“mamma,
mamma“disse
Julian provando ad attirare la sua attenzione dall’alto del
suo scarso metro e
dieci centimetri, il pediatra aveva già detto che era
più alto della media dei
suoi coetanei aveva recuperato bene nonostante fosse nato in anticipo,
nonostante le iniziali buone condizioni di salute aveva passato qualche
settimana
in patologia neonatale, poi per fortuna però tutto era
andato per il meglio, e
adesso il loro bambino aveva ben cinque anni.
“che
c’è
Julian?”chiese Carla mentre trafficava in cucina.
“ma
perché tu e papà
non siete sposati?”chiese Julian incuriosito, Carla lo fisso
perplessa, perché
suo figlio a cinque anni conosceva il significato di quella parola?
“beh
Julian il
matrimonio è soltanto una cosa formale,non è
così importante”disse Carla
sperando di aver convinto suo figlio.
“ah
va bene”disse
Julian poco convinto.
“uhm
perché mi hai
fatto questa domanda?”chiese Carla vedendolo un po’
deluso dalla sua risposta,
doveva esserci sotto qualcosa.
“perché
oggi la
maestra ha detto a scuola che i bambini nascono dopo che due persone si
sposano”disse Julian un po’ confuso.
“io
e papà siamo
sposati?”chiese Carla
“no”disse
Julian
“eppure
tu e tua
sorella siete nati, la maestra ha le idee confuse
sull’argomento”disse Carla
perplessa e un po’ irritata che razza di discorsi erano da
fare a dei bambini
di cinque anni, all’asilo non si usava dargli fogli e matite
colorate, come se
poi l’unico figlio di una coppia non sposata fosse il
suo,sicuramente in quella
classe ce ne erano altri e il modo di parlare di
quell’insegnante era
chiaramente poco chiaro per bambini di quell’età.
“quindi
non è
vero?”chiese Julian
“esatto
non lo è, un
giorno ti racconterò come siete nati tu e tua sorella tra
tanti, tanti , tanti
anni”disse Carla
“va
bene”disse Julian
soddisfatto
“ma
non eri venuto in
cucina per un biscotto?”chiese Carla
“li
hai fatti
tu?”chiese Julian
“questi
pregiudizi,
comunque li ha fatti la nonna”disse Carla passandogli un
biscotto al
cioccolato.
“a
me piacciono anche
i tuoi”disse Julian
“ma
quelli della
nonna sono più buoni, si lo so”disse Carla
“mi
dai un biscotto
anche per Sophie?”chiese Julian.
“tieni
ma niente bis,
altrimenti poi non mangiate”disse Carla passandogli un altro
biscotto, era
totalmente assurdo tutti erano scioccati dalla naturalezza con cui
Sophie e
Julian erano dei perfetti fratelli, di quanto fossero legati e di
quanto poco
litigassero, non era normale, dov’era finita la gelosia tra
fratello e sorella?
Assolutamente dimenticata, certo i primi periodi che la culla di Julian
era
restata in camera loro, Sophie aveva un po’ storto il naso ma
superata quella
fase iniziale tutto era diventato più semplice.
“ti
rendi conto? Io
vado a parlare con quella maestra, gli fa venire anche i
complessi”disse Carla.
“è
un Pattinson che
complessi vuoi che abbia”disse Robert sorridendo seduto al
suo fianco sul
divano.
“appunto”disse
Carla
perplessa
“sai
di chi è la
colpa?”chiese Robert
“c’è
da chiederlo
quella maestra è una vecchia
bigotta”disse
Carla voltandosi verso di lui.
“mamma,
non riesco a
dormire”disse Julian sbucando dalle scale.
“come
non riesci a
dormire cucciolo”disse Carla prendendolo in braccio.
“ho
fatto un brutto
sogno, e ho provato a svegliare Sophie ma dorme”disse Julian
“che
cosa hai sognato
cucciolo?”chiese Carla accarezzandogli i capelli scuri.
“ho
sognato che tu e
papà non stavate più insieme”disse
Julian e sia Carla che Robert si guardarono
sospirando, in realtà sembrava che dietro il discorso della
sua insegnante ci
fosse altro.
