Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: DumbledoreFan    14/06/2011    14 recensioni
"Darren Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato. Dal primo momento in cui si erano conosciuti, era scattato qualcosa. Una sintonia, un’affinità, una complicità. Erano diventati amici affiatati legati da interminabili ore di maratone di Star Wars e altre decine di cose decisamente da nerd che condividevano. Quando erano insieme parlavano sempre fitto fitto e molto spesso le persone accanto a loro li guardavano confusi non riuscendo a capire cosa stessero dicendo e perché ridessero tanto quando erano insieme.
“Sei cretino?! Come fai a dire una cosa del genere?! LUI E’ UN EROE!”
“Tu sei cretino, proprio come lui! Ma quale eroe, è un incapace a cui qualcuno deve sempre salvare le chiappe!”
Darren Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato, fino ad ora."

E se Chris e Darren venissero a conoscenza del delirante fandom CrissColfer? E se decidessero di fomentarlo volutamente ed entrare a farne parte? E se si facessero prendere un po' troppo la mano, presi dall'entusiasmo? FF ad alto tasso comico, lettore avvisato...
{Chris Colfer/Darren Criss}
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'CrissColfer? Cos'è, si mangia?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti!! Ed eccomi con un altro capitolino xD In questi giorni sono stata via ma ce l'ho fatta comunque a scrivere...ora, non so se riuscirò a postare il nuovo capitolo prima di giovedì (non so se lo sapete, ma EFP cambia server, o qualcosa del genere, e quindi quel giorno non funzionerà...). In quel caso slitteremo al week end ^^ Farò il possibile comunque, non vi abbandonerò! Ora, dopo queste informazioni di servizio, vi lascio!
Enjoy!




“Ragazzi buon giorno!! Stamani sono pieno di energia, spero che anche voi siate carichi!” esclamò un pimpante Ryan Murphy mentre entrava nella sala prove con gli occhi puntati su una bozza di copione.

Nessuno rispose.

Il produttore, quando finalmente si accorse che l’unico rumore nella stanza era il frinire dei grilli, alzò il capo perplesso osservando la sala completamente deserta, tanto deserta che non si sarebbe stupito se fosse passata qualche palla di fieno.

Cominciò a guardarsi intorno interdetto, a cercare sotto le sedie, nel bagno, sopra gli armadietti…niente.

I suoi attori si erano dissolti.

Eppure la sera prima era stato chiarissimo: la mattina dovevano ritrovarsi lì per provare la nuova coreografia.

Certo, ora che ci ripensava non era proprio sicuro che tutti l’avessero ascoltato, visto che sembravano davvero impegnati a confabulare fra di loro fitto fitto e a spingere Chris e Darren l’uno contro l’altro. In quegli ultimi giorni si comportavano da bambini più del solito.

Ryan uscì dalla stanza con fare vagamente smarrito, lanciando occhiate in tutte le direzioni per cercare di avvistare qualcuno dei suoi attori.

Chiese ai tecnici delle luci, a quelli del suono, ai costumisti, ai truccatori, agli scenografi…ancora niente.

Sembravano completamente svaniti nel nulla, nessuno li aveva visti. Eppure dovevano esserci, perché quando era arrivato il produttore aveva visto nel parcheggio molte delle loro macchine.

Chissà in quale guaio si stavano cacciando, o meglio, quale guaio stavano architettando.

Sospirò esasperato e cominciò a girare per tutti i camerini, notando sempre più paurosamente come fossero tutti completamente vuoti.

Alla fine l’ultimo che gli era rimasto da controllare era quello di Darren, il più lontano di tutti, e quando arrivò alla porta notò che era socchiusa e che da lì provenivano delle voci anche troppo conosciute.

Si avvicinò dunque a passo di marcia e spalancò la porta.

“AHIA!”

Il guaito di dolore proveniva da Chord, che era a sedere per terra a gambe incrociate proprio dietro la porta.

La scena che si presentò agli occhi di Ryan era abbastanza raccapricciante.

