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Autore: KKlaine    19/06/2011    9 recensioni
Questa è la mia versione di cosa è successo alla la festa di compleanno per i 21 anni di Chris Colfer.
E' la mia prima CrissColfer, spero vi piaccia tanto quanto piace a me scriverla.
"Darren guardava la scena dal balcone appoggiato con la spalla allo stipite della portafinestra aperta con la sua birra in mano, lo sguardo compiaciuto. 
Era così orgoglioso e fiero di quel ragazzo che a soli 21 anni aveva già il mondo ai suoi piedi...
Forse era per quello che non riusciva a togliergli gli occhi di dosso? "
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora...è vero, ho aggiornato prestissimo rispetto alla mia solita tabella di marcia, ma dato che mi è stato richiesto a gran voce il seguito del precedente capitolo non ho saputo resistere... anche perchè questo era praticamente quasi pronto da un paio di settimane e scalpitavo per farvelo leggere!!! *__* Mai giorno fu più azzeccato di questo per pubblicarlo poi, vista l'enorme quantità e qualità di Crisscolfer che si è riversata su di noi stamattina!!!! Perciò buona lettura...e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, a me fa piacere leggere le vostre impressioni...e mi motiva a scrivere ancora!

<< Darren? Darren? Fermati! >> lo chiamò Chris cercando di raggiungerlo.

<< Ehi, ma dove corri così veloce, dai fermati >> lo raggiunse in un corridoio di servizio e lo prese per un braccio per farlo voltare.

<< Cosa è successo? >> chiese angosciato quando, guardandolo negli occhi, notò la sua espressione.

<< Cosa è successo??? >> gemette il ragazzo riccioluto << Cosa NON è successo! >>

<< Ma in che senso? E' tutta la sera che ti comporti in modo strano! >>

<< Non qui. Non adesso >>

<< Invece si! E subito! >> ribattè il controtenore e guardandosi intorno notò la presenza di un ripostiglio.

Lo trascinò dentro chiudendo la porta << Voglio sapere cosa hai! Mi sto preoccupando. Tutti siamo preoccupati! >>

Darren cominciò a camminare avanti e indietro nervosamente nello spazio angusto imprecando a mezza voce.

<< Darren, ti prego! >>

Finalmente si decise a parlare.

<< Mi sono bloccato >> sussurrò solamente.

Chris attese il seguito che non arrivò.

Ormai lo ripeteva come un mantra << Mi sono bloccato...mi sono bloccato...oddio! Mi sono bloccato! >>

<< Questo l'ho capito, Darren! >> esclamò esasperato il ragazzo. << Continua! >>

Ma il moro continuava a camminare agitato guardando fisso nel vuoto.

<< Mi sono bloccato.

Ero sul palco e mi sono bloccato! Ho rischiato di mandare tutto a puttane! La mia carriera, il mio futuro, la mia reputazione di artista! Oddio! Che coglione che sono! >> con un gesto di stizza dette una manata allo scaffale di fronte a lui facendo ondeggiare pericolosamente le bottiglie appoggiate sopra.

<< Calmati adesso! E spiegati meglio. Perché ti sei bloccato? >>

<< Per colpa tua! >>

<< Per colpa mia? >> Chris si sentì come se gli avesse appena dato uno schiaffo in pieno viso.

<< Si, ma non nel senso...>> Darren fece per avvicinarsi a lui, ma il ragazzo si allontanò di scatto, con un'espressione incredula sul viso.

<< Mi sono espresso male, scusami Chris...la colpa non è tua...è mia >>

<< Colpa? Ma colpa di cosa? >>

Darren tentennava, apriva e chiudeva la bocca senza emettere alcun suono...come se dovesse ancora decidere se dirglielo o no.

Alla fine sospirò e tirò fuori le parole.

<< Io...non riesco a smettere di pensare a te, al tuo corpo nudo avvinghiato a me, sei un chiodo fisso...è come se adesso che ho assaggiato il tuo corpo non riesca a fare a meno di volerne ancora...e ancora...e non essere riuscito nemmeno a toccarti, a darti un bacio da ieri quando siamo partiti non ha fatto che peggiorare le cose e... >>

<< E...? >> lo incalzò il ragazzo.

<< E...no, lascia perdere...mi vergogno troppo >> distolse lo sguardo e si prese il volto fra le mani.

<< Oh, per favore! Dimmelo! >> Il controtenore gli si parò davanti e lo prese per le spalle << Sono io, Darren...a me lo puoi dire. A me puoi dire tutto >> gli sussurrò con dolcezza e determinazione.

Il ragazzo allora alzò la testa e lo guardò negli occhi non senza imbarazzo.

