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Autore: sundayrose    20/06/2011    3 recensioni
"Entrai di corsa in casa e scartai frenetica il pacchetto che avevo appena comprato. Mi precipitai in bagno senza neanche togliere la giacca e attesi.
2 minuti.. era quello il tempo necessario. 2 minuti che potevano cambiarti la vita.
Mi guardai riflessa nello specchio senza avere il coraggio di appurare quello di cui ormai ero certa. Con uno sforzo enorme abbassai lo sguardo sul test e quello che vidi mi lasciò intontita per un attimo. 2 linee rosa: ero incinta,aspettavo un figlio da Harry!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Come tutto ebbe inizio
 
Ginny camminava frenetica per i corridoi.
Non sarebbe voluta arrivare a compiere quel gesto, ma ormai Draco sapeva troppo e non poteva permettere che andasse in giro a spifferare tutto, rischiando di rovinare il suo piano.
Sapeva di essere già condannata ad una vita dannata. Quello che aveva fatto aveva delle conseguenze, come del resto tutto quello che riguardava la magia oscura, quindi un omicidio in più non avrebbe cambiato di molto la sua situazione.
Si ricordava perfettamente di quando,pochi giorni prima,percorreva quegli stessi corridoi desiderosa di vendetta,non appena aveva scoperto la verità su Hermione ed Harry.
Non sapeva dove andare, non sapeva cosa fare, voleva solo trovare un modo per fargliela pagare.
Il destino,o forse qualcuno più in alto di lei, le porse la soluzione su un piatto d’argento. Si ritrovò per caso davanti la porta della biblioteca,senza sapere come ci fosse arrivata e senza che le importasse davvero. Decise di entrare. Era notte fonda, nessuno sarebbe passato di lì, quindi poteva girovagare indisturbata anche nel Reparto Proibito.
Non era mai entrata in quell’ala della biblioteca, non ne aveva mai avuto bisogno, ma ora le cose erano cambiate, ora era disposta a tutto per raggiungere il suo scopo.
Prese diversi tomi dalla rilegatura nera e pesante. Non sapeva bene cosa stesse cercando, ma sapeva che qualcuno le sarebbe venuto in aiuto.
Lesse per tutta la notte, senza trovare niente che avesse potuto in qualche modo servirle. Attraverso le tende delle finestre già filtravano i primi raggi di sole. Era già mattina e probabilmente Madama Pince stava già recandosi lì.
Chiuse velocemente tutti i libri che aveva preso e li rimise al loro posto. Ma un volume un po’ più piccolo degli altri catturò la sua attenzione. Era simile a quelli che aveva visto,stessa copertina nera,stessa rilegatura pesante,ma il titolo rosso sangue la attirò come una calamita: “Fiori e maledizioni”. Quello strano accostamento la incuriosì e decise che avrebbe voluto vedere cosa conteneva.
Si risedette al suo posto e lo aprì,leggendo attentamente ogni parola,ogni riga,ogni pagina di quel libro. Ci mise poco meno di un’ora, ma quando alzò lo sguardo,questo era illuminato da una nuova luce,una luce di speranza,una luce di vittoria. I suoi sforzi erano stati premiati,era arrivata a qualcosa,ora non doveva far altro che mettere in pratica le istruzioni.
Aveva bisogno di un mago adulto e dedito alle arti oscure. Ne conosceva parecchi per fama, ma dopo la fine della guerra erano quasi tutti ad Azkaban. Ma,anche se l’avesse trovato,non sarebbe potuta uscire facilmente dal castello. Oltre le gite ad Hogsmeade non vi erano altre possibilità di uscita.
Fu allora che si ricordò dell’Armadio Svanitore. Durante il suo quinto anno i Mangiamorte,con l’aiuto di Malfoy, erano penetrati nel castello attraverso quel passaggio ingegnoso, usato molti anni prima quando Voldemort era al potere.
Al contrario degli altri armadi,però,che potevano portarti ovunque,quello costituiva un passaggio solo con l’armadio presente da Magie Sinister. In questo modo Ginny  ebbe trovato non solo il modo per uscire dal castello, ma anche il mago che l’avrebbe aiutata.
Prese il suo libro, il mantello e si recò immediatamente nella Stanza delle Necessità.
La prima volta che entrò da Magie Sinister fu invasa da un tanfo di polvere e legno vecchio. Tossì un paio di volte,infastidita da quell’odore nauseante. Questo richiamò l’attenzione di Sinister, che si materializzò immediatamente dietro il bancone. Guardava Ginny con fare sospettoso,aveva riconosciuto la divisa di Hogwarts e lo stemma dei Grifondoro. Si chiese cosa volesse quella ragazzina da lui. Non voleva guai,ne aveva avuti già abbastanza quando quell’idiota di Malfoy aveva tentato di maledire Silente con la collana presa nel suo negozio, o quando avevano scoperto che da lì i Mangiamorte erano passati per arrivare al castello.
