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Autore: 1rebeccam    12/06/2011    22 recensioni
"Sono tornato...sono tornato solo per te Katy!"
E' una dichiarazione o una minaccia per la nostra bella detective?
Vincitrice 9° turno CSA: 2° posto categoria What if...
Vincitrice 11° turno CSA: 2° posto categoria Special Turn "Cattivo" - 3° posto categoria Suspance
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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...Lo guarda nei suoi movimenti di sempre.
Lo ascolta nelle sue frasi di sempre.
Lo ama…
Da sempre.
Come sempre.
Per sempre.
E stavolta glielo dirà… 




Quella stessa sera Kate è sdraiata comodamente sul divano con un libro di Rick tra le mani, ma non legge.
Tiene gli occhi chiusi ed è completamente persa nel sapore di quel bacio. Cerca di immaginare cosa gli dirà.
Ma alla fine non c’è niente da immaginare.
Basta dire solo due parole.
Due semplicissime parole.
Ti amo…
Dopo quell’orribile avventura non vede l’ora di dirgliele, senza paura. Ed è curiosa della sua reazione, se ricorderà all’improvviso, o se si sentirà ancora confuso, o…
Bussano alla porta e si ritrova a maledire chiunque sia, perché la sta distogliendo da pensieri meravigliosamente adolescenziali, che le piacciono molto.
“Chi è?” Ruggisce irritata.
“Fattorino, signora.”
Apre la porta sospirando, ma l’uomo che le si presenta davanti non ha la divisa da fattorino e nemmeno il cappellino da fattorino e nemmeno l’espressione da fattorino, ma un sorriso smagliante e un bastone tra le mani.
“C... Castle! Che fai… cosa… non dovevano dimetterti domani mattina?”
“Me la sono svignata… è stato più divertente. Pensa quando lo scopriranno. Chiameranno la polizia. Magari chiamano te! No meglio di no, per chiamare te io dovrei essere morto, e di questo ne ho già abbastanza… Posso entrare?”
“Naturalmente, vieni ti aiuto.”
Lui le porge il bastone e chiude la porta. Solo allora lei si accorge che nell’altra mano ha una busta.
“Cos’hai li?”
Lui la guarda serio sollevando il braccio.
“Qui? Intendi nella busta di Mary Poppins?”
Lei inarca un sopracciglio. “Non era una borsa la sua?”
“Beh, se è sua non può essere mia. Per questo io ho la busta e non la borsa, è una variante personale!”
Kate alza gli occhi al cielo, quegli scioglilingua può inventarli solo lui. Non ci sono dubbi, Castle è tornato!
Rick fruga all'interno della busta e trova, come per magia, un piccolo cesto di vimini: è pieno di petali di rose rosso carminio, lo solleva e ci soffia sopra, facendoli svolazzare come farfalle che cadono lentamente ai loro piedi, poi glielo mette vicino in modo che lei possa guardarci dentro e la osserva maliziosamente, mentre sulla sua fronte spunta la solita rughetta interrogativa, che immediatamente lascia il posto ad uno sguardo meravigliato. E’ colmo di ciliegie, meravigliose e profumate ciliegie rosso scuro con una piccola sfumatura arancio. Ed è pieno inverno!
Poi cerca ancora nella busta di Mary Poppins e trova una bottiglia di Cremes di Gaja, un rosso italiano dolcemente profumato ai frutti rossi, e un solo calice.
Il viso di lei si illumina e lui accosta la bocca all’orecchio della sua musa.
“Sai chi è Kate Beckett?”
Il suo viso diventa ancora più luminoso e fa cenno di no con la testa, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
Si avvicina sempre di più, lentamente e pericolosamente e lei indietreggia piano, il bastone che le ha dato Rick le cade dalle mani e lui continua ad avanzare spingendola con grazia verso la parete, continuando a descriverla.
"Ciliegie e vino rosso!" sussurra.
“Castle… tu…tu non…”
"Dolce e vellutata!" continua in un soffio.
“Castle… cosa… tu…”
"Forte e delicata!"
“Castle…”
"Calda e avvolgente!" il suo fiato è addosso a lei.
“…Castle… tu non ricordavi…”
