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Autore: Nordlys    10/06/2011    1 recensioni
Alla notizia dell'arrivo in città di una nuova specie di radice di mandragora, il Grande Puffo e Quattrocchi si dirigono al villaggio degli umani per vederla con i loro occhi. Ma oltre alla radice, i due puffi scoprono che lord Balthazar ha aperto la stagione della caccia, determinato a collezionare animali vivi per i suoi esperimenti.
Tornato al villaggio, il Grande Puffo consulta il suo libro di incantesimi e giunge alla soluzione che l'unico modo per fermare i cacciatori è fare un incantesimo con la nuova radice, e l'unico modo per ottenere la radice è comprarla. Così il Grande Puffo propone ai puffi di raccogliere diamanti. La cosa disgusta parte del villaggio che si divide in tre fazioni: una seguirà il Grande Puffo nella raccolta di diamanti, una seguirà Selvaggio nella foresta, la terza fazione è Cattivus in solitario determinato a guadagnarci.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gli spari nella foresta

Tregua?

 

Omnibus mise una cucchiaiata di zucchero nel tè e rimestò. Il vapore sembrava rendere la superficie della bevanda opaca. Soffiò, prima di berne un sorso.

Il mago tornò dalla cantina, con una grossa radice di mandragora tra le mani. Omnibus aprì la borsa, stando attento a non far scorgere la presenza del Grande Puffo, e prese una pietra preziosa. Ma pagò con delle monete d'oro. Il Grande Puffo rimase senza parole. L'anziano mago mise subito la radice di mandragora nella borsa. Finì di bere il tè e si congedò.

Quando furono lontani dal villaggio degli uomini, protetti dalle fronde degli alberi, il Grande Puffo uscì dalla borsa di Omnibus. La radice di mandragora ed il sacco con le pietre preziose rimasero nella borsa. Erano troppo pesanti per lui.
'Grazie per aver pagato con i tuoi soldi... ' disse il Grande Puffo '... ma non ce n'era bisogno, io non ho niente da darti in cambio!'.
'Oh, non preoccuparti, è stato un piacere!' lo rassicurò Omnibus 'E poi non ho usato i miei soldi, ma i tuoi!' aggiunse, ridendo. 'Eh?' gridò l'anziano puffo, stupito 'Io non ho soldi!'
Omnibus mostrò al Grande Puffo una delle sue gemme: 'Ho trasformato parte del valore di questa gemma in soldi. Tutto qua!' e gli restituì la gemma. Il Grande Puffo rifiutò. Omnibus lo tranquillizzò: 'Non sei obbligato a tenerla. Puoi riportarla dove l'hai trovata. A me non interessa!'.

Omnibus accompagnò il Grande Puffo fino al villaggio, per aiutarlo a trasportare la radice di mandragora ed il sacchetto con i diamanti. Quest'ultimo rimase nella borsa.
Il Grande Puffo ringraziò Omnibus per l'aiuto. Trascinò la radice di mandragora fino al laboratorio: 'Ci vorrebbe Forzuto per questo mestiere!' disse asciugandosi il sudore dalla fronte. Prese le chiavi e sbloccò la porta. Appoggiò la mano sulla maniglia. Una voce acuta lo richiamò. Si girò e vide il puffo Cattivus. Il Grande Puffo corrucciò la fronte: 'Perché sei ripuffato al villaggio?'
Cattivus rise: 'Beh vedi, in realtà mi ero puffato di collaborare con Balthazar, ma lui ha cercato di puffarmi, così ho puffato di vendicarmi!'
Il Grande Puffo sospirò: 'La vendetta non è mai buona cosa, Cattivus!'
Cattivus sorrise: 'Davvero?! Ma che ipocrita che sei, mi piace questa cosa!'
Il Grande Puffo alzò gli occhi al cielo e sbuffò, dopotutto Cattivus non aveva tutti i torti. L'anziano chiese: 'Che cosa proponi?'
'Proponiamo!' disse Cattivus, senza abbandonare il suo ghigno antipatico 'Non credere che io sia il solo a volermi puffare di Balthazar!'.
Si udì una risata fin troppo famigliare: 'Ih, ih, ih! Ah, ah, ah!'. Il Grande Puffo ebbe un brivido e deglutì. Cercò con lo sguardo. Gargamella giunse dalla strada principale senza sbucare all'improvviso. Avvanzò verso il villaggio, con le mani dietro la schiena, la fronte aggrottata ed un sorriso soddisfatto.
Il Grande Puffo indietreggiò, fino a trovarsi con la schiena contro la radice di mandragora. Gargamella rise sguaiatamente: 'Uaaahahahahah! Che gioia vedere la tua faccia terrorizzata vecchio!' Poi riprese contegno, ma non abbandonò l'espressione ilare 'Ma ci tocca fare una tregua!'
Il Grande Puffo guardò Cattivus. Il giovane puffo era serio. Annuì con la testa. Poi posò lo sguardo su Gargamella. Lo vide spostare gli occhi da Cattivus su di lui. Sembrava che i due non avessero intenzione di commettere qualcosa di ostile, per ora.