I 13 + 1 componenti del Glee Club erano rinchiusi nel camerino di Darren (andando contro ogni legge della fisica), ed ognuno aveva con sé il proprio laptop.

Erano a sedere sul pavimento, sui tavoli, sulle sedie, sui mobili, e sul divanetto dove era appostato Darren che teneva a sedere sulle proprie ginocchia Chris, e nello spazio tra la sua schiena e il proprio torso il computer, mentre il soprano aveva il suo sulle sue gambe.

Tutti erano concentratissimi nell’osservare lo schermo e battere veloci e frenetici sui tasti, parlando di tanto in tanto per farsi qualche domanda. Erano talmente presi da quello che stavano facendo che nessuno alzò il capo per guardare Ryan, nemmeno Chord, che dopo la botta si era semplicemente rimesso a lavorare con il suo portatile.

“Ragazzi che diamine ci fate tutti qui?!” sbraitò il produttore aprendo le mani interdetto.

L’unico che si degnò di alzare lo sguardo fu Chris, senza però smettere di digitare sui tasti (un’immagine molto inquietante, in effetti). Questo guardò Ryan come si guarda uno strano insetto entrato per disturbare la quiete della stanza.

“Stiamo lavorando” rispose semplicemente il soprano, tornando finalmente a guardare lo schermo.

Il produttore sbuffò sonoramente e si mise le mani sui fianchi assumendo una posa scettica ed esasperata.

“Lavorando? Sapete come dovreste lavorare?! Venendo a fare le prove della coreografia, come vi avevo detto ieri sera!” ribattè Ryan.

“Ora siamo impegnati” replicò Chris sempre concentrato sul suo computer.

Il produttore sgranò gli occhi, osservando uno ad uno i suoi migliori attori (già, proprio loro) starsene incollati ai rispettivi schermi, risucchiati da non si poteva sapere cosa, con le dita che scorrevano veloci o sui tasti o sul mouse.

Ok, erano sempre stati un po’ strani e tendenti al delirio (la loro mania di nascondersi e nascondere le cose, la loro ossessione di fotografarsi anche mentre sono in bagno per pubblicarlo su Twitter), però alla fine erano tutte cose a cui ci si poteva abituare, dopo un po’.

In quei giorni però si stavano rasentando limiti di follia incalcolabili. E sapeva che il motivo che li aveva fatti sclerare così tanto in quelle ultime giornate c’entrava con quello che stava succedendo nel camerino di Darren.

“E di grazia, con cosa siete impegnati? Qual è questa faccenda talmente importante da far slittare addirittura il lavoro al secondo posto?!” domandò seriamente irritato Ryan.

“Stiamo creando un blog CrissColfer”

Eccola la parola magica che in quei giorni aleggiava nell’aria come una perenne ed inquietante presenza che stava diventando sempre più ingombrante.
 
Improvvisamente non si parlava d’altro, non si riusciva a parlare d’altro. Tutti si comportavano come delle fangirl isteriche, e la cosa che lo straniva di più era il fatto che sclerassero paurosamente per Darren e Chris che facevano volutamente delle cose ambigue, per far credere ai fan che stessero insieme, quando questo non era vero.

Insomma, Darren e Chris fingevano, ma gli altri intorno a loro si comportavano come se non lo sapessero, come se anche loro osservassero la situazione dall’esterno.

Che poi, il produttore doveva ancora capire cosa ci trovassero di tanto divertente nel vedere migliaia di commenti deliranti di fan che rischiano l’esaurimento nervoso, ma forse lui era troppo sconvolto da quello che gli scrivevano i Klainer per capirlo.

Ryan sospirò molto rumorosamente lanciando sguardi vagamente disperati ai suoi attori, che erano tornati a comportarsi come se lui non fosse lì e loro non dovessero essere a provare.

“Un blog CrissColfer? Ma qualche giorno fa non vi eravate già iscritti ad un blog del genere?” domandò il produttore, provando a fare il loro gioco, che sembrava l’unica strada possibile per ottenere qualcosa.