Quando è ormai prigioniera tra Rick e il muro, lui sussurra attaccato al suo orecchio.
"Non potrei mai dimenticarmi di te!"
 “Rick… perché…”
“Finalmente! Mi hai chiamato Rick! Appena sveglio ero un po’ confuso tra sogno e realtà, ma poi... Credi davvero che avrei potuto dimenticare il nostro primo bacio? Se fossi morto davvero, sarei arrivato davanti a San Pietro felice, perché quel bacio è rimasto indelebile nel mio cervello, nel mio cuore, sulle mie labbra…”
Si ferma quando nota le lacrime che le rigano il viso, mentre abbassa gli occhi, si convince che quella reazione ha a che fare con il suo comportamento dei giorni passati. Crede che l’abbia presa in giro.
“Non volevo ferirti in questi giorni non parlando di noi, volevo solo essere sicuro che tu non ti pentissi ancora di quello che ci siamo detti. Volevo essere da solo con te, lontano dagli sguardi di tutti e… dalle scommesse di tutti. Perché lo sai che fanno scommesse su di noi da mesi, vero?  Volevo che fosse un momento solo nostro!”
“Non piango per questo. Rick, ho davvero creduto che fossi morto. E solo per colpa mia. Per salvarmi la vita. Ho creduto di averti perso e non l’ho sopportato… e ho avuto voglia di morire anch’io! Mi sono lasciata andare e per un attimo ho permesso ad Allan Garreth di farmi del male fino a dentro l’anima. E tu mi hai salvata! Di nuovo.”
Lui sgrana gli occhi. “Io? Ma se ero svenuto! Tu mi hai tirato fuori da lì!”
“No Rick, ti sbagli. Hai continuato a parlarmi. Parlavi nella mia testa, nelle mie orecchie, nel mio cuore. Ti sentivo solo io. Mi hai detto che la Beckett che conosci tu non si sarebbe mai arresa, neanche per il dolore. Mi hai detto che dovevo vivere anche per te!”
Castle la guarda completamente stranito e le solleva il viso con la mano. “Questo è il mio sogno!”
“Il tuo… cosa?”
“Io ti ho sognata, non so precisamente quando, ma mentre ero incosciente ti ho sognata… tu piangevi e volevi morire e io mi sono arrabbiato e… e ti ho detto tutte quelle cose… io…io…ero così arrabbiato… ma… era solo un sogno!”
“…E io ti ho sentito!”
“Vedi Kate, siamo così in sintonia che comunichiamo con la telepatia… e non dirmi che non ci credi!”
Si stanno parlando con le bocche praticamente attaccate.
“Rick…”
-Ho il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te!-
“Queste non sono parole tue scrittore dei miei stivali!”
“Ma è esattamente quello che provo. Il mio cuore batte solo per te, i miei occhi vedono solo te. Sono perso senza di te... Io ti amo Katherine Beckett… e tu? Tu mi ami Katherine Beckett?”
“Con tutta l’anima Richard Castle!” riesce a dire lei finalmente senza balbettare.
Le mette una ciliegia tra le labbra e mentre lei ne assapora la dolcezza, stappa il vino e un profumo dolce con fragranza di ribes, fragole e ciliegie li inebria, lo versa nel calice e le fa bagnare leggermente le labbra, un gusto che si sposa perfettamente con quello del frutto che la sta deliziando. La stessa cosa fa poi lui bevendo dallo stesso bicchiere.
Lei è ormai persa in quell’atmosfera improvvisamente irreale…ma reale!!!
E’ riuscito a sorprenderla ancora. Credeva di dover prendere in mano la situazione, invece lui è riuscito per l’ennesima volta a stupirla e confonderla…
I visi sono a due millimetri di distanza.
Le labbra si sfiorano e si schiudono insieme…
Profumo di vino…
Le bocche si toccato
Sapore di ciliegie…
Le lingue si incollano
…e odori e sapori si mescolano assieme in un’armonia di freschezza e calore, che li pervade per tutto il corpo.
Un tripudio.
Un’orchestra sincronizzata nella sinfonia che sta eseguendo.
Il calice pieno di vino finisce sul tappeto, mentre lui le prende il viso tra le mani.
Anche le ciliegie rotolano sul pavimento, mentre lei gli cinge la vita con le braccia, facendo attenzione a non fargli male sulla ferita.
 
