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Autore: sundayrose    11/06/2011    8 recensioni
"Entrai di corsa in casa e scartai frenetica il pacchetto che avevo appena comprato. Mi precipitai in bagno senza neanche togliere la giacca e attesi.
2 minuti.. era quello il tempo necessario. 2 minuti che potevano cambiarti la vita.
Mi guardai riflessa nello specchio senza avere il coraggio di appurare quello di cui ormai ero certa. Con uno sforzo enorme abbassai lo sguardo sul test e quello che vidi mi lasciò intontita per un attimo. 2 linee rosa: ero incinta,aspettavo un figlio da Harry!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Follia
 
- Che cosa ci fai tu qui?- Draco guardava gelido le iridi chiare della Weasley. – Allora?- disse più aggressivo.
- Non credo che tu mi possa parlare con questo tono Malfoy. Io posso andare dove voglio e l’Armadio Svanitore non è di tua proprietà.- Ginny lo guardò dall’alto in basso con disprezzo.
- Sei tu che l’altra volta hai lasciato aperta la porta della Stanza delle Necessità.- Draco capì di colpo.- Da quanto tempo vieni qui dentro?-
Ma Ginny non rispose, continuava a guardarlo con sfida. Poi voltò le spalle per andarsene, ma lui la bloccò per un braccio.
- Non abbiamo ancora finito. Ora tu vieni con me.- E dicendo così la trascinò nell’armadio insieme a lui.
- Che cosa stai facendo, lasciami andare mi fai male.- Ginny si divincolava con tutta la forza che aveva, ma la presa di Draco era ferrea.
Sapeva dove portava quell’armadio,se lo ricordava benissimo. Adesso doveva scoprire che cosa ci andasse a fare la piattola in un posto del genere.
Fu un attimo ed erano già dall’altra parte. Draco aprì con un calcio la porta dell’armadio e saltò fuori,trascinandosi dietro Ginny che continuava a dibattersi.
Il proprietario di Magie Sinister venne fuori dal retrobottega, attirato da quel gran fracasso. Ma appena vide Draco Malfoy che teneva ferma la Weasley si fermò sospettoso.
- Signor Malfoy,qual buon vento la porta qui? E’ da molto che non ci vediamo.- Il negoziante aveva ripreso tutto il suo sangue freddo.
- E sinceramente speravo di non vederla più. – disse Draco gelido. – Allora rossa,mi vuoi dire che cosa ci vieni a fare tu in un posto come questo?-
- Ti sbagli,io non sono mai stata qui in vita mia.- Ginny tentava di divincolarsi,ma Draco la teneva ferma senza alcuno sforzo.
- Non mentire. Io stesso ho riparato l’Armadio Svanitore,non può portarti dovunque,questo è l’unico collegamento con quello di Hogwarts.- Draco la guardava con occhi penetranti,ma Ginny non si fece intimidire.
- Signor Malfoy le posso assicurare che la signorina non è mai stata nel mio negozio.- il negoziante cercava di mantenere calma la situazione,ma con scarso risultato.
- Mente in modo così spudorato anche a me, Sinister?- Draco gli si avvicinò pericolosamente. – Eppure un tempo avrebbe fatto di tutto per esaudire i miei desideri,non è vero? Ma le cose sono cambiate, ora preferisce prendere ordini da una ragazzina di Grifondoro.-
- Attento a come parli,Malfoy.- Ginny lo guardava con odio mentre tentava di liberarsi dalla sua stretta.
- Altrimenti? Non ho paura di te,Weasley.- disse Draco beffardo.
- Dovresti averne,tu non sai di cosa sono capace.-
Gli occhi di Draco si ridussero a due fessure. – Facciamola finita. Sono venuto qui per un motivo. – Fece un sospiro e continuò. – Un fatto spiacevole è accaduto ad una persona a me molto cara e sono sicuro che qui troverò tutte le risposte che sto cercando. Non è vero Weasley?- Draco strinse ancora di più il braccio di Ginny.
