Ho deciso di dedicare
questa storia a un bel po’ di persone.
A Sephora, perché ha
detto che ha bisogno delle mie storie per commuoversi, e che se smetto di
scrivere viene a cercarmi ed allora saranno guai.
A MedusaNoir, che mi è
stata accanto quando sembravo aver perso ogni speranza, e che mi ha detto “scrivere
ti fa stare bene”.
A Somochu e a Missblackspot, perché
con i loro discorsi dementi mi hanno risollevato il morale ed insieme ad AlexBlack, l’ascoltatrice
di buona musica, a Bethpotter,
a Roxanne Potter,
a Sbuccia_, a Eralery e ad
innumerevoli altre hanno continuato a ripetermi che sono brava.
A jaybree88 e a roxy_xyz, che
ringrazio di cuore per il loro giudizio, che mi ha fatto saltare di gioia; mi hanno
ridato speranza.
Ad Alessandro, che
anche se non è iscritto a EFP, si legge tutte le mie storie, e mi ha sopportata
di continuo.
Everything
was fine.
Dopo Vita
e menzogne di Albus Silente, il
best-seller che ha registrato vendite record sulla biografia del ben più noto
preside di Hogwarts, Rita Skeeter ritorna con un nuovo libro lampo, scritto in
soli tre mesi dalla celeberrima battaglia che ha visto scendere il tramonto sul
mago più oscuro di tutti i tempi. Ma a quanto pare il tempo per lei non è un
fattore importante, e sembra di riuscire già a dare risposta a tutti gli
innumerevoli quesiti che ognuno di noi si è posto su quella notte. PERCHÉ ben
più noti e capaci maghi ed Auror che avevano tentato nell’impresa non erano
riusciti a sconfiggere Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, mentre Harry Potter, di soli diciassette anni, ha portato a termine
l’impresa? QUALE è stato il motivo che ha spinto Voi-Sapete-Chi
alla conquista del mondo magico, a discapito dei Nati Babbani? QUANTO ha
influito il Ministero della Magia in tutto ciò? COSA successe veramente di così
fenomenale quel giorno? COME ha fatto il signor Potter, che più voci avevano
proclamato morto, a ritornare in vita per uccidere il Signore Oscuro?
Il nuovo libro La battaglia di Hogwarts: fortuna e segreti sembra esaurire ogni dubbio possibile. Intervista di Betty Braithwaite
all’autrice a pagina 7.
Harry Potter ripiegò il giornale,
indeciso se ridere o piangere.
« Ehi, io voglio sapere che dice
nell’intervista, dai forza, leggi! »
lo rimbeccò Ron contrariato.
Si trovavano alla Tana,
finalmente, dopo un anno passato a girare per i boschi. Le cose non erano molto
cambiate; Harry e Ron dormivano ancora insieme nella stessa stanza, mentre
Hermione dormiva con Ginny. Il demone che aveva finto di essere Ron per tutto
quell’anno era ritornato normale e ora infestava di nuovo la soffitta con le
sue grida raccapriccianti.
Era una calda mattina d’agosto, e
tutti i Weasley della casa erano riuniti attorno al tavolo in cucina mentre
mangiavano del pane tostato che Molly aveva cucinato per tutti loro. Leotordo
era planato qualche minuto prima sul tavolo portando
« Dai, Harry, leggi un po’, magari
ci facciamo qualche risata » aggiunse George, che stava bevendo il the tenendo
il cucchiaino sul buco dell’orecchio.
Harry in realtà moriva dalla
voglia di leggere l’articolo, ma era un po’ titubante dal farlo davanti agli
altri; chissà che cosa Rita Skeeter era venuta a sapere dopo la battaglia.
Lo sguardo impaziente di Ron però
non gli lasciò altra scelta e quindi riaprì il giornale a pagina sette e
cominciò a leggere ad alta voce l’intervista.
