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Autore: EzraFitz    19/06/2011    8 recensioni
Aria Spencer Hastings era una ragazza dalle convinzioni forti. Era convinta che lo studio fosse una cosa importante, che uccidere poveri animali indifesi col solo scopo di mangiarli fosse un’atrocità e che non c’era nulla al mondo più bello del Quiddich. Ma tra tutte le sue ferme convinzioni, ce n’era una in particolare che brillava luminosa come una stella nel suo piccolo universo personale. Aria Spencer Hastings ODIAVA James Sirius Potter.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un quartiere Babbano è decisamente differente da uno del Mondo della Magia. Le case, i negozi, l’atmosfera è differente. Fortunatamente, Harry aveva sempre fatto vivere i suoi figli a cavallo dei due mondi, quindi per James non fu un’impresa particolarmente difficile districarsi  tra le vie di West London alla ricerca di Casa Hastings.
Ricerca facilitata anche dal fatto che la famiglia di Aria era molto conosciuta nella società Babbana londinese, come si accorse chiedendo indicazioni.
“Scusi signora, un’informazione.” Aveva chiesto ad una bella signora sulla cinquantina. “Sto cercando il numero 268.”
“Il numero 268.. Ah, stai cercando la Residenza degli Hastings?”
“Bè.. si.” Ripose James incerto. ‘Residenza?’
La signora lo squadrò da cima a fondo sorridendo. “Sei il nuovo spasimante di Danielle?” Sembrava conoscere la famiglia di Aria, dal momento che conosceva il nome della sua sorellastra.
“Ehm, no.. Io sono il ragaz.. un amico di Aria.” Evitò di dire troppi particolari a quella sconosciuta.
“Oh! Aria, certo.. Anche tu frequenti la sua scuola di cinema in Nuova Zelanda?”
“Ehm... si..” ‘Che cazzo c’entra una scuola di cinema?’
“Oh, quindi anche i tuoi genitori lavorano nella produzione cinematografica? O magari nel mondo dello spettacolo?” sembrava affamata di notizie... anzi di pettegolezzi.
“No, non proprio.. mi scusi, ma avrei davvero fretta.. Se potesse indicarmi dove andare..”
“Hai ragione, scusami mi ero fatta prendere dalle chiacchiere.. Sai, non capita tutti i gironi di incontrare un amico della ‘figlia fantasma degli Hastings’.. Che poi è una così bella ragazza... Dovrebbe frequentare un pò di più Danielle e troverebbe aperte tutte le porte dell’alta società! Ma ha un carattere così schivo.. L’altra sera ad esempio, c’era un ricevimento molto importante vicino a Bukingam Palace, da Lord Henry Conrad, e Aria era stata anche invitata, ma non si è presentata.. è venuta solo Danielle con-”
“Signora, scusi.. potrebbe semplicemente dirmi da che parte devo andare?”
“Sempre dritto fino alla fine della strada, è l’ultima casa sulla destra... è difficile non notarla.” Aggiunse con risolino frivolo.
Di tante persone a cui poteva chiedere informazioni era andato a scegliersi una pettegola rompipalle. Si incamminò a passo svelto, con le mani in tasca e la sciarpa verde scuro alta sul naso per proteggersi dal freddo ghiacciante.
Sapendo che Aria viveva a Kensington, James aveva avuto conferma della sua teoria secondo la quale la Nanoide venisse da una famiglia ricca, ma non immaginava certo che fosse anche conosciuta... inviti da parte di nobili non erano cose da tutti giorni.
“Porca troia..!” gli sfuggì involontariamente quando si trovò di fronte al numero 268.
Un enorme, elegante, rifinito cancello nero divideva l’immenso giardino ammantato di neve dalla strada, mentre un lungo viale, costeggiato da alberi imbiancati, conduceva ad un palazzo ottocentesco color avorio. Ora capiva perchè la pettegola a cui si era rivolto poco prima aveva detto che sarebbe stato difficile non notarlo. ‘Hai capito la Nana...’ pensò tra sè e sè.
