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Autore: purple benny    15/06/2011    1 recensioni
la storia parla di una ragazza italiana che si trasferisce in America e dove incontra Jacob i Cullen e altri personaggi
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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(Bea Pov)
Cinque minuti dopo che Adam era andato via arrivarono Serena e Sophie, avevano il fiatone ed erano molto preoccupate.
-Bea stai bene?-disse Soph scrutandomi attentamente.
-Si certo Soph-dissi meravigliata da quel comportamento, e mi incamminai in salotto ma Ena mi spinse via ed entrò prima lei.
-Dov'è Adam?-chiese quasi ringhiando.
-Ehi ragazze calmatevi! Adam è dovuto andare via, ma si può sapere cosa avete?-chiesi arrabbiata.
Le due ragazze tirarono un sospiro di sollievo e si sedettero sul divano.
-Allora che vi prende?-
-No niente e che hai sentito dei killer?-disse Soph.
Annuii.
-Bhè ci eravamo preoccupate-
Sbuffai e andai in cucina e tornai in salotto tornai con due bicchieri d'acqua e li diedi alle ragazze, poi mi sedetti sulla poltrona di mio padre, la sua preferita.
-Allora che stavate combinando?-
-Ah si! Eravamo venute per invitarti alla nostra festa di compleanno. Tieni-disse Sophie porgendomi un biglietto.
Lo presi e l’osservai.
-Ci verrai vero?-
-Ehm non lo so Ena, non me la sento.-
-Cosa? Spero che tu stia scherzando! Tu ci vieni punto e basta!!>>-disse Soph senza accettare obiezioni.
Così mi rassegnai e accettai, poi Soph ed Ena mi salutarono e andarono via.
Quel giorno sembrava un manicomio, del resto era così da una settimana, ad un tratto mi ricordai dei miei cugini.
Oh cazzo dove sono finiti?
Pensai cominciando a cercarli per tutta la casa ma per fortuna li trovai che dormivano sul grande tappeto della mia stanza, così li presi in braccio e li misi a letto.
Dopo tornai nella mia camera, accesi il computer e spedii un po’ di email ad amici e parenti, misi un po’ di musica e cercai qualcosa da mettere per il compleanno di Soph ed Ena. Aprii l'armadio e fui letteralmente travolta dai vestiti così cominciai a dare una sistemata.
Finalmente avevo finito e avevo trovato pure dei vestiti per l'indomani quando ad un tratto trovai la coperta di Jake, o meglio quella che gli avevo dato la prima volta che era venuto nella mia camera, la presi e sentii il profumo di terra di Jacob, quell'odore fece scattare in me tutti i ricordi di quei mesi passati; cominciai a piangere, feci cadere la coperta e guadai la mia cicatrice nella mano che mi ero fatta poco tempo fa, sembrava che mi bruciasse appena pensavo a Jacob.
Ma cosa stavo facendo? Finalmente avevo trovato una persona che mi amava veramente e io l'avevo lasciata?
-Sono un'idiota! Devo andare da lui-dissi prendendo le chiavi della macchina, ero davanti la porta quando mi bloccai.
E i bambini? Non posso lasciarli soli!
Poi la porta si aprì i miei erano tornata, sorrisi e senza dare spiegazioni presi la macchina e andai a casa di Jacob.
Arrivai a casa di Jake, scesi dalla macchina e mi avvicinai alla porta, sospirai e poi bussai; ad aprirmi la porta fu un uomo sulla sedia rotelle, lo guardai , era uguale a Jacob era sicuramente suo padre.
Sorrisi e poi parlai.
-Ehm salve sono Bea un'amica di Jacob è in casa?-
Il signor Black fece un piccolo sorriso poi diventò triste.
-Jacob è scappato di casa.-
Cosa? Jake se ne era andato?
Improvvisamente mi sentii io il mostro, ero stata io la causa della fuga di Jacob, non me lo sarei mai perdonato se gli fosse successo qualcosa si grave; poi una voce o meglio un ringhio mi riportò sulla terra.
-Tu! Sei tu quella che ha fatto scappare Jacob? Quella che gli ha detto mostro?-
Quil si avvicinò a me, era molto arrabbiato e tremava.
-Stai calmo ragazzo mio ancora non puoi trasformarti e poi non è colpa sua.-
Il ragazzo si voltò verso il signor Black.
-Ma Billy è colpa sua se tuo figlio è scappato.-
-No Quil-il signor Black stava per continuare quando lo bloccai.
-No ha ragione Quil è per questo vi chiedo scusa.-detto questo ritornai in macchina e andai via.
Continuavo ad asciugarmi le lacrime, non riuscivo a guidare dovevo fermarmi, così mi andai a sedere su una panchina del parco.
-Bea? -sentii una voce alle mie spalle, mi voltai.
-Ciao Adam-dissi con voce tramante.
-Bea che ti succede?-disse lui avvicinandosi.
-No niente-
-Se non è niente perchè piangi?-
lo guardai negli occhi, li aveva ancora rossi, però in lui non c'era niente che ti potesse far pensare a qualcosa di strano o forse volevo credere così, d'istinto mi venne la voglia di abbracciarlo, e così feci, all'impatto con lui ebbi un brivido lungo la schiena ma non mi soffermai molto a pensarci. Adam ricambiò l'abbraccio, restammo così per una decina di minuti, poi mi staccai.
-Ehm ti chiedo scusa Adam-
-E per cosa?-
-Uno perchè ti ho bagnato tutta la camicia e poi perchè penerai che sono matta-dissi mentre mi sfregavo gli occhi.
-Ma no tranquilla, adesso mi dici cos'è successo?-mi chiese sorridente.
Annuì e partii con il racconto, tralasciando la parte che Jake fosse un licantropo. Appena finii Adam mi abbracciò nuovamente.
-Mi dispiace Bea-
-E si lo so sono un caso disperato!-dissi ridendo.
Poi salutai Adam e tornai a casa.
Appena tornata a casa andai in camera mia e provai a chiamare Edward ma il telefono era spento, così scesi a cenare e poi andai a letto. La mattina seguente mi svegliai presto, presi il cellulare e mandai un messaggio di auguri alle ragazze e poi provai di nuovo a telefonare ad Edward ma niente così telefonai ad Alice ma neanche lei rispose.
Chissà dove saranno, forse sono a caccia.
Pensai mentre scendevo a fare colazione.
-Oh porca miseria!-dissi facendo cadere il cucchiaino dalla tazza.
Mi madre mi guardò preoccupata.
-Che succede Bea?-
-Non ho comprato niente a Soph ed Ena-
-Tranquilla, vestiti e andiamo a Port Angeles-disse mia cugina entrando in cucina.
-Grazie Karen, arrivo subito-
Così finii di mangiare e mi andai a vestire e partimmo per Port Angeles.
Passammo il resto della mattinata a Port Angeles e riuscii a trovare il regalo per le ragazze e in più mi divertii molto con mia cugina Karen, perchè anche se era già madre e tutto il resto sembrava un'adolescente proprio come me, così tornammo a casa e corsi a prepararmi e quando ero pronta presi la macchina e andai a casa delle ragazze.



Salve faccio un breve ringraziamento a tutti voi e un piccolo salutino.
Notte
BennyXD

   
 
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