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Autore: Iwannafly    13/06/2011    3 recensioni
[Joe/Demi]
Non ero invitato.
Non lo ero.
Strano, ho pensato all'inizio; insopportabile dopo, ma non volevo ammettere che dietro quella mancanza c'era qualcosa di più di un attimo di distrazione. Era un gran party, festeggiava tutti i suoi successi più o meno da quando ci conoscevamo: sedicesimo, diciassettesimo compleanno, diploma e l'uscita degli album, proprio una festa importante, allora perché io non c'ero?
Perché non ero li a fare il buffone e a divertirmi come mio solito?
In verità ero li, solo...in vesti diverse...
Magari si era stancata di me e di essermi amica o, peggio ne era indifferente.
Era lì, sul palco, a ballare, energica, bella(tanto per cambiare), felice e spensierata, e poi andava a dire in giro di non saper ballare, mentre in verità faceva passare per la testa pensieri che, per un ragazzo come me, un modello da seguire, non sarebbero dovuti esistere.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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4rytuvbinomà
Decode.
Capitolo 5


La partenza l'avevo programmata per il giorno dopo, perciò la mattina stessa sistemai la valigia ed il resto e scesi nella hall consegnando la chiave alla reception- Poi chiamai Demi per salutarla. 
-Pronto? Joe?- chiese lei con la voce impastata di chi è appena sveglio. 
-Ti disturbo? In effetti è prestino, ma volevo salutarti prima di partire e...- ma non mi fece finire, come suo solito.
-Prima di partire? Perché, parti oggi? Di già, ma scusa non è presto?- sembrava in stato confusionale, era quasi buffo.
-Ero venuto solo per chiarire. Ora vado anche perché è stata una decisione improvvisa quella di venire qui, non ho vestiti e soldi dietro, perciò...-
-Ma, almeno salutiamoci come si deve, no?- non ebbi il tempo di obbiettare. -Ok, allora ci vediamo al Central Park, tra...faccio più presto che posso! Tanto a te viene vicino, a dopo!- mi chiuse il telefono in faccia e mi dovetti avviare a Central Park, che lo volessi o meno.


Mi sedetti su una panchina al centro del parco e aspettai più di venti minuti. Stavo per andarmene, altrimenti avrei perso il volo, quando in lontananza vidi un puntino che agitava la mano.
Arrivò che sembrava aver fatto una maratona e si fermò piegata in due e con il fiatone.
-Ce l'ho fatta!- fece alzando un braccio in segno di vittoria.
-Si, ma sbrighiamoci che il mio aereo non mi aspetta.-
-Si, perché casomai per il grande Joe Jonas non aspettano.-
-Dai sul serio!-
-Scusa, scusa...ho pensato tutta la strada cosa dire e adesso non mi viene in mente niente. Cioè io sono venuta più che altro a convincerti a restare più che a salutarti in realtà, non voglio che te ne vada così presto.- disse coprendosi gli occhi per il sole, poi imbarazzata mi si avvicinò e mi abbracciò.
.Hei, cosa sono tutte queste smancerie? Di solito non facciamo così!-
-Una volta facevamo così, quando a tutti e due importa preservare la nostra amicizia!- esclamò seccata lei.

-Demi sbaglio o stai parlando con uno che si è messo in viaggio la notte dalla California per venire fino a NY solo per parlare?- le ricordai offeso.
-E adesso te ne vai senza una risposta!- mi accusò.
-Ah, questa è buona, sei tu che non vuoi darmela!- mi prendeva in giro?
-Ma tu...- sembrava non trovare una parola abbastanza offensiva -...non ti sforzi neanche un pochino!-
-Demi io accetto la tua scelta, se non vuoi dirmelo io me ne sono fatto una ragione, e poi non sono venuto solo per questo...- abbassai la testa e lei sembrò già ipnotizzata dal discorso -Te l'ho detto mi mancavi, è stato quasi un attimo di follia, ma non me ne pento!-
-Uffa, tu e la tua stupida e tra l'altro anche nuova maturità!-
-Demi!-
-Ok scusa scusa, però ti voglio chiedere una cosa.-
-Sentiamo.- feci seccato.
-Vorrei il permesso per accompagnarti all'aeroporto...- alzò lo sguardo speranzosa.
-Ma allora vuoi proprio essere beccata! Cioè appena ti passerei una mano sulla spalla, anche solo per sbaglio, ci darebbero per sposati! Sai NY, aeroporto, Joe Jonas e Demi Lovato, tutti e due lontani dalla città in cui vivono, ma “casualmente” insieme e senza un apparente motivo, soprattutto da parte mia, per stare qui!-
-Oh ma dai che ipocrita! Fino a qualche tempo fa non ti sarebbe importato...oppure...- mi guardò con aria accusatoria.