- Mi sa che ha sbagliato bottega, signorina. Qui non siamo ai Tiri Vispi Weasley.-
Ginny si mise a ridere di gusto. – Lo so perfettamente signor Sinister,dato che sono la sorella dei proprietari.- Dicendo così si levò il cappuccio del mantello facendo vedere la sua chioma rossa, segno distintivo dei Weasley appunto.
Sinister era ancora più sospettoso. Quella situazione non gli piaceva per niente. – E allora cosa potrebbe mai trovare una Weasley di tanto interessante nel mio negozio?-
- Oh dipende da quello che lei è in grado di offrirmi.- Un mezzo sorriso spuntava dagli angoli della sua bocca e i suoi occhi erano quelli di un’esaltata.
- Che cosa intende?- Sinister voleva scoprire dove volesse andare a finire.
Ginny si tolse il mantello e si accomodò su una sedia lì vicino.
- Non credo che le abbia concesso di accomodarsi.- disse Sinister con tono acido.
Lei lo guardò ancora con quello strano sorriso e con occhi di sfida.
- Mettiamola così,Sinister, o lei mi aiuta o io andrò a dire al Ministero della Magia che non era sotto la Maledizione Imperius quando ha aiutato i Mangiamorte ad entrare nel castello. Perché è questo quello che ha detto,vero? Per questo non l’hanno condotta immediatamente ad Azkaban,dove sono invece tutti i suoi compari.- Il tono di Ginny era fermo e deciso. Si sorprese lei stessa per la sua audacia.
- Lei non ha prove contro di me.- Sinister cominciava ad innervosirsi.
- Forse, ma concorderà con me che gli auror terranno conto più della mia parola che di quella del proprietario di un negozio dalla dubbia fama.-
Sinister si sentì in trappola. Ginny se ne accorse e il suo viso si illuminò immediatamente di un sorriso di vittoria.
-Dovrei aiutarla a fare cosa?-
Ginny rovistò nella sua borsa e prese il libro che aveva rubato dalla biblioteca. – Conosce questo,vero?- Disse mostrandolo a Sinister. – Voglio che lei sia il mio Mentore.-
Lui alzò di scatto gli occhi su quella ragazzina. – Questa è magia oscura di altissimo livello,non credo che una come lei sia in grado di compierla.-
- Per questo ho bisogno del suo aiuto. Lì c’è scritto che il rituale può essere compiuto dalla persona stessa o da un mago adulto e lei mi sembra perfetto.-
- Forse non comprende la potenza e la pericolosità di questo rituale. Il Sigillo dell’odio è stato bandito anche dai maghi più spietati, è imprevedibile e tremendamente pericoloso se si sbaglia qualcosa. Per non parlare che avrà effetto solo se il sangue donato non conterrà nemmeno una goccia di sentimenti umani.- Sinister cercava di distogliere Ginny da quell’azione suicida, ma lei aveva già deciso.
- So benissimo i pericoli e i vantaggi di quest’incantesimo e mi creda che i vantaggi saranno molto più grandi degli eventuali effetti collaterali.- Sorrise ancora di quel sorriso spietato.
Sinister si accorse che era irremovibile, quindi lasciò perdere tutti i discorsi di persuasione e andò subito al sodo. – Con quest’incantesimo la sua anima sarà dannata per l’eternità, non ci saranno vie di scampo.-
- Ne sono perfettamente consapevole, ma non ha alcuna importanza per me.- Aveva calcolato tutto,niente l’avrebbe fermata dal compiere quel gesto.
Siniser annuì. – Posso chiederle chi ha intenzione di uccidere?-
- Hermione Granger.-
Sinister era allibito. Guardò Ginny con stupore e incredulità,ma evitò di fare domande. Era meglio non sapere. – Quando vuole farlo?-
- Ora.- Disse lei secca.
- Bene. Si tiri su la manica del braccio destro.- Sinister prese la bacchetta e attese che Ginny avesse finito. – Che fiori ha intenzione di usare?-
- Le rose rosse.-
Sinister recepì l’informazione e cominciò a incidere il braccio di Ginny con la bacchetta, ripetendo ad alta voce un incantesimo dalle parole sconosciute.
Ginny si sentì lentamente invadere da una forza che mai aveva conosciuto in tutta la sua vita. Si sentì potente e inarrestabile. Ora era capace di fare tutto, perché quell’incantesimo le apriva completamente le porte delle arti oscure e non solo. La sua mente era una biblioteca di sortilegi,non solo riguardanti la magia nera, e sapeva che sarebbe stata in grado di compierli uno per uno.
Nello stesso momento in cui questo potere l’invadeva,sentì qualcosa rompersi dentro di sé. La sua anima si era spezzata,non aveva retto a tanta magia oscura, e ora anche quella era stata contagiata. Ormai era dannata per sempre.
Quando Sinister ebbe finito, Ginny abbassò gli occhi sul braccio. Ora vi era incisa una rosa dal gambo lungo e piena di spine. Sorrise soddisfatta.
Voleva vedere immediatamente l’effetto di quel potere immane,quindi prese la bacchetta e pronunciò – IMPERIO!-
Sinister le si inginocchiò davanti e le baciò i piedi.