Dopo attimi di contemplazione, si decise a suonare il campanello.
“Si?” fece una voce metallica.
“Emh.. Salve, sono James Potter, un amico di Aria. So che mi aspettavate per domani per venirla a prendere, ma volevo farle una sorpresa...”
“Aspetti un attimo.”
In meno di due secondi il cancello si aprì e James si incamminò verso l’ingresso della villa.
Parcheggiate nel piazzale di fronte la casa c’erano parecchie automobili, tra cui una Bentley carta da zucchero, un elegante suv Mercedes e una Corvette nera.
“Bè direi che potrei abituarmi ad una vita del genere...” disse sorridendo tra sè.
Con un occhio sulle macchine e uno sulle poche scale che lo portarono davanti al grande portone di legno, James non fece in tempo nemmeno ad alzare una mano che la porta si aprì, rivelando un maggiordomo alto e slanciato, con curiosi baffetti e un’imponente pelata, vestito di tutto punto.
“Lei deve essere il Signor Potter.”  Lo guardò dall’alto in basso e James si sentì in soggezione come mai in vita sua.
“Si.. Infatti.”
E inaspettatamente l’algido maggiordomo si aprì in un caloroso sorriso. “La signorina sarà contentissima del suo arrivo.. non fa che parlare di lei.. Ah, non le dica che gliel’ho detto, altrimenti si immagini cosa potrebbe fare.”
“Immagino, si.” James sorrise a fatica ancora perplesso sul repentino cambiamento di atteggiamento dell’uomo.
“Prego, mi segua Signor Potter, la signorina sarà da lei in un attimo..” Lo condusse in un’elegante stanza dal tendaggio blu notte. “Posso offrirle qualcosa mentre aspetta? Non so, thè, un bicchiere d’acqu-”
“George! George! Dove sei!” sentendo una voce pressoché isterica e gracchiante il maggiordomo sobbalzò e James intuì che fosse lui il George in questione.
“Sono qui signorina Danielle. Mi dica.”
“Dove sono finite le Jimmy Choo che ho comprato stamattina? Mi servono assolutamente per stasera!”
Guardando Danielle, James non potè che pensare che la descrizione di Aria era più che azzeccata: un maiale anoressico. Nonostante fosse alta, molto alta e molto, molto magra, la ragazza aveva un viso diciamo particolare.. Era una via di mezzo tra un maiale e un ippopotamo, con la pelle lattea, la bocca larga e il naso schiacciato. In più i scuoi occhi scuri avevano un che di porcino che gli ricordò tremendamente suo zio Dudley. Aveva biondissimi capelli biondi (palesemente tinti) tagliati a caschetto, cosa che non faceva che risaltare l’eccessiva rotondità del  suo viso, in netto contrasto con la magrezza del suo corpo.
“Stammi bene a sentire inutile nullafacente, voglio le mie scarpe! E le voglio ora! Quindi vedi di fare qualcosa per una volta nella tua deprimente esistenza e vai a cercar-”
“Ehm-ehm.” James decise di rendere nota la sua presenza a Danielle per cercare di salvare George da quella sfuriata isterica.
“Che cavolo c’-” Danielle lasciò in sospeso la frase e concedette a James uno sguardo più che lascivo, degno di Eveline Fourty. “Ma ciao.. e tu chi sei?” si avvicinò a lui muovendo i fianchi in modo eccessivo e ridicolo tanto che James faticò a non scoppiarle a ridere in faccia, soprattutto perchè la sua mente associava involontariamente la camminata pseudo sensuale di Danielle a quella decisa e svelta di Aria.
Stava per rispondere quando senti la voce di Aria farsi vicina. Rideva.
“Ma smettila, quanto sei scemo.”
“Ti assicuro che è la verità!” Una voce maschile.
“George, sei qui? Danielle ti stava cercando prim- ...James?” Aria entrò nella stanza seguita da un ragazzo biondo. Un ragazzo biondo che se ne stava a maniche corte quando fuori c’erano temperature sotto lo zero. Un ragazzo biondo palesemente più grande di loro, con un fisico così scolpito che nemmeno Frank avrebbe potuto competere con lui. Un ragazzo biondo decisamente troppo biondo.