-Oppure cosa?- dove voleva andare a parare?
-Ti piace qualcuno, vero? Si, si ora si spiega, ti piace e quindi non vuoi che si possa fraintendere! Bhe, sai cosa? Non mi importa, è la tua vita ed è giusto, neanch'io vorrei che girassero voci del genere se...hei, ma dove vai?- chiese sbalordita quando si accorse che me ne stavo andando.
-Ho un aereo che mi aspetta e non ho tempo da perdere- dissi senza neanche girarmi, ma sentii dei passi veloci dietro di me. Quando mi raggiunse mi fermò e io mi girai con aria di sufficienza.
-Hai mai pensato ad una carriera come scrittrice? Sai hai molta fantasia, potresti sfruttarla- le suggerii mettendole una mano sulla spalla, lei la tolse arrabbiata.
-Joe, dai in fondo ti chiedo solo di accompagnarti...-
-D'accordo, ma devi smetterla con questa storia stupida!-
-Ok te lo prometto, adesso andiamo che parte l'aereo!- rispose eccitata. -Sai, è davvero incredibile quanto sei lunatica!- le dissi a voce alta mentre lei saltellava alla "Heidi" attirando inevitabilmente l'attenzione dei passanti. Salimmo tutti e due sul taxi e ci dirigemmo verso l'aeroporto. Arrivati a destinazione lei prese qualcosa al bar, mentre io imbarcavo la mia unica valigia, poi mi diressi verso di lei e tenendo sempre la sciarpa ben avvolta e il cappello eccessivamente calato verso la faccia parlammo un po'.
-Ma pensi davvero che valga qualcosa travestirsi così? In fondo qualche fan che può fare? E poi comunque io sono allo scoperto, mi immagino già il titolo 'Demi Lovato incontra uno sconosciuto e tra i due sembra esserci del tenero. Non vi ricorda un po' il tanto famoso Joe Jonas? Forse questa volta la nuova star della Disney, non potendo avere l'originale, si accontenterà di un sosia'-e dicendo questa frase fece il segno del titolo come fosse uno striscione.
-E' più meno il classico articolo che puoi trovare in edicola!- continuò giustificandosi dopo aver visto, o meglio intravisto, la mia espressione, perché così coperto sembravo mio nonno.
-Comunque così sono irriconoscibile.- affermai convinto e fiero delle mie doti di trasformatore.
-Se lo dici tu...- fece lei poco convinta.

-Può darsi che non riconoscano neanche te...- feci con un sorriso ironico, lei mi guardò confusa.
-E perché mai?-
-Bhé io credo che per la fretta ti sia dimenticata di pettinarti, truccarti e tutte quelle cose che fate voi donne prima di uscire.-
-Oddio, perché non lo hai detto? Faccio così schifo? E' che non volevo fare tardi.-
-Lo apprezzo.- e poi cominciai a ridere come un pazzo.
-Che ti ridi, stupido!-
-Scusa, comunque sei bella anche così, quindi non preoccuparti.- Feci con aria noncurante anche se quello che avevo appena detto mi era costato un po' di fatica.
-Grazie!- sembrava in procinto di dirmi qualcosa -...non so se dirtelo o meno...sono definitivamente una stupida perché visto che non voglio che tu parta, potrei stare zitta, ma credo che tu debba imbarcare...- sembrava maledire se stessa, mi girai preoccupato.
-Oh si hai ragione, andiamo.- scendemmo dagli sgabelli e ci avviammo, dovetti togliere cintura orologio e tutte le altre cianfrusaglie.
Stavo andando verso l'uscita per l'aereo, ma Demi chiese all'addetto. -Scusi, so che non dovrei farlo, ma potrei passare per poter salutare il mio amico?-
-Lei è Demi Lovato? Mia figlia mi assilla con la sua musica! Facciamo una cosa, io la faccio passare e lei mi fa un autografo, così potrò ricattarla e non mettere l'audio così alto? Ok?-chiese lui emozionato alla sola idea, Demi sembrava confusa.
-Certo.- poi passò e intercettò il mio sguardo sconvolto.

