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Autore: Necro    05/03/2006    0 recensioni
Bhè in questa ff ho cercato di creare un Harry che non subisce più le scelte di Silente e che si rende padrone della sua vita!
Genere: Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rialzarsi

 

....Albus Silente abbassò la bacchetta, guardò il corpo di Harry a terra, gli era costata una fatica enorme schiantarlo, ma aveva dovuto farlo non poteva permettere che si sporcasse la coscienza uccidendo due nemici disarmati solo per rabbia, perchè una volta scemata l'ira gli sarebbe rimasto un opprimente peso sulla coscienza, che avrebbe completamente cambiato Harry, e lui non poteva permetterlo. Guardò Lucius Malfoy e Gregory Goyle, ma i due si smaterializzarono all'istante, «Meglio così»penso Silente, una gatta in meno da pelare, concentrò le sue attenzioni su Harry, era il caso di rianimarlo e di spiegargli di Ron, sapeva che Harry non avrebbe preso bene la notizia anzi...ma non  poteva rimandare all'eterno. Forse l'unico modo per stemperare la sua ira era rianimarlo direttamente nella stanza di ospedale di Ron, si doveva essere l'idea migliore, «Weiblich» mormorò e lui e Harry comparirono nella stanza del san Mungo occupata dal più giovane dei maschi della famiglia Weasley, «Innervia» sussurrò ancora e Harry riprese i sensi, boccheggiò un paio di secondi cercando di fare mente locale e capire la situazione, poi si alzò guardò il Preside e con una calma inaspettata disse:«Mi spieghi perchè...», ma poi notò il letto di Ron e si precipitò da lui, non gli importava niente delle spiegazioni di Silente paragonate alla salute del suo migliore amico, che ora era steso su quel letto con un tubicino sottile che gli spuntava dalle narici, una serie di aghi piantiti in un braccio,«Come sta?» domandò volgendo il suo sguardo su Silente, «Si riprenderà...è questione di ore ormai» rispose il Preside per tranquillizzare Harry. «Bene»disse il moro e presa una sedia si sedette accanto al letto dell'amico in attesa del suo risveglio.

Nei due giorni successivi nessuno vide Harry muoversi dal letto del suo amico, si alzava di rado per mangiare qualcosa o per andare al bagno, per il resto si limitava a scambiare qualche rara parola con la Signora Weasley e con i fratelli di Ron, anche loro in quei due giorni erano stati praticamente sempre nella stanza del fratello. Il moro da quelle poche chiacchere che scambiò con i Weasley venne a sapere che a quanto pareva dopo il suo incontro con Harry di un paio di giorni prima Remus Lupin aveva chiesto a Silente di potersi ritirare dall'ordine ed era praticamente scomparso nel nulla senza lasciare traccie, Harry fu alquanto stupito da questa notizia, Lupin come Sirius era uno dei migliori amici dei suoi genitori e ora dopo la morte di Sirius il ragazzo lo considerava la cosa più vicina a un parente che aveva. Si ripromise di tentare di contattarlo, ma più tardi perchè ora non aveva intenzione di muoversi dal letto di Ron. Lui era sempre stato al suo fianco e Harry ora non poteva certo lasciarlo da solo. Riappoggiò la schiena allo schienale della sedia e si rituffò nella lettura dello strano libro che aveva ricevuto per il suo compleanno, quel libro lo attraeva, e quella sigla in fondo all'ultima pagina gli ricordava qualcosa ma non riusciva a capire cosa, era intento a leggere la parte inerente alla trasfigurazione umana, quando notò qualche movimento proveniente dal letto di Ron, si stava svegliando. Subito posò il libro e si avvicinò all'amico, il quale appena aprì gli occhi e lo vide gli sorrise, «Ehi dormiglione...è questa l'ora di svegliarsi?»chiese ironico Harry, Ron tentò di parlare ma quella miriade di tubicini che gli spuntavano da ogni parte del corpo glielo impedivano, «Aspetta vado a chiamare un medimago»e sparì fuori dalla porta della camera, e un secondo dopo corse dentro la signora Weasley, che era uscita un secondo a prendere un succo di zucca e appena vide il figlio sveglio gli saltò addosso soffocandolo in un dei suoi brevettati abbracci stritola ossa, il quale che soffocato come era da i tubicini non poté neanche tentare di divincolarsi, per fortuna in suo soccorso venne il medimago che Harry era andato a chiamare, che gentilmente chiese alla signora Weasley di spostarsi mentre controllava le condizioni del più giovane dei ragazzi Weasley.Nel frattempo Harry pensò di avvisare Hermione, si era sentiti molto spesso in quei giorni, e anche la ragazza era molto preoccupata per l'amico rosso, allora prese il ciondolo che aveva preso abitudine di portare sempre al collo ormai, lo aprì guardò il proprio riflesso tentando di sistemarsi inutilmente i capelli e poi pronunciò il nome della ragazza, passarono un paio di secondi e il suo volto apparve nel ciondolo, «Ron si è svegliato!»disse subito Harry, la ragazza subito sorrise, in quel momento il medimago liberò Ron di tutti i macchinari a cui era attaccato, «Con chi stai parlando?»chiese allora il rosso, «Con Hermione» rispose Harry e poi si avvicinò per far si che anche lui potesse vedere nel ciondolo, Ron sembrò leggermente sorpreso da quei ciondolo, o almeno così pensò il moro, dopo un paio di minuti infatti Ron disse che aveva bisogno di dormire allora salutò Hermione e chiese a Harry e sua mamma di uscire.