“ma
Julian lo sai
vero che mamma e papà ti vogliono bene?”disse
Robert
“si,
ma tu spesso non
ci sei e oggi Kyle mi ha detto che suo papà quando non
c’era mai poi è andato a
vivere in un altro posto, e poi non siete sposati”disse
Julian.
“tesoro,
papà lavora
non se ne va perché vuole, lui se potesse starebbe sempre
con voi”disse Carla.
“
e anche con
te?”chiese Julian sorridendo.
“certo
Julian, specialmente
con la
mamma”disse Robert guardando
Carla che gli sorrise scuotendo la testa.
“e
perché allora non
vi sposate?”chiese Julian perplesso alternando lo sguardo
dalla madre al padre
e viceversa.
“già
perché?”chiese
Robert guardando Carla che sospirò, negli ultimi cinque anni
non avevano più
parlato molto di matrimonio, dopo la situazione complicata di Julian
erano tornati
a Londra e per un motivo o un altro non erano mai riusciti a prendere
più in
mano l’argomento, soltanto negli ultimi mesi Robert aveva
tentato di riaprire
la questione, ma secondo Carla ormai vivevano insieme da
così tanto che
considerare l’idea di un matrimonio le sembrava soltanto una
perdita di tempo,
visto che tutto sommato vivere insieme e avere due bambini e due cani,
si di
recente se ne era aggiunto un secondo che faceva compagnia a Lilly di
taglia
nettamente più grande, beh tutto questo era come essere
sposati, quindi
ufficializzare la cosa le sembrava inutile.
“perché
a mamma piace
l’anello di fidanzamento che gli ha regalato papà
quando le ha chiesto di
sposarlo”disse Carla
“mamma
cosa significa
vecchia bigotta?
”chiese Julian e sia
Carla che Robert sbiancarono.
“è
una parola che non
si dice in genere suona male”disse Robert e Carla gli
lanciò un occhiataccia
dire ad un bambino di non dire una parola equivaleva a dirgli di dirlo
sempre.
“va
bene”disse Julian
convinto, e ne fu così convinto che qualche giorno dopo la
maestra li convocò a
scuola.
“io
l’avevo detto che
questa scuola non andava bene, è troppo borghese, la scuola
che ha scelto Emma
per Peter sarebbe perfetta per Julian e poi ci va già
Sophie, non capisco
perché dovremmo mandare i bambini in due scuole
diverse”disse Carla mentre
uscivano dall’edificio in cemento rosso.
“io
sono andato in
questa scuola e sono venuto su benissimo, la signorina Dorothy era la
mia
insegnante”disse Robert
“la
signorina? Ma se
avrà settant’anni”disse Carla perplessa
“ti
scoccia soltanto
perché ti ha detto che una coppia non sposata non
dà sicurezza ai propri
figli“disse Robert scettico.
“ma
scusa che
ragionamento è? una coppia non sposata, cioè
praticamente mi sembra di stare
con te da cinquant’anni”disse Carla infilandosi il
cappello di lana.
“carino
da parte tua,
sono soltanto sette anni e mezzo comunque”disse Robert
perplesso.
“sette
anni e mezzo?
Che angoscia”disse Carla sospirando
“no,
prego fa come se
io non ci fossi, dì quello che ti senti di dire, come se non
ci fossi”disse
Robert
“sette
anni e mezzo
con uno che non ci sa minimamente fare, non ho proprio idea del come
siano
venuti fuori due bambini mah”disse Carla provando ad essere
seria, per poi
scoppiare a ridere.
“dio
che
stronza”disse Robert ridendo
“che
ne dici visto
che io non lavoro che tu non lavori che i bambini sono a
scuola”disse Carla
avvicinandosi a lui.
“non
perdiamo
tempo”disse Robert prendendola per mano e camminando
velocemente verso la
macchina.
“perché
non vuoi
sposarmi?”chiese Robert guardando il soffitto sopra di loro
mentre Carla se ne
stava appoggiata al suo petto guardando la pioggia che da poco aveva
iniziato a
scendere fuori dalla finestra.