(Nota dell’autrice: La verità è che in questo momento potrei dire che c’è il terremoto o che è in atto un attentato terroristico sul palazzo, ma a loro non importerebbe niente. Il detonatore si è ormai innescato e la bomba ha fatto booom. Che c’è? Vi ho rovinato l’atmosfera? Scusate! Allora riprendiamo …)
 
I polmoni hanno bisogno di aria e loro sono costretti a staccarsi per respirare.
Si guardano con gli occhi lucidi e i visi arrossati.
Lui le sistema la solita ciocca ribelle dietro l’orecchio e poi si abbassa a baciarle il lobo, scende più giù sul collo e respira il profumo.
Il profumo della sua Kate…
Stavolta quel possesso (SUA) è reale, perché ora finalmente si appartengono.
I loro cuori battono così forte che i vicini potrebbero addirittura sentirli e forse pensano la stessa cosa, perché ad un tratto scoppiano a ridere insieme, senza nessun motivo…
Continuano a guardarsi, lui con le mani sul suo viso e lei con le braccia attorno alla vita.
“Ti ho sporcato il tappeto.”
“Era ora di cambiarlo!”
“Davvero?”
“Si… da oggi tutto nuovo nella mia vita, anche il tappeto!”
“Non tutto spero. A me piace la vecchia Beckett…”
“Anche a me piace il vecchio Castle!”
Il vibro del telefono di Rick li interrompe, ma lui sembra divertito dal messaggio che sta leggendo.
TORNATA LA MEMORIA O DEVO VENIRE LI A FARVI UN DESEGNINO?
Kate ride. “Avrei dovuto immaginarlo che avevi una complice!”
“Quella ragazzina sta diventando troppo impertinente! Che ne dici di fare il nostro primo scatto da coppia? la guarda un attimo serio, perché siamo una coppia, non cambierai idea fra un’oretta?”
“Mmmmhhh…”
“Cos’è questo monosillabo?”
“Ci sto pensando…”
Aspetta che dica una delle sue battute, invece lui è serio, il suo sguardo intenso…
“Non fare quella faccia, stavo scherzando Rick, ti amo e non torno indietro, ma attento, perché se dovessi farlo tu… beh, ricordati che porto sempre la pistola!”
Il sorriso ricompare sulle sue labbra.
Abbraccia la sua Kate e scatta una foto di loro due per inviarla alla figlia e scrive DO NOT DISTURB, PLEASE!
Dopo un attimo arriva la risposta...  VI VOGLIO BENE! Sotto ad una foto esultante di Alexis che mostra la V di vittoria con le dita!
“Tua figlia è una donna speciale!”
“Mia figlia è speciale, ma è una ragazzina!”
“Tua figlia è una donna, credimi e dovresti andarne fiero!”
“Ne vado fiero, ma il pensiero che possa essere una donna mi distrugge!”
“Non essere drastico, Al…”
Le mette un dito sulla bocca. “Vogliamo parlare di Alexis ancora per molto?”
“No, non necessariamente… che avresti in mente?” 
Lui sospira. “Ehhh, io ne avrei di cose in mente, ma sono tutte pericolose e stancanti e il dottore ha detto che non devo fare sforzi di alcun genere almeno per altre tre settimane! La ferita all’interno non è ancora del tutto rimarginata.”
“Tornando a San Pietro Castle, cosa ti fa pensare che saresti arrivato davanti a lui? Solo con le cose che hai in mente in questo momento, ti caccerebbe via!”
“Anche san Pietro mi vuole bene… sono troppo simpatico!”
Ego, ego, ego… anche davanti a San Pietro. Non ha nessun ritegno!
Sorride maliziosa e lo trascina per la giacca.
“Meglio che ti distendi…” Lo fa coricare sul divano, raccoglie le poche ciliegie rimaste nel cesto e si accoccola accanto a lui.
“Ci sono un mucchio di modi per ammazzare il tempo per le prossime tre settimane, senza che tu debba fare movimenti bruschi o troppi sforzi! Devi solo stare fermo.” Gli sussurra mentre lo imbocca con una ciliegia.
“Davvero?” Risponde lui meravigliato.
“Si.”
“Sai, comincio a credere che a questo punto San Pietro caccerebbe anche te!”
Gli sbottona la camicia e gli accarezza il torace, mentre con la bocca raggiunge il collo, il viso, le labbra.
Attorciglia le gambe attorno alle sue e continua lentamente, con grazia, facendo attenzione alla parte lesa.
Rick non muove un muscolo, assapora i baci alla frutta, le mani che lo sfiorano delicatamente provocando brividi ovunque, anche in punti dove non dovrebbe rabbrividire…
“Rick!”
“Si?”
“Come hai fatto a svignartela dall’ospedale?”
“Segreto Castle…” risponde mentre continua a rabbrividire.
“Rick!”
“Si?”
“Siamo  in dicembre, da dove arrivano queste succulente  ciliegie?”
“Segreto Castle…”
“Rick!”
“Si?”
“Non cominciamo per niente bene sai?”
“Perché?”
“Perché i segreti di Castle, devono assolutamente sparire dalla vita di Beckett!”
Lui sorride, ma non riesce ad ascoltarla, ormai ha la pelle d’oca ovunque  e quando la mano di lei raggiunge la cintura, lui la blocca.
Lei solleva la testa e lo fissa dritto negli occhi. “Come, non hai sognato per mesi le mie mani dentro ai tuoi pantaloni?”
“L’ultima volta che mi hai tolto la cintura, mi hai fatto male, molto male!”
“E voglio farti male anche adesso! Risponde lei sussurrando...conto fino a tre, d’accordo? Uno… due…”
“Tre…” finisce lui e la bacia, appassionatamente, per un tempo interminabile…
“Allora, Castle… ti ho fatto male?”
“Mi hai sempre fatto male Beckett… e credo che da ora in poi nelle tue mani, sarò in pericolo per sempre!”
 
