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Autore: Max    02/03/2006    4 recensioni
You're the strangest person I ever met, she said & I said you too & we decided we'd know each other a long time. - Brian Andreas - StoryPeople [Una coppia giunta al capolinea. Una coppia che non sarebbe mai nata. Una coppia agli inizi. La più improbabile delle collaborazioni.]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Altre chiacchiere (You choose you learn)

Altre chiacchiere (You choose you learn) 

Dalla strada, il vociare delle persone, misto ai rumori di Diagon, si levava fin sopra l’edificio, e poi più su, fino a scomparire nel cielo.

Non c’era una nuvola, soltanto una moltitudine d’uccelli in lontananza.

Estate era estate, e si respirava quella classica aria che, unita alla temperatura ed all’effetto del sole, regalava quella sensazione di serenità e calma che alla giovane maga dai capelli rossi ricordava Hogwarts e i pomeriggi trascorsi all’aperto dopo le lezioni.

La strana coppia era rimasta seduta ad osservare il panorama; entrambi i ragazzi persi nei propri pensieri.

- Vieni spesso quassù? -

Era stata Ginny ad interrompere il silenzio, senza per questo spostare lo sguardo verso il giovane seduto al suo fianco.

La reazione di Malfoy era stata la medesima; si era ritrovato semplicemente a rispondere. – Prima. – Vi era stata una breve pausa, in cui la maga aveva rivolto gli occhi al giovane. Draco non aveva dato segno di avere notato la cosa.

Ginny era tornata ad osservare davanti a sé.

- Era da un po’ che non lo facevo… -

La ragazza aveva aspettato un attimo, prima di rispondere. - Non ti ho mai visto. –

Era una strana situazione, non spiacevole ma strana. Solitamente, quando si trovavano nella stessa stanza, né l’uno né l’altro riusciva a rimanervi per più di qualche minuto; si trattava di dividere il proprio spazio con un estraneo, non era oggettivamente un problema in sé, semplicemente non era contemplato. Poteva essere perché non avevano nulla in comune, o perchè non avevano niente da dirsi e nessuna ragione per la quale parlare.  Era un po’ come mescolare acqua e olio, acqua e olio non si odiano, soltanto, non legano.

Ora invece…

Aveva rivolto un rapido sguardo verso Malfoy con la coda dell’occhio.

- Beh, potrei dire lo stesso di te… -

E poi era avvenuto un fatto strano, i due avevano parlato contemporaneamente. – Incantesimo di Guardia. –

Nonostante tutto, al momento, nessuno dei due era rimasto stupito, entrambi avevano avuto lo stesso pensiero immediato: “sì, era un incantesimo banale”, ed avevano liquidato la cosa.

- Sembra che abbiamo avuto la stessa idea… - Malfoy si era limitato a commentare col medesimo tono indifferente - …ma poi non c’è da stupirsi è un incantesimo che- -

- …più che normale lo- -

Era accaduto di nuovo con la seconda parte della frase.  - …conoscono anche gli inetti. -

I due si erano voltati simultaneamente. Ma cosa…

Entrambi, per mezzo secondo, avevano assunto la stessa aria confusa. Malfoy era stato il primo a liberarsene ed a tornare ad osservare il panorama; se la cosa l’aveva sorpreso per un tempo maggiore, non l’aveva dato a vedere.

Ginny si era fermata un istante sul profilo del mago, prima di volgere il viso a lato con aria stranita. Aveva sbattuto un paio di volte le palpebre e sporto le labbra; le mani abbandonate a peso morto sulle ginocchia.

Questa era bella…

Accanto all’espressione buffa si era affiancato uno strano sorriso parzialmente divertito e parzialmente compiaciuto. Certo che ne accadevano di cose bizzarre…

…aveva appena terminato di pensare che non avessero nulla in comune.

