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Autore: tosta80    05/03/2006    10 recensioni
E se Sana incontrasse Heric nel posto giusto al momento sbagliato?il loro amore riuscirebbe a superare 10 anni di lontananza?Spero che questa nuova storia vi piaccia!mi raccomando recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un incontro col passato



Sana stava gustando una fetta di torta alla panna, in un locale in centro che aveva appena aperto.
Era vicino al teatro dove da una settimana faceva le prove per un nuovo musical ed era piuttosto carino.
In più offriva la più buona torta alla panna dell’intera città a parer suo, e questo le permetteva di prendersi una pausa rilassante durante la pausa pranzo pranzo.
Quel giorno era vestita in maniera molto semplice,con una maglietta bianca piuttosto aderente con una scollatura a v e un paio di jeans scuri.
Aveva i capelli raccolti in una crocchia con qualche ciuffo ribelle a incorniciarle il viso giovane e fresco.
I suoi occhi espressivi erano sottolineati da un leggero strato di ombretto; le labbra carnose erano clorate da un lucidalabbra alla frutta appena evidente.
Sana era una persona che non amava molto mettersi in mostra,la sua bellezza era naturale con un leggerissimo strato di trucco.
Finita la torta iniziò a sfogliare il Times, alla ricerca di qualche notizia particolare.
Era proprio una stupida…., ogni giorno cercava qualche notizia sportiva su un qualunque campione emergente di karatè con la speranza di scorgere un certo biondino!
La verità era che gli mancava e parecchio!
Nonostante fossero passati 10 anni,nonostante fosse cresciuta e stesse per sposarsi, lui rimaneva nei suoi pensieri, e forse anche nel suo cuore.
-Sono proprio una stupida-pensò all’improvviso cercando di focalizzare nuovamente la sua attenzione sul Times.
-io fra tre mesi mi sposo e lui non lo vedrò mai più- si ripete mentalmente.
Lasciò qualche banconota sul tavolo, mise la rivista in borsa e si alzò,purtroppo proprio nel momento in cui un cameriere con un vassoio carico di bicchieri, stava passando, finendogli praticamente addosso.
Dopo pochi attimi erano entrambi per terra col fondoschiena dolorante, accompagnati dal fracasso del vetro in frantumi.
-mi scusi- dissero simultaneamente senza guardarsi.

S:sono proprio una sbadata mi perdoni avevo la testa fra le nuvole.
Disse la povera ragazza osservando preoccupata tutte le macchie di coca cola sulla maglietta nuova.
Era ancora lì a calcolare i danni quando si rese conto che il cameriere era ancora per terra, paralizzato.
E quando lo fissò si rese conto che i miracoli a volte succedono.


L’aveva riconosciuta subito nonostante il tempo che era passato, nonostante fosse molto diversa,fosse una donna.
Aveva lo stesso sguardo,lo stesso sorriso anche se sembrava un po’ malinconica.
Heric la stava fissando da qualche minuto quando Sana gli era finita addosso.
Era rimasto incantato a vedere la sua figura esile, a sentire il suo profumo frizzante che gli era già entrato in testa.

S:Heic…..
Disse Sana con la voce tremante, come se avesse paura che fosse tutto un sogno, come se dopo averlo pensato così intensamente ora se lo stesse solo immaginando.
Era alto e muscoloso,con i capelli un po’ più lunghi di come se li ricordava.
I suoi occhi erano quelli di sempre, un abisso in cui perdersi, forti sicuri e impenetrabili,forse solo un po’ più tristi.
Sana non riuscì più a trattenersi, gli volò praticamente fra le braccia lo abbracciò e con voce commossa ripete il suo nome più volte.
Una volta superata l’emozione entrambi si separarono a malincuore scossi dall’improvviso battito accelerato di un cuore che aspettava da una vita quel momento.
Sana chiamò il teatro dicendo che si sarebbe presa un pomeriggio di riposo, incurante del fatto che il giorno dopo si sarebbe subita una brutta ramanzina.
Heric invece che aveva quasi finito il turno si sedette tranquillo al suo tavolo osservandola meglio mentre era impegnata al telefono.
Era di una bellezza unica, semplice ed elegante.
Il suo corpo era maturato,solo un cieco non se ne sarebbe accorto.
Era alta, con due gambe lunghe e snelle,un fondoschiena niente male e il seno proporzionato.
Certo non era stata la prima cosa che aveva guardato ma anche lui era un uomo no? E poi vederla così,dopo tanti anni,senza i suoi codini e la sua aria da bambina le aveva dato delle senzaioni che credeva dimenticate.
Sana finita la telefonata l’aveva sorpreso imbambolato a guardarla e sorridendo iniziò a prenederlo in giro.

