminavano in fila indiana. Usciti dalla grotta, sussultarono alla vista
di Gargamella. Ma l'alchimista non si mosse, limitandosi ad osservarli uno per
uno mentre gli passavano davanti ai piedi.
'Vecchio!' disse Gargamella: 'Credo che dimentichi un ingrediente importante!'
Il Grande Puffo si fermò, e così i puffi dietro di lui: 'Vero!
Facciamo una tappa al villaggio, recuperiamo la radice di mandragora e tutti
gli altri ingredienti e ci dirigiamo alla tua catapecchia!'
* * *
Il viaggio verso la catapecchia di Gargamella proseguiva da
ore. Gli zaini erano stati lasciati al villaggio, a parte quello del Grande
Puffo, e Gargamella teneva in mano la grossa radice di mandragora.
Nel frattempo, nascosti su un albero, il gruppo di Forzuto e Selvaggio preparava
un piano per evitare che gli animali finissero nelle trappole. Selvaggio udì
un fruscio di foglie, impercettibile agli altri puffi e corse a guardare in
quella direzione. Si udì la voce di Gargamella, questa volta tutti i
puffi nascosti sull'albero la sentirono.
'Mah, lasciate perdere, che cosa puffate che faccia? Non sa dove siamo!'
Subito dopo udirono la voce del Grande Puffo. Poi quella di Quattrocchi. Infine
un tonfo seguito da un: 'Lo dirò al Grande Puffo!
I muscoli di Forzuto si tesero, le vene si evidenziarono sotto la pelle: 'Ora
basta! Pure di Gargamella diventa amico!'
cercò di scendere dall'albero, i compagni lo fermarono. Forzuto si dimenò,
era talmente forte e furioso che non bastavano dieci puffi per tenerlo. Molti
ne uscirono con un occhio nero, un dente rotto o il naso sanguinante. Alla fine
Forzuto fu legato, e solo allora gli amici poterono farlo ragionare.
'Proprio perchè la cosa è sospetta, dobbiamo puffarli da lontano!'
Forzuto serrò ancor di più i denti, strinse i pugni e cercò
di liberarsi con la forza. Senza successo. Decise di dare ascolto agli altri
puffi. Fu slegato, tuttavia quando lui, Selvaggio e gli altri scesero dall'albero
per seguire di nascosto Gargamella, Forzuto decise di stare in fondo al gruppo
in disparte, assieme a Brontolone.
Gargamella aprì il portone della catapecchia. 'Entrate!'
disse.
Il Grande Puffo si rivolse ai piccoli puffi: 'Voi puffatemi fuori!'
Cattivus si avvicinò all'entrata fischiettando.
'Anche tu!' gli gridò l'anziano puffo. Ma Cattivus lo guardò con
aria di sfida.
'Hai puffato quello che ti ho detto?'
'Pensa ai puffi tuoi!' rispose. Fu buttato a terra da una zampata di Birba,
comparso dal portone.
'NON ORA BIRBA!' urlò Gargamella. Birba lasciò andare Cattivus,
e si allontanò con la coda abbassata e le orecchie girate all'indietro.
Uscì anche la gatta selvatica. La zampina steccata non le impedì
di attaccare i puffi, che corsero in tutte le direzioni sperando di confonderla.
'Fermati stupida gatta! Lascia stare i puffi e vatti a divertire col sacco di
pulci!' le gridò Gargamella. La gatta interruppe la caccia e quatta guardò
Gargamella. Ri-adocchiò i puffi. Gargamella, senza far attenzione a non
urtare i folletti blu corse verso la gatta selvatica, pestando i piedi e facendola
scappare. I puffi, tremanti fissarono i gatti che li osservavano da lontano.
Gargamella impose loro di entrare. Il Grande Puffo non protestò.
Continua...
Non ho molto da dire questa settimana (pessimi giorni, e
stavolta non è colpa del mio umore). Da un lato alcuni problemi famigliari,
dall'altro una new entry nella mia casa, la gattina Ægir (per ora staimo
cercando di trovarle un padrone, perciò non la chiamiamo per nome) che
mi ha un pò sconvolto la routine.
Sto capitolo era partito che scorreva con un piacere, mi stavo anche divertendo.
Poi mi sono impiantata. Di norma, quando ho l'ispirazione non mi passa tanto
facilmente. Sono quella che non deve cogliere l'attimo. Ma stavolta è
stato diverso, mia mamma mi ha chiamata nel bel mezzo di un dialogo (breve)
e mi è sfuggito di mente il proseguimento. E manco m'ero accorta fino
a quando ho guardato la pagina dicendo: 'Ora cosa scrivo?'
E' vero, sono una che pianifica la storia prima. Di questa so già tutto
quello che succederà nei prossimi capitoli, solo non so quanti saranno
i capitoli, ne so bene come modificherò le piccole magagne che sono rimaste
nella scaletta (le più importanti si, ma se c'è poco da improvvisare
riesco ancora a fare qualcosa).
Credo che questa storia avrà ancora 4 o 5 capitoli. Poi scriverò
un'altra fanfiction, sul fandom di Metalocalypse (Cercherò di evitare
l'OoC il più possibile, ma di sicuro sarà una AU). Varie storie
di Death Note dovrebbero avere la precedenza, ma non ho ancora scritto la scaletta,
ma solo il tema ed alcuni dettagli, mentre per Metalocalypse mi è proprio
venuta l'idea ed in due giorni ho scritto la trama (avevo esaurito l'ispirazione
il giorno prima).
Ma devo sempre esplorare gli sfiga fandoms? Perché in effetti su EFP
non ho visto FF su Metalocalypse.
Og mange takk for deres støtte!