Meglio non indagare oltre, la vita era già abbastanza strana senza aggiungere questo tipo di coincidenze, perché bisognava chiamarle col loro nome “coincidenze”, che avrebbero spinto un qualsiasi spettatore esterno al suicidio, ma pur sempre coincidenze.

Avere qualcosa in comune con Draco Malfoy, forse avrebbe avuto qualche effetto su Ron, (in negativo), lei lo trovava unicamente…“insolito”.

Draco aveva parlato di nuovo e Ginny era stata colta alla sprovvista. - Non ti riuscirà… -

- Come? – In realtà prima non gli stava prestando attenzione. Aveva voltato nuovamente il capo, aggrappandosi alle ginocchia senza uno scopo preciso; Malfoy questa volta aveva seguito il suo sguardo. - Il piano. –

Ginny aveva corrugato la fronte, e il mago aveva ripreso ad osservare davanti a sé.  – Non ti riuscirà. – Aveva ripetuto.

La giovane maga si era stretta maggiormente alle proprie gambe e, continuando a guardare il ragazzo, aveva roteato gli occhi. – Beh… - Le sue iridi si erano illuminate, ed il risultato era stato una specie di sorriso determinato. - …io sono convinta del contrario. – In fondo che voleva saperne lui, no?

Malfoy si era voltato di nuovo. – Potter ama la Granger.

Lo aveva fissato un momento, ma aveva mantenuto il proprio atteggiamento. – Sì beh, può darsi… - Vi era stata una pausa; la giovane aveva scrutato attentamente nello sguardo del ragazzo come per capire qualcosa, infine aveva sorriso. - …tu non riesci proprio a capire che cosa Harry possa aver visto in me, vero? –

- Se vuoi che sia brutale…potrà sembrare scortese e poco delicato… - Aveva sollevato le sopracciglia. “Vuoi che sia onesto, giusto?” – Francamente no. -

Le era scappata una specie di risata. - No, è ok Malfoy…per me è lo stesso. –

L’espressione scettica del giovane era valsa più di mille parole. – Prego? -

Ginny non aveva perso il sorriso. - Specifico: sarà pur sempre mia amica, ma nemmeno io riesco a capire cosa Harry veda in Hermione, per questo ho chiesto il tuo aiuto. –

Trovava incredibilmente difficile seguirla.

- E a cosa ti sarebbe servito il mio aiuto di grazia? –

- Beh, avrei avuto una nuova prospettiva da cui partire. –

“Totalmente inutile”. Era stata la riflessione di Malfoy.

- E avere una nuova prospettiva come farà il miracolo? –

- Ok, lo ammetto, onestà per onestà, non ho ancora elaborato una strategia precisa…sono più brava nell’improvvisazione. –

Il mago aveva corrugato la fronte. - Rispondi mai alle domande al primo colpo? –

Ginny aveva scosso il capo, ignorando deliberatamente il commento e rispondendo alla domanda. – Malfoy, non stavo cercando un modo per farlo ingelosire o qualche abbietto e spregevole trucchetto se è questo che hai pensato. –

A no?

Shhhhhhhhh!

– Guarda, ok, ammetto che la tua inspiegabile abilità nel distrarre Hermione sarebbe potuta rientrare nell’equazione, ma in realtà quello che mi interessava era capire, e, una volta inquadrato il problema, passare al contrattacco…mica fare qualcosa di strano e perverso…le solite cose, cercare di mettersi in buona luce, apparire al meglio, e questo, per quanto sia raccapricciante… -

E in quel momento l’appellativo “lingua lunga” si era presentato nuovamente nella mente del giovane, anche se con blanda trascuratezza e non con irritazione, sì insomma si era tratto di un semplice pensiero senza secondi fini: era sul serio possibile per qualcuno parlare tanto senza fare una pausa per respirare? Avrebbe potuto tenere il tempo…

- …e tremendamente mortificante… -

“Sì, tremendamente.” Era stato il pensiero del mago.

In fondo non era irritante, doveva ancora capire che cos’era. Aveva uno strano modo d’illustrare i fatti che quasi “intratteneva”.

