Che cos’è la morte?
Bankotsu se l’era chiesto una volta, per puro caso, fissando sulla Banryu il sangue fresco della sua ennesima vittima.
Che cos’è la morte?
Sicuramente morire significa smettere di vivere, ma che cosa si prova negli istanti in cui l’anima abbandona il corpo?
Allora pensava che la morte rappresentasse solo la fine della goduria: finché sei vivo puoi fare quello che vuoi e chi se ne importa del resto.
Quel concetto non era cambiato neanche dopo la caduta della Shichinintai e la sua resurrezione, anzi, si era rafforzato.
Dunque era solo questo la morte? I brevi e infiniti istanti di terrore e impotenza?
Se era così la morte non era granché. L’aveva già vissuta e non aveva paura di riaffrontarla.
Ma quando il Saymiosho gli consegnò la spilla, comprese il vero significato della morte.
Era la solitudine, i sensi di colpa, le lacrime irrefrenabili, il suo cuore a pezzi.
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