-Che c'è?-
-Ah, Demi così mi diventi appiccicosa!- le feci, lei sembrò mortificata.
-Dai scherzavo, comunque come mai tutte queste premure?-
-Te l'ho detto, non voglio che te ne vai! E se devi proprio farlo, ti tormenterò fino a quando non sarai salito la sopra!- fece con fierezza.
-Mi sa che è ora, allora...ci vediamo?-
-Si...ci vediamo, presto?-
-Non lo so, io devo ancora finire il World Tour in europa, ma per Dicembre sarò già libero. Quindi posso organizzare una festa per Natale o capodanno...vedremo.-
-Capito bhé spero sia fantastica come le altre.- poi mi abbracciò con trasporto, mi dovetti abbassare un po', visto che per la fretta di venirmi a trovare si era dimenticata di mettere i tacchi.
-Telefonami...- sembrava una supplica -Certo che ti telefono! Credo sia ora di staccarci...-
-Per forza?- credimi neanche io lo voglio, è la cosa che voglio di meno al mondo.
-Si...- ma perchè? Non riesco mai a dire quello che voglio.
-Ok, certo, ovvio...- si staccò molto poco convinta e mi diede un lungo bacio sulla guancia, il mio cervello era andato a farmi benedire, sarebbe dovuto durare più a lungo.
-Allora io vado...mi mancherai- lei annui e poi mi voltai. Una volta sull'aereo la guardai dal finestrino ma non c'era, stava autografando un bigliettino, poi si affacciò di nuovo e mi sembrò di vedere qualcosa luccicare sulle sue guance. Poteva essere una lacrima, mai dopo mi resi conto che probabilmente era solo il riflesso del vetro, mi girai troppo presto per vedere che si era passata il dorso della mano sulla faccia.


Il viaggio fu tranquillo, ma non riuscivo a togliermi il suo viso dalla mente, avevo un brutto presentimento, mi sembrava quasi che fosse stato un addio.
Quando arrivai a casa, mia madre mi saltò al collo.
-Finalmente! Insomma sei stato immaturo e superficiale, che ti è saltato in mente?- andammo avanti così per un po'.
-Che hai detto agli altri?- chiesi per sapere come comportarmi.
-Che sei andato a passare il week-end con Alex...-
-Alex?- chiesi perplesso
-Si, ti ricordi? Il tuo compagno di liceo!-

-Oh, si scusa!-
Dopo un po' scese Nick -Fratello, andato bene il pigiama party?- fece ironico. -Non era un pigiama party tonto!- gli risposi guardandolo con sufficienza.
-Ti sembro una femminuccia? E non fare quella faccia sai...smettila, smettila!- dissi, poi tra le risate facemmo una dose di un po' della nostra sana lotta finta giornaliera.
-E poi si chiedono perché è il primogenito quello che deve avere tutto!- esclamò fiero Kevin mentre scendeva le scale, guardando lo spettacolino che avevamo messo su io e Nick.
Poi guardò la mamma supplicante -Oh, ma siete una mandria di cavernicoli! No, non ti darò il permesso per buttarti nella mischia!-
-Ma mamma! Sono grande ormai! E poi perché loro lo possono fare e io no?- fece con il broncio finto.
-Proprio perché sei il più grande qui dovresti dare l'esempio e poi lasciali sfogare, almeno a cena saranno distrutti così staranno zitti e non mi provocheranno l'ennesimo mal di testa!- le sue previsioni erano giuste, perché a cena, tra i pensieri, il viaggio e la lotta non mi reggevo più in piedi. Insieme, mangiammo in silenzio, poi salii nella mia stanza e crollai in un sonno pesante.