<< Quando ero sul palco...che aspettavo di cantare con Chord e gli altri...e ti ho visto ballare...oh mio Dio Chris, ma cosa avevi? Il fuoco che ti scorreva nelle vene? Come ti muovevi...lo sguardo che rivolgevi davanti a te...verso di me, mi ha ricordato quello che è successo ieri mattina...fra di noi...e sono andato in tilt...mi sono imbambolato...con la bocca spalancata stile ebete...ti ho fissato per tutto il tempo...e mi sono eccitato come non mai!

Se ne sono accorti anche i ragazzi, almeno credo, Chord di sicuro, ma ha creduto che stessi guardando Heather o qualche altra ballerina.

Sono rimasto frastornato per tutto il resto del concerto, e ogni volta che ti incrociavo con lo sguardo...mi ritornava tutto in mente e perdevo il tempo della coreografia.

Invece di ballare avrei avuto voglia solo di prenderti e sbatterti sul palco! >>

Chris lo fissava a bocca aperta, lo sguardo sorpreso.

<< Ti avevo visto distratto, tutti lo hanno notato, ma pensavo fosse l'emozione perché ti esibivi in una città come Los Angeles, davanti ai tuoi amici e parenti. Non avrei mai immaginato che fosse per questo motivo! >>

<< Perché non puoi capire l'effetto che hai...Soprattutto su di me, soprattutto dopo ieri, soprattutto quando ti muovi così! Dannazione, ma dove l'hai imparato? Hai fatto un corso accellerato tipo "Da pinguino a tigre del materasso in 10 mosse" stanotte? Ogni cellula del tuo corpo urlava " scopami " o me lo sono immaginato io? >>

<< No che non te lo sei immaginato >> gli rispose lui con fare compiaciuto << Pensi di essere l'unico qui in crisi di astinenza? Che pensa all'altro ogni minuto? Che rivive quello che è successo ieri mattina in testa continuamente, fotogramma per fotogramma? Che muore dalla voglia di toccarti e di baciarti ogni volta che ti vede o anche sente solo il tuo profumo?

Secondo te a cosa stavo pensando mentre agitavo i fianchi in quel modo?

C'é mancato poco che non attraversassi di corsa la folla e ti saltassi addosso quando ti ho sentito urlare il mio nome con quella voce arrapata! >>

<< Si è sentito fino a lì??? >> Darren sgranò gli occhi.

<< Oh si! Decisamente! Perciò cerca di abbassare la voce e di contenerti adesso >> detto questo gli prese il viso tra le mani e gli si avventò addosso.

Cominciò a baciarlo con passione, mentre con il corpo lo sbatteva contro lo scaffale dei detersivi.

<< Chris...che intenzioni hai? >> ansimò l'altro appena riuscì a staccare un attimo la bocca dalla sua.

<< Non so te...ma io non ce la faccio più a resistere, chissà quando avremo occasione per restare nuovamente soli, e più ci stiamo lontani, più siamo sessualmente frustrati, più siamo pericolosamente distratti... >> sussurrò con voce roca il controtenore mentre scendeva a baciargli il collo.

Bastò l'urgenza che trasudava dalla sua voce a far perdere del tutto il controllo al ventiquattrenne moro e a farlo rispondere con altrettanta passione e trasporto ai suoi baci.

Non c'era traccia della tenerezza e del sentimento che avevano caratterizzato il loro fare l'amore la prima volta, adesso c'era solo il bisogno disperato di soddisfarsi, in quello stanzino, in quel preciso momento.

Si spogliarono con foga, lanciando a terra le giacche di scena e sfilandosi le maglie a vicenda, i loro occhi affamati che non si staccavano nemmeno un secondo da quelli dell'altro.

Appena sfilate le maglie ricolmarono la breve distanza fra i loro visi.

I loro baci erano disperati, quasi violenti: la voglia repressa di entrambi amplificava le loro sensazioni e rendeva padrone il loro istinto animale sulla ragione.

Darren lo baciava sulla gola e sulle spalle quasi mordendolo, mentre con le mani cercava di slacciargli i pantaloni senza grandi risultati.

Chris con una mano cercava di fare la stessa cosa , mentre con l'altra affondava le dita nei suoi capelli, leccandogli l'orecchio e il collo.

<< Ma quanto cavolo sono stretti questi pantaloni?!? >> imprecò il primo con un mezzo sorriso.

<< Aspetta faccio io, altrimenti facciamo notte >> rispose facendo il finto sostenuto il ragazzo dagli occhi azzurri.