“non
è vero che non
voglio”disse Carla
“e
allora perché in
cinque anni non abbiamo trovato il tempo di farlo?”chiese
Robert
“sarebbe
soltanto
colpa mia? Chi è che continua a girare tre film
all’anno?”chiese Carla scettica
“no
che non è colpa
tua, è colpa di entrambi, però io lo vorrei
ancora mentre tu sembra che abbia
costantemente voglia di evitare”disse Robert
“dio
mi hai scoperto,
è che voglio sempre sapere di potermene andare
tranquillamente, ma ti
pare?”chiese Carla alzandosi sui gomiti e guardandolo negli
occhi alquanto
perplessa.
“quindi
se io ora ti
dicessi sposiamoci domani tu diresti ok va bene?”chiese Robert
“domani
ho mattina
non posso”disse Carla seriamente
“mattina
eh? Sei
pessima”disse Robert capovolgendo la situazione portandola
sotto di sé.
“oddio
ma che cosa ti
ho messo nel caffè stamattina?”disse Carla
sentendolo di nuovo eccitato.
“si
chiama astinenza
da cinque giorni”disse Robert baciandola.
“conti
anche i
giorni? Siamo messi male allora, comunque vorrei ricordarti che la
colpa è
tutta tua perché sei tu che hai avuto la brillante idea di
far vedere ai
bambini quel film assurdo”disse Carla
“
era Trasformers e
comunque chi è che ha traumatizzato Julian con Nightmare
before
Christmas?”chiese Robert
“adesso
però lo
adora”disse Carla
“certo
dopo che
l’abbiamo portato a parlare direttamente con Tim Burton che
gli ha spiegato che
in realtà Jack Skeleton non esiste e che l’ha
creato lui”disse Robert
“si
non stare a
puntualizzare, è mio figlio non poteva aver paura di Jack
Skeleton, Sophie ha
imparato le canzoni da quando ha imparato a parlare
bene”disse Carla
“parlare
di Tim
Burton mi sta facendo passare la voglia comunque”disse Robert
“uhm
si forse
dovremmo smettere di parlarne”disse Carla accarezzandogli una
guancia ricoperta
da un leggero strato di barba e scendendo lungo il collo.
“dio,
non mi
stancherò mai di te”disse Robert rompendo la
distanza tra le loro labbra.
“per
me devi
richiederglielo, ormai sono passati cinque anni la proposta che gli
avevi fatto
non vale più”disse Tom
“ma
che senso ha fare
una seconda proposta, lei ha già accettato di sposarmi non
ha senso che io gli
richieda di sposarmi”disse Robert bevendo un sorso della sua
birra seduto al
bancone del pub dove si era ritrovato per pranzo con i suoi amici.
“per
me dovresti
lasciar perdere, non vuole sposarti? Meglio così,quando ti
stancherai non
dovrai nemmeno pagargli gli alimenti”disse Marcus.
“veramente
credo che
dovrà dargli comunque gli alimenti, i figli li ha
riconosciuti, quindi che
siano o meno sposati deve comunque mantenere i figli”disse
Bobby
“Beh
ma se sarebbero
sposati dovrebbe mantenere anche lei”disse Marcus.
“glielo
richiederò”disse Robert un po’ perplesso
sull’intelligenza dei suoi amici, una
decina di anni fa sarebbe stato comprensibile, ma attualmente avevano
tutti sui
36-37 anni quindi sentirli ragionare ancora come dieci anni prima lo
lasciava
sempre un po’ perplesso, a volte gli sembrava di essere
maturato soltanto lui,
i suoi amici non davano segni di cambiamento, certo a parte Tom, ma Tom
si era
costruito una famiglia con sua sorella ancor prima di lui e quindi la
situazione di base era ben diversa.
“allora
che cosa è
successo? Mi sembravi un po’ agitata al telefono va tutto
bene? I bambini
stanno bene?”chiese Emma entrando in casa.
“si,
sono in giardino
a giocare, scusa non volevo farti spaventare, però ho un
problema enorme”disse
Carla
“sei
incinta?”chiese
Emma
“no,
decisamente
no”disse Carla sbarrando gli occhi, non era proprio il
momento per un altro
bambino e poi visto com’erano andate entrambe le gravidanze,
l’idea di viverne
un’altra non rientrava assolutamente nelle sue
priorità, specialmente dopo il
quasi mese di
Julian in patologia
neonatale perché ancora un po’ piccolino.
