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Autore: devilrose1982    13/06/2011    2 recensioni
WEDDING N'ROSES:
"Ormai è ufficiale la notizia del matrimonio tra il leader dei Guns n'Roses Axl Rose e la chitarrista degli Stills Cecilia Conti.
La notizia, già trapelata nei giorni scorsi era stata più volte smentita dai diretti interessati.
L'ufficialità è arrivata solamente nella mattinata di ieri: è stato reso noto infatti direttamente da Axl Rose che la coppia convolerà a nozze il prossimo 5 giugno.
I due, che si sono conosciuti durante la tournè negli Stati Uniti della rockband italiana, sono fidanzati dalla primavera scorsa.
Il cantante non ha fatto pervenire ulteriori dettagli; solamente che la cermonia avverrà nella sua villa a Malibu in forma strettamente privata e con pochissimi invitati."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Martedì notte, una qualunque nottata di inizio novembre, il cielo brontolava e gocce di pioggia fitte imperlavano i vetri, c’era uno strano silenzio nella villa.
Cecilia non c’era, era lontana migliaia di chilometri e chissà costa stava facendo in quel momento, il suo telefono era irraggiungibile, chissà se stava dormendo o se anche il suo pensiero era rivolto al marito, come quello di lui era solo ed esclusivamente per lei.
Axl era seduto sul divano, pallido in volto e lo sguardo perso, fisso a rileggere quelle poche righe illuminate sul display del cellulare.
Da due ore se ne stava immobile a fissare lo schermo del telefono e rileggere quel messaggio, continuava a leggere e rileggere quelle poche righe frastornato, non riusciva a pensare ad altro se non quello che sarebbe successo.
Dopo.
Da quel momento in poi.
La sua vita sarebbe cambiata, per sempre, in fondo era quello che voleva, che aveva sempre voluto, forse, ma allora perché ora si sentiva così insicuro di tutto.
Erano passati due mesi dalla cerimonia del loro matrimonio, Cecilia l’aveva cambiato, l’aveva aiutato ad essere una persona nuova, una persona migliore ma ora si sentiva terribilmente insicuro.
Posò il cellulare sul divano, si versò del whisky nel bicchiere e si fermò a guardare attraverso le vetrate della sala la pioggia che scendeva come un velo sulle luci di Los Angeles, si avvicinò al pianoforte, ne percorse con la mano la superficie liscia e perfetta del legno, non aveva in mente qualcosa di preciso da suonare, ma chiuse gli occhi e mentre con la mano sinistra reggeva il bicchiere colmo di liquido ambrato con l’altra vagava a casaccio sui tasti del piano.
Poggiò il bicchiere a terra e si sedette a suonare, ogni volta tornava sempre lì, quando era giù di morale, si sedeva al pianoforte e continuava a suonare all’infinito la loro canzone.
Faceva sempre così quando doveva liberare la mente, beh, non sempre così, c’era stato un tempo in cui avrebbe perso le staffe non potendo avere il pieno controllo della situazione ma ormai quello era un periodo lontano.
Non riusciva a trovare pace nemmeno al pianoforte, finì in un sorso tutto il whisky, senza neanche gustarlo, gli bastava sentirlo bruciare giù per la gola per esorcizzare tutto il suo smarrimento.
L’unica cosa sensata che riuscì a pensare fu che doveva partire.
Subito.
Salì le scale senza preoccuparsi che fosse ormai notte fonda, entrò nello sgabuzzino alla disperata ricerca di una valigia,  ne prese una a caso, poi accese la luce della cabina armadio e iniziò a riempire la valigia con i primi vestiti che riuscì a trovare sotto mano.
La riempì fino a farla scoppiare e appena fu pronto la trascinò fino all’ingresso, era il turno delle chiavi della macchina, mise a soqquadro mezza casa per riuscire a trovarle, si riscoprì se possibile ancora più isterico del solito, andò alla cassaforte e ne tirò fuori il passaporto, rilesse per la milionesima volta il messaggio e perso in quelle frasi non si accorse nemmeno dell’arrivo di Beta nella stanza
“William, cos’è tutto questo rumore? Ti sentivo fin dalla dependance…ma stai partendo?” domandò stupita non appena notò il passaporto tra le sue mani e la valigia vicino alla porta.
Lei era la sua assistente, la sua segretaria, un surrogato di madre, a lei diceva tutto ed era sempre lei ad organizzare tutto, strano che stavolta non le avesse detto nulla
“Non mi avevi detto niente, non sapevo che saresti partito”
“L’ho appena deciso” rispose secco, senza aggiungere altro.
Sembrava strano, più del solito e il tono della sua voce era tremante, preoccupato
“William, è tutto a posto?”
Era tutto a posto? Non riusciva nemmeno lui a capirlo, il misto di emozioni contrastanti che provava non avrebbe saputo spiegarlo.
Di getto avrebbe risposto che si, era tutto a posto, ma non ne era poi così tanto sicuro.
Sembrava spaventato da qualcosa, ma non riusciva nemmeno lui a spiegare come mai.
Provò a raccontare a Beta quello che era successo, ma le parole gli si bloccarono in gola senza riuscire ad uscire, allora le passò il cellulare, avrebbe visto lei di persona cosa stava succedendo, iniziò a leggere il messaggio e rimase di sasso, l’espressione stupita, meravigliata, nemmeno lei riusciva a credere a quello che stava leggendo, si pulì gli occhiali e lesse di nuovo
“Mah… hai visto il messaggio… William…”
Annuì  “Devo andare da lei” ripetè “Ho bisogno di andare da lei, subito”
“Vuoi che ti accompagni?”
“No, non le dirò nemmeno che la sto raggiungendo, salterò sul primo volo, ho visto che ce n’è uno tra un paio d’ore, sarà una sorpresa per tutti”
“Ok, in bocca al lupo”
Dal momento stesso in cui il suo aereo si staccò dal suolo e per tutto il viaggio non riuscì a pensare ad altro, sentendosi più sollevato ogni momento che si avvicinava a lei, continuava a leggere e rileggere quel messaggio, ogni volta stupendosi di cosa vedeva scritto
 
“Non sai quanto non avrei mai voluto dirti queste parole e di quanto mi pesi dirtelo per sms, ma in questo momento c’è un oceano tra di noi e non potevo aspettare di rivederti per dirtelo di persona, guardandoti negli occhi come avrei dovuto, come sarebbe stato giusto… Congratulazioni Signor Rose: tra circa 225 giorni diventerai padre!”


Eh si, siamo arrivati alla fine!
   
 
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