Ma questa valanga di pensieri fu immediatamente accantonata quando Aria si lanciò tra le sue braccia. “Oh mio Dio, cosa ci fai qui!” gli prese il volto tra le mani e lo baciò dappertutto.
“Ehi, piano che mi consumi.”
Solitamente avrebbe risposto con una frecciatina acida o avrebbe replicato con una battuta, ma inaspettatamente scoppiò a ridere e lo baciò nuovamente sulle labbra. “Mi sei mancato così tanto.”
“Lo vedo, Hastings!” disse lui sorridendo, e compiaciuto dalla reazione della ragazza vedendolo.
“George lui è James!” si rivolse raggiante al maggiordomo.
“Si, l’avevo intuito Signoria Aria.” Rispose sorridendo anche lui.
“Emm, lui è James!” disse al ragazzo eccessivamente biondo, con un’aria davvero euforica.
“Aria abbiamo capito.” L’eccessivamente biondo scoppiò a ridere.
“Scusa Aria, potresti presentarci il tuo.. amico?” Danielle si rivolse a lei con un tono che era più irritante della vocetta stridula della Fourty.
“Certo. George, Emm, lui è James Potter.” Ignorò Danielle deliberatamente e James represse un sorrisino.
“Mi sento quasi una celebrità.” Scherzò James.
“Ma lo sei.. la Gnoma qui non fa che parlare di te.” Il ragazzo biondo si fece avanti porgendogli la mano sorridendo e James pensò che alla fine non era poi così biondo.
“Ehi non è vero!” provò a smentire Aria, ma venne deliberatamente ignorata così come lei aveva ignorato Danielle due secondi prima.
“Mason, piacere di conoscerti.”
“James, ma credo che ormai si sia capito.”
Mason... questo nome non gli suonava nuovo.. dov’è che l’aveva già sentito?
“George l’hai già conosciuto, giusto?” Aria gli si era appiccicata al braccio e sorrideva come non l’aveva  mai vista fare.
Lui e il maggiordomo annuirono sorridendosi.
“Davvero divertente, Aria.” Danielle incrociò le braccia ossute al petto piatto.
“Cosa Dan? Il giallo piscio dei tuoi capelli?”
“Parla quella che l’anno scorso di aveva verde vomito.”
“Andava di moda ti ho detto!”
“Si, tra gli stramboidi che frequenti!”
“È vero, io ce li avevo viola.” James aveva deciso di intervenire, spinto dal senso di colpa. Alla fine era stato lui a ridurre così la chioma della sua attuale fidanzata.
Danielle si zittì immediatamente.
“Aria ma... lui non sarà mica ‘quel’ James Potter?” chiese improvvisamente Mason.
“Ehm... si, lui.”
“Io ero rimasto a quando vi odiavate.”
“Bè, quando l’amore chiama...” Scherzò James, mettendo un braccio intorno alle spalle di Aria.
Si girò verso Danielle, che nel frattempo non faceva che guardare Aria e James con invidia. “Comunque sono James, piacere.”
Lei guardò la mano incerta. “Se tu sei ‘quel’ James Potter, vieni da Hogwarts. E io non voglio avere niente a che fare con quelli come voi.” Si girò impettita e uscì dalla stanza, chiamando un’altra domestica a squarciagola per la ricerca delle sue costose scarpe.
“Però, simpatica... ora capisco da dove viene quella tua onnipresente nota acida.”
“No, quella è insita nel mio DNA.”
“Non ci faccia caso, Signorino James.. la Signorina è solo..”
“Una stronza.” Concluse Aria e Mason scoppiò a ridere.
“Signorina! Se la sentisse la sua matrigna...”
“Quella stupida vacca. Dio, non vedo l’ora che quest’anno finisca così che me ne possa finalmente andare via di qua!”
“Per andare?” chiese James.