“mi
stai facendo
preoccupare”disse Emma
“non
riesco a trovare
l’anello di Robert”disse Carla
“quell’anello?”chiese
Emma dopo aver metabolizzato le sue parole.
“si,
proprio
quell’anello“disse Carla
“dai
ti do una mano
io a cercarlo”disse Emma provando a calmarla.
“devo
trovarlo
assolutamente, se non lo ritrovo mi ucciderà e poi non
voglio essere come
Kristen Stewart”disse Carla
“perché?”chiese
Emma
“ha
perso l’anello di
fidanzamento di Clare, se l’ho perso penserà che
davvero non me ne frega
niente, penserà che davvero non voglio
sposarlo”disse Carla sospirando.
“troviamo
quest’anello”disse Emma, ma in realtà
dopo aver passato tutto il pomeriggio a
cercare ovunque, di quell’anello non si vide la minima
traccia.
“forse
dovrei
ricomprarlo uguale”disse Carla
“quel
modello con le
tre pietre così di Tiffany? Non lo fanno più,
ormai le tre pietre non vanno più
molto”disse Emma.
“come
non lo fanno
più, me lo farò fare appositamente, con gli
stipendi di un anno forse riuscirò
a ricomprarlo”disse Carla
“uhm
non credo che
quelli di un anno basteranno”disse Emma
“ok
magari tre anni,
ma lo ricompro”disse Carla
“cosa
compri
mamma?”chiese Sophie entrando in casa insieme a Peter e
Julian.
“niente
cucciola,
volete fare merenda o continuate a provare la
smaterializzazione”disse Carla
perplessa, si per far passare ad entrambi la strizza che gli aveva dato
Transformers per motivi che non erano del tutto noti gli aveva fatto
vedere
tutti gli Harry Potter e attualmente tentavano di ripetere le cose che
avevano
visto nel film.
“merenda”dissero
i
tre.
Quando
la sera Robert
tornò a casa dopo aver incontrato un produttore, o almeno
questo era quello che
aveva raccontato, Carla stava provando ad inventare una scusa qualsiasi
qualora
si fosse accorto dell’anello mancante.
“papà”dissero
i due
piccoli di casa correndo verso il padre quando si aprì la
porta di casa.
“allora
come è andata
a scuola?”chiese Robert
“io
ho preso un bel
voto nel dettato”disse Sophie
“io
sono stato in
punizione per tutto l’intervallo”disse Julian
“ancora?”disse
Robert
perplesso.
“non
è colpa
mia”disse Julian
“certo,
beh mi sa che
l’anno prossimo dovrai davvero cambiare
scuola”disse Robert
“siii,
voglio andare
a scuola con Sophie e Peter”disse Julian
“Peter
però è il mio
migliore amico, devi trovartene un altro tu”disse Sophie
“ma
sentitela”disse
Robert scompigliando i capelli biondo scuro della sua piccola.
“Peter
è anche mio
amico”disse Julian imbronciandosi con la sorella.
“si,
ma è più amico
mio”disse Sophie
“uff”disse
Julian
arrendendosi
“ma
la mamma?”chiese
Robert
“cucina”disse
Julian
“vieni
Julian abbiamo
una partita in sospeso”disse Sophie correndo in salotto
“stavo
vincendo io
tanto”disse Julian, seguendo la sorella.
“c’è
qualcuno in
grado di battermi a guitar hero a quanto pare”disse Carla
sbucando dalla
cucina.
“si,
e comunque mi preoccupa, potrebbe diventare realmente un
musicista”disse Robert
ridacchiando.
“non
sarebbe colpa mia, sei tu l’artista di casa”disse
Carla avvicinandosi e
portandogli le braccia dietro il collo dimenticandosi dello stress per
l’anello
scomparso.
“è
andato tutto bene oggi?”chiese Robert accarezzandole la
schiena.
“tutto
bene, tu?”chiese Carla
“bene”disse
Robert
“quando
devi partire per questo film?”chiese Carla
“non
mi interessava il progetto”disse Robert evitando di dire che
in realtà a pranzo
era stato molto vicino a lei.
“vorrei
dirti che mi dispiace ma non mi dispiace”disse Carla
facendogli un mezzo
sorriso che si spense quando osservò la sua mano senza il
suo anello di fidanzamento.
