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Autore: LoryFoxie    13/06/2011    0 recensioni
Ether e la sorella sono due principesse del regno di Ezriel.
Da quando il padre parte per la guerra, la sorella maggiore non si da più pace, immergendosi sempre di più nello studio della magia oscura, Alla fine della guerra, ricevuta la notizia della morte del re, decide di andarsene.
Ether non può fare molto, e rimane a "badare" al regno, nella speranza che lei torni prima o poi.
Tre anni dopo sua sorella ritorna, ma non sembra intenzionata a restare... è così che lei decide di seguirla.
Come andrà a finire?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Sveglia. »
Precisa, insistente, testarda... semplicemente tu.
« Svegliati ho detto. »
Perchè insisti così tanto? E' finita, lo sai.
« Maledizione, Ether, svegliati! »
Apro gli occhi lentamente e cerco di mettere a fuoco ciò che ci circonda.
« Dove siamo? »
Chiedo confusa, provando a mettermi seduta. Ancora non vedo nulla, solo il buio e qualche sprazzo di luce.
« Non ne ho idea, ma non siamo più all'interno del castello. »
Sembri in qualche modo sollevata, e pian piano riesco a distinguere i tuoi lineamenti.
Mi sei accanto, con una mano sulla mia fronte per assicurarti che io stia bene. Certo, sono troppo importante per te.
Ancora non capisco per quale motivo sono fuggita insieme a te, visto ciò che mi aspetta.
Forse penso che non dici sul serio?
Forse mi aspetto che tu cambi idea e che ritorneremo insieme a casa?
Forse spero che tu mi voglia bene, sorella?
« Riesci a camminare? »
Fredda la tua voce mi arriva in un sussurro all'orecchio. Tu sei già in piedi.
« Credo di si. »
Con un pò di fatica mi rimetto in piedi, trattenendo un conato di vomito.
Ora distinguo bene il luogo dove ci troviamo.
Le fogne del castello non sono mai state la mia priorità in quanto ad esplorazioni, ma so che da qui c'è una via di fuga.
« Riesci davvero a camminare? »
Chiedi di nuovo mentre fai qualche passo in direzione di un fioco bagliore che si vede in lontananza.
« Si. Vai avanti, ti seguo. »
Rispondo mentre prendo a camminare lentamente, per assicurarmi che sia tutto apposto.
Siamo scivolate nel tunnel per fuggire alle guardie, devo aver preso una botta alla testa con la caduta. Ma sto bene.
« Appena saremo fuori di qui prenderemo il primo idrovolante che passa e lasceremo Ezriel. »
Davvero non ti importa più nulla della nostra vecchia vita?
Davvero riesci così facilmente a dimenticare i nostri doveri, i nostri amici, il lusso in cui vivevamo?
Davvero il potere ti ha cambiata così tanto?
« D'accordo. »
Silenzio. Non abbiamo più veramente parlato da quando me l'hai chiesto. Credevi che io ti dicessi di no?
Invece sorella, ti voglio troppo bene per non assecondarti.
E poi, una parte di me spera che tu ripensi a questa sciocca idea.
Vada come vada.
Quello che prima era solo una fiaccola lontana, adesso è chiaramente l'uscita delle fogne.
Fuori il sole brucia per segnare mezzogiorno.
Incredibile che tutto questo sia iniziato solo qualche ora fa.
Finalmente respiriamo aria pulita, e guardando indietro possiamo ben vedere le mura del castello. Siamo lontane ormai.
Guardandoti quasi non ti riconosco.
Sei mancata da casa per tre anni, dove sei stata tutto questo tempo?
« Andiamo, il prossimo idro è tra dieci minuti circa. »
Perchè non sei più tu? Dov'è mia sorella?
Riprendiamo a camminare in silenzio, tu d'avanti ed io ti seguo.
Mi fa un pò male la schiena, ma dubito ti interessi. Vero?
Raggiungiamo la stazione dell'idrovolante in cinque minuti, e corri subito a fare i biglietti.
L'idro arriva praticamente appena ritorni e saliamo a bordo senza scambiarci una parola.
Le persone ci guardano... ma con tutto quello che abbiamo addosso dubito ci abbiano riconosciute.
Quella caduta nelle fogne ci voleva...
« Siediti e non parlare con nessuno. »
Sei stata lapidaria, non posso che annuire ed eseguire, mentre tu vai a sederti lontana da me.
Dove stiamo andando?
Mi perdo nei miei pensieri, e senza nemmeno accorgermene mi assopisco.
La mia mente torna indietro... a tempi passati...

