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Autore: Remedios la Bella    19/06/2011    1 recensioni
Visto che ci sono troppe Miharu x Yoite, ho pensato di cambiare le cose e di mettere in campo Raimei e Kouichi, che lo meritano profondamente. A due anni dall'ultima volta che lo Shinrabansho si è manifestato, un nuovo pericolo incombe su Nabari, ma stavolta il bersaglio non è Miharu ... E dentro al cuore di Kouichi, nasce qualcosa oltre al desiderio di Morire ... Amore? beh .. basta scoprirlo! Basti sapere che quel sentimento sarà ricambiato in qualche modo da una bionda samurai ..
Basta ho detto troppo! Godetevi la mia storia!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Koichi Aizawa, Raimei Shimizu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riapparirà uno dei personaggi più terribili dell'anime stesso ... ho detto troppo! Buona lettura e ditemi pure che ne pensate!

Il portale

 
“Muoviti pivello!” Akira stava in testa a tutti con Kouichi legato a sé con delle manette. Il ragazzo non riportava ferite ma non voleva camminare. Tutti stavano attraversando il tratto di strada in salita che portava al tempio di Fuma. Kotaro non era con loro, era riuscito a mettersi in salvo prima che lo trovassero. I Kairoshu tenevano i loro ben stretti a loro. In testa Kitamura e Aizawa, gli altri dietro come cani. E dopo un po’ giunsero nell’antico tempio di Fuma. Il cielo era plumbeo e molto nuvoloso, anche se non c’era pioggia, un lieve vento freddo scuoteva i rami degli alberi che attorniavano il sentiero.
Akira prese la chiave delle manette e slegò Kouichi. Poi si rivolse al Kairoshu che aveva in mano Tobari, pallido per il viaggio in macchina: “ Digli di darti il rotolo.” L’uomo alzò il viso a Tobari e gli urlò di dargli ciò che voleva. L’uomo non rispose, ma estrasse esausto il rotolo della tecnica. Lo mise in mano ad Akira, che subito dopo lo diede a Kouichi.
“ Ho sempre sognato questo momento … forza! Fai quello che devi fare!” Gli gridò autoritario. Kouichi esitò un attimo, tremava e rivolse il suo sguardo a Raimei. La ragazza teneva gli occhi abbassati. Piangeva. Al ragazzo si gonfiò il cuore di immane tristezza.
“ Prima libera i miei amici.” Disse deciso. Akira lo guardò sprezzante, e gli negò l’offerta. E Kouichi per protesta, si sedette per terra e incrociò le braccia: “ Scordati del mio aiuto allora …” L’atteggiamento ribelle dell’immortale irritò parecchio l’uomo. Alzò la gamba, e spinse con forza per terra Kouichi. Raimei alzò lo sguardo e per poco non emise un urlo di disprezzo. Il Kairoshu che la teneva la bloccò e le tappò la bocca. Kouichi venne sballottato a terra.
“ Non sei in posizione di dare ordini!” sbraitò Akira. Il ragazzo continuò nella sua ferma protesta e si rialzò: “ Tu lasciali, e io ti darò una mano … e poi senza di me non potrai fare un fico secco.” Il suo tono era provocatorio. Akira lo fulminò con lo sguardo, e sospirò indispettito. Ordinò ai suoi uomini di lasciare gli Shinobi, loro obbedirono scettici.
Kouichi si alzò allora, e con il rotolo in mano, si voltò verso l’entrata del tempio. Era un tempio religioso scintoista, che si ergeva nel mezzo della boscaglia di Fuma. Affiancato al tempio si trovava un piccolo cimitero, la tomba del Samurai Raiko Shimizu un po’ più lontano da lì.
Kouichi fece per oltrepassare la soglia riluttante seguito con lo sguardo da Akira, quando sentì qualcosa aggrappargli la schiena. Sentì la voce di Raimei, piagnucolava in mezzo alle lacrime: “ Ti prego, non farlo …”
“ Raimei, lasciami andare … lo faccio per il vostro bene …” tentò di districare la presa della ragazzina, lei la rafforzò: “ Dov’è finito il ragazzo gentile che io conoscevo? Perché sei diventato così arrendevole? Perché?” le lacrime le bagnavano le gote, aveva bagnato la giacca a Kouichi. Lui rimase freddo al dolore della giovane, ma in cuor suo piangeva davvero.