Mi svegliai cadendo dal letto per lo spavento, Nick e Kevin erano entrati nella mia stanza urlando.
-Joe, guarda qui! Questa è nuova!- disse Kevin tutto eccitato porgendomi quella che sembrava una rivista, ero piuttosto assonnato.
-Ah, lascia stare leggo io!- disse seccato lui vedendo che non riuscivo neanche ad alzarmi da terra.
-'Demi Lovato incontra uno sconosciuto e tra i due sembra esserci del tenero. Non vi ricorda vagamente il tanto famoso Joe Jonas? Forse la star della Disney, non potendo avere l'originale, si accontenterà di un sosia.- lesse facendo la tipica voce delle pettegole di paese. 
-Capito? Hahahah! Guarda, ma chi è questo qui? E che ha Demi ai capelli?- chiese pensieroso il maggiore.
-Sempre molto delicato Kevin!- fece Nick.
-Probabilmente non ha fatto in tempo a pettinarsi...non sapevo che Demi fosse a NY..-continuò.
-Oh, si ho visto un intervista l'altro giorno con quella Stephany Walker dove ha detto che rimaneva un po' in città.- li informai con aria noncurante.
-Demi intervistata? E non ci hai chiamati? Fratello mi deludi! Sai quanto mi piace vederla torturarsi le mani per il nervosismo, è sempre esilarante!- esclamò Kevin con aria sognante di chi si perde nei propri ricordi. -Non lo ha ancora superato, eh?- chiese Nick.

-Bhé, considerato quello che ho visto no, però credo che si stia sforzando.- dissi ridendo.
-Non è mai stata molto a suo agio, fin dal suo primo provino, te lo ricordi? Poi quando ha visto che c'eravamo anche noi...è strano pensare che ora ci conosce così bene...-
-C'è da considerare però che durante il provino, anche se era nervosa, ha fatto colpo...- gli ricordai io.
-Demi ha talento, non poteva certo essere un po' di nervosismo a fermarla!- esclamò Kevin.
Io e Nick annuimmo borbottando qualcosa.
-Che altro dice l'articolo?- chiesi curioso.
-Allora ti interessa sapere con chi esce Demi...!- insinuò Kevin sorridente. Lo guardai male e Nick lo incitò a leggere. -'La diciassettenne Demi Lovato (20 Agosto 1992 Dallas, Texas)'-
-Questa parte la potevi saltare!- dissi io guardandolo male.
Continuò ignorandomi.

-'Si trovava all'aeroporto di NY ieri mattina insieme ad uno sconosciuto ben travestito per salutarlo prima della partenza per il volo diretto a Los Angeles. I due sembravano molto intimi ed hanno discusso allungo prima della partenza. Demi ha poi dato al misterioso ragazzo un lungo e appassionato abbraccio ed un altrettanto lungo bacio sulla guancia, è uscita dall'aeroporto piangendo senza ritegno, con i capelli scompigliati ed un abbigliamento decisamente non adatto. Che il ragazzo abbia conquistato il suo cuore tanto da trascurare il suo aspetto fisico è ormai quasi ovvio, ma non notate la somiglianza con Joe Jonas, sua co-star in Camp Rock e Camp Rock 2: The Final Jam? Può darsi che Demi, non potendo ottenere il cuore del mezzano dei Jonas Brothers, si sia accontenta di un sosia che possa soddisfare il suo vuoto affettivo?'-finì Kev con aria diplomatica.
-Oh, ma andiamo è un idiozia!- esclamai io sbattendo la rivista in un angolo della stanza.
-Forse è esagerato, ma può darsi che siano amici, Joe è realistico. Tutta quella cosa del vuoto affettivo è una stupidaggine, ma può darsi davvero che...-
-Oh, fidati non c'è niente tra quei due!- dissi con l'aria di chi la sa lunga i miei fratelli mi guardarono straniti.
-Sarà. Comunque è meglio che ti vesti dopo colazione dobbiamo cominciare a fare le valigie che il World Tour continuaaaaaaaaa- fece con aria teatrale Kevin.
-Si certo certo! Ora andate- dissi incitandoli a lasciarmi solo.
Stavo per rimettermi sotto il cuscino, ma a quanto pareva mi era arrivato un messaggio. Con la vista ancora appannata presi il cellulare dal comodino e lessi. 
-Hai visto la prima pagina dei gossip su praticamente ogni rivista americana? Ci sono io con uno sconosciuto sosia di Joe Jonas, lo conosci? ;)-
sorrisi e mi rimisi sotto le coperte. Non avevo fatto caso alla parte dell'articolo che diceva 'piangendo senza ritegno'.
  
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