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Autore: Sacu    15/06/2011    2 recensioni
"Si tratta di una chiave per aprire un Portale per il luogo da cui vengo."
"Se i Drow avessero la chiave non esisterebbero un attimo ad inviare il loro esercito per tentare di conquistarlo."
“Se la tua amica dovesse fallire, presto il nord entrerebbe in guerra."
Ispirato a D&D.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Misao sperava che il Maestro avesse ragione. Il gruppo di Lady Isilrill era passato inosservato per tutta la Via della Costa e pregava di trovarla davvero a Candlekeep. Si presentò alla Porta poco dopo l'ora del pranzo. Era affamatissima, aveva mangiato poco per raggiungere l'amica più in fretta possibile.
Sto cercando Sir Risewind, dovrebbe essere in compagnia di Lord Deneb, una druida e un barbaro. Vi risulta?”
Sì, Lady Misao, sono arrivati quattro giorni fa. Li troverete in qualche locanda vicino alla Biblioteca.” Rispose la guardia restituendole i documenti.
La città era molto pulita, le strade piccole ma senza ostacoli e si respirava un'aria piacevole. Non credeva sarebbe stato così facile trovare la sua amica. “Di tanto in tanto un po' di fortuna non guasta!”
Raggiunto il posto, lasciò il cavallo nella stalla e chiese al locandiere di indicargli la stanza di Sir Risewind. Lui rispose che il mago non c'era, era uscito a salutare dei conoscenti.
Fossi in voi non entrerei signorina, c'è un barbaro lì dentro!”
Vi ringrazio del consiglio, ma devo proprio. Ah, per caso hanno già mangiato?”
Sì, signorina. Il barbaro, Deneb e quella lupa hanno spazzolato tutto. L'Elfa invece non ha toccato cibo, è da ieri che digiuna.”
Misao sentì un crampo alla pancia. Preoccupazione? Fame? Entrambe?
Per favore, ridatemi la sua razione più un'altra per me.”
Arrivò davanti la porta e si appoggiò il vassoio sul fianco sinistro, in modo da liberare la mano e poter bussare. Dall'interno sentì la voce di Deneb.
Brendon, cominciavamo a pensare che volessi salutare tutta la città!”.
Rigel aprì la porta, ma al posto del suo amico c'era un'altra persona.
...Lady... Lady Misao... Vi giuro che non c'entro!”
Di cosa parlate, Lord Deneb?”
Non lo so, ma qualsiasi cosa sia io non ne sono responsabile!”
Non sono qui per te, voglio parlare con Lady Isilrill.”
Keid, che si era alzato preoccupato quando aveva sentito la voce della samurai, si risedette. “Entrate. E' in quell'angolo.” Le disse.
Sarà difficile parlarle, non apre bocca da ieri e non si muove di un millimetro!” aggiunse Rigel.
Misao appoggiò il vassoio sul tavolo e andò verso la sua amica. Era in condizioni pietose, sembrava una bambola di coccio da quanto era immobile.
Isilrill era assorta nei suoi pensieri e non si accorse di Misao fin quando questa si chinò verso di lei. Solo allora tornò in sé.
Misao... tu qui... è successo qualcosa? Ketojan...? Sirio...?”
Stanno tutti bene. Senti, perché non mi fai compagnia mentre mangio qualcosa?”
Veramente io... non ho molta fame...”
Andiamo, ho fatto così tanta strada per venire da te ed è così che mi ripaghi?”
Rigel si stupì dell'abilità con cui Misao era riuscita a convincerla suscitandole il senso di colpa. Lui non ne era capace. Evidentemente, Misao sapeva toccare i punti deboli dell'Elfa.
Isilrill si trascinò fino al tavolo, con Ziwa che non le si staccava di un millimetro. Percepiva lo stato della padrona e le rimaneva accanto.
Rigel era sicuro che si sarebbero messe a parlare fitto fitto di qualche cosa stupida, tipo pettegolezzi su comportamenti ambigui di qualche nobildonna.. Niente di più diverso! Misao diceva di aver visto un tantō bilanciatissimo e Isilrill chiedeva i dettagli sull'affilatura! Era spiazzato, mai gli era capitato di sentir discutere due ragazze sui pugnali come se si trattasse di un gioiello all'ultima moda! Lo trovò agghiacciante. “Devo fare attenzione, o qui finisco a fette!” pensò.
Keid invece fu sorpreso dalla velocità con cui Isilrill ritrovò l'appetito. Loro non erano riusciti a farla mangiare, mentre chiacchierando Misao aveva recuperato il loro feeling e finalmente l'Elfa sorrideva. I suoi occhi però erano ancora tristi.
Ma soprattutto, sia Rigel che il barbaro rimasero a bocca aperta nel vedere Lady Misao, Capitano di Baldur's Gate, comportarsi come una vera ragazzina di sedici anni!
Temevo fosse una creatura costruita dagli Gnomi!” Ma il commento di Rigel non fu udito dalle due ragazze che conversavano amichevolmente. Sembrava quasi non si vedessero da anni, ma in realtà stavano solo creando la giusta atmosfera: Misao sapeva che qualcosa era andato storto a Isilrill e l'Elfa sapeva che se la sua amica l'aveva raggiunta era successo qualcosa di grave. No, non stavano fingendo che tutto andasse bene, stavano solo rilassando i nervi. Era una specie di codice, un'intesa tra loro due.
So che abbiamo passato anche più tempo senza vederci, ma non hai idea di quanto mi sei mancata.” Eccoci. Isilrill aveva dato il via. Fine dei giochi.
Anche tu mi sei mancata. Sono successe tante cose quando sei partita.” rispose Misao.
Adesso anche Rigel e Keid avevano capito. Si entrava nel vivo della questione.
Sapete già che il Custode della Grande Quercia vi ha fatti seguire. Avresti dovuto ascoltare tuo padre quando diceva di non fidarti, che lui stava architettando qualcosa per farti del male.”
Hai ragione Misao. Hai perfettamente ragione, ma ormai è fatta.”
Già. Quello che non sai è che ha rintracciato Danarr e probabilmente l'ha fatto sparire.”
Cosa?”
Non ho prove che sia lui il responsabile, ma Sirio è stato l'ultimo a vederlo e dice che era alla Grande Quercia. Non sappiamo la sorte che gli è toccata.”
Isilrill era preoccupata. “Nyatar non può aver saputo molto, ho fatto in modo che il guardiaboschi non ricordasse...”
L'Elfo non era solo. Era in compagnia di una Drow di Menzoberranzan, una psion.”
No!” Isilrill cercò lo sguardo di Misao. “Dimmi che non è vero! Ketojan mi ammazza! Dopo tutti questi anni in cui siamo stati attenti! Ketojan sarà furioso! E Sirio? E' sicuro che fosse una Drow? Non può essersi sbagliato?”
Misao stava per raccontargli come erano andate le cose, quando rientrò Brendon.
Cosa ci fate voi qui?” chiese rivolto a Lady Misao, ma rispose Isilrill.
E' terribile Brendon! Loro sanno dove sono!”
Il buon umore di Brendon finì. Pensava fosse tutto risolto, che avrebbero riaccompagnato l'Elfa a Baldur's Gate e che sarebbero andati per la loro strada. Quanto si sbagliava! Poi ricordò la sensazione che aveva avuto qualche giorno prima parlando con Quarion, quella che lo avvertiva che non era ancora finita.
Chiuse la porta. “Direi che a questo punto dovremmo fare un bell'aggiornamento completo.”

