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Autore: KuroArashi    04/03/2006    1 recensioni
Le vite di quattro ragazzi molto particolari si intrecciano all'ombra del conservatorio Saint Michael, teatro dello scontro decisivo fra le due fazioni più antiche del mondo...
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo, Malinconico, Mistero, Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Trillo del Diavolo

Il Trillo del Diavolo

 

Part 3-Wahr Teufel, Falsch Engel

 

“Vidi poi salire dalla terra un`altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia.Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte;e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d`uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.”

Ap, cap.13                                                                                 

 

 

Alzato il coperchio di mogano, le note de “L’inno alla gioia” cominciarono a scaturire dal carillon.

Lys Eaucroix cominciò a canticchiarne il coro mentre si spazzolava i capelli davanti alla specchiera.

O freuende, nicht diese töne!

Sondern lasst uns angenehmere anstimmen und freudenvollere!

Laurell strinse più forte la catena nel palmo destro, godendosi il gelo dei suoi anelli contro la carne bollente.

Era facile.

Era facile.

Lei non si sarebbe accorta di niente.

Semplicemente un momento prima era viva in camera sua, e un secondo dopo all’inferno.

E quando le avrebbero detto che Laurell Source l’aveva soffocata all’improvviso nella sua stanza, lei avrebbe fatto una faccia incredula.

Perché lei non conosceva Laurell Source.

Non lo conosceva.

Lei.

Freude, schöner Götterfunken!

Tochter aus Elysium...

Si fermò davanti alla porta della sua stanza.

Rimase lì a seguire le venature del legno per qualche minuto, come incantato, cercando di captare i suoni provenienti dall’interno della stanza.

Il corpo teso per la concentrazione di Laurell ebbe un sussulto quando il ragazzo si sentì prendere per le spalle e sbattere contro lo stipite della porta.

Non poté vedere neppure un accenno della persona che gli stava davanti, perché una mano si posò sui suoi occhi, e una bocca si avventò sulle sue labbra, cominciando a baciarlo con foga, facendogli cadere la catena che aveva arrotolata nella mano destra, che si infranse sul pavimento di marmo misto come una cascata d’argento.

Lys si voltò di scatto verso la porta chiudendo con un colpo secco il carillon: le era sembrato di sentire un rumore, come se qualcuno avesse bussato.

Non poteva essere nessuno che conosceva, era troppo tardi, e il coprifuoco era già scattato da un paio d’ore.

Hélèn, la sua compagna di stanza, era dal suo ‘ragazzo del mese’, Aaron, impegnati probabilmente in una qualche attività fisica di dubbio gusto.

Tese di nuovo l’orecchio.

Niente.

Sbuffò spazientita spegnendo l’abat-jour

Laurell smise di dimenarsi e scalciare violentemente solo quando sentì una voce decisamente conosciuta sussurrargli all’orecchio.

-Scherzetto…non riuscivo a dormire…-

Il moro esalò un sospirò per scaricare la tensione accumulata, chinandosi a raccogliere la catena e lasciandosela scivolare in tasca, riportando lo sguardo sul ragazzo davanti a lui.

Hisashi Haruhi era di una bellezza incomparabile.

Ai limiti dell’androgino, aveva una pelle di porcellana, capelli di fuoco e sguardo di ghiaccio, il tutto supportato da una corporatura esile.

Indossava solo una maglietta nera con la scritta ‘Sleepin’ Devil’ decorata da spruzzi color rosso sangue che gli arrivava fino a metà coscia.

-Non preoccuparti, torna nel letto, forza…io finisco di fare una cosa, poi ti raggiungo…-

Il rosso si strofinò gli occhi sbadigliando.

-Lau-chan, perché vuoi uccidere Eaucroix?Lei non ti ha ancora fatto niente…-

-Vedi Hisashi, lei mi ha fatto una cosa davvero brutta in un’altra vita, ed è giusto che paghi…-

-Lei ormai si è addormentata…intendi farlo lo stesso?-

Cazzo.

Lui non era il tipo da fare le cose in modo corretto, ma ucciderla nel sonno, senza possibilità di difendersi, significava cadere in basso.

Molto in basso.

Troppo, per uno come lui.

Uno dei favoriti di Dio.

Cazzo.

-No…per stasera non la toccherò…-

Hisashi sbadigliò nuovamente.

-Su, torniamo a letto…-

Laurell raggiunse l’altro ragazzo, che superava in altezza qualche centimetro, mettendogli un braccio sotto la schiena e l’altro sotto le ginocchia, sollevandolo.

Il rosso si aggrappò al suo collo con entrambe le braccia chiudendo gli occhi.

-Non credere che lascerò correre il fatto che sei uscito dalla stanza senza il mio permesso…domani mattina deciderò che punizione assegnarti…-

Ma quando si chinò per baciargli le palpebre chiuse, il ragazzo dormiva già.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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