Io e Rita Skeeter abbiamo già avuto modo di conoscerci con l’uscita
del suo ultimo best-seller, e quindi quando vado a casa sua per farle qualche
domanda sul suo ancora azzeccatissimo tempismo nel
voler dare a tutti i costi una risposta ai milioni di maghi e streghe che si
stanno ancora crucciando per i singolari avvenimenti accaduti negli anni di
terrore di Voi-Sapete-Chi, si presenta disponibilissima ed alquanto gentile. Mi
fa sedere su un divanetto molto comodo e mi offre un pacco di Zenzerotti insieme a dell’ottima Acquaviola, pronta a dar
fuoco alle polveri e a svelarci qualcosa del suo nuovo libro.
Un’altra impresa lampo, eh, Rita?
« Oh, Betty cara, ormai mi conosci!
Dovresti saperlo che a me piacciono le cose veloci, e che appena sento l’odore
di una buona notizia devo scriverci qualcosa! E cosa meglio della Battaglia di
Hogwarts? Un evento epico che verrà segnato in tutti i libri di Storia della
Magia! »
Su questo nessuno di noi porta
alcun dubbio. E questa volta chi è che l’ha aiutata a raccogliere le
informazioni necessarie per dare tutte le risposte ai quesiti dei lettori?
« La mia vecchia amicizia con il signor Potter ha sicuramente dato i
suoi frutti… »
Ron scoppiò in una fragorosa
risata.
« Vecchia amicizia, eh Harry? » lo schernì.
« Ma taci » lo rimbeccò Ginny, che
però stava trattenendo a sua volta una risata. « Continua a leggere, Harry ».
« … ha sicuramente dato i suoi
frutti, siamo riusciti a creare un legame che pochi riescono ad avere. Ho
ascoltato i suoi sfoghi dopo
« Certo che l’apprezzi, vero? » interruppe la lettura George. «
Un buon sostituto alla carta igienica, quel libro! »
Harry scoppiò a ridere, per poi
tornare a leggere, quasi divertito.
Ed è vero allora? Quello che si
vocifera a proposito di un potere che Tu-Sai-Chi non
possedeva rispetto ad Harry? Si sentono voci anche a proposito di una certa
profezia…
« Ma quanto sei curiosa! Come ho
già detto, c’è tutto nel libro. Un intero capitolo dedicato al problema del
Prescelto! A quanto pare Harry poteva non essere l’unico ad uccidere il Signore
Oscuro, ma è stato ben facilitato, rispetto agli altri. Silente aveva rivelato
a lui cose che si era ben tenuto dal riferire a chiunque altro… Povero ragazzo!
Di soli diciassette anni, ha pensato di dover portare tutto il fardello per sé!
Nessuno gli aveva detto che poteva scaricare il compito su qualcuno di più
competente. Ma ormai il danno è fatto ».
Data la tua confidenza col signor
Potter, sai se per caso tornerà ad Hogwarts per affrontare il settimo anno?
« Ma certamente! Tornerà
assolutamente, Harry considera Hogwarts la sua unica vera casa, non potrebbe
non tornare. Pensa che sta addirittura pensando di
intraprendere una carriera come insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure! »
« Harry! Lo dici a lei e non al tuo
migliore amico? Lo sai che mi sono offeso, vero? Da quel che sapevo solo
Hermione sarebbe tornata a spaccarsi la schiena sui libri, noi dovevamo stare a casa a rimpinzarci di cibo! »
sbuffò indignato Ron.
« Eh, sai… La cosa più buffa è che
non lo sapevo nemmeno io che avevo queste intenzioni… » mormorò Harry
divertito.
« E questo è un bel problema »
rispose Hermione.
E per quanto riguarda Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato? Puoi dirci nulla o è
tutto top secret?
« Oh, una cosa ve la dico: lui
stesso era un Mezzosangue! Ebbene sì, un Mezzosangue come tutti coloro che
condannava, non più puro di te, Betty! » dice, e
scoppia in una fragorosa risata. « La sua
invincibilità era tutta apparenza. Ma è stato furbo, molto furbo a nasconderlo.