- Non so di cosa stai parlando.- rispose lei sulla difensiva.
- Oh io credo proprio di si.- Ma non finì di dire la frase che si accorse che qualcosa di umidiccio gli bagnava la mano.
Sbarrò gli occhi disgustato. Il braccio di Ginny che teneva stretto nella sua morsa d’acciaio era completamente ricoperto di sangue. Questo bagnava la camicia candida della divisa e gocciolava fin sopra al pavimento.
- Ma cosa… -
Draco era sorpreso, ma la sua distrazione gli fu fatale perché Ginny si liberò dalla sua presa.
Accadde tutto molto velocemente.
Ginny scivolò di lato recuperando la bacchetta che aveva nella veste.
- STUPEFICIUM!- gridò in direzione di Draco.
Ma lui si riprese giusto in tempo per schivare il colpo, che andò a schiantarsi contro una mensola piena di ampolle dal contenuto equivoco.
Nel frattempo anche lui aveva recuperato la sua bacchetta e lanciò un incantesimo contro Ginny,che però si riparò dietro il bancone.
Si susseguirono lampi di vari colori che distrussero in gran parte il negozio di Magie Sinister, ma nessuno di loro andò a segno.
Finchè Ginny con un movimento veloce e inaspettato non sorprese Malfoy.
- INCARCERAMUS!-
Pesanti corde apparvero dal nulla e imprigionarono Draco all’istante. Tentò di dibattersi e divincolarsi ma senza risultato.
- Lasciami andare Weasley,o te ne pentirai!- Draco si agitava furioso.
Ginny rise, di una risata folle che a Draco ricordava terribilmente quella della zia Bellatrix. Come aveva fatto a ridursi in quel modo? Che cosa le era successo?
- No, non credo che ti lascerò andare. E’ così bello vederti sottomesso da una ragazzina di Grifondoro.- Ginny continuò a ridere beffarda.
Draco continuò a guardarla disgustato, senza rispondere.
- Cos’è, non fai più lo spavaldo ora? Ho proprio colpito nel tuo orgoglio,eh?- Ginny si avvicinò pericolosamente a lui. – Cosa si prova ad essere la vittima per una volta? A non avere il controllo della situazione?- Ginny si avvicinò di più.
Draco poteva sentire il suo alito nell’incavo del suo collo.
- A me piace un sacco.- Ginny chiuse queste parole poggiando le sue labbra su quelle di Draco.
Non fu un vero e proprio bacio. Fu più che altro un contatto di labbra che sprigionava odio e disprezzo.
Draco era una statua di ghiaccio. Non un solo pensiero girava in lui durante quel gesto. Ma si riscosse immediatamente e con un gesto forte e deciso morse il labbro di Ginny fino a farlo sanguinare.
Lei si allontanò di scatto e con un movimento fulmineo lo schiaffeggiò in pieno viso.
- Ho sempre io l’ultima parola,Malfoy. Ricordatelo.- disse, asciugandosi il sangue che gli colava dal labbro con il dorso della mano.
Sinister aveva assistito a tutta la scena immobile dietro il bancone. Quella ragazzina era davvero folle. L’aveva capito subito,da quando era entrata in quel negozio la prima volta. Ma, d’altronde, solo i folli o i disperati ricorrevano a lui.
- Sarà meglio che si fasci quella,signorina Weasley. Sta perdendo del sangue prezioso.- Sinister recuperò una garza e la porse a Ginny. Questa gliela strappò dalle mani,come se si fosse risentita che lui le avesse dato un consiglio.
Draco guardava attento la scena. Che cosa si era fatta la Weasley per perdere così tanto sangue?
Ginny si strappò la manica della camicia senza tanti complimenti,per essere più facilitata a medicarsi la ferita.