“A Diagon Alley. Dove sennò?”
“Bè è ora che vada. Ci vediamo Aria. George, di a Danielle che passo domani per Chimica. È stato un piacere James.” Diede un’altra stretta di mano a James e  si chinò su Aria per darle un leggero bacio sulla guancia.
Fu in quel momento che a James si accese la lampadina: Mason era il tizio che Frank aveva nominato prima della partenza da Hogwarts. Il tizio con il quale Aria doveva aver avuto una storia.
Inutile dire che Mason tornò immediatamente ad essere troppo biondo. Ossigenato.
E poi cos’era tutta quella confidenza? Innanzitutto appellativi come ‘Nana’ e ‘Gnoma’ erano una sua prerogativa. E poi la scena del bacio non gli era piaciuta davvero per niente.
Continuò a tentare di incenerirlo con lo sguardo, magari bucandogli la schiena, fino a che Mason non varcò la porta di casa e scomparve dalla sua vista.
“Allora... Che ci fai qui?” Aria gli si avvicinò sorridendo e intrecciò le sue mani con le sue.
“Sono venuto a prenderti, Nanoide.”
“Davvero? Ma non dovevamo partire domani per casa dei tuoi nonni?”
“Ho pensato di farti una sorpresa e venire oggi.. Dal tono delle tue lettere sembrava che stessi impazzendo qua dentro. E dopo aver conosciuto il suino anoressico inizio a capire perchè.”
“E non hai visto La Suina Madre... sono sempre più convinta che mio padre debba essere impazzito.” Sospirò profondamente.
“Simpatico Mason...” buttò li James.
“Vero? È la mia ancora di salvezza qui dentro.”
“Ma.. quanti anni ha?”
“25 quest’anno.. è il tutor di Danielle. La aiuta con lo studio e roba così. Anche se quella è talmente stupida che neanche Einstein riuscirebbe a farle imparare qualcosa.”
“Mi siete sembrati molto... intimi... come mai sa di Hogwarts?”
“È di famiglia praticamente... ehi, ma cos’è questo, un terzo grado?”
“No, no figurati Hastings... vi ho solo visti molto uniti, quindi ero curioso.”
“OmmioDdio!”
“Cosa.”
“James Sirius Potter!”
“Eh.”
“Tu sei geloso di me!”
“Chi io? No...”
“Ripetilo guardandomi negli occhi.”
James sbuffò sonoramente. Non voleva ammettere di essere geloso marcio. “Io, James Sirius Potter, giuro solennemente di non essere geloso di te, Aria Spencer Hastings, e di Mason... cognome?”
“Mason Trevor Logan.”
“E di Mason Trevor Logan, l’uomo eccessivamente biondo e palestrato.”
“Quindi non ti darà fastidio sapere che siamo stati insieme due estati fa.”
“A me? Figurati...”
“E non ti da fastidio nemmeno sapere che la mia prima volta è stata con lui?”
“Ti dico di no...” il colorito violetto del volto tradiva le sue parole.
Aria sorrise di sottecchi. “Bugiardo.”
Lo baciò nuovamente stringendosi a lui con passione. James la abbracciò in modo possessivo assaporando il sapore delle sue labbra, immergendo le mani nei lunghi capelli biondi, sciolti sulle spalle. Queste due settimane senta di lei erano state strane... Si era sentito tutto il tempo come se gli mancasse qualcosa e ora che era immerso nel suo profumo aveva capito cos’era.
Gli ultimi dieci giorni di vacanze natalizie gli si prospettavano come un sogno, dal momento che i nonni Weasley erano partiti in Crociera e avevano lasciato la Tana al loro nipotino (che tanto ‘ino’ più non era) acquisito Ted Lupin e alla sua fidanzata Victoire Weasley, i quali avevano pensato di invitare i vari cugini per trascorrere insieme quegli ultimi giorni di vacanza.
Inutile dire che l’imperativo di Teddy, nonostante i 24 anni suonati era uno solo: Festa.