Esternamente, Draco non aveva manifestato una qualsiasi emozione.

Forse era per via del tono di voce così da “è la cosa più naturale del mondo”, sembrava che per lei il ragionamento fosse nitido e cristallino.

- …in ogni piano di riconquista che si rispetti, comporta una spolverata al look, all’immagine e al vestiario.  Inquadrare Hermione significa capire che cosa gli piace di lei e correggere il tiro. –

Ah. Ecco.

- Che tradotto in altri termini significa: trappola. In parole povere si tratta di un inganno. Non credo che cambiare per rispondere alle esigenze di qualcun altro sia una gran soluzione, lo trovo patetico e il risultato è soltanto una pallida imitazione dell’originale. –

- Pallida imitazione eh? Merlino ti risulto così priva di attrattiva…e comunque, chi ha mai parlato di cambiare? Nessun cambiamento, o almeno nessuno rilevante. Dimentichi che prima di stare con lei è stato con me. Cercare di piacergli non mi sembra un inganno, Harry mi conosce, sa che non sarò mai come Hermione, ciò non significa che non possa farle concorrenza nei limiti di quello che sono. –

- Un filo di fondotinta, per quanto fastidioso, non trasforma una persona. In pratica punterai sul tuo aspetto e sul fatto che Potter per quanto “magnifico”, sia sempre un ragazzo. –

In realtà non era particolarmente sorpreso dal ragionamento, era la classica argomentazione da “donna”, un po’ deludente che fosse caduta proprio su quello, quando aveva appena decretato che in fondo non si trattava della più insopportabile delle compagnie. D’altronde che si aspettava? In realtà niente, a parte che forse, conoscendo il fratello e i precedenti, avrebbe dovuto immaginarsi qualcosa di simile…

L’unica cosa “strana”, se così poteva essere definita, era il non aver parlato neppure una volta d’amore. Per aver sempre rincorso Potter come un cagnolino se n’era uscita con un’analisi piuttosto freddina della cosa.

- Cosa curiosa: in tutto questo non ti ho sentito parlare nemmeno una volta di sentimenti. –

Ginny era sembrata divertita; aveva sorriso alla “si vede che non mi conosci”. – Perché quella è la parte scontata. È ovvio che io ho dei sentimenti per lui e probabilmente lui ne ha per Hermione, ma io non sono una grande sostenitrice del “l’importante è che lui sia felice”, inoltre so per certo di poterlo rendere felice, e per quanto tu lo possa trovare inconcepibile so che mi ama. Non guardarmi così…le persone non smettono di amare da un giorno con l’altro, o significa che non lo sono mai state dal principio, è molto più probabile che spesso qualcosa o qualcuno si metta in mezzo. Probabilmente Harry sarà anche innamorato di Hermione, ciò non significa che i suoi sentimenti per me siano evaporati, semplicemente è diverso. Io per conto mio sono convinta che si possano amare due persone contemporaneamente, quello che cambia è il modo e quello che diamo e riceviamo in un rapporto.

Ginny aveva guardato il ragazzo come a voler dire “Malfoy ti ho scioccato?”.

Il mago, non reagendo in alcun modo, era tornato ad osservare davanti a sé, distendendo entrambe le gambe. Aveva scosso il capo internamente. Correzione: era…

…insolita; tuttavia restava un fatto…

- Impressionante, ma dimentichi un dettaglio, se adesso sta con lei è perché vuole stare con lei. E per quanto io sia convinto che Potter abbia lo stesso spessore e varietà emotiva della suola di una vecchia scarpa, credo che ti servirà ben altro che un nuovo rossetto per distogliere la sua attenzione dalla Granger. L’aspetto è relativamente importante e sopravalutato, non è detto che ciò che possa rendere bello un viso non nasca da una grande imperfezione. Io se fossi in te punterei su qualcosa di più concreto e meno superficiale. Non ti è mai passato per l’anticamera del cervello che ad attrarlo sia la sua intelligenza? Il suo modo di pensare? I valori per i quali sta in piedi, o anche e semplicemente il fatto di condividere la stessa passione per qualcosa, che una volta tanto non è  uno sport o qualcosa di stupido?   - E qui stava parlando di lui o di Potter? E chi lo sa…

L’espressione della ragazza non era mutata di una virgola, così come la luce negli occhi.