« Ether! »
La tua voce allegra da ragazzina mi raggiunge ed alzo lo sguardo dai miei amati libri.
« Hey sorellona, che succede? »
Hai un sorriso stampato in faccia, si e no dieci anni, mentre io ne ho otto.
« Guarda! Ho catturato una lepre! Secondo te papà sarà contento? »
Mi chiedi tranquilla facendomi vedere il tuo trofeo.
Io sorrido ed annuisco. Papà stravede per lei, anche se avesse catturato solo un ragno sarebbe stato contento.
A me non pesa, so che mi vuole bene anche se non lo dimostra come con lei.
Corri via, vai da papà, a mostrargli l'ennesimo successo...
La scena cambia. Ora siamo nella sala del Consiglio.
Più grandi di circa quattro anni. La verità ci piomba addosso come un macigno.
« Il regno sta entrando in guerra. Partirò per combattere. Voi due, non combinate guai, okay? »
Chiede papà preoccupato. Ma io lo so che è per te.
Sei tu quella che agisce senza riflettere.
Infatti fuggi via subito, rifiutandoti di credere alle sue parole.
« Tornerete presto, padre? »
Chiedo educata, mentre la voglia di urlare di non lasciarci mi muore in gola.
« Sta tranquilla Ether. Pensa a tua sorella, d'accordo? Fate le brave. »
Gli sorrido, mentre so con certezza che non lo rivedrò mai più.
Lascio la stanza e vengo a cercarti.
Come al solito ti trovi nel prato, accanto alla tomba di nostra madre.
« E' il suo dovere... ma anche io non voglio vederlo partire. »
Ti dico, anche se so che non mi ascolterai.
« Tu non capisci. Avrebbe potuto portarmi con sè... io so usare un'arma! »
Rimango in silenzio e ti abbraccio. Non mi scansi, perchè sai di averne bisogno.
Ci circonda il canto degli uccelli, e un leggero filo di vento scompiglia i nostri capelli... forse c'era una speranza a quel tempo.
Sei anni dopo la guerra è finita. Senza vincitori nè vinti, anche se ufficialmente è stato Ezriel a sconfiggere l'impero di Darekat.
Ma nostro padre non ce l'ha fatta.
E' da un pò di tempo che tu sei assente.
Sempre china sui libri di magia oscura, sempre in cerca di un modo di diventare più forte....
Dicevi che volevi diventare abbastanza forte da aiutare papà.
« Ora che farai? Ora che non serve più a nulla? »
Ti chiedo cercando di non far trapelare la mia preoccupazione.
Senza dubbio chi delle due ha preso peggio la notizia della morte di nostro padre, sei tu.
E il fatto che non lo dai a vedere non ti aiuta.
« Non sono affari che ti riguardano. »
Mi rispondi fredda.
« Ma non puoi andare avanti così! Devi smetterla di studiare quella roba! E' pericolosa... »
Mi avvicino a te per abbracciarti, ma mi spingi via con violenza e mi guardi come se mi odiassi davvero.
« E' giusto che tu sappia che sto per partire. Non cercarmi. »
Non voglio crederci, e rimango pietrificata mentre te ne vai.
Vorrei dirti di fermarti, di non lasciarmi.
Non lasciarmi. Ho bisogno di te.


« Helen! »
Urlo spaventata svegliandomi all'improvviso.
Ma tu sei già vicino a me, ad imprecare per aver urlato.
« Sei matta? Vuoi farci scoprire? »
Mi rimproveri lanciandomi un'asciugamano che hai sicuramente preso dal bagno.
« Pulisciti quanto puoi. Siamo quasi arrivati a Teleme, dove prenderemo una stanza e potremo comprare degli abiti puliti. »
Mi annunci, prima di tornare a sederti lontana da me.
Cosa devo fare per riavere mia sorella e rompere questo guscio di oscurità?



Personaggi: Ether | Helen
Spero vi sia piaciuto come inizio. Io non sono per niente brava, e spero che come sempre, la mia ispirazione non mi abbandoni nel bel mezzo della scrittura. Al momento sono arrivata a scrivere l'ottavo capitolo e la storia non dovrebbe essere eccessivamente lunga (forse una 15ina di capitoli, ma non saprei).
Direi che ho scritto troppo grande? XD Però i capitoli cosi' sembrano più lunghi :P. Ho contato le parole, e dovrebbero essere in media 1300-1500 parole a capitolo. Va beh questo non aveva importanza...
Per favore commentate, ci tengo molto.
   
 
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