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Autore: ValentineRomance    13/06/2011    4 recensioni
Il liceo Byron è conosciuto per tre cose: la prima è l'alta qualità delle strutture e delle lezioni; la seconda è l'esistenza di club pomeridiani che coinvolgono gli studenti in varie attività; la terza è la presenza tra gli iscritti dei famosi BladeBreakers.
Per Niki l'ammissione a questo liceo è l'occasione di iscriversi al loro club e realizzare un sogno. Ma ben presto si accorgerà che il club di BeyBlade non è esattamente come se lo aspettava...
[N.b. Non è una crossover tra BeyBlade e Ouran Host club. Anche se la situazione di base s'ispira a OHC, i personaggi appartengono tutti a BeyBlade oppure sono personaggi inventati da me]
[N.b.2 Il rating potrebbe cambiare]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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E' ufficiale, ormai faccio parte del club dei BladeBreakers: vedere il mio nome scritto su un lavagna insieme a quelli dei campioni del mondo mi ha fatto un certo effetto. Appena mi hanno promesso di darmi lezioni di Bey in cambio di una mano a gestire il club ho accettato subito in preda all'euforia. Ripensandoci a mente lucida però, forse ho corso un po' troppo, dovevo pensarci su un attimo prima di accettare incondizionatamente. In fondo non ho la minima idea di come si gestisca un club... ecco lo sapevo, comincia a venirmi l'ansia. E se non fossi all'altezza del compito che mi hanno assegnato? Oddio...Panico
..........
Ok è solo il secondo giorno di scuola e già mi faccio prendere da stupide paranoie... Ma sì in fondo cosa potrebbero chiedermi di fare di così tremendo?