Il trio si diresse poco lontano, in una piccola radura al cui centro si trovava il ceppo di un albero tagliato, dove Gargamella si sedette. I tre cominciarono a discutere.
'Pensavo di far saltare i piani di quel brutto grassone... ' disse con disprezzo Gargamella, stringendo un pugno '... affinché non ottenga neanche un animale! Stupido ammazzagatti!'
Il Grande Puffo si grattò il mento: 'E' fin dall'inizio che voglio creare un incantesimo protettivo per evitare che gli umani entrino nella foresta!'
A Gargamella la cosa sembrò non piacere: 'E bravo il furbo puffo! Neppure io potrò entrare nella foresta! Prenderesti due piccioni con una fava!' pensò. Stava per protestare, ma nella sua mente apparve un'immagine di Birba che inseguiva i puffi. Ridacchiò strofinandosi le mani.
Il Grande Puffo proseguì: 'Mi sono procurato l'ingrediente necessario per l'incantesimo, ma serve l'aiuto dei miei piccoli puffi! Sono a cinque ore da qui!'

L'espressione di Gargamella divenne melliflua: 'Oh! Non c'è problema! Vi porto in spalla, così arriveremo prima!'
Il Grande Puffo acconsentì. Non poteva fare altro.

Il trio raggiunse la caverna di diamanti in poco tempo. Gargamella, da lontano constatò che l'entrata della grotta era troppo piccola per lui. Probabilmente ci sarebbero passati solo i bambini.
Il Grande Puffo scese dalla spalla dell'alchimista ed entrò nella grotta. Molti dei suoi piccoli puffi erano seduti con la schiena appoggiata contro la parete. Alcuni parlottavano tra loro. Altri scavavano svogliatamente per ammazzare il tempo. Pigrone aveva avuto il coraggio di offrirsi come ascoltatore di Quattrocchi. In realtà approfittava dell'effetto soporifero dei discorsi dell'occhialuto per dormire meglio.
L'anziano richiamò l'attenzione dei giovani annoiati. Tutti i puffi, compreso Pigrone, si ravvivarono. Sulle loro labbra comparve un gran sorriso. Chi non era già in piedi, si alzò. Tutti corsero incontro al Grande Puffo e lo abbracciarono: 'Ora il villaggio ripufferà unito? Eh? Eh? Eh?'
Il Grande Puffo riuscì a stento a calmare i suoi piccoli puffi. Ora veniva la parte davvero difficile: 'Devo deludere le vostre aspettative!' Disse. I puffi in coro risposero: 'Ooooooh... '
Il Grande Puffo aggiunse, cercando di essere il più delicato possibile: 'C'è dell'altro. Sfortunatamente, abbiamo bisogno dell'aiuto di Cattivus. E di Gargamella!'
'EH NO! EH?!' Urlarono i puffi. Quattrocchi non ribatté.
'Prima i diamanti, e ci siamo fidati di te!' disse Inventore 'Ed ora cosa? Puffare un patto con il nemico? E poi? Balthazar?
Tutti i puffi dietro ad Inventore, si misero a braccia conserte, urlando 'Noi non pufferemo mai con Gargamella!'
'Silenzio!' urlò il Grande Puffo. 'State zitti e puffatemi un secondo!'