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Reya non si era accorta di essere stata seguita da un lupo di Nyatar e si era inoltrata nella Foresta Alta seguendo le indicazioni di Ketojan; ma si era persa. Aveva la sensazione di essere già passata da quel punto e stava osservando meglio il cespuglio, quando sentì un rumore e impugnò automaticamente la lancia. Un orso color cannella grande un metro e mezzo le venne addosso senza che lei riuscisse a schivarlo; non cadde per un pelo, ma l'animale le lasciò con gli artigli un lungo segno sulla coscia destra. Reya non aveva intenzione di fargli del male ma neanche di rimetterci la pelle, così cambiò l'impugnatura della lancia e gli sferzò un colpo con la base sotto il mento; preso da dolore, l'orso lanciò un breve lamento e poi tentò di graffiarla, ma fallì, così cambiò strategia e la morse al polpaccio. Non era la prima volta che Reya affrontava un orso e sapeva cosa fare: gli tirò una botta in testa, proprio in mezzo agli occhi, con tutta la forza che aveva.
L'orso lasciò la presa e barcollò inciampando sulle proprie zampe, rinunciando ad attaccare ancora. Allora la Mezzelfa gli si avvicinò sussurrando parole calmanti in druidico e lo accarezzò, lanciandogli poi un incantesimo di guarigione.
Poi si alzò, senza riporre la lancia. “So che ci sei! Non hai il coraggio di mostrare il tuo volto, ma la codardia di mandare avanti un animale ad affrontare un nemico sconosciuto ce l'hai! Mostrati!”
Sentì un fruscio provenire dalla sua sinistra e come si voltò fu quasi accecata dalla visione: era la creatura più bella che avesse mai visto e per poco non svenne. Si trattava di una Ninfa.
Come osi darmi della codarda quando vieni qui armata di lancia? Chi sei?”
Alla vista di quella meravigliosa creatura, la rabbia di Reya svanì.
Il mio nome è Reya e sono una druida del Circolo di Baldur's Gate. Il Capo Druido mi ha inviata a cercare un gruppo di Ninfe, ma mi sono persa.”
Parli forse di Ketojan?”
La Mezzelfa avrebbe voluto rispondere ma non ci riusciva, incantata com'era dalla bellezza ultraterrena della Ninfa. Questa, senza aspettare le parole della druida, si fece più avanti e richiamò l'orso per assicurarsi del suo stato. Reya l'aveva sì colpito, ma poi lo aveva curato. Forse poteva darle una possibilità.
La condusse fino alla Radura dove viveva con le sue compagne e riunitele tutte ascoltarono il messaggio di Ketojan.