-Ma devo indossarlo per forza?- chiese Niki con tono supplichevole da dietro una tendina paravento.
-Oh suvvia, non è nulla di così tremendo, devi essere in tono con il club no?- rispose Takao con falsa gentilezza . Lui egli altri erano seduti sui divanetti, in attesa che la ragazza si decidesse a mostrarsi a loro.
-Ma non ci sono modi per entrare in tono col club che siano meno...imbarazzanti?-
-Dai! Non essere timida starai benissimo!- la incoraggiò Max
 Niki allora si decise di fare capolino da dietro la tenda indossando il vestito che Takao gli aveva appena propinato, definendolo "la divisa ufficiale del club".
In realtà si trattava di uno di quei vestitini neri da cameriera francese con tanto di grembiule di pizzo bianco e cuffietta in testa. Il volto della ragazza era paonazzo e non osava staccare gli occhi dal pavimento.
-Lo sapevo! Lo sapevo!- esclamò Takao in un impeto di gioia - Che vi avevo detto? E' semplicemente adorabile!-
-E' vero Niki ti sta proprio bene!- affermò Max raggiante almeno quanto Takao-
-Eccezion fatta per le scarpe...- commentò Rei.
L'attenzione dei ragazzi si soffermò sulle calzature della ragazza, ovvero delle AllStar nere e abbastanza vissute.
-Ma come? Che fine hanno fatto quelle scarpine che ti avevo dato?- chiese Takao fingendosi offeso.
-Hanno il tacco!- rispose Niki risoluta - Io non so camminare sui tacchi!-
-E dai, non saranno neanche 5 cm! Fammi questo favore su!- chiese il ragazzo sgranando gli occhi cercando di persuaderla.
-Pleeeeease!!- gli fece eco da dietro Max.
La ragazza li fissò per un attimo severa, decisa a non accontentarli; ma alla fine l'espressione da piccola fiammiferaia dei due ragazzi la convinsero a cedere e s'infilò controvoglia quelle maledette scarpe col tacco.
-Ok le ho messe, va bene ades...-Non fece in tempo a finire la frase che Takao le si gettò addosso abbracciandola
-Oh grazie grazie grazie! Sono così orgoglioso di te!-
La ragazza cercò di svincolarsi dall'abbraccio, arrossendo ancora una volta: quei contatti fisici immotivati di Takao la mettevano sempre a disagio.
-Beh...adesso che faccio?- chiese la ragazza cercando di mostrare ancora un minimo almeno di serietà.
-Dietro quella porta c'è una piccola cucina, puoi cominciare a fare il the...- rispose Rei con gentilezza. Per fortuna c'era lui, l'unico che si comportasse in maniera (relativamente) normale.
Niki si diresse nella direzione della cucina, ma al primo passo le gambe traballallarono sopra quei tacchi, facendo partire un brivido che dalla caviglia le attraversò tutta la schiena. "Ecco, lo sento...questo è il panico!" pensò tra sè.
-Non ti preoccupare Niki! Ti aiutiamo noi!- esclamò l'americano tutto pimpante trascinando insieme a Takao la povera ragazza che con il suo passo traballante non riusciva a stare dietro a loro.
Kei era rimasto indifferente a tutta questa scena, non si era neanche alzato dal divanetto: gettò semplicemente un'occhiata di sfuggita alla nuova mise di Niki, ma non lo ritenne uno spettacolo molto interessante. Rei notò che l'amico era quel giorno addirittura più asociale rispetto al solito.
-Allora Kei, nessun commento da fare?-
-Perchè dovrei? Tali siparietti sono davvero inutili- rispose secco il russo senza neanche guardarlo in viso.
-Beh è da ieri che non apri bocca, non ti sei mai espresso sull'entrata di Niki del club.-
Kei sollevò la testa. Rei aveva fatto centro.
-Quella ragazza non mi convince-
-In che senso?- domandò il cinese confuso.
-Andiamo, quale ragazza di 16 anni,è ancora interessata al Bey? Secondo me nasconde qualcosa...-
-E cosa dovrebbe nascondere, sentiamo?- replicò Rei cercando di non mostrarsi troppo divertito da quell'affermazione: immaginare che una ragazzina che andava nel pallone solo nell'indossare un vestito da cameriera potesse nascondere un lato oscuro era alquanto inverosimile..
-Non lo so, ma ti voglio ricordare che in passato altre persone si sono interessate a noi e ai nostri bit-power, che ne sai che lei non sia una qualche pedina...-
-Oddio Kei, ma senti quello che dici!?- lo interruppe Rei - Guarda in faccia alla realtà! Ormai è da un paio d'anni che il Bey viene ignorato sempre di più, anche dalle associazioni sportive. E' stato un brutto colpo, lo so, ma dobbiamo tirare avanti. Adesso la storia dei bit-power chi se la ricorda più? Ancora un po' non interessa più nemmeno ai blader, figuariamoci ad altri. La verità è che ormai siamo degli studenti qualunque che conducono un vita normale (Normale mica tanto -.- Nda),che ci piaccia o meno.-
In quel momento suonò la campana che indicava l'inizio delle attività del club. Le fedeli clienti, puntualissime, erano già che scalpitavano da dietro la porta.
Rei si alzò per andare ad aprire.
-Del resto, ci sono altre buone alternative per distrarsi, non trovi?- concluse il cinese.
Kei non gli rispose neanche, limitandosi a lanciare al compagno una delle sue solite occhiatacce fredde.