Con l’aiuto di Michael, Fred, Dominique, i gemelli Paciock (ormai parte integrante della famiglia Potter-Weasley) e Albus aveva organizzato un fantastico Natale in famiglia senza genitori o ‘adulti responsabili’ (escludendo anche sè stesso dal ruolo) e si stava organizzando per passare degnamente il Capodanno definito poeticamente ‘da ricordare’ da Dom o ‘a sfascio’ come invece avevano precisato Al, Fred e Mike, ricevendo la piena approvazione da Ted.
“Vieni su.. Ti faccio vedere la mia stanza...”
“Anche i tuoi peluche?”
“Soprattutto i miei peluche.”
“E posso giocarci?”
“Solo se dirai la verità.”
Ostinato silenzio da parte di James.
“Jay...” ‘Jay? Mi piace Jay come soprannome.. Jay.. si, si, mi piace proprio’ si ritrovò a pensare James. O Jay che dir si voglia. “Sai dove stanno i miei peluche?”
“Dove?”
“Sul letto...”
“Ok, lo ammetto Hastings. Sono geloso marcio.”
 
 
 
 
 
Qualche ora più tardi e dopo che i due ragazzi ebbero giocato degnamente con i peluche, Aria, dopo aver fatto una doccia (alla quale si era unito anche James) si era perfettamente ricomposta e ora era intenta a preparare le valigie, mentre James sfogliava distrattamente le riviste poggiate sul comodino.
“Porca troia, Aria, sei sul giornale!” disse improvvisamente, e schiaffandosi Cosmopolitan sugli occhi. Lesse ad alta voce. “La figlia fantasma del noto produttore cinematografico Byron Hastings, è stata vista fare spese nei pressi di King’s Road, accompagnata dall’amico Mason Logan (nella foto in basso). La nota diciassettenne, ormai sparita dalle cronache mondane da diverso tempo, frequenta una scuola cinematografica in Nuova Zelanda, talmente rinomata che di essa non si conosce nemmeno il nome, ma alla quale partecipano altri rampolli dell’alta società di tutto il mondo. La Hastings per uscire preferisce abiti dallo stile semplice, ma ricercato, come si può notare dagli esclusivi stivali UGG ultimo modello che indossa e dalla maxi borsa firmata Vuitton. Tutto il contrario della sorella, Danielle Robinson Hastings, che invece vediamo nella foto a destra all’esclusivo ricevimento...”
Smise di leggere e fissò la sua ragazza, apparentemente incurante del fatto che era stata fotografata mentre faceva shopping con Mason (‘e certo, con chi sennò’ pensiero di James).
“Aria, non sapevo che fossi famosa.”
“Ma non lo sono.. cioè lo sono solo perchè mio padre lo è. Ignora quegli stupidi giornali.”
“E perchè ce l’avevi in camera, questo stupido giornale?”
“Perchè Cosmopolitan, mio caro, fa molti atri servizi interessanti, non parla solo di pettegolezzi.”
“Certo, certo.”
“È vero!”
“Perchè ti chiamano ‘la figlia fantasma’ degli Hastings?”
“Bè perchè in confronto a Danielle, che sta sempre ovunque a rompere i coglioni con la sua cricca di amiche snob, io non mi faccio mai vedere. Primo perchè sono ad Hogwarts, secondo perchè quando sono a casa mi piace rilassarmi... e poi preferisco le feste di Hogwarts a quelle Babbane. Qui mi sento quasi... fuori posto.”
“E invece la storia della Nuova Zelanda?” chiese, ricordando quello che gli aveva detto la signora impicciona a cui aveva chiesto informazioni.
“È una stronzata che si sono inventate le famiglie Babbane, per lo più quelle più importanti, per giustificare l’assenza dei loro figli per così tanto tempo... geniale eh?”
“Bè calcolando che i miei zii, per giustificare l’assenza di mio padre ai vicini si inventarono che stava in un riformatorio di massima sicurezza.. è una genialata si.”
Aria scoppiò a ridere. Poi dopo quello che sembrò un attimo di esitazione chiese: “Ehi, non ci stanno i tuoi vero?”