“ Ti prego, non farmi pesare questa scelta …” la supplicò di staccarsi. Ma lei non dava segno di voler arrendersi. Akira guardava disgustato: “ toglietela di mezzo!” due energumeni si avvicinarono a Raimei per strattonarla via da Kouichi. Il ragazzo reagì a quella mossa. Strappò la presa delle braccia di Raimei dalla schiena, si voltò di scatto e mise al tappeto con un solo colpo i due uomini: “ Tu non la tocchi.” Fece rivolto al nemico. Kitamura lo guardò sprezzante, e lo indusse a muoversi. Kouichi annuì, e poggiò le mani sulle spalle di Raimei: “Ascolta … non ho altra scelta che seguire i comandi di quel mostro, ma ti prometto che ce la caveremo …” la ragazza era in lacrime e d’improvviso si strinse a Kouichi, lui stavolta ricambiò il gesto, e la strinse forte a sé. Le sussurrò dolcemente: “ Ce la faremo, ce la faremo …” ma lei non spiccicò risposta e continuò a piangere. Non lo mollava più, non voleva che lui andasse. Il capo Kairoshu guardava sempre più irritato quella scena, gli altri avevano un espressione di intenso dolore dipinta in volto. Miharu era così addolorato che si voltò dall’altra parte: “ è così ingiusto …” pensò mentre una lacrima solcò il suo viso minuto.
“ Kouichi …” Raimei si staccò finalmente da lui: “ Stai attento …” fu l’unica cosa che gli disse. Lui la guardò intensamente, e le stampò un bacio sulla fronte: “ Ora vai …” le fece, e l’allontano da lui. Poi si rivoltò, e con il rotolo in mano entrò nel tempio. Gli altri lo seguirono, ma rimasero a distanza di sicurezza da lui. Tranne Akira, che gli si mise accanto.
Era arrivato il momento. Kouichi aprì il sigillo che teneva chiuso il rotolo, e aprì il manoscritto. Tutto a un tratto le uvole si addensarono in cielo, si sentirono rombi e tuoni, e il vento soffiò più forte. Il rotolo aperto venne poggiato sulle mattonelle del tempio, davanti alla statua della Scimmia. Dentro, c’erano stampate scritte in una lingua antichissima, e il kanji del vento stampato nel mezzo di un sigillo magico. Le parole si disponevano in spirale a quel sigillo. Tutti guardavano ansiosi Kouichi, mentre osservava perplesso quel rotolo.
Lui, al contrario di Akira che guardava obliquamente le scritte sul foglio, aveva tradotto tutto. Era la formula per attivare la tecnica.. Chiuse gli occhi, e si morse fino a farlo sanguinare il pollice della mano destra. Con il sangue che sgorgò dalla ferita ricalcò il Kanji del vento. Si concentrò al massimo: Il vento continuò a soffiare impetuoso se non più forte. Kouichi, da prima inginocchiato, si alzò di scatto e giunse le mani. Le aprì poi lentamente, e d’improvviso poggiò la mano sinistra sul sigillo della pergamena. Con un urlo che squarciò l’aria carica di elettricità disse la formula:
Anime perdute tornate nei corpi che avevate lasciato anni or sono. Vento smuovi la terra tua sorella, e comandale di lasciare che la anime penetrino nella carne dei defunti. Vita,appari! Morte, lasciale posto!
Sia fatta la volontà del vento che tutto lacera! Sia la terra passaggio per i morti!
Anime, rinvenite!”

Il sigillo sotto la mano si Kouichi iniziò a brillare intensamente di rosso. L’aria si fece più burrascosa, e un lampo colpì la statua della Scimmia. Un enorme forza si sprigionò dal rotolo, E Kouichi fece fatica a rimanere ancorato al suolo. Akira guardò la manifestazione della potenza di quella tecnica invincibile.