<< Non è mica colpa mia se ti metti pantaloni così aderenti >> ribattè l'altro mentre si liberava dei suoi vestiti << poi ci si meraviglia se mi vengono certe strane idee in testa solo a guardarti...non lasciano davvero niente all'immaginazione >>

<< Uno deve saper giocare bene le carte che ha a disposizione >> disse alzando un sopracciglio con fare malizioso Chris mentre gli si spalmava di nuovo addosso una volta rimasto in mutande. Intrecciò le mani nelle sue e alzò le braccia fermandole poco sopra la sua testa come ad incatenarlo al muro dove nel frattempo lo aveva portato con la schiena.

La sua bocca si muoveva nuovamente smaniosa sul suo collo, spaziando dalla mascella all'orecchio, mandandolo in estasi con il tocco sapiente della lingua.

<< Ah si? >> rantolò il prigioniero, che stava per non rispondere più delle sue azioni << basta che poi se ne assuma anche tutte le responsabilità! >>

Detto questo, con un colpo di reni che lasciò spiazzato l'altro, ribaltò la situazione e imprigionò il controtenore contro lo scaffale adiacente, le mani sempre incatenate.

Adesso era lui a baciarlo ovunque riuscisse ad arrivare : viso, collo, spalle e braccia; lo baciò e lo lecco ovunque, il sapore della pelle di Chris era come una droga per lui, e i gemiti che così provocava al ragazzo alla sua mercè non facevano altro che farlo impazzire ancora di più.

Liberò le mani dalla stretta solo per aver modo di sfilargli la biancheria, e in un attimo lo prese per i fianchi e lo girò in modo da poterlo fare suo, come aveva desiderato da tutto il giorno.

 

Il controtenore si aggrappò con tutte le forze alla scaffalatura, rischiando seriamente di portarsi dietro tutto quello che vi si trovava sopra, ma in quel momento, poco o niente aveva importanza.

Darren, dopo una prima incertezza, adesso si muoveva dentro di lui in modo impetuoso, quasi rabbioso, ripetendo il suo nome mugolando, quasi ad invocarlo, e Chris si mordeva le labbra trattenendo i gemiti e cercando di non mettersi ad urlare, in balia del piacere che l'altro gli stava facendo provare.

Nonostante la posizione alquanto scomoda e il posto notevolmente squallido, Chris si ritrovò a sorridere piacevolmente dentro di sè della situazione che si era creata.

Era un'esperienza ben diversa da quella che avevano provato il giorno prima: in camera da letto, la loro prima volta era stata dolcissima e perfetta.

Ma questo lato passionale e animalesco di Darren era davvero intrigante ed eccitante, e non gli dispiaceva per niente.

 

Dopo che entrambi ebbero raggiunto l'apice del piacere, rimasero abbracciati fino a calmare un po' i respiri e riprendere fiato.

Darren gli sussurrò baciandolo sul collo << Mi dispiace di essere stato così...irruente >>

<< Oh, non dispiacerti troppo...spera solo che io riesca ancora a camminare dopo questa tua performance, perchè fra nemmeno un'ora abbiamo il prossimo spettacolo >>

Entrambi risero.

<< A proposito...rivestiamoci e cerchiamo di darci una sistemata prima che qualcuno ci venga a cercare >>

Ma Darren non si mosse.

<< Darren? Mi riesce un po' difficile rivestirmi con te addosso >>

<< Ehm...Chris? >>

<< Si? >>

<< Potrebbe non essere così semplice... >>

<< Cioè? >>

<< Mi sa che siamo rimasti un po'...come dire...incastrati... >>

<< COSAAAAA??!?! >>

<< Scherzetto! >> Esclamò allora Darren dandogli un bacio a schiocco sul collo e allontanandosi ridendo.

<< Tu e i tuoi scherzi del cavolo! Un giorno mi ucciderete! Mi ero già visto alle prese con la cera da pavimenti o qualcosa di simile! >> lo accusò Chris.

<< Così impari a farmi ballare e saltare per mezzo spettacolo con la bandiera issata...ti giuro, non è una cosa piacevole! >> replico sghignazzando il moro mentre si rivestiva.

L'altro gli tirò uno a uno i rotoli di cartaigienica che trovava nel primo scaffale che aveva a tiro << E tu ringrazia che non sono vicino allo scaffale delle bottiglie di detersivo, altrimenti a quest'ora ti avrei già steso! >>

<< Poi mi avresti dovuto portare fuori di qua di peso... >>

<< E chi ti ha detto che non ti avrei lasciato qui? >>

<< Grazie eh! Tu avresti lasciato qui tutto solo in un buio stanzino il tuo... >> Darren si bloccò quando si rese conto di non saper continuare la frase.

Anche Chris si immobilizzò e il silenzio si fece tremendamente imbarazzante.