“qualcosa
non va? Mi sembri un po’ strana effettivamente sicura che sia
andata tutto bene
oggi?”chiese Robert
“si,
certo tutto bene”disse Carla trattenendosi dal dirgli tutto,
l’avrebbe trovato
quell’anello, insomma non lo toglieva mai se non a lavoro,
perché diavolo non
ci aveva pensato, magari semplicemente era sul ripiano
nell’armadietto.
“che
c’è?”chiese Robert vedendo la sua
espressione corrucciata.
“ho
dimenticato una cosa a lavoro”disse Carla scostandosi da lui
e abbandonando il
contatto con il suo corpo, doveva recuperare quell’anello
prima che lui se ne
accorgesse.
“beh
sono sicuro che lo ritroverai domani”disse Robert
“no,
mi serve subito”disse Carla
“che
cosa ti serve subito?”chiese Robert
“la
ruota ostetrica, devo calcolare le settimane”disse Carla
“quali
settimane?”chiese perplesso Robert
“hai
ragione posso aspettare domani, e poi la cena è quasi
pronta”disse Carla
“esatto”disse
Robert sorridendo, aveva capito benissimo che cosa non riusciva a
trovare e si
sentiva decisamente in colpa però doveva resistere ancora un
po’ e poi le
avrebbe ridato il suo anello.
Dopo
cena guardarono un po’ la tv in salotto e poi quando furono
le 23 misero a
letto i bambini e Robert come ogni sera gli lesse un capito da Harry
Potter, in
realtà facevano a turno e quella sera toccava proprio a lui.
“a
che capitolo siete arrivati?”chiese Carla mentre finiva di
asciugare i piatti.
“non
abbiamo finito nemmeno il quinto capitolo, sono crollati
subito”disse Robert
abbracciandola da dietro e poggiando il mento sulla sua spalla.
“immagino,
i primi libri sono noiosissimi “disse Carla
“concordo,
stavo per addormentarmi anch’io, è una bella
serata perché non portiamo fuori
Lilly e Chuck”disse Robert.
“mi
metto le scarpe e arrivo”disse Carla cercando le sue scarpe
nel bagno al primo
piano che avevano aggiunto di recente, quand’era nato Julian
avevano apportato
qualche lieve modifica alla loro casa da sogno e con qualche modifica
alla
camera di Sophie e stringendo un po’ il bagno già
sufficientemente enorme erano
riusciti a ricavare una seconda camera per Julian che attualmente
però non
aveva minimamente intenzione di utilizzare, era ancora troppo piccolo
per dormire
da solo, ma sicuramente quando sarebbe cresciuto avrebbe smesso di
dividere i
suoi spazi con sua sorella.
“ci
sei?”chiese
Robert all’entrata che aveva nel frattempo messo il
guinzaglio a Lilly e a
Chuck il Setter che i genitori di Carla avevano regalato a Julian lo
scorso
natale.
“si,
eccomi”disse
Carla infilandosi la giacca e raggiungendolo, era ottobre ma il clima a
quell’ora
era già decisamente poco mite.
“anche
la passeggiata
a quest’ora, anche i cani stanno diventando
viziati”disse Robert
“i
bambini non sono
viziati, non lo sono affatto, nonostante tu abbia deciso di mandarli in
scuole
private”disse Carla
“non
conosci il
nostro sistema scolastico fidati sono meglio le scuole
private”disse Robert
“questo
solo perché tu
ci sei andato”disse Carla
“e
va bene”ammise
Robert sospirando mentre camminavano lungo il viale ben illuminato del
loro
quartiere vip.
“adoro
la vista di
questo posto, non mi stancherò mai di dirlo”disse
Carla sedendosi sulla sua
panchina preferita, non che ci fosse poi così tanta scelta
c’erano due panchine
in cima alla collina dove andava spesso per leggere qualcosa mentre
faceva girare
i cani, o dove semplicemente si concedeva di pensare un po’
concentrandosi sul
London eye che girava sotto i suoi occhi.