“Sì, ma abbiamo capito che ci serve assolutamente la possibilità di controllare in prima persona le notizie e le foto che vengano pubblicate…lì potevamo solo commentare, e non era abbastanza” rispose Darren con il tono più serio che gli fosse mai uscito dalla bocca in tutta la sua vita.

Infatti Ryan rimase particolamente perplesso, e strinse le labbra in una smorfia incerta.

“Ehm…ragazzi…non per essere, ma…non è che state prendendo questa cosa un po’ troppo seriamente?” domandò il produttore dubbioso.

Tutti alzarono contemporaneamente il capo verso di lui, in modo terribilmente inquietante, e gli lanciarono degli sguardi di fuoco.

“Il CrissColfer è una cosa seria!” sbottarono in coro Mark, Naya e Kevin, mentre tutti gli altri annuivano con decisione.

“Sì ma…insomma, non è nemmeno reale!” replicò Ryan ovviamente.

“Appunto per questo dobbiamo impegnarci per far credere che lo sia!” ribattè Chris con altrettanta ovvietà.

“Beh in realtà non dovete impegnarvi poi così tanto, se continuate a starvi in collo” disse il produttore storcendo le labbra.

“Non c’era spazio, e non potevo sedermi sulle gambe di una ragazza…e comunque, non è questo il punto” rispose il soprano alzando gli occhi al cielo.

“Mmmh quindi state creando un blog per traviare le menti dei nostri fan?” chiese Ryan cercando magari di insinuare un po’ di sensi di colpa nei suoi attori.

“Ma hanno cominciato loro!! E tu non ti sei dovuto leggere i commenti dove dicevano che mi facevo cavalcare da Darren!” sbottò Chris incrociando le braccia al petto.

“Effettivamente alcuni non hanno molto tatto” acconsentì il ragazzo riccioluto battendo sulla spalla del soprano. Il produttore tirò l’ennesimo sospiro, questa volta con una nota decisamente rassegnata.

Non c’era proprio speranza di recuperarli…e sapete come si dice, no? Se non puoi batterli…unisciti a loro.

“Avete bisogno di qualcuno che vi faccia la grafica? Avevo un futuro da pubblicitario quando ero più giovane…” fece Ryan con tono vagamente remissivo e accondiscendente.

A quell’affermazione tutti cominciarono ad applauidire ed urlare compiaciuti, mentre il produttore sapeva che si sarebbe amaramente pentito di essere salito a bordo di quella pura follia capitanata dai suoi attori…ma cosa poteva fare altrimenti?

“Sarebbe assolutamente stupendo Ryan! Con photoshop un po’ ce la caviamo, ma non siamo così ferrati con l’HTML…” rispose Darren battendo le mani entusiasta.

“Andrò a prendere il mio portatile, voi vedete di farmi un posticino…” replicò il produttore. Prima di uscire però si voltò e domandò.

“Una curiosità…come l’avete chiamato il blog?”

My life is like CrissColfer: secret, but real” ribattè Chris soddisfatto.

“Il nome è stato una mia idea!” esclamò Naya compiaciuta. Ryan sorrise, poi puntò loro l’indice contro.

“Vi aiuterò, ma ad una condizione…dovete promettermi che non vi farete prendere troppo la mano!”

Tutti si misero una mano sul cuore e dissero all’unisono.

“Non ci faremo prendere troppo la mano”.

*

Decisamente si fecero prendere troppo la mano.

Il blog, dopo neanche una settimana di vita, aveva raggiunto già un gran numero di visitatori da tutto il mondo (Darren aveva insistito per inserire un piccolo riquadro che mostrava le bandiere degli stati e il numero degli utenti che si collegavano).

Avevano creato una rifornita galleria di loro foto, e si erano impegnati nel pubblicare già un bel po’ di post, di cui una buona parte parlava dell’ultima dichiarazione di Darren.

In quella settimana però, la vera attrazione era stata Twitter.

Perché, in attesa dell’intervista di Chris, il resto del cast di Glee aveva insistito per rendersi utile e cercare di fare qualcosa. Ma considerando la stabilità mentale di quei ragazzi, era prevedibile che avrebbero decisamente perso il controllo delle loro azioni.

