Capitolo 1: Quel Giorno
Quel giorno, un normale
mercoledì, in casa Sajonji, Miyu e Kanata, “tiravano a sorte” per decidere chi
sarebbe andato a comprare la cena.
Baumiao:-Mi dispiace, oggi
sarebbe stato il mio turno, ma il signorino Lou ha fatto più capricci del
solito e non ho potuto…
Kanata:-Ah! Ho vinto io!
Miyu:-No, non è giusto! Il
mio turno è anche domani! Kanata non puoi andarci tu? Almeno per stasera, sii
gentile!Mi fa un po’ male la caviglia, non riuscirei a portare tutte le buste,
ti prego!
Kanata:-Si, certo, ti fa
male la caviglia… Comunque hai perso e ci andrai tu! Io a casa baderò a Lou.
Miyu:-HO CAPITO! GRAZIE
TANTE!
E uscì sbattendo la porta.
Kanata sospirò, e andò in camera sua. Lou iniziò a piangere.
Baumiao:-Signorino Lou,
perché piange? Miyu tornerà tra poco, e farà pace con Kanata. Su, andiamo a
giocare.
Lou si calmò un pochino.
Nel frattempo
Miyu:-Accidenti a Kanata, questa me la paga! Possibile che un ragazzo che piace
in tutta la scuola non abbia un minimo di gentilezza?!
L’ultima frase venne urlata,
e Miyu sperò tanto che arrivasse sino al tempio. Dopo abbassò la testa e pensò:
“Già, che piace a tutta la scuola. Dopotutto io non sono diversa dalle altre.”
Mentre Miyu riflettè sui
suoi ultimi pensieri, uscì dal supermercato con due buste piene di riso, sushi
già pronto, pannolini per Lou, ed era anche stata tentata di comprare della zucca, ma dopo quello che era successo
tra lei e Kanata, fargli un regalo sarebbe stato fuori luogo.
Si incamminò, assorta nei
suoi pensieri, e non si accorse che un uomo aveva iniziato a seguirla. Dopo un
po’, notò che l’uomo che le stava dietro, era lo stesso che si trovava
all’entrata del supermercato. A Miyu era sembrato un tipo un po’ strano e poco
rassicurante, con i capelli biondo platino, tatuaggi su tutte le spalle ed il
collo e vari piercing. Affrettò il passo, e si accorse che l’uomo le stava
sempre alle calcagna. Si guardò intorno, e notò che nei paraggi, dopo aver
superato la strada principale, non c’era anima viva. Iniziò a preoccuparsi, e a
correre, ma le due buste e la caviglia dolorante non le attribuivano questa
grande velocità. Decise di non tornare a casa, perché si sarebbe allontanata
ancora di più dalle strade affollate, e deviò verso una traversa che l’avrebbe
portata al sicuro(almeno per un po’).
Intanto a casa Sajonji:
Baumiao:-Kanata, Miyu sta
ritardando, non ti sembra strano?
Nel suo tono di voce c’era
una nota di timore, ma Kanata, che era assorto nella lettura di un fumetto, non
la notò.
-Probabilmente avrà
dimenticato qualcosa e sarà tornata indietro a prenderla
-Forse abbiamo fatto male a
farla uscire sola a quest’ora, sono preoccupato, e il signorino Lou ha ripreso
a piangere, non piangeva così forte da un po’.
Kanata si alzo:-Andrò a
riprenderla, ok? Fammi finire questo capitolo.
Baumiao sospirò sconsolato e
cercò per l’ennesima volta di calmare Lou.
