Era un bellissimo lunedì mattina assolato, come tanti altri. E Petra era in ritardo. Un TREMENDO ritardo. “Accidenti” stava pensando “Accidenti accidenti accidenti. Corri Petra. Su, dai, non è così difficile…veloce!” Aveva l'ora con la McGranitt…e lei si arrabbiava tantissimo. Sempre. Svoltò bruscamente in un corridoio, finendo addosso a qualcuno. Stava già per imprecare, quando vide chi era il ragazzo caduto insieme a lei. No dai…non poteva essere…non lui…ma cos'era, un incubo??Un maledettissimo, schifosissimo incubo. Malfoy. Ma perché….uffa. Il ragazzo è un po’ a disagio, si vede che non sa cosa dire. E Petra certo non ha intenzione di aiutarlo a formulare una frase di senso compiuto. Si alza da sola, si leva la polvere dalla gonna con un gesto secco e lo fissa con le braccia incrociate sul petto. Si accorge che la tracolla è sporca, e le da una pulita veloce. Malfoy è ancora a terra… “Ma che, devo pure aiutarlo ad alzarsi?” pensa Petra. Il ragazzo si alza e le rivolge un sorriso un po’ incerto. Petra resta interdetta. E a poco a poco accenna un sorriso anche lei. Si salutano. Incredibile…stanno parlando…e Malfoy si scusa. Lei accetta. E tutto sembra andare a posto.

 
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La lezione è iniziata da mezz'ora, quando si sente bussare alla porta. Sono loro due, di nuovo insieme, e stanno ridendo come dei pazzi. Malfoy e Gold. Si scusano per il ritardo (il che suscita mormorii di stupore…le due serpi che più serpi non si può si scusano con la prof di Grifondoro?) e si siedono in fondo alla classe. Vicini. E ridono per tutte le due ore, o meglio, per l'ora e mezza a cui assistono. Pansy li guarda gelosa…molto gelosa…Petra incrocia un attimo il suo sguardo e quasi si spaventa. Cavolo...ha uno sguardo omicida degno di suo padre…

 
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Le lezioni sono finalmente finite, e i due serpeverde escono di corsa dalla classe, senza badare a Harry, Ron ed Hermione che li stavano fissando. Adesso la loro casa ha due ore buche. Due, splendide, ore buche. I due ragazzi escono nel parco, sempre vicino al lago. Chissà perché andavano sempre lì…Draco stesso non si sapeva spiegare perché gli piacesse trascorrere del tempo lì con lei, mentre Petra aveva iniziato ad affezionarsi a quel luogo perché era carico di ricordi di loro due. Draco, ancora un po’ nervoso, la guardava di sottecchi. Aveva i capelli sciolti, cosa che faceva imbestialire la McGranitt. Secondo lui invece stava molto bene. Erano davvero lunghi, liscissimi fino al fondoschiena; una folata di vento glieli scompigliò, facendoglieli finire tutti in faccia. La ragazza sorrise dolcemente e li riportò indietro con la mano, ben sapendo che a breve le sarebbero tornati davanti.

 “Petra…”

 “Si?”

 “Mi volevo…scusare…per l'altra volta sai…cioè, era una battuta…non volevo…”

“Ma tu non sei quello che non si scusa mai?” Petra aveva parlato con voce tagliente, la voce che solitamente usava per burlarsi delle sue compagne di stanza, di Tiger e Goyle o dei marmocchi del primo anno, la voce che usava quando voleva fare male.

 “Lo so…ma ho sbagliato.”

 Petra si girò verso di lui e gli regalò un sorriso. Un sorriso vero, non falso, ipocrita, appena accennato. No. Un sorriso vero, che si allargò anche ai suoi occhi. Non succedeva spesso: nonostante si parlassero sempre e scherzassero tra loro con naturalezza lei sorrideva di rado così. Semplicemente, spontaneamente e sinceramente. Ancora più rara era la sua risata, anzi forse Draco non l'aveva mai sentita ridere davvero, ma al momento non importava. Aveva di nuovo Petra vicina, poteva di nuovo parlarci e scherzare con lei, e sapeva anche che l'aveva perdonato davvero. Che importanza aveva il resto? Persino il suo pericoloso incarico sembrava divenire più leggero con lei a fianco…

Ecco per i pochi che ancora seguono questo disastro un nuovo capitolo..grazie a tutti quanti!