“Avanti” disse la voce di Silente prima che lei potesse
bussare alla porta. “Cara, cara Lily. Come stai? Spero il viaggio non sia stato
troppo faticoso.”
“no, tutto bene professore.”
“mi dispiace molto per la tua amica Helga” disse lui con
sincerità.
“non importa. Non è colpa sua e ormai è successo” sembrava
una cantilena imparata per forza durante gli anni.
Ne seguì un lungo monologo da parte del preside, che parlava
in dettaglio della scuola, degli insegnanti, di Harry, di Sirius e molte altre
cose.
“vediamo se ho capito bene” disse alla fine Lylith dopo quel
discorso cercando di tirare le somme. Era quasi ora di cena e non mangiava da
quella mattina, perciò voleva finire subito e scendere nelle cucine, almeno per
un po’ di the.
“dovrò dividere le lezioni con Severus.”
“esatto. Un giorno lui insegnerà una pozione con il metodo
tradizionale, l’altro tu spiegherai la stessa pozione con il metodo
alternativo, chiamiamolo così.”
“non credo sarà facile. Ho visto poco fa Severus.”
“oh capisco. Non importa. È molto professionale nel suo
lavoro” rispose il preside con uno sguardo appena divertito.
Lylith non fece altre domande al riguardo.
“ok. E verrà ad insegnare anche Remus.”
“esatto”
“…e vorrebbe che non dicessi immediatamente ad Harry chi
sono.”
“si, direi proprio di si. Tutto a tempo debito. Ritengo che
sia più saggio…quasi sicuramente lui non si ricorda di te.”
“non credo gli sfuggirà che mi chiamo come Lily.”
“all’inizio devi fargli credere che sia pura coincidenza.”
“non mi va di mentirgli.”
“dobbiamo proteggerlo.”
“da Sirius?”
“…anche.”
“andiamo! Sono sicura che non vuole uccidere Harry! Lo
conosco, lui non poteva sopportare di stare rinchiuso ed è riuscito a
scappare!”
“per favore, Lily.” La ammonì Silente con una punta di
durezza nella voce. Lei si morse un labbro nervosamente.
“e in un ipotetico futuro racconteremo tutta la verità.”
Aggiunse.
“si, grazie. A proposito, è quasi tardi, perché non vai a
sistemarti nella tua stanza e poi vieni a cena? Devi essere affamata”
“…grazie. La mia stanza…”
“è esattamente sopra l’aula di pozioni.”
“d’accordo. Grazie. A dopo”
Poco dopo aveva sistemato l’armadio e la scrivania e si stava
facendo un bagno caldo. Decise di accettare la proposta di Silente per non
essere scortese e così alle otto meno un quarto andò in sala grande per la
cena.
La sala era vuota eccetto per un tavolo rettangolare, al
quale stava Silente a capotavola, alla sua destra la prof.ssa McGranitt, alla
cui destra stava Severus, accanto una donnina con grossi occhiali e migliaia di
scialli con perline addosso (Severus non sembrava affatto contento di trovarsi
accanto a lei), dopo questa stava il professor Vitious e a seguire la prof.ssa
Sprite e altri professori che non conosceva. C’erano alcuni posti vuoti e per
non fare l’asociale, si sedette di fronte la donna con gli scialli, alla destra
di Hagrid. Meglio di Gazza, seduto all’altro capotavola, che la guardava
scontroso (forse ricordando qualche guaio in cui si era cacciata ai tempi della
scuola).
“sono troppo in ritardo?” si scusò subito sedendosi, visto
che erano già tutti presenti.
“ma no, ma no, figurati. Questo è l’eccellente corpo insegnanti della scuola, più il signor Gazza e la nostra bibliotecaria, madama Pince, anche se il professor Lupin arriverà solo con l’espresso il primo settembre.” Rispondemdo al suo sguardo interrogativo avendo notat la mancanza dell'amico.
“Questa invece è Lylith Evans.
Alcuni di voi la ricordano naturalmente. Nonostante la giovane età è molto
preparata. Un po’ come Severus” aggiunse con un sorriso prima di presentarle
gli altri insegnanti. In effetti Lylith notò che lei e Severus erano i più giovani,
insieme alla prof.ssa Cooman, la donna sedutale di fronte, di pochi anni
più grande.
Al secondo piatto Lylith aveva già raccontato di cosa si
occupava e aveva descritto a grandi linee i suoi viaggi. La maggior parte la
ascoltava interessati, Severus però continuava a tenere lo sguardo fisso sul
piatto.
“ah!” fu interrotta dallo squittio proveniente dalla Cooman,
che indicava una sagoma alle sue spalle.
“oh,
niente di cui preoccuparsi Sibilla. È Humus, il mio
barbagianni. Preferisce starmi intorno che con gli altri uccelli.
È un po’
solitario, ma un buon compagno. E poi è perfetto per il clima
nordico…non ho mai visto altri uccelli percorrere così
grandi distanza in un tempo relativamente breve.”
“ma…ma cara! I barbagianni portano molta, molta sciagura! È
l’uccello più sconsigliato! È un uccello dei più oscuri! Mi domando… cosa ti
spinge a tenerlo con te così vicino?”
“oh mio dio. Insegni divinazione o superstizione? Forse per
‘oscuri’ intendevi ‘notturni’? comunque siamo molto affezionati. Mi è stato
regalato da una cara amica e mi ha più volte indicato la via attraverso
sentieri immersi nella neve. Mi ha portato fortuna”
A questa risposta
“quindi” esordì Vitious per cambiare discorso “tu sai inserire il potere di una pozione nelle pietre?” e continuarono la conversazione.
I giorni seguenti passarono velocemente, Lylith trascorreva
il tempo a preparare le cose per l’anno scolastico o nella sua stanza, o
nell’aula di pozioni cercando di non avere gli stessi orari di Severus, che
vedeva spesso e che ignorava, nonostante le camere fossero separate solo da un
corridoio, o davanti il lago nero. Era andata qualche volta pure nella foresta
proibita con Hagrid, cosa che non era sfuggita alla Cooman, che non perdeva
occasione di utilizzare la sua Vista su qualcuno che ancora non ci era
abituato.
“Cara, lascia che ti predica il futuro! Devi essere preparata a quello che ti aspetta!” era solo una delle frasi che le rivolgeva. Severus sembrava gradire questi momenti in cui Lylith si infastidiva ma replicava con ironia (simile alla sua in effetti, cosa che li aveva uniti fin da bambini) a quella stravagante lunatica, che irritava tutti con le sue profezie da quattro soldi.
LO
SO, LO SO, QUESTO CAPITOLO è UN PO' PICCOLO E PURE UN PO'
INUTILE, SCUSATEMI!!!! MA I PROSSIMI SPERO SARANNO SODDISFACENTI!
XDD UN BACIONE A TUTTI <3 <3