Il Grande Puffo spiegò il motivo per cui Gargamella era contro Balthazar, e spiegò che se i puffi volevano proteggere la foresta, dovevano esser disposti a scendere a compromessi. I puffi iniziarono a gridare. Da fuori, udendo il gran vocio, Cattivus e Gargamella si scambiarono un'occhiata. Cattivus rise, dicendo: 'Litigano!' ed anche Gargamella sorrise perfidamente: 'Cosa darei per vedere la scena!' disse. 'Beh, io posso!' rispose Cattivus alzando l'indice al cielo, e corse all'interno della grotta. Le grida si acquietarono. Quando Cattivus intravide i compagni, li vide calmi. Gli sguardi erano tesi, ma i puffi non si agitavano. Il Grande Puffo spiegava che il tutto era per il bene della foresta, che questa storia non avrebbe causato danni. Una volta finito tutto, si doveva fare qualcosa per riunire il villaggio.
Gli sguardi ostili dei puffi si posarono su Cattivus. Il puffino sudò freddo. Parlò: 'Tra le mie intenzioni, c'era quella di ripuffare il villaggio!'
I puffi continuavano a fissarlo duramente. Cattivus riprese la sua faccia tosta, sorrise malignamente e proseguì: 'Più siamo, meglio è, se vogliamo puffare una lezione a Balthazar!'
Gli altri puffi ripresero ad urlare: 'TU NON PUFFI NULLA! LA FORESTA E' PIU' IMPORTANTE DI UNA STUPIDA VENDETTA!' ed il Grande Puffo gridò di tacere.
'Finalmente!' sospirò. 'Avanti, andiamo!' fece cenno col braccio di seguirlo.

Seguendo il Grande Puffo, con gli zaini in spalla, i piccoli puffi camminavano in fila indiana. Usciti dalla grotta, sussultarono alla vista di Gargamella. Ma l'alchimista non si mosse, limitandosi ad osservarli uno per uno mentre gli passavano davanti ai piedi.
'Vecchio!' disse Gargamella: 'Credo che dimentichi un ingrediente importante!'
Il Grande Puffo si fermò, e così i puffi dietro di lui: 'Vero! Facciamo una tappa al villaggio, recuperiamo la radice di mandragora e tutti gli altri ingredienti e ci dirigiamo alla tua catapecchia!'

* * *

Il viaggio verso la catapecchia di Gargamella proseguiva da ore. Gli zaini erano stati lasciati al villaggio, a parte quello del Grande Puffo, e Gargamella teneva in mano la grossa radice di mandragora.
Nel frattempo, nascosti su un albero, il gruppo di Forzuto e Selvaggio preparava un piano per evitare che gli animali finissero nelle trappole. Selvaggio udì un fruscio di foglie, impercettibile agli altri puffi e corse a guardare in quella direzione. Si udì la voce di Gargamella, questa volta tutti i puffi nascosti sull'albero la sentirono.
'Mah, lasciate perdere, che cosa puffate che faccia? Non sa dove siamo!'
Subito dopo udirono la voce del Grande Puffo. Poi quella di Quattrocchi. Infine un tonfo seguito da un: 'Lo dirò al Grande Puffo!
I muscoli di Forzuto si tesero, le vene si evidenziarono sotto la pelle: 'Ora basta! Pure di Gargamella diventa amico!'
cercò di scendere dall'albero, i compagni lo fermarono. Forzuto si dimenò, era talmente forte e furioso che non bastavano dieci puffi per tenerlo. Molti ne uscirono con un occhio nero, un dente rotto o il naso sanguinante. Alla fine Forzuto fu legato, e solo allora gli amici poterono farlo ragionare.
'Proprio perchè la cosa è sospetta, dobbiamo puffarli da lontano!'
Forzuto serrò ancor di più i denti, strinse i pugni e cercò di liberarsi con la forza. Senza successo. Decise di dare ascolto agli altri puffi. Fu slegato, tuttavia quando lui, Selvaggio e gli altri scesero dall'albero per seguire di nascosto Gargamella, Forzuto decise di stare in fondo al gruppo in disparte, assieme a Brontolone.