Un'ora dopo Harry Potter il bambino che è sopravvissuto era nella sala da tè del San Mungo, tutto preso dai suoi pensieri, anche se Ron non lo aveva mai ammesso lui sapeva benissimo che era innamorato di Hermione, si vedeva lontano un miglio pensò, e questo giustificava la reazione di poco prima dell'amico, quello che però preoccupava Harry era quello che lui provava per Hermione, ma cosa provava lui per Hermione? Era questo quello che non riusciva a capire, era forse innamorato anche lui di lei?No non credava, certo fisicamente lo attraeva molto, ma non poteva esserne innamorato, Hermione era la sua migliore amica! E allora perchè questa estate si era sentito così completo con lei?Perchè non riusciva a smettere un secondo di pensare a lei?Perchè ogni volta che quel ciondolo che gli aveva regalato si infuocava per indicargli che lei lo stava cercando anche il suo cuore si incendiava?Come poteva giustificare questa serie di emozioni?Non sapeva sul serio cosa pensare, però nella sua testa si materializzava la possibilità che questa situazione potesse causare la fine della loro amicizia, se lui si fosse innamorato di Hermione Ron non glielo avrebbe mai perdonato, ma mentre pensava a questo si accorse che era troppo tardi lui era già innamorato della ragazza, e all'improvviso gli sembrò di aver ingoiato una tonnellata di piombo che gli si posizionò all'altezza del diaframma. Se avesse sbagliato con Hermione avrebbe perso in un colpo solo la sua migliore amica e la ragazza per cui aveva perso la testa. Era veramente una situazione critica, e poi se lui non avesse sbagliato con Hermione e lei ricambiasse i suoi sentimenti ci sarebbe stato Ron, Harry non poteva fare un torto del genere a quello che per lui era come un fratello, anche perchè sapeva bene quanto al rosso desse fastidio che Harry fosse tutto quello che lui voleva essere, non avrebbe mai potuto digerire quel tradimento, e allora anche se poi avesse avuto Hermione come avrebbe potuto godersi sul serio la sua felicità?No Harry decise che non poteva perdere il suo amico e che per Hermione era meglio accontentarsi di una semplice amicizia. Forse ora non era quello che voleva lui ma era la cosa più giusta e con il tempo si sarebbe abituato all'idea. E in quel momento notò che era appena entrata nella sala da tè Lavanda Brown una compagna di Harry ad Hogwarts, che lo salutò gentilmente, era una ragazza molto carina, Harry vide che quella ragazza non le staccava gli occhi di dosso, probabilmente per tutte le cose che la gazzetta del profeta aveva scritto su di lui durante l'estate, indicandolo come l'unico in grado di battere definitivamente colui-che-non-deve-essere-nominato,«Come stanno andando le vacanze?cosa ci fai qui?» chiese in fine la streghetta evidentemente intenzionata ad intavolare una conversazione «Sono qui per Ron, è stato coinvolto in un attacco di mangiamorte e tu?» rispose il moro, non aveva particolare voglia di parlare con quella ragazza l'aveva sempre considerato un pò troppo frivola per i suoi gusti, ma sarebbe stato scortese non conversare un pò con lei, «Niente di grave, mio padre ha bevuto una pozione soporifera fatta con dei puffagioli avariati e fa fatica a stare sveglio, nulla di grave. E Ron come sta?»insistettè la ragazza, «Abbastanza bene» rispose Harry, poi calò il silenzio, «Sei molto cresciuto in quest'ultimo periodo sai?sei diventato molto carino» proruppe infine la ragazza arrossendo, Harry rimase di sasso, non sapeva cosa dire, guardo Lavanda, era davvero una bella ragazza, abbastanza alta, lunghi capelli castano dorato, profondi occhi verdi, curve in perfetto ordine per una sedicenne, e in quel momento Harry pensò che se proprio voleva dimenticare Hermione per preservare la loro amicizia tanto valeva che si concentrasse su qualche altra ragazza, «Dici?»sussurrò con voce sensuale dopo qualche secondo di sbigottimento Harry avvicinandosi alla ragazza e annullando la distanza tra i loro corpi, «Dico,dico eccome!»rispose prima di poggiare le sue labbra a quelle del ragazzo, trascinando entrambi in un profondo turbine di baci che durò per parecchio tempo.

 

 

Recensioni please! ciao NeCrO

  
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