*  F I N E  *

 
Angolo di Rebecca:
Vi aspettavate una bella cena?
Candele e atmosfera da favola?
Martha che fa un'uscita da grande diva con Alexis al seguito?
e quei due un pò impacciati e imbarazzati?
SORPRESA?
Spero vi sia piaciuto...

 
Che dire? E’ finita!
La sensazione è quella di quando prepari un viaggio, organizzi tutto, fai le valigie e pensi ad ogni piccolo particolare.
Sei eccitata al pensiero e poi in un nano secondo ti ritrovi di nuovo a casa!!!
Quando ho cliccato sul quadratino “completa”, mi è venuto il magone!

A questo punto i ringraziamenti sono dovuti.

Permettetemi ragazze, senza offesa per nessuna, primo fra tutti Marco, solo perché è l’unico maschietto che ha letto questa storia.
Mi ha seguita passo passo, dandomi addirittura della possibile sceneggiatrice non solo in questa storia, ma anche nelle altre che ha letto, (e qui le mie mani nascondono il viso per la vergogna), ma quello che mi ha davvero riempito di orgoglio è la definizione di sadica…anzi no “OGGETTIVAMENTE SADICA!” e questo mi ha mandata in estasi.
Grazie alle recensioni dolcissime di Giorgia che adora la definizione “inquietante” e nelle sue recensioni l’ha usata spesso facendomi felice, Medeitpossible che ha descritto uno dei tanti capitoli BELLERRIMO, KateRina24 che come Castle è quella delle teorie assurde sulla risoluzione della storia, PureMe, Thia, Tatabond, Spuffy93, Misato85, Queque.
Poi ci sono le vendicatrici dello scrittore, che oltre a recensioni deliziose quando le cose andavano bene, mi hanno lanciato di tutto quando le cose si sono messe male, Aurora mi ha beccata con una padella in fronte, Francy con un paio di maledizioni barbare più frutta e verdura incastrata nel monitor!
Per non parlare di Angol, che in una sola mattinata l’ha letta tutta di botto fino al penultimo capitolo, recensendoli tutti…e alla morte di Castle ha preparato una bambolina woodoo piena di spilli, però, grazie al cielo per me, man mano che andava avanti toglieva gli spilli.
Hanno avuto anche ragione, in fin dei conti per un paio di capitoli ho ucciso il loro idolo!
Un grazie affettuoso a Tersicore, che mi ha definito “il dio di questa storia”, perciò con decisione di vita o di morte, accettando l’idea dell’autrice e sperando nel suo buon cuore.
Un grazie particolare ad Advocat per la dritta sul vino ;)) sei stata gentilissima.
E anche Ivi87 si è letta tutto il malloppone come una maratona…che dirle, brava!
E poi c’èLucia, ho saputo che sta pubblicizzando “Il Narciso Bianco” su Facebook…incredibile!!! Ho anche un agente! (più simpatica di Gina per altro!)
(Cara tu ed io ci diamo appuntamento a domani mattina. ;)) )
Grazie anche a chi non ha recensito, ma ha seguito comunque la storia.
 
Per il resto, come direbbe Marco, Mi INCHINO e vi abbraccio affettuosamente, sperando di farvi passare dieci minuti spensierati con qualche altra bella storia
(anche se, credo che il sadismo di  Allan Garreth sarà difficile da riproporre!)
 
Grazie
     A presto
                  Rebecca



 
  
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