Quando era a Hogwarts, ed era conosciuto con il nome di Tom Riddle, era uno
degli studenti più brillanti del suo anno. Qualcuno lo dava come il prossimo
Ministro della Magia, fa un po’ tu! Le apparenze ingannano… Ha avuto modo di
trovare tutti gli spunti necessari per fingere la sua immortalità tra le mura
del castello. Ma vi ho già detto troppo! »
Non si lascia sfuggire null’altro e la conversazione divaga sul nuovo
vestito che si comprerà per l’uscita del libro.
Non ci spetta altro che attendere l’uscita del romanzo, cari lettori,
e sperare che Rita sia riuscita a creare quell’elettrizzante mix di verità e
segreti che dice d’aver scoperto.
Finita la lettura, Harry aveva
solo voglia di ridere.
Non aveva mai avuto tanta voglia
di sghignazzare negli ultimi mesi, ma attorno a lui, tutti si stavano rotolando
dalle risate. Rita Skeeter aveva colpito ancora; aspettavano da tempo di
leggere quell’articolo.
« È un po’ mal
informata, eh? » chiese Ginny.
« Giusto un po’ » sorrise Harry,
stringendola a sé.
Dopo
Anche Ron e Hermione si erano
messi insieme, ed erano finalmente felici. I battibecchi tra loro continuavano
alla grande, ma erano diversi; finalmente sapevano di essere l’uno il
completamento dell’altra, e le loro incertezze erano crollate.
Tutto era quasi tornato alla
normalità. George aveva riaperto il Tiri Vispi Weasley chiedendo l’aiuto
momentaneo di Ron per gestire le cose, che aveva accettato di buon grado. Fred
era come se aleggiasse ancora tra loro, la sua presenza era tangibile in ogni
momento. All’inizio il vuoto che tutti sentivano dovuto alla sua mancanza
scendeva pesante nello stomaco come se avessero ingoiato un boccone di cibo
troppo grande, ma poi tutti avevano ripreso la loro routine, ed ora pensare a
Fred era motivo di gioia, di bei ricordi, non di sconforto. La sua vita era
finita, ma la sua leggenda sarebbe continuata ancora a lungo.
Avevano ricevuto, poi, le lettere
per Hogwarts qualche giorno prima. All’inizio Molly aveva cercato di convincere
sia Ron che George a tornare per finire la scuola, ma loro si erano rifiutati
con decisione. Harry, d’altro canto, non sarebbe mai più tornato lì come
studente. Già cominciava ad essere difficile uscire un attimo senza che le
persone lo accerchiassero per anche solo vederlo; a scuola sarebbe stato del
tutto impossibile vivere.
« Non so voi, ma io vado a fare
l’abbonamento per il Cavillo » disse George. « Luna mi
aveva parlato di alcuni strani esseri, i Disgesti1 mi pare fossero.
Stando a quel che dice le loro lacrime se bevute riescono a farti diventare gli
occhi tutti blu e per qualche secondo riesci a diventare un abile
contorsionista, mentre se mangi un loro capello vomiti tutto quello che hai
mangiato negli ultimi tre giorni. O forse era il
contrario… » si strofinò il mento con la mano
sovrappensiero e tutti scoppiarono in una sonora risata.
« Chissà come sta Luna, a
proposito » disse Hermione.
« L’ho sentita io. A quanto pare è
partita, non tornerà ad Hogwarts. È con suo papà a cercare qualche animale
strano che si trova solo in Norvegia » le rispose
Ginny.
« E c’è anche Rolf con lei? » chiese Ron con un sorrisetto maligno tra le labbra.
Rolf Scamander era un ragazzo della
sua età che girava il mondo alla ricerca di nuove piante curative; da quando
aveva conosciuto Luna i due erano diventati inseparabili, tanto che Rolf aveva
cominciato a credere nell’esistenza dei Gorgosprizzi e girava anche lui con una
collana di tappi di Burrobirra.
« Smettila di prenderli in giro »
lo rimbeccò Hermione facendogli un pizzicotto.
« Ma non è per prenderli in giro!
Pensavo solo che sarebbe stata meglio con Dean, tutto qui. A Villa Malfoy
sembravano due fidanzatini! Non lo pensi anche tu, Harry? »
spiegò chiedendo man forte all’amico.
« In realtà l