E se soltanto avesse potuto dire di conoscerlo, avrebbe persino potuto credere che le stesse dando della stupida, oltre che, vuota, superficiale…

…wow, no che non sarebbe stato facile spingerlo ad aiutarla.

Piccolo fatto: lei non teneva particolarmente alla sua opinione e…stima? Non si sarebbe dannata l’anima pur di piacergli, poiché l’ultima volta che lei aveva controllato, lui non era Harry; gli serviva, lo rispettava anche, e trovava stimolante l’averci a che fare e, poteva essere a causa di personali tendenze masochiste, era proprio perchè lui non era interessato in lei.

- Beh…se fossimo amici Draco Malfoy, mi avresti massacrato. – Ginny aveva sorriso divertita e…divertita. Il tono di voce della maga si era fatto scherzoso. – Per essere uno a cui non importa e che pertanto non emette giudizi, anche se sottilmente, mi hai insultato in ogni tipo di modo insultabile… -

 Il giovane mago si era tirato in piedi, e la ragazza l’aveva seguito con lo sguardo; Malfoy le aveva offerto una mano per alzarsi e Ginny, con molta naturalezza, l’aveva accettata.

“Conversazione conclusa, eh Malfoy?”

Erano rimasti in piedi, e il giovane si era infilato le mani nelle tasche.

- Onestà per onestà. Hai chiesto tu un’opinione. -

- Non sarà che sarai tu quello un po’ prevenuto…ok, questa storia non t’interessa, noi non siamo amici e a te non importa farti un’opinione, ma parlando con me parti dall’idea fissa che non capisci cosa lui veda in me. Evidentemente ci sarà qualcosa, come ci sarà qualcosa che Hermione vede in te. –

Senza dire un’ulteriore parola, il mago aveva girato i tacchi e si era incamminato verso la scaletta di mattoni. Arrivato quasi al muricciolo, ancora di spalle, aveva salutato limitandosi a sollevare per aria la mano.

Ginny, con la fronte corrugata, era rimasta ad osservarlo allontanarsi. La conversazione più lunga della loro vita…

Certo non si poteva dire che Draco Malfoy si sprecasse in parole o fosse facile da capire. Un’eventuale collaborazione si faceva sempre più lontana. Sì, sicuro, era interessante, ma non aveva né tempo né voglia di procurarsi un manuale di lettura anche per lui…ebbene sì, anche il suo masochismo aveva dei limiti.

Peccato. Iniziava ad avere la sensazione che ne sarebbe uscito qualcosa di epico o, se non altro, qualcosa di divertente. C’era uno strano alone di “impermeabilità a tutto” che lo ricopriva e che sarebbe stato interessante abbattere. Probabilmente lui si credeva sul serio migliore di lei.

Malfoy, arrivato davanti alla barriera di mattoni, si era arrestato.  Ginny, che era stata sul punto di voltarsi per recuperare la propria roba, si era fermata a sua volta, quando aveva parlato.

- I capelli. – Le aveva fatto notare con semplicità.

Vi era stata una pausa; e la maga, piuttosto interdetta, era rimasta a fissare la sua schiena.

- Solo le bambine li portano ancora così lunghi. Prima hai parlato d’immagine, no? – Ginny non aveva potuto vedere il sorrisino che in quel momento aveva incurvato le labbra del ragazzo. - Ancora non riesco a capire che cosa Potter abbia visto in te, ma posso dirti ciò che vedo…staresti meglio con i capelli più corti. -

   
 
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