Per strada Miyu correva, ma
il dolore alla caviglia era sempre più forte. Aveva il fiatone e non riusciva
più a correre. Doveva fermarsi nonostante non fosse riuscita ad arrivare dove
ci fosse più gente. A quell’ora difficilmente si incontrava qualcuno. Aveva
paura, era stanca e si fermò sapendo quello che l’aspettava. Una lacrima cadde,
silenziosa e calda sul suo viso, e il suo primo pensiero fu rivolto a Kanata,
che odiava ma allo stesso tempo si era accorta di amare. Intanto l’uomo l’aveva
raggiunta, e la osservava, chissà quali
pensieri si trovavano nella sua mente, sul viso aveva un sorriso malefico e
compiaciuto; poi esclamò:
-Finalmente ti sei fermata,
mi ero stufato di rincorrerti. Ora che siamo soli possiamo divertirci un po’.
Kanata stava scendendo le
scale del tempio, e superava i gradini quattro alla volta. Intanto pensava:
“Sta ritardando troppo, non
vorrei le fosse successo sul serio qualcosa. Sono uno stupido, almeno avrei
potuto accompagnarla. E se la caviglia le stesse facendo male sul serio?”
Corse più veloce che poteva,
e cercò Miyu lungo la strada che portava al supermercato, non la trovò, e si
allontanò di più, percorse tutti i vicoli lì vicino. Finalmente ne imboccò uno,
e attraversandolo vide una sagoma per terra che conosceva bene:
-Miyu!
Nessuna risposta. Si
avvicinò, era svenuta. Le sollevò la testa e si accorse che era stata
picchiata, era piena di lividi, anche sulle braccia e sulle gambe. Aveva i
vestiti scomposti, e Kanata pensò al peggio. La prese e la portò sulle spalle
sino al pronto soccorso. Lì spiegò subito ad un medico in che condizioni
l’aveva trovata. Quest’ultimo chiamò due infermiere con una barella che la
portarono subito in una stanza riservata. Kanata rimase fuori, attraversò il corridoio e chiamò a casa:
-Pronto casa Sajonji.
-Baumiao sono Kanata.
-Hai trovato Miyu?-Era
ansioso.
-Si, ora siamo al pronto
soccorso, l’ ho trovata per terra, è stata picchiata- La sua voce era calma,
apparentemente, ma Baumiao capì che era solo per non farlo preoccupare.
-Il signorino Lou dorme
profondamente, mi trasformo e arrivo!
Kanata riagganciò. Andò a
sedersi e riflettè: “Speriamo non le sia successo niente, non me lo perdonerei
mai!E’ tutta colpa mia, se fossi uscito al suo posto tutto questo non sarebbe
successo…”
Intanto venne raggiunto dal
medico che gli chiese: -E’ la tua ragazza?
Kanata arrossì leggermente:
-No,no.
Il medico sorrise:-I suoi
genitori?
-Sono in America, sta
arrivando mio padre, sono amici. Mi può dire come sta?
-Beh, non saprei...ok, dalle
contusioni che ha riportato abbiamo capito che ha rischiato di essere stuprata.
Kanata spalancò la bocca, ma prima che potesse
parlare venne interrotto dal medico.
-Non ti preoccupare, dagli
accertamenti eseguiti finora risulta che non le sia successo niente. Certo, ha
subito dalle molestie, ma fortunatamente
non è stata violentata nel vero senso della parola. A parte le
contusioni riportate su viso, braccia e gambe non ha riportato altri danni
fisici. E’ una ragazza forte, probabilmente si è difesa molto bene.
Kanata stava per sorridere,
ma ancora una volta venne interrotto:-Non posso garantire per danni a livello
psicologico però, dipende interamente da lei.Accerteremo al suo risveglio.
In quel momento arrivò
Baumiao trasformato, e parlò con il medico. Kanata da una parte era sollevato,
non le era successo niente di quello che pensava, ma quali danni mentali aveva
potuto riportare?
Baumiao lo chiamò, stavano
andando a vedere Miyu. Entrarono in tre, Baumiao, Kanata e il medico. Miyu
dormiva, Kanata le si avvicinò.Il signor Hosho spinse fuori il medico, ed uscì
anche lui. Kanata si sedette accanto a Miyu, le prese la mano e chiedendole
scusa in lacrime si addormentò anche lui.