Una folla di ragazze in piena tempesta ormonale dilagò nella saletta, distogliendo momentaneamente i blader dai loro pensieri.
Takao era seduto nel suo solito divanetto, elogiando una sua fan per gli occhi celesti come il cielo, un'altra per i capelli che sembravano oro, un'altra ancora per la pelle di seta...Max da un'altra parte stava giocando a Twister con altre ragazze, particolarmente felici di fare un gioco che permettesse all'americano di assumere le pose più strane che mettessero in evidenza il suo fondoschiena. Rei invece, pacato come sempre, declamava degli aiku seduto su un tappeto circondato da un gruppetto che lo ascoltava con la bocca aperta. Kei  invece come al solito se ne stava zitto, limitandosi a rispondere alle domande; anche se si dimostrava freddo negli atteggiamenti, tuttavia lanciava alle ragazze degli sguardi intensi e penetranti che avrebbero fatto svenire anche la regina delle nevi.
In mezzo a tutto questo si aggirava Niki con il suo passo malfermo e il completo da cameriera. Portava con se' un vassoio d'argento su cui riponeva tazze di the e pasticcini da offrire alle ospiti che tuttavia non le prestavano molta attenzione.
Una ragazza però si accorse della sua presenza: Claire, una delle fedelissime di Takao, una ragazza di origini francesi, dai lineamenti eleganti e lunghi ricci dorati
-Senti Takaò...- esordì sporgendosi verso il ragazzo seduto di fianco a lei- chi è quella ragazza che ronzà qui intorno?- chiese con un forte accento francese.
-Ah ti riferisci a Niki? E' il nuovo acquisto del nostro club, ci da una mano a gestire tutto quanto.-
-E perchè avete scelto proprio lei?- domandò con un pizzicò di gelosia.
-Beh, diciamo che abbiamo fatto un patto: lei voleva lezioni di Bey e noi gliele diamo in cambio della sua assistenza per varie mansioni. E' una in gamba sai, è la ragazza che ha vinto la borsa di studio...-
-Ah, sì? Mi aspettavo sinceramonte qualcosa di più, mi sembra così inspida...-
Takao si limitò a sorridere e a ignorare la frecciatina che la ragazza aveva lanciato a Niki. In circostanze normali le avrebbe risposto a tono prendendo le sue difese, ma in quel contesto doveva mostrarsi il più "professionale" possibile e non lasciarsi distrarre da questioni personali.
Niki tuttavia sentì le parole della ragazza ma cercò di non farci caso, ma quelle parole non fecero altro che ricordarle che in quel mondo di lustro ed eleganza sarebbe stata difficilmente accettata. Mentre era assorta in questi pensieri poco piacevoli non si accorse che il suo equilibrio già precario fu definitivamente compromesso da una piega del tappeto. Si ritrovò così a gambe all'aria, rovesciando il vassoio con tanto di the e dolci proprio addosso a quella Claire.
-AAAAAHHH!!! CHE DIAVOLO HAI COMBINATO!?! MAUDITE POUFIASSE!!!- gridò la francese fuori di sè.
Tutti i presenti si ammutolirono per vedere cosa stava succedendo
-Scusami!!! Non ho fatto apposta! Mi dispiace tanto!- disse Niki cercando di raccogliere tutto mantenendo il tono più gentile possibile -Vado a prendere dei tovaglioli così magari riusciamo a smacchiare l'uniforme...-
-Lascia stare!- sentenziò Claire adirata - Non mi sono mai sentita offesa così tanto in vita mia! Adieu!- e con passo sicuro uscì dalla stanza sbattendo la porta alle spalle.
Tutti i presenti assistettero a quella scenata in silenzio, compreso Takao; ma quando la ragazza richiuse la porta alle sue spalle, tutti ripresero a comportarsi come nulla fosse. Niki si aspettava un rimprovero o almeno un ammonimento e non osava guardare gli altri in faccia. Invece Takao gli mise una mano sulle spalla.
-Non ti preoccupare, Claire è fatta così, da quando la conosco non l'ho mai vista non arrabbiarsi un giorno per qualcosa; vedrai, domani sarà di nuovo qui come se nulla fosse accaduto...- Non c'era rabbia sul suo volto, solo il suo solito sorriso caldo e rassicuarante. La ragazza si sentì rincuorata e continuò il suo lavoro.

Il tempo passò velocemente e le attività del club stavano ormai per esaurirsi. Kei in un angolo stava congedando le sue ospiti, ma prima che uscissero tutte trattenne una ragazza dai capelli rossi per il polso, e senza farsi vedere le sussurrò qualcosa nell'orecchio. La ragazza lo guardò sbalordita diventando dello stesso colore dei suoi capelli,  il viso le si illuminò in un sorriso, e infine se ne andò. I quattro ragazzi dopo i vari convenevoli si ritrovarono soli con Niki che esausta si trascinava da una parte all'altra per mettere a posto.
-Niki va bene così, puoi andare adesso- le disse Rei, prendendo la scopa che aveva in mano.
-No tranquilli va bene! Non sono stanca!- affermò con sicurezza.
-Dai come tuo primo giorno te la sei cavata bene, ti meriti un po' di riposo!-
"Magari riposarsi!" pensò Niki "adesso devo correre a studiare, ho un sacco di cose da fare per domani!".