Avete presente quando la mattina suona la sveglia, e si spegne pensando “ancora cinque minuti”. Perché in fondo, che cosa può succedere di tanto grave, sono solo cinque minuti in più.

Ma poi si riaprono gli occhi e sono le 11 e 30, si è perso la riunione che determinava la salvezza della propria azienda e si viene licenziati. E allora sono cazzi. Già.

Tutto era cominciato con un innocuo, innocente e inoffensivo tweet di Lea che diceva quanto gli sembrassero divertenti Darren e Chris la mattina dopo le loro interminabili maratone di Harry Potter (le quali avvenivano qualcosa come una volta al mese, e Darren si ritrovava sempre un gran mal di schiena a causa della scarsa ora di sonno passata sul duro parquet di casa Colfer).

Lo stamp dello stato di Lea su Twitter era stato pubblicato subito da Mark sul blog, con sotto qualche commento che alludeva ad altri passatempi dei due e ad altre cause del mal di schiena di Darren.

I commenti erano apparsi come funghi, tutti estasiati dall’idea che quei due avessero passato la notte insieme nella stessa stanza (e poco importava se il ragazzo riccioluto era stato scaraventato sul pavimento da Chris che voleva stare più comodo, e che quando si era alzato la mattina aveva rischiato di pestarlo. Ai fan bastava poco per mettergli in testa immagini ben diverse).

Poi era venuto il momento di Kevin, che si era concesso di scrivere che aveva finalmente convinto Chris e Darren a smettere di fare gli asociali, soli in un angolo a dividere le cuffie dello stesso Ipod, e ad unirsi agli altri per una partita a basket.

Questo aveva scatenato una lunga serie di disegni e fotomontaggi, alcuni dovevano ammettere, davvero carini.

A quel punto, anche Mark si era sentito libero di scrivere qualcosa su Twitter, e come c’era da immaginarselo, Mark trovava sempre il modo di esagerare.

Il suo tweet fu breve ma estremamente efficace: “Dobbiamo provare, e Chris e Darren non si trovano da nessuna parte”.

Questo scatenò decisamente il delirio, un’ondata di commenti sclerati e volgari tanto grande e incontrollabile che Mark fu costretto a scrivere, qualche ora dopo “Non si erano persi nelle fogne comunque, erano solo a parlare con RM”, facendo imperversare delusione e scetticismo.

Il colpo di grazia, fu comunque quello di Cory, per colpa della sua stupida mania di fare le fotografie e postarle su Twitter.

Un pomeriggio, mentre tutti erano nella saletta relax ad aspettare che finissero di montare la scenografia, Darren chiese a Chris se poteva fargli spazio sul divano, visto che quest’ultimo era completamente steso mentre leggeva un libro.

Chris aveva alzato le gambe, e quando Darren si era seduto, gliele aveva appoggiate addosso, per continuare a stare sdraiato. Darren aveva sbuffato e aveva appoggiato a sua volta il laptop sulle gambe di Chris, che si era limitato ad alzare gli occhi al cielo ma senza dire nulla.

Cory non poteva certamente farsi scappare un’occasione del genere, così aveva afferrato il suo Iphone, aveva immortalato i due, e aveva pubblicato la foto su Twitter, con scritto “Cosa non si fa per avere un po’ di divano”.

Così scoprirono che le foto avevano un effetto molto particolare sui fan.


Spazio dell'Autrice.

Decisamente ci stanno prendendo troppo la mano xDD Il protagonista indiscusso di questo capitolo è il grande Ryan Murphy, che alla fine decide di unirsi alla banda di crisscolferiani incalliti xDD A suo rischio e pericolo, ovviamente. E Twitter che diventa il palcoscenico del CrissColfer per colpa degli altri pazzi sclerati del cast xD Insomma, via, con questa FF si va sempre peggio xD Spero comunque che vi piacciano questi sprazzi di delirio.

Nessuna precisazione da fare, quindi passo a ringraziare tutte le adorabili persone che leggono e recensiscono la mia storia!

Un bacione a tutti!
   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: DumbledoreFan