La prima cosa che Draco notò furono le innumerevoli incisioni nel suo braccio,alcune molto profonde che lasciavano intravedere la carne viva. Era come se si fosse affettata il braccio con un coltello.
Ma per quale motivo?
Ginny tentò di chiudere le ferite con un incantesimo di guarigione, ma questo fermò solo un po’ la fuoriuscita del sangue.
- Gliel’avevo detto che era troppo pericoloso rifarlo così prest… -
- ZITTO!- Ginny si voltò di scatto verso Sinister e lo guardò con occhi truci. Questo si zittì immediatamente.
Draco faceva correre lo sguardo da Ginny a Sinister. Quei due nascondevano qualcosa di importante,qualcosa che sicuramente centrava con il malessere di Hermione.
- Che cosa hai fatto ad Hermione?- Draco cominciava ad essere impaziente. La situazione era sfuggita da sotto il suo controllo e ora stava lì,legato sul pavimento, mentre Hermione era ancora nel suo letto completamente incosciente. Doveva saperne di più. Doveva salvarla.
Ginny rise di sbieco, mentre con un altro incantesimo,più potente e più oscuro del primo, guariva completamente le ferite sul suo braccio.
Quando ebbe finito alzò lo sguardo su di lui divertita.
- E così anche tu sei rimasto incantato dal fascino della mezzosangue. Questo andava oltre la mia immaginazione.- Ginny recuperò una sedia barcollante e si sedette proprio di fronte a Draco. Nelle sue mani la sua bacchetta e quella rubata precedentemente al ragazzo.
Gli occhi di Draco caddero nuovamente sul braccio della piattola. Ora che era stato ripulito dal sangue si potevano vedere benissimo le incisioni,formavano un disegno. Guardò più attentamente e sbarrò gli occhi.
Una rosa.
Alzò lo sguardo su di lei e si accorse che lo stava osservando con uno sguardo indecifrabile,come se gli stesse leggendo nel pensiero. E forse lo stava facendo davvero.
All’improvviso si mise a ridere. – Oh ti prego, non mi dire che ti sei innamorato della Granger.- Ginny era tra la divertita e la disgustata. Poi il suo viso si illuminò ancora di più. – Si è proprio così. Chi l’avrebbe detto che il gelido Draco Malfoy si sarebbe mai innamorato? Di una mezzosangue poi.-
- CHE COSA LE HAI FATTO?- Draco era furioso.
- Oh sai non penso proprio che posso dirtelo. O forse si, visto che non lo andrai a dire a nessuno.- I suoi occhi erano completamente folli. – Ma non preoccuparti, se la cosa più importante per te è starle vicino, posso dirti che fra poco la raggiungerai, per sempre.-
- LEI NON E’ MORTA!- Draco cominciava ad essere terrorizzato.
- Lo sarà presto. – E dicendo questo sorrise ancora di più.
- Come puoi farle questo? Lei è tua amica!-
- Amica? AMICA? NON E’ MIA AMICA CHI VA A LETTO CON IL MIO RAGAZZO. NON E’ MIA AMICA CHI ROVINA LA VITA DI MIO FRATELLO. NON E’ MIA AMICA UNA TRADITRICE!- Ginny era fuori di sé. I suoi occhi lanciavano fiamme.
- E’ per questa stupida ragione tu vuoi ucciderla?- Draco era spaventato e allibito.
- Si. Perché nessuno deve poter pensare di prendermi in giro in questo modo.- Ginny si alzò e cominciò ad aggirarsi per la stanza,inquieta. – Io non posso passarci sopra. E’ stato un atto spregevole nei miei confronti e in quelli di mio fratello. Adesso devono solo pagare!-
- Non credo che Ron vorrebbe questo.- Draco cercava di distoglierla dal suo intento, ma lei non voleva sentir ragione.