Alla fine il primo a parlare fu proprio lui, che con un velo di amarezza sussurrò << Non sai come definirti, eh? >>

<< No, non è così...cioè si...ma non solo. Non so nemmeno come vuoi tu che io mi definisca. Non so nemmeno come vuoi inquadrarti tu. >>

<< Non abbiamo avuto il tempo di parlarne. Dovremmo parlarne >> Il controtenore parlava piano, con lo sguardo fisso a terra.

<< Si, dovremmo parlarne. E' quello che intendevo >>

<< Già...sarà meglio farlo il prima possibile...prima di farci coinvolgere ancora di più. Prima di farci del male entrambi, o per lo meno io >> la sua voce era dura e tagliente.

<< Ehi, ma cosa stai dicendo? >> il ragazzo riccioluto si avvicinò a lui e gli alzò con la mano il viso per guardarlo negli occhi e vide che era prossimo alle lacrime.

<< Chris, ma cosa hai capito? Ho solo detto che sarebbe meglio parlarne >>

<< Ho capito che io e te la viviamo in due modi diversi, e che sarà meglio fermarsi al più presto, prima che io... >>

Darren lo fermò posandogli un dito sulle labbra.

<< Non mi mettere in bocca parole che non ho mai pronunciato. Smetti di fare il melodrammatico! Ho solo detto che voglio parlarne.

E il motivo è semplicemente perchè voglio stabilire insieme a te come dobbiamo rapportarci nei confronti degli altri...io non ho bisogno di etichettarmi per comprendere quello che provo per te, ma capisco che abbiamo bisogno di decidere insieme come e se renderne conto alle persone che ci stanno intorno.

E sicuramente so che non voglio avere questa discussione in uno sgabuzzino, perciò finisci di vestirti, facciamo il prossimo spettacolo e poi ordiniamo il servizio in camera e parliamo quanto vuoi >>

Detto questo lo abbracciò forte e lo baciò con dolcezza sulla bocca.

Chris rispose all'abbraccio stringendolo ancora di più e gli mormorò sulle labbra sorridendo << Grazie >>

<< Però stavolta andiamo in camera mia, che la tua è più trafficata dell'interstatale nell'ora di punta! >> disse Darren sorridendo mentre scioglieva l'abbraccio.

<< Sono d'accordo >> rispose il ragazzo dagli occhi azzurri, ridendo rincuorato.

<< Adesso, questione importante...come usciamo senza farci scoprire? >> domandò.

<< Vado in avanscoperta io, vedo se non c'è nessuno e ti faccio uscire >> gli disse Darren facendogli l'occhiolino mentre si finiva di infilare la giacca.

Una volta vestito si affacciò fuori e quando vide che non c'era nessuno uscì nel corridoio.

Ma non fece in tempo a girarsi per comunicare il via libera all'altro che l'ennesimo rotolo di cartaigienica gli arrivò sul viso.

<< Ne era rimasto uno! >> disse con tono di sfida Chris da dentro il ripostiglio, sempre alle prese con i pantaloni.

<< Ah sì? Adesso è guerra, preparati! >> rispose l'altro mentre raccoglieva da terra il rotolo pronto a lanciarlo e nel mentre si sentì chiamare.

<< Darren! Ma che fine avevi fatto! >>

Si girò e vide i ragazzi arrivare dal fondo del corridoio.

Con una pedata chiuse la porta dello stanzino in faccia all'altro che si stava rivestendo.

<< Ma dove eri finito? Saranno 20 minuti che ti cerchiamo! >> sbottò Chord che nel frattempo lo aveva raggiunto insieme agli altri.

<< Io... >> si guardò intorno e vide cosa aveva in mano e allora disse con finto imbarazzo << cercavo la carta igienica, ho avuto...un'emergenza e l'avevo finita >>

<< Avevo ragione io allora >> sussurrò Cory all'orecchio di Kevin con tono soddisfatto.

<< Oddio, allora a giudicare da come è corso via, il bagno in questione dovrà esser fatto decontaminare! >> rispose questi con una smorfia.

<< E ora come stai? Stai meglio? >> continuò il biondo.

<< Si si. Diciamo che avevo un bisogno impellente...e che adesso che ho risolto sto davvero alla grande! >> rispose Darren con un sorriso a trentadue denti.

<< DARREN.EVERETT.CRISS!!! >> La voce di Ryan Murphy riecheggiò nel backstage del teatro.

<< Oh, sono contento per te! Vuol dire che per lo meno morirai felice! >> gli disse il collega dandogli una pacca sulla spalla.

Darren lo guardò senza capire.

<< Ryan... >> gli indicò Mark facendo un cenno con la testa nella direzione da cui era arrivato l'urlo << mi sa che in questo momento ha una gran voglia di strangolarti con le sue mani! >>

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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