“ I miei sogni! Si stanno realizzando!” urlò tendendo le braccia al cielo in segno di vittoria. Tutti cercarono di restare fermi, si era scatenata una tempesta fortissima che stava per farli volare via.
E all’improvviso,uno dei lampi colpì con violenza il terreno a pochi centimetri da Kouichi, che rimase lì nonostante la paura.
“ Kouichi!” urlò disperata Raimei. Il lampo colpì la terra dal quale si scaturì una luce che accecò Kouichi. Un’enorme forza costrinse il giovane a staccare la mano dalla pergamena. La luce scaturitasi si trasformò in una colonna di luce che trafisse il cornicione del tempio e squarciò le nubi.
Kotaro, non molto lontano da lì, vide la colonna che trapassava l’atmosfera. Previde la catastrofe. improvvisamente dalla colonna si aprì una fessura di luce rossa. Tutti  guardavano sbalorditi qualcosa come una mano uscire da quel buco. Un vorticare di gas simile a ectoplasma cominciò a circondare quella mano putrefatta, che riacquistò un aspetto degno. Dopo la mano si susseguì un braccio e il busto di un uomo. Poi ne uscirono le gambe muscolose, e infine la testa. Una testa illuminata da due occhi gialli come il miele, la pelle staccata e putrefatta, la faccia di un morto. Un morto che gli altri ben conoscevano.
Toujuuro Hattori era appena tornato dall’ Aldilà. Il suo corpo anziano e maleodorante uscì interamente dalla fessura e venne invaso dagli spettri che ne rinvigorirono l’aspetto putrefatto, sotto gli occhi attoniti dei presenti e quelli euforici di Akira.
“ Toujuuro!” esclamò entusiasta quel matto. Gli occhi dello zombie avevano le orbite nere, e dentro di esse lampeggiavano quegli occhi arcigni che possedeva ancora in vita. Guardò tutti con fare interrogativo. Fermò il suo sguardo su Akira.
“ Non ci posso credere … vieni qui.” Akira gli venne incontro, e gli afferrò il braccio: “ Noi due insieme conquisteremo il mondo!” Lo disse con tono quasi convincente e amichevole.
Toujuuro, al contrario del suo collega non era altrettanto entusiasta. Inarcò le sopracciglia in una smorfia di dubbio, e come se niente fosse, trapassò il petto di Akira, che non reagì al colpo infertogli. La mano zombieficata di Toujuuro uscì dalla schiena dell’uomo, tutta sanguinante. E con gran orrore di tutti, teneva stretto il mano il cuore pulsante di Akira. L’uomo malvagio morì traboccante di sangue, il cuore gli venne strappato dal petto come niente e Toujuuro lo spappolò tra le sue mani. Il sangue schizzò dappertutto, sporcando il viso di Hattori, il cadavere cadde ai piedi dello zombie, che lo guardò torvo e lo calciò via da lì.
I Kairoshu, presi dal terrore sia di aver perso il capo sia di aver visto quel mostro, scapparono a gambe levate. Lì rimasero solo gli Shinobi di Banten e Fuma, inorriditi dalla scena. Kouichi  era a terra e guardava schifato il risultato della tecnica: “ Che mostro .. è più malvagio di quanto pensassi …” disse con un filo di voce. Raimei gli era accanto e lo aiutò ad alzarsi.
“ Che cosa facciamo? Gli chiese disperata. Kouichi le prese la mano: “ Non lo so, ma dovremo rimediare. Al più presto.” La strinse forte. Il cielo era scuro, il sole non trapassava le nubi, squarciate solamente dalla colonna di luce del portale degli inferi.
Lo zombie guardava intorno in cerca di nuove vittime. La sua sete di sangue non si era frenata per niente. Il pazzo era stato tolto di mezzo, ma ora bisognava pensare a come sbarazzarsi del cinico zombie.
La battaglia finale per Nabari si avvicinava irrimediabilmente. 
   
 
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