E
proprio durante uno
dei pomeriggi della scorsa settimana con Sophie e Julian a scuola e
Robert in
giro a rilasciare interviste insieme a Lizzie che era diventata
ufficialmente
la sua manager, che si era ritrovata a fare un bilancio del tutto e a
pensare
alla domanda che gli aveva fatto Robert il giorno prima, senza trovarvi
una
risposta, insomma non c’era una vera motivazione al fatto che
loro due non si
fossero ancora sposati seppur cinque anni prima ci avessero pensato,
semplicemente la quotidianità aveva messo la cosa in secondo
piano, erano stati
impegnati a fare i genitori e a tentare di ritagliarsi anche del tempo
per loro
due.
“ti
sei incantata a
veder cambiare i colori del London eye?”chiese Robert
“già”disse
Carla
voltandosi verso di lui.
“lo
so comunque cosa
stavi cercando”disse Robert lasciando cadere lo sguardo sulla
sua mano dove l’anello
non era presente.
“lo
so, sono un
disastro, l’ho cercato tutto il pomeriggio insieme ad Emma e
poi ho realizzato
che sarà nel mio armadietto”disse Carla sospirando
e sperando che lui non se la
prendesse.
“non
lo troverai nel
tuo armadietto”disse Robert
“come
fai a saperlo? Oddio
non dirmelo l’hai preso tu?”chiese Carla
spalancando gli occhi scioccata.
“si,
perché forse
ultimamente abbiamo fatto un po’ fatica a pensare a noi due,
abbiamo due
bambini che sono ancora piccoli, ma è anche vero che sono
sufficientemente
grandi per essere più indipendenti e per poter passare
qualche week end dai
nonni”disse Robert
“certo
convinci
Julian a dormire dai nonni”disse Carla scuotendo la testa e
ridendo.
“se
ne farà una
ragione, e poi ha sempre sua sorella, siamo fortunati potevano
uccidersi a
vicenda e invece sembrano quasi gemelli tanto che hanno sviluppato
questo
rapporto simbiotico, comunque quello che stavo tentando di dirti
è che io credo
che sia anche ora di ufficializzare questa cosa fra noi due, giuro che
ti
lascerò l’anello che tanto ti piace, ma vorrei
poterne vedere anche un altro
alla tua mano, lo stesso che voglio portare io”disse Robert
tirando fuori dalla
tasca l’anello che le aveva sottratto quella mattina grazie
alla collaborazione
di Camilla.
“a
me dispiace di
averti dato l’impressione che volessi rimandare, è
che io sto già bene così con
te, e forse è per questo che poi non ne abbiamo
più parlato e abbiamo rimandato,
però effettivamente ti troverei più sexy con una
fede al dito”disse Carla
sorridendo.
“però,
dici che posso
diventarlo ancora di più?”chiese Robert
“sei
pessimo”disse
Carla
“e
tu sei stupenda e
ti amo”disse Robert scostandole i capelli dal viso e
avvicinando le sue labbra
alle sue.
“ti
amo anch’io,
scegliamo una data subito”disse Carla sorridendo e
accarezzandogli la guancia
ricoperta di barba, ormai quando stava a casa non la faceva mai.
“beh
io credo che sia
novembre la data giusta, novembre è il mese che adoro di
più, esattamente 7
anni e mezzo fa ho passato praticamente tutto il mese a tentare di
farti innamorare
di me, e mi pare di esserci riuscito”disse Robert
“vada
per novembre”
Il brutto di lasciare una storia per motivi sociali tipo fare 6 esami XD tra l'altro ne ho passati soltanto tre perchè i 18 non si possono tenere e quindi ho rifiutato mentre statistica sono un disastro XD comunque questo per farvi sapere che avrei voluto scrivere e se l'avessi fatto questo sarebbe stato l'ultimo capitolo + l'epilogo perchè ci sarà un epilogo ma siccome ho aspettato il risultato è che tadan mi viene un altro capitolo dove finalmente e questa volta lo prometto davvero, finalmente avrete il matrimonio e anche qualcosina in più, quindi ancora un cap + epilogo alla fine XD vi rimando alla mia pagina fb per le foto dei personaggi e vi abbraccio grazie per continuare a sostenere questa storia interminabile che anche se la scrivo io e quindi solo per questo fa pena, beh io adoro lo stesso XD pagina fb