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Autore: ethelincabbages    13/06/2011    18 recensioni
Hermione, Harry e Ted mangiano un gelato - bacio e cawamello - alla gelateria Fortebraccio.
“Uuhm…” La testolina di Ted sta brulicando qualcosa, un rosa pesca gli tinge le punte dei capelli. “Won e Luna si baciano e si tengono la mano, si vogliono bene, e si sposano. Voi due non vi volete bene?”
“Certo, che ci vogliamo bene, Ted.” Hermione non deve pensare o arrossire per rispondere a
questa domanda.
“E allora perché non vi sposate?”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Teddy Lupin | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Delusions of Granger & Potter'
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Perché no?

C’è colore in strada. Tanti colori. È colpa dell’estate. Il sole di metà Luglio riesce ad accendere persino Londra. La città sembra una lontana cugina di se stessa.
Anche le vetrine dei negozi paiono aver riacquistato fantasia. George e Angelina hanno tirato su un' impalcatura di fili, pupazzi e tendaggi che cadono e si rincorrono, come piccoli Arlecchini buffoni. Madama McClan ha messo in mostra le ultime trovate d’alta e bassa moda babbana: pantaloni chiari, vestitini ultra aderenti, bluse di ogni forma e colore, e t-shirt glitterate e piene di scritte strane. Un poster gigante col sorrisone di Ron, accanto ad una nuova scopa dal nome buffo, rende interessante persino il negozio degli articoli sportivi.
Ma il capolavoro sono i gelati. I gelati di Fortebraccio sembrano piccole perfette opere d’arte contemporanea. Spaghetti al sugo ricoperti di parmigiano: striscioline di gelato alla vaniglia, variegato alla fragola, con scaglie di cioccolato bianco. Perché una tale delizia debba finire demolita da un cucchiaino assassino rimane un mistero.
C’è parecchia gente in gelateria – bambini, adulti, adolescenti. Hermione si ritrova a sorridere, pensando a tutto quello che Diagon Alley ha dovuto passare negli ultimi anni. Queste estati così, con i colori accesi e i rumori dei bambini davanti alla Gelateria Fortebraccio, le regalano un piacere particolare. Le sembra letteralmente di respirare a pieni polmoni una nuova vita, una vita rimasta lontana per così tanto tempo – come la prima volta che ha messo piede in quella stessa strada, da bambina, tanti anni prima.
Controlla l’orologio, lasciando scivolare la busta col nome di Madama McClan lungo il braccio: chissà se i ragazzi le concederanno qualche minuto per fare un salto in libreria?
“ ‘Emmioninni!” Teddy urla il suo buffo nome, saltellando verso di lei e sventolando una Pluffa nuova di zecca, probabilmente l’ennesimo regalo di un padrino che accontenta ogni suo capriccio. Hermione getta un’occhiata di rimprovero a Harry che, soddisfatto,  segue il bimbo. Fosse per lui comprerebbe a quel ragazzino tutta Diagon Alley.
Teddy le si tuffa tra le braccia, rischiando di far rovinare a terra il pacco completo: ‘Emmioninni, TeddyBear e il vestito da cerimonia da 300 galeoni. “Visto? Visto?”  Ted indica la Pluffa, mentre Hermione tenta inutilmente di ritrovare un po’ di equilibrio. “Adesso possiamo giocawe a Kwiddic!”
La ragazza evita di mostrare al bambino la sua smorfia terrorizzata. Il pensiero di imbracciare una scopa per rincorrere qualche palla la lascia sempre un po’ nauseata.
“Certo, tesoro” risponde. Perché non si può deludere quel faccino allegro, vero Hermione?
“Hai già finito?” le chiede Harry, mentre le sfila la busta dal braccio, permettendole di sistemare Ted per bene sul fianco. “Contavamo di vederti sfilare, vero Ted?”
Hermione avrebbe voglia di tirare uno scappellotto al visetto compiaciuto del suo migliore amico, ma Ted annuisce convinto, e la ragazza non resiste al bisogno di scoccargli un sonoro bacio sulla guanciotta. “Sarà per la prossima volta, okay? Gelato?”
Gelato è una parola magica universale. Non c’è neppure bisogno di tirare fuori la bacchetta perché compia il suo incantesimo sui volti di Ted e Harry.
Harry. Quanti anni son passati prima che Hermione riuscisse a ritrovare quel sorriso nel suo sguardo? Tanti. Non c’è ombra adesso in quei cristalli verdi, non c’è tormento, né paura. C’è la risata rilassata che dedica al figlioccio – la sua famiglia, adesso.
Teddy pasticcia con il suo cono – “Bacio e cawamello!”, “Ma non sarebbe meglio qualcosa alla frutta?”, “No, bacio e cawamellooo!” –, mentre tiene salda sulle gambe la sua Pluffa, e racconta a ‘Emmioninni di quel bambino che gliela voleva rubare, sconvolgendo in base all’umore la sua testolina matta. Adesso, si accontenta di un ciuffo spettinato nero corvino, “come Hawwy”. Il gelato ribelle gli scappa sul nasino.
“Non ne vuoi più, vero?” chiede Harry.
“Noo” Ted scuote la testa, affidando quella confusa melma che una volta era un gelato nelle mani del suo padrino.  I suoi capelli adesso hanno una sfumatura verde pastello. La sua smorfia imbarazzata e buffa ricorda a Hermione il volto mortificato di Tonks, dopo aver fatto cadere un vaso o distrutto il sufflè di Molly.
“Vieni qua, piccolino.” Piano, la ragazza gli accarezza le mani, il nasino e tutto il viso con un fazzoletto, pulendo via tutto il gelato. “Ecco, fatto” continua, soddisfatta di rivedere quel bel faccino pulito. “Qualcosa non va?” Ha intercettato uno sguardo strano di Harry.
“No, assolutamente nulla” fa lui, sorridendo. Sembra perso in qualcosa.
“Harry?”
“Okay, pensavo che…” Tra l’indice e il medio acciuffa un ricciolo dell’amica e, giocherella un po’ prima di riposarglielo dietro l’orecchio. “Sarai una grande mamma.”
Ted passa lo sguardo dall’uno all’altra, come se non riuscisse a capire qualcosa. “Ma pewché voi due non vi sposate?” domanda curioso, scatenando il rossore sulle guance di Hermione, che da appena accennato a causa del complimento dell’amico, diventa molto più simile al colore dei capelli di Ginny: rosso fiammeggiante.  “Uuhm…” La testolina di Ted sta brulicando qualcosa, un rosa pesca gli tinge le punte dei capelli. “Won e Luna si baciano e  si tengono la mano, si vogliono bene, e si sposano.  Voi due non vi volete bene?”
“Certo, che ci vogliamo bene, Ted.” Hermione non deve pensare o arrossire per rispondere a questa domanda.
“E allora perché non vi sposate?”