S: hei Heric tutto bene?

H:cosa? Ah cioè si!

S:sai che non mi ricordo di averti mai visto arrossire devi essere cambiato veramente tanto in questi anni!

H:bhe non sono l’unico ad essere cambiato lo sai che ti trovo proprio bene?(ah quanto è bella)*

S:anche tu hai messo su i primi muscoli vedo ( sei una favola)

H:dai raccontami cosa hai fatto in tutti questi anni?(mi avrà pensato?)

E così iniziarono a informarsi sulle novità delle rispettive vite, e ne avevano di cose da raccontarsi…. Heric notò 2 cose in Sana del tutto nuove:la strana malinconia dei suoi occhi e un diamante piuttosto appariscente al dito.
Il suo cuore iniziò ad accelerare consapevole che quell’anello poteva avere solo un significato:la sua Sana stava per diventare la Sana di qualcun altro, quello era un regalo di fidanzamento era evidente.
Si perché neanche lui aveva mai smesso di pensarla.
Da quando se ne era andata lasciandogli solo una lettera non aveva fatto altro che cercarla ignorando quello che lei gli aveva scritto, anche se dopo qualche anno era stato costretto a rinunciare.
Era solo un bambino e lei poteva essere ovunque.
E gli anni erano passati, lui aveva conosciuto altre ragazzi con la quale aveva acuto storie serie o avventure di una notte, non riuscendo comunque ad essere felice.
Aveva preso la cintura nera con la speranza di vederla apparire dal nulla durante alla premiazione tra i suoi amici di sempre lì dove era sempre stata.
Invece lei non c’era, non c’era più stata e questo lui col tempo lo aveva capito senza per riuscire mai ad accettarlo.
Aveva deciso di trasferirsi a New York per cercare la sua strada, perché sentiva che era giusto così e ora sorprendendo tutti si stava laureando in medicina.
O meglio tentava,perché tra tutti i suoi lavoretti e la palestra ( continuava ad esercitarsi col karatè ), gli restava veramente poco tempo per lo studio.

H:allora quand’ è che vi sposerete tu e il fortunato?
Disse il ragazzo gelido indicando l’anello

Sana imbarazzata non sapeva cosa rispondere, in quei pochi minuti gli aveva fatto un resoconto completo della sua vita dimenticandosi però del matrimonio ormai imminente, com’era possibile?

S:ad agosto fra circa 3 mesi e ovviamente sei invitato!

In quel momento Heric era distrutto perché il destino gliel’aveva fatta incontrare se non poteva essere sua?
Ma i suoi pensieri furono interrotti dal suono del suo cellulare.
Svogliatamente staccò gli occhi da quelli di lei e rispose.
Pochi minuti dopo con lo sguardo preoccupato terminò la comunicazione.

S:è successo qualcosa di grave?

H:ho la casa allagata e il padrone del mio appartamento ha detto che per qualche giorno dovrò trasferirmi da un amico, il problema è che io non ho amici a New York!

S: e io chi sono scusa? Mark starà una settimana a San Francisco per il matrimonio di suo cugino e io...insomma la casa è abbastanza grande per tutti e due no?

Entrambi erano entusiasti dell’idea di Sana, grati a quel pazzo destino che aveva fatto incrociare di nuovo le loro vite!





Che ve ne pare? L’ho scritto di getto quindi è probabile che dovrò fare qualche modifica! Secondo voi cosa faranno quei due nella grande mela un’intera settimana senza fidanzati vari alle calcagna? Lascio libero spazio alla fantasia! Grazie per tutti i commenti!Un bacio a tutti! giuli Ps*nei diaoghi le frasi tra parnetesi sono i loro pensieri anche se probabilmente l'avevate già capito!




  
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