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Il gruppetto era intento a decidere cosa fare. Proprio adesso che Isilrill si stava convincendo a rinunciare alla ricerca, ecco che i Drow l'avevano scoperta! Senza considerare che con le informazioni di Danarr il bracciale di Mystril era in pericolo.
Non se lo prendiamo noi per primi.” Keid si sentì osservato: in effetti tutti lo fissavano come se avesse scoperto Matzica.
Be'... Non è una cattiva idea...” aggiunse biascicando Brendon. Era l'ultima cosa che voleva, ma per come si erano messe le cose era indispensabile farlo anche se era preoccupato: già era difficile prima quando la loro posizione non era nota; adesso si era trasformata in un'impresa suicida.
Avete sempre un grosso vantaggio in termini di tempo su di loro.” Suggerì Misao.
Fermi tutti, fatemi capire bene! Fin'ora avete fatto di tutto per impedirmi di completare la mia missione e farmi tornare indietro. E adesso mi venite a dire che dobbiamo andare a cercare quello stramaledettissimo bracciale?”
Isilrill stava provando troppe emozioni tutte insieme ed era vicina a perdere il controllo. Già era di cattivo umore per essersi fatta vedere da Misao in quello stato pietoso; in più era tormentata dal fatto che non potevano lasciare la chiave in mano a Nil'Chaka e non sapeva come uscire da questa situazione. Era arrabbiata col fato che l'aveva portata lì e fino a poco prima il suo scopo era stato quello di tornare indietro nel suo mondo, infatti aveva indirizzato tutte le sue azioni in quella direzione. Poi il destino le aveva fatto incontrare i suoi nuovi compagni; sentiva ancora riecheggiare nella mente le parole di Brendon mentre ricordava come i Drow l'avessero torturata e come Ketojan si fosse preso cura di lei.
E infine questo! Misao con nuove informazioni che contrastavano con l'idea di desistere nella ricerca.
Isilrill sentiva che questa cosa era più grande di lei. Non era spaventata tanto da Nil'Chaka o Zagal di per sé, ma per quello che rappresentavano: si era sempre rifiutata di affrontare quella parte della sua vita ed era andata avanti come se niente fosse; non voleva cancellarla, ma semplicemente non voleva pensarci. E ora che il passato ritornava a galla lei non era sicura di essere in grado di sopportarlo.
Maledizione, ci vorrebbe un Desiderio per cancellare tutta questa storia!” disse con rabbia.
Nessuno sano di mente praticherebbe quell'incantesimo.” Si intromise Brendon. “Non si sa mai quali siano le conseguenze. So perfino di certe città che l'hanno proibito.”
Keid era stufo, con tutto quel parlare si era fatta sera.
Ascoltatemi: è tardi e io ho fame! Se non vi sbrigate a prendere una decisione faccio un bel falò con queste sedie e mi mangio la lupa.”
Diamoci una calmata!” esclamò il mago vedendo Isilrill alzarsi in piedi.
Per come sono le cose, suggerisco di fare in questo modo: raggiungiamo il Tempio di Mystra, avvertiamo il Sommo Sacerdote dell'arrivo dei Drow e poi ce ne torniamo a Baldur's Gate. Concludendo: per alzata di mano, chi è favorevole?”
Il piano fu accettato all'unanimità e con la felicità di Keid ordinarono la cena.


Il giorno dopo si imbarcarono per Athkatla. Sarebbero potuti passare dalle miniere dei Picchi Nebbiosi, ma la strada via mare era più veloce e adesso non potevano permettersi di sprecare tempo.
Misao li salutò dispiaciuta di non poter andare con loro, ma era stata via anche troppo e i suoi uomini avevano bisogno di lei. Sarebbe venuto il momento in cui avrebbe protetto Lady Isilrill con la sua katana, ma adesso i suoi doveri la richiamavano a Baldur's Gate.

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Nyatar aspettava. Era bloccato alla Grande Quercia e aspettava. Aspettava il falco che aveva inviato a seguire l'Elfa; aspettava il secondo lupo che aveva inviato a raccogliere informazioni; e aspettava notizie da Imreenice.
Ogni istante che passava cresceva la sua ossessione per quell'Elfa. In quei giorni soffriva di emicrania da quanto ci pensava intensamente e usciva sempre meno dalla sua abitazione. Il primo lupo era già tornato senza niente di utile e stava quasi per cacciarlo, quando decise di rimandarlo a cercare informazioni in un'altra direzione.
Quel giorno poi non aveva messo fuori neanche il naso, si stava giusto preparando un infuso per affievolire il dolore quando lo sentì: era tornato il secondo lupo.

   
 
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