“No, Aria, ti ho già detto di no almeno un miliardo di volte. Ma cos’è tutta questa storia che non vuoi conoscere i miei?”
“È che... non lo so James... stiamo insieme solo da un mese e due settimane, di cui ufficiali sono le due settimane, e mi sembra prematuro...e poi... mi vergogno, ecco.”
James prima la guardò sbigottito, poi scoppiò a ridere. “Di cosa ti dovresti vergognare?”
“Dai James, tuo padre è Harry Potter!”
“Si, ne sono cosciente.”
“Per non parlare di tua madre... si sa che le mamme sono possessive nei confronti dei figli. E tu sei il suo primogenito maschio! Oddio... E se non mi trovasse adatta a te?”
“Ari... mia madre è abituata a Michael. Non puoi non piacergli.”
“Oddio tu e Micheal avevate una storia?!” tono melodrammatico.
“Basta con questa storia dell’omosessualità! Dio, sei sfiancante!”
“Dai scherzavo... Jay.” James sorrise. Aria aveva intuito l’effetto che il nuovo soprannome gli faceva.
“Comunque... mia madre non ha fatto altro che chiedermi di te da quando ci ha visto a King’s Cross, e non fa altro che dire che sei davvero una bellissima ragazza,e che sei responsabile e studiosa... notizie che le hanno fornito Lily e Rose.” Aggiunge notando lo sguardo interrogativo di Aria. “E poi mio padre non si permette di dire nulla a Lily sulla sua storia con Malfoy... figurati se potrebbe mai dire qualcosa su di te!”
“Puoi dire quello che ti pare, non sono ancora pronta psicologicamente.”
James sbuffò. “In qualsiasi caso è inutile che ti preoccupi, sono partiti stamattina per andare da Zio Ron.”
“Quindi non li incontrerò?”
“No.”
“Sei sicuro?”
“Si.”
“Ma proprio sicuro, sicuro?”
“Si Hastings, e se adesso non ti sbrighi ti assicuro che ti mollo qui.” Disse alzandosi dal letto e preparandosi a Smaterializzarsi.
“Ho fatto, ho fatto, ho fatto!” chiuse in fretta le valigie e diede la mano a James.
“Alice e Frank?” chiese.
“Sono arrivati nel momento stesso in cui mi sono Smaterializzato per venire a prenderti.”
“Bene.”
“Pronta?”
Aria annuì. “Jay... Mi assicuri che non ci sono i tuoi?” chiese mentre il processo di Smaterializzazione era partito. Vide sua stanza scomparire.
“Si Aria....” Non finì la frase bloccato dalla sensazione di oppressone delle Smaterializzazione.
Si ritrovarono nel salotto della Tana. “Non c’è nessun fottutissimo genito-” le parole gli morirono in gola quando, aprendo gli occhi, si ritrovò i coniugi Potter e Weasley muniti quattro sorrisi smaglianti rivolti ad Aria.
Le lanciò un’occhiatina e vide che lo fissava furibonda, stringendogli la mano il più possibile; probabilmente cercava di romperla.
“Ti odio Potter.” Sussurrò prima di venire accerchiata dalle due coppie più famose del Mondo Magico.
 
 
 
 
 
 
Eccomi qui! Lo so ragazzi, è passato tanto tempo dall’ultima volta che ho aggiornato, ma questi esami mi stanno prosciugando la linfa vitale, giuro! (Crazy Owl, so che tu mi capirai! ..Compagna di sventura..-.-)
Abbiamo conosciuto il mitico Maiale Anoressico Danielle (della quale sotto allego una foto) e nel prossimo capitolo vedremo come reagirà Aria facendo la conoscenza di genitori e zii del caro James, oltre al Capodanno che sarà sia ‘da ricordare’ che ‘a sfascio’.
Bene ragazzuoli, grazie mille a tutti coloro che seguono la mia storia:)
A presto!
 
Ezra:)
 
 
 

Ecco qui la “simpaticissima” Dan.

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