Gargamella aprì il portone della catapecchia. 'Entrate!' disse.
Il Grande Puffo si rivolse ai piccoli puffi: 'Voi puffatemi fuori!'
Cattivus si avvicinò all'entrata fischiettando.
'Anche tu!' gli gridò l'anziano puffo. Ma Cattivus lo guardò con aria di sfida.
'Hai puffato quello che ti ho detto?'
'Pensa ai puffi tuoi!' rispose. Fu buttato a terra da una zampata di Birba, comparso dal portone.
'NON ORA BIRBA!' urlò Gargamella. Birba lasciò andare Cattivus, e si allontanò con la coda abbassata e le orecchie girate all'indietro. Uscì anche la gatta selvatica. La zampina steccata non le impedì di attaccare i puffi, che corsero in tutte le direzioni sperando di confonderla.
'Fermati stupida gatta! Lascia stare i puffi e vatti a divertire col sacco di pulci!' le gridò Gargamella. La gatta interruppe la caccia e quatta guardò Gargamella. Ri-adocchiò i puffi. Gargamella, senza far attenzione a non urtare i folletti blu corse verso la gatta selvatica, pestando i piedi e facendola scappare. I puffi, tremanti fissarono i gatti che li osservavano da lontano. Gargamella impose loro di entrare. Il Grande Puffo non protestò.

Continua...

 

Non ho molto da dire questa settimana (pessimi giorni, e stavolta non è colpa del mio umore). Da un lato alcuni problemi famigliari, dall'altro una new entry nella mia casa, la gattina Ægir (per ora staimo cercando di trovarle un padrone, perciò non la chiamiamo per nome) che mi ha un pò sconvolto la routine.
Sto capitolo era partito che scorreva con un piacere, mi stavo anche divertendo. Poi mi sono impiantata. Di norma, quando ho l'ispirazione non mi passa tanto facilmente. Sono quella che non deve cogliere l'attimo. Ma stavolta è stato diverso, mia mamma mi ha chiamata nel bel mezzo di un dialogo (breve) e mi è sfuggito di mente il proseguimento. E manco m'ero accorta fino a quando ho guardato la pagina dicendo: 'Ora cosa scrivo?'
E' vero, sono una che pianifica la storia prima. Di questa so già tutto quello che succederà nei prossimi capitoli, solo non so quanti saranno i capitoli, ne so bene come modificherò le piccole magagne che sono rimaste nella scaletta (le più importanti si, ma se c'è poco da improvvisare riesco ancora a fare qualcosa).
Credo che questa storia avrà ancora 4 o 5 capitoli. Poi scriverò un'altra fanfiction, sul fandom di Metalocalypse (Cercherò di evitare l'OoC il più possibile, ma di sicuro sarà una AU). Varie storie di Death Note dovrebbero avere la precedenza, ma non ho ancora scritto la scaletta, ma solo il tema ed alcuni dettagli, mentre per Metalocalypse mi è proprio venuta l'idea ed in due giorni ho scritto la trama (avevo esaurito l'ispirazione il giorno prima).
Ma devo sempre esplorare gli sfiga fandoms? Perché in effetti su EFP non ho visto FF su Metalocalypse.

Og mange takk for deres støtte!

  
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