Ginny rise, di una risata secca e incontrollata, di una risata che sapeva di pazzia.
Sinister si rialzò indispettito. – Se ha finito i suoi giochetti, potremo continuare con il rituale.-
Ginny si calmò e lo guardò divertita. – Oh andiamo non se la prenda, volevo solo saggiare il mio potere.-
- Ora che l’ha fatto possiamo proseguire?-
Ginny annuì ancora divertita.
- Questo farà male.- Sinister cominciò a recitare un altro incantesimo, diverso dal precedente, e subito dalle incisioni sul braccio cominciò a sgorgare sangue.
Ginny strinse i denti e si morse il labbro per non urlare e quando ebbe finito si accasciò sulla sedia tirando un sospiro di sollievo.
- Il resto del rituale deve farlo lei. Faccia comparire le rose che desidera far recapitare alla sua vittima e le bagni con il suo sangue. Questo, impregnato d’odio nei suoi confronti, la ucciderà all’istante.- Sinister le porse un’ampolla che Ginny riempì col suo sangue.
- Per completare il rituale deve apporre un bigliettino all’interno dei fiori. Il messaggio che vi sarà scritto all’interno fungerà da avvio all’intero procedimento. Quando la vittima lo leggerà l’odio comincerà a penetrare dentro di lei fino a distruggerla.-
Ginny seguì attentamente le istruzioni. Nel bigliettino decise di scrivere la poesia che Hermione le mandò alla fine di una sua lettera quell’estate, all’insaputa di Ron. Nella poesia si parlava di rose, la cosa la divertì ancora di più.
Finito il rituale, le rose vennero fatte recapitare all’inconsapevole vittima.
Ginny già esultava dentro di sé per la sua vittoria.
Ma qualcosa andò storto. Il giorno dopo,infatti, quando Hermione sarebbe già dovuta essere all’altro mondo, Ginny la vide seduta al tavolo dei Grifondoro in compagnia di Harry.
Questo la fece imbestialire ancora di più. Come era possibile? Doveva essere già morta. Qualcosa era andato storto.
Per questo decise di andare da Sinister nuovamente e ripetere il rituale, stavolta con maggior potenza. Lui le assicurò che quella volta avrebbe funzionato di sicuro, ma lei sentiva che c’era qualcosa, un intoppo nel suo piano, qualcosa o qualcuno che le stava impedendo di raggiungere il suo scopo.
Quando,dopo la sua ennesima visita a Sinister, Ginny si ritrovò faccia a faccia con Malfoy fuori dall’Armadio Svanitore, si sentì crollare la terra sotto i piedi. L’aveva scoperta, sapeva che stava tramando qualcosa. Ma il suo tono di sorpresa le fece dubitare sui suoi pensieri, forse era soltanto insospettito.
Poi tutto accadde troppo velocemente. Lui la trascinò di nuovo da Sinister e la intimò di dirgli se sapesse qualcosa su quello che era successo ad Hermione. Ma Ginny fu più veloce di lui e passò dalla parte della preda a quella del cacciatore.
Ora nulla importava più, poteva anche dirgli tutto, tanto lui era comunque condannato.
Lo uccise poco dopo.
Ora vagava per quei corridoi diretta sulla Torre di Grifondoro. Stavolta sentiva che il suo odio era stato assorbito totalmente. Sorrise di gioia nel constatare che finalmente ce l’aveva fatta, finalmente era riuscita nel suo scopo. Ma stavolta voleva accertarsene di persona.
Attraversò il buco del ritratto come una scheggia e si fiondò nella camera di Hermione. Ma lo spettacolo che le si parò davanti non era quello che si aspettava.
Hermione era sul pavimento,stava per partorire. Attorno a lei c’erano Ron, Harry e Draco.
Draco.
Come era possibile che Draco fosse lì? Draco era morto,l’aveva ucciso poco prima.
Si sentì cedere le gambe,qualcosa era andato nuovamente storto.
Vide una luce attraversare il ventre di Hermione e arrivare tra le sue gambe. Lei urlava e scalpitava come una posseduta,mentre loro cercavano di tenerla ferma.
In quell’istante tutto le fu più chiaro. C’era stata una pecca nel suo piano, una falla. Non aveva calcolato una cosa importante, quella che probabilmente aveva salvato lei e perfino Malfoy : il bambino.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti! Eccomi qui con il nuovo capitolo.
Questo è più che altro un flash-back sui movimenti e le decisioni di Ginny. Mi sembrava opportuno scriverlo per far capire meglio a voi lettori come è successo tutto ciò.
Ultimamente girovago molto sulle pagine di Harry Potter su Facebook e, non so voi, ma io non vedo l’ora che arrivi il 13 luglio per vedere l’ultimo film. Anche se so che sarà molto traumatico per me uscire dal cinema e sapere che non ce ne saranno altri.
Non so se voi provate le stesse sensazioni, ma credo di si, d’altronde siamo accomunati dalla stessa passione!
Bene,chiudo qui i miei sprazzi di malinconia,non voglio atterrirvi ulteriormente.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Al prossimo. Bacioni. 
  
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