- Ron è un cretino. Preferisce farsi mettere i piedi in testa da tutti,non mi stupirei se adesso continuasse a sbavare dietro ad Hermione, dopo tutto quello che gli ha fatto.- Scosse la testa contrariata.- No. Io sono diversa. Io non mi faccio prendere in giro da nessuno. Ron capirà.-
Draco era scioccato. Davvero quella era Ginny Weasley? Come aveva fatto Potter a non accorgersi che celasse un’anima così oscura dentro di sé?
Doveva trovare un modo per sfuggire a quella situazione impossibile. Doveva cercare di guadagnare tempo,doveva provare a farle perdere tempo. Forse in questo modo Potter avrebbe trovato una soluzione e sarebbe riuscito a salvare Hermione prima che la follia di Ginny la raggiungesse.
Non gli importava se lui stesso fosse morto,la vita di Hermione valeva più di tutto.
-Che cos’hai sul braccio?-
- Credo che tu conosca già la risposta vero, Draco?- Ginny sorrise. – Ho letto nella tua mente,so che ti sei fatto un’idea su quello che è successo. Ma d’altronde sarebbe stato davvero disonorevole per te non capire. Tu che sei sempre stato così a contatto con le arti oscure,non avresti potuto essere ingannato da un’innocente Grifondoro che con queste cose non ha mai avuto niente a che fare.-
- Adesso però ne sei imbevuta più te di me,Weasley.-
- Forse hai ragione.- Ginny continuava a sorridere. – Ma credo che sia una delle sensazioni più travolgenti che io abbia mai sentito. Le arti oscure ti danno il potere di fare tutto.-
- Ma a quale prezzo?- Draco da una parte la capiva,conosceva quella sensazione. Ma col tempo aveva compreso che le arti oscure ti laceravano l’anima,fino a che non sarebbe rimasto nulla della personalità di origine.
- Non mi importa il prezzo. Mi importa quello che adesso sono capaci di fare.- Ginny si avvicinò al bancone e prese una fialetta che vi era poggiata sopra.
Draco si chiedeva come fosse sopravvissuta alla battaglia di poco prima.
L’ampolla conteneva un liquido denso,di un rosso cupo.
Sangue.
Ginny fece comparire con un movimento di bacchetta un fascio di bellissime rose rosse. Ne assaporò il profumo intenso prima di prendere la boccetta e di cospargere completamente il suo contenuto su di esse.
Queste divennero improvvisamente nere, poi di nuovo rosse come prima.
Ginny sorrise soddisfatta. – Credo che la nostra amica stia per ricevere un altro omaggio floreale. –
- Lei ha un’anima troppo pura per essere scalfita dal tuo odio.- Draco tentava di convincere più se stesso che Ginny.
- Su questo ti sbagli. L’odio uccide tutti,soprattutto chi ha un’anima debole e colpevole come lei. Non ha scampo.- disse con gli occhi che le brillavano. – Però c’è una cosa di cui mi devo occupare prima.- Ginny prese la sua bacchetta e la puntò contro Draco.
- Questo ti farà a pezzi l’anima.- disse lui,non per dissuaderla,ma per informarla.
- La mia anima è già a pezzi. AVADA KEDAVRA!-
Un lampo di luce verde e il corpo di Draco si accasciò inerte.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Salve a tutti! Ecco qui l’undicesimo capitolo. Spero che vi sia piaciuto!
E così era Ginny la persona che Draco aveva visto uscire dall’Armadio Svanitore. Devo dire che molti di voi avevano indovinato, complimenti!!
L’ho descritta completamente pazza in questo capitolo, mi sono sorpresa di me stessa. Ha persino ucciso Draco!! Mh…
Allora, alcuni nodi vengono al pettine. Ma non tutti.
Nel corso della storia ho avuto un lapsus,non ero del tutto certa che il negoziante di Magie Sinister si chiamasse Sinister.. boh. Perdonatemi qualora avessi sbagliato.
Grazie a tutti voi che leggete la storia e che recensite. Vi voglio bene!
Al prossimo capitolo. Baci. 
  
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