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“E allora perché non ci sposiamo, Hermione?” Harry si butta sul divano dell’amica, ridacchiando, stappando una Burrobirra che le ha fregato dal frigo, mentre lei è corsa in camera a mettersi comoda e a sistemare nell’armadio il vestito per il matrimonio di Ron e Luna.
“Oh, sta’ zitto! Come fa un bambino di quattro anni ad avere in testa certe cose?” urla la ragazza dalla sua stanza da letto. Hanno appena lasciato un piccolo Ted addormentato tra le braccia della nonna.
Harry non sa cosa rispondere. È dal quarto anno a Hogwarts che tutti li ritraggono insieme, e la vecchia scusa dell’amicizia – del rapporto fraterno – è diventata stantia anche ai suoi occhi. Nessuna compagna d’una sera, amica, fidanzata ha mai retto il passo con la sua Hermione. Hermione è sempre stata il nord della sua bussola, la mano e la mente a cui aggrapparsi in momenti senza speranza, e il sorriso a cui affidarsi per recuperarla, la speranza.
“Sarebbe così assurdo?” Non si accorge di aver espresso il suo pensiero ad alta voce. Non si accorge che Hermione è tornata in salotto e lo sta fissando con i suoi occhi indagatori, quelli che lo beccano sempre quando mente, o quando cerca di nasconderle qualcosa; quelli che sanno capire ogni sua sensazione.
“Forse no” sussurra lei, senza scostare lo sguardo. “Bisognerebbe valutare alcune cose prima …” inizia a blaterare, scuotendo i riccioli.  Gli si siede accanto. “Dovresti corteggiarmi un po’, no? Portarmi al cinema, a teatro, in qualche ristorante elegante…” si morde il labbro e alza le sopracciglia, “e un diamante. Non pensare di poter conquistare la mia mano senza un diamante.”
Harry tira un sospiro forse di sollievo: sta giocando. “Ovvio. E tu dovresti imparare a cucinare. Perché non esiste ch’io sposi qualcuno che non mi faccia trovare la cena pronta dopo una giornata al Quartier Generale.” Questa tremenda uscita gli costa una cuscinata in faccia e il finto broncio dell’amica. “Okay, magari posso cucinare io. E poi potrei regalarti un fiore diverso ogni giorno, e… chiamare ogni sera per augurarti la buonanotte.” Si ferma, conscio di aver sforato il limite tra serietà e facezia in quella conversazione. Getta un’occhiata al cellulare babbano di Hermione testimone delle tante chiacchierate notturne dei due.
“Potresti… passare dal mio ufficio al Ministero per pranzare assieme e raccontarci la giornata.”
“Oppure potremmo farci compagnia la sera guardando qualche melenso film d’amore babbano.”
“O qualche action movie incomprensibile.” La collezione infinita del cinefilo signor Granger, di cui la figlia si è in parte appropriata, attira l’attenzione di Harry dagli scaffali: manca qualcosa al preciso ordine alfabetico. Due titoli fanno capolino sopra la tv di Hermione; gli ultimi due film che hanno visto. “Oppure…”
“Arrivare in ritardo alle cene della signora Weasley perché ti si impigliano i capelli negli orecchini” prosegue lui per lei, ricordando una per una tutte quelle ‘cose da coppia’ che fanno quotidianamente senza porci molta attenzione. Hermione si limita ad annuire.
E poi le mani. Harry sente le dita di lei sfiorargli la mano,  e d’istinto l’afferra, avvicinando la ragazza a sé. Stanno giocando in maniera pericolosa, lo sanno entrambi. Ma forse è arrivato il momento di rischiare.
“Scambiarci qualche…” bisbiglia lei. Appoggia piano le labbra su quelle di lui, in una carezza rapida “bacio.” Si staccano, giusto il tempo di guardarsi negli occhi, poi rinnovano quel naturale ma straniante contatto, approfondendolo: mani, lingue, lacrime.
Anche lacrime. Di commozione, gioia, paura scampata, desiderio represso, voglia di cambiare, e speranza.
“E allora perché non ci sposiamo, Hermione?”

 


NdA: Inutile stare a ragionare sulla genesi di questa storia, diciamo che c’è bisogno di un po’ di positività in più in questa parte di fandom ;D Mi prendo questo spazietto a fine pagina per ringraziare di cuore Roxy_xyz e AliH che hanno betato la storia (Spero di aver applicato al meglio i vostri consigli!). Un altro grazie immenso va a tutti coloro che hanno letto fin qui, e a quelli che hanno voglia di dirmi la loro opinioncina … tranquilli, non mi offendo! :P

   
 
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