Erano quasi le 23.00 di sera, la testa di Niki ciondolava pesantemente sul libro, ormai in biblioteca c'era solo lei. Il latino rimaneva per lei il più grande mistero della vita pur avendo studiato e ristudiato tutto quello che il prof aveva detto in classe integrandolo coi libri. Ormai le parole di Cicerone si mischiavano ai pensieri di ciò che era successo quella giornata. Le pareva ancora di sentire la voce stridula di quella francesina  che sclerava; in cuor suo sperava caldamente che Takao avesse ragione, che era in realtà una cosa da niente, le sarebbe dispiaciuto che il club perdesse una cliente per colpa sua. Non era decisamente il modo giusto per cominciare. Pensò che ormai per quel giorno aveva torturato abbastanza il suo cervello e radunò le cose per tornare nella sua stanza.Prima però prese un vocabolario di francese, era curiosa di sapere che cosa significasse quella frase in francese che Claire le aveva urlato contro."Aspetta com'era? Modì...Mauditte...Pouf...Poufiasse...MA TU GUARDA!!!" Quando scoprì il significato di quelle parole, si senti un po' meno dispiaciuta e un po'più arrabbiata.
Finalmente uscì dalla sala studio della biblioteca della scuola, ritrovandosi nei corridoi bui e deserti. Quei locali che di giorno erano così luminosi, la sera avevano un che di spettrale, come un castello abbandonato, illuminato solo dalla luce della luna che filtrava dalle vetrate delle finestre. Del resto, a parte lei, tutti gli altri a quell'ora stavano già dormendo; Niki accellerò il passo, soppraffatta da un vago senso d'inquitudine.Tuttavia mentre stava girando l'angolo che conduceva al corridoio dei dormitori sussultò vedendo un'ombra muoversi sopra le scale che portavano al piano superiore. Con un gesto automatico si ritrasse contro la parete, sporgendosi appena per accertarsi che fosse solo il frutto della sua immaginazione. Invece quell'ombra era reale, e man mano che la metteva a fuoco, in Niki la paura lasciò spazio ad uno stupore sempre più crescente: in realtà le ombre erano due, ma avvinghiate l'una all'altra tanto da sembrare una sola. Capì ben presto che si trattava di una coppia che si stava dando da fare. Non voleva stare lì a guardare sembrando un'impicciona, ma non voleva neppure passarci accanto disturbandoli...purtroppo per andare in camera sua non aveva altra scelta e fece un passò avanti cercando di fare il meno rumore possibile. Ma proprio in quel momento, il volto del ragazzo comparì nella penombra e Niki ebbe l'ennesimo sussulto: era Kei.
Non riusciva a riconoscere la ragazza insieme a lui, ma poco importava. Ciò che la colpì di più era l'intensità di quel bacio. Le mani del ragazzo esploravano il corpo della ragazza, e lei faceva altrettanto. In quel momento Kei aprì gli occhi  accorgendosi della presenza di Niki e, senza staccarsi dalla sua amante, alzò un dito per intimarla a fare silenzio, poi senza fare altro richiuse gli occhi e si fece ritrasportare dalla foga di quel bacio. Niki diventò paonazza, un po' per aver assistito ad una scena del genere, un po' per essere stata colta in flagrante. Più di tutto la sconvolgeva che quel ragazzo fosse proprio il freddo Kei. Accellerò il passo e percorse il corridoio quasi correndo.
Arrivata alla sua stanza, aprì la porta ed entrò, lasciandosi appoggiare contro il muro. Troppe emozioni in una giornata, troppe. E poi si chiedeva come mai fosse diventata ansiosa...


***
Ed ecco il secondo capitolo!
Cominciamo subito coi ringraziamenti:

Grazie a Chiaki_San, a Sweetstar92 e a Heart in Russia per aver recensito il primo capitolo! Sono contenta che vi sia piaciuto!
Per quanto riguarda gli orrori di ortografia chiedo scusa, ho tempo di scrivere solo a tarda serata e la stanchezza gioca davvero brutti scherzi, d'ora in poi starò comunque più attenta. Per il fatto che Takao sia un po' OOC è vero, ma volevo accostarlo un po' al carattere di Tamaki di OHC, perchè è impossibile scivere una storia su un host club senza di lui (o a qualcuno che lo ricordi, anche se è impossibile eguagliarlo!). Comunque andando avanti Takao tornerà il solito di sempre, vedrete!
Per quanto riguarda il mistero di come Niki abbia passato l'esame di ammissione senza essere un genio...beh, avete toccato un punto essenziale della storia che se avrete la pazienza di continuare a leggere un giorno scoprirete!
Ringrazio anche ScarlettHeart, H a z e l, e Giovy93 per avere messo questa storia tra le seguite!!!

Ah come ultimissima cosa...Mauditte Poufiasse dovrebbe significare "Maledetta z****la"....insomma, proprio un fiorellino questa Claire! xD
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e quelli che leggeranno questo secondo, come al solito sono ben voluti consigli, critiche, suggerimenti  ecc...
A presto!!!!! =)
  
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