CAPITOLO
DUE: “ Il destino che incombe…”
La mattina
lucente di rugiada arrivò feroce come un falco a svegliare tutti gli studenti
di Hogwarts.
I Grifondoro ancora eccitati dai festeggiamenti per aver
conquistato la coppa di Quiddich furono l’ultima casa
che scese nella sala grande per fare colazione:
“ Ginny, hai visto Herm?” chiese Ron alla sorella
“ No, ma
la sai ad Hermione, starà
già in biblioteca! ” Ron sorrise Già Hermione era sempre la solita!
“ Come mai
sei così preoccupato per lei? ” chiese Ginny mentre
un sorriso malizioso le incrinava il viso
“ Io non
sono preoccupato, è solo che… Non sono preoccupato punto e basta!!!” ma questo costò due guance rosse a Ron
che la sorella apostrofò con una risatina argentina prima di voltarsi verso il
suo attuale ragazzo, Harry Potter.
“ Harry hai visto per caso Hermione?
” il ragazzo alzò il suo sguardo dalla colazione e fissò la ragazza
“ No, ma
starà in biblioteca – scrollò le spalle – come suo solito no?” e tornò alla sua
colazione mentre una miriade di gufi si sparpagliavano
per la sala consegnando lettere, pacchi e naturalmente
“ E’ morto
qualcuno che conosciamo? ” chiese monotono il rosso, questa era la domanda che
rivolgeva quotidianamente a Hermione ogni volta che
lei scorreva le notizie, similmente Harry fece
correre il dito sulla pagina di giornale alla ricerca disperata di una
negazione, sorrise
“ Niente,
sembra che ieri i Mangiamorte si siano messi in
sciopero, niente morti sospette, niente sparizioni, in
pratica niente di niente!” Harry era entusiasta, la
mancanza di cattive notizie era cosa inusuale in quel periodo di pessimismo,
anzi per Harry ora era ancora più difficile essere
positivo, soprattutto dopo avere sottratto il ricordo a Lumacorno,
dopo aver svelato il mistero degli Horcrux…
Si incupì
nuovamente, i sette Horcrux che Voldermort
aveva creato di se stesso…
Si
definiscono Horcrux gli oggetti dove un individuo
nascondeva parti della sua anima…
Essi
rendevano quella persona immortale…o quasi.
L’anima si
poteva dividere solo attraverso un atto malvagio, l’omicidio.
E poi
essa poteva essere racchiusa in un oggetto…o in un essere vivente…
Voldermort
ne aveva sette.
Uno era la
parte attualmente “risorta”
Uno era
contenuto nel diario che il secondo anno Ginny aveva
aperto…e quindi ora era distrutto.
Uno era
contenuto nell’anello di Orvoloson
o meglio di Salasar Serpevrde
che Silente aveva distrutto.
Uno era
contenuto nel medaglione anche esso di Salasar Serpeverde
Uno era
contento nella coppa di Tassorosso.
Uno era
contenuto in un oggetto di Cosetta Corvonero
Uno era
contenuto in un oggetto di Grifondoro, ma l’ultimo…
Dove si
trovava l’ultimo Horcrux?
“ Harry, ma mi stai ascoltando?” il moro sbatté più volte le
palpebre, il viso di Ginny gli si fece vicino
“ Scusa
stavo pensando…che cosa stavi dicendo?” la ragazza sorrise
“ Stavo dicendo che dobbiamo andare a lezione…” il ragazzo
ricordando che il ‘caro’ Piton avrebbe fatto i salti
di gioia a togliere ai Grifondoro una bella manciata
di punti per un suo eventuale ritardo
“ Hai
ragione! Cavoli Piton sarebbe
troppo contento a togliere 50 punti ai Grifondoro!”
la ragazza allora gli sfiorò le labbra
“ Allora
corri da lui!” Harry era già in piedi, sorrise alla
ragazza e corse verso i sotterranei, per fortuna arrivò in
tempo e si sedette accanto a Ron.
“ Harry!” disse l’amico
“ Ehi!” rispose
Harry
“ Dov’è Hermione?” il moro fissò il
rosso
“ Non è
tornata dalla Biblioteca?” il rosso scosse il capo ma mentre il moro stava per
chiedere informazioni più specifiche il professore di Difesa Contro le Arti
Oscure fece la sua entrata.
“
Dividetevi in coppie, continueremo a scagliare incantesimi non verbali!” disse asciutto il professore, così tutti presero a dividersi
a coppie.
“ Dov’è la
signorina Granger?” una ventina di visi percorse la
sala prima di ritornare su Piton non avendo
individuato la strega in questione
“ Potter, Weasley, sapete dove è
finita la vostra amica Granger?” i due fissarono il professore
prima di scuotere energicamente il capo.
“ Bene,
bene,
“ Allora
volete disporvi a coppie?” un grugnito di sedie che venivano
tirate indietro, un mormorio di passi e tutta la classe era suddivisa in
coppie, il professore mosse la bacchetta e tutti i banchi andarono contro il
muro in maniera ordinata lasciando un largo spazio dove si posizionarono le
coppie.
“ Ogni uno
di voi attaccherà il suo partner che si dovrà difendere in modo adeguato!”
tutte le coppie presero a scontrarsi mentre che Piton
passava fra di loro
“ Potter, evitiamo i Sectusempra non vorrei dover portare Weasley
in infermeria!” il moro si bloccò schivando un leggero lampo di luce rossa e si
volto verso Piton
“ Signore,
quello è solo per i nemici!” calcando la prima parola, dato che ovviamente Harry tutto poteva pensare di Piton
ma non che gli era superiore o almeno non degno dell’appellativo di Signore, lo
sguardo nero di Piton sembrò trapassarlo, come se
avesse capito questa leggere contraddizione.
“ Già, contro i nemici ! ” il moro sobbalzò un attimo
ricordando che il Principe aveva usato lo stesso nome.
La campana
suonò.
I ragazzi
uscirono veloci dai sotterranei.
Ron si
avvicinò al moro
“ Harry dobbiamo cercare Hermione!”
il moro scosse la testa in modo affermativo ma stava
per rispondere quando una ragazzina del secondo anno gli tirò la manica della
tunica
“ Ehm…il
signor Harry Potter?” il
moro annuì
“ Una
lettera da Albus Silente” gli porse un biglietto di
pergamena sigillato
“ Grazie!”
ma Harry lo disse a vuoto la ragazzina era già corsa via, il ragazzo ruppe il sigillo di cera lacca
e lesse veloce la lettera
“ Dovremo
cominciare dalla biblioteca…” stava dicendo Ron ma il moro lo bloccò
“ Devo
andare! Silente mi ha avvertito di aver rintracciato un altro Horcrux, devo partire ora!” Ron
lo guardò
“ Ma Hermione…”
“ Ron non posso devo partire ora!”
“ Hai
ragione Harry, vai!” rispose l’amico
“ Ma
prima…” Harry afferrò Ron
ed insieme entrarono nella sala comune dei Grifondoro salirono nel dormitorio ed Harry
aprì il suo baule prendendo la piccola bottiglia di liquido ambrato.
“ Harry ma…” l’amico gli porse la bottiglia
“ Raduna
l’ES, prendete ogni uno di voi un sorso, ho una pessima sensazione!” l’amico
annuì si guardarono ancora un attimo prima che
entrambi si abbracciassero, entrambi percepivano la pessima sensazione che qualcosa
di molto brutto sarebbe accaduto, se non era già accaduto
“ Stai
attento!” disse Ron quando si sciolsero dall’abbraccio il moro sorrise
“ Non fare
così Ron, lo sai che è prerogativa di Hermione preoccuparsi!”
“ Già ” Harry lasciò il suo compagno con quel mezzo sorriso sulle
labbra e la bottiglia di “Felix Felicis” stretta in pugno.
Harry
così andò dal preside.
Si
smaterializzarono…
Silente
gli disse di non preoccuparsi, aveva trovato un altro pezzo, dovevano
solo recuperarlo, il medaglione di Salasar Serpeverde, con la distruzione di questo ce ne sarebbero
rimasti solo tre…
Eppure
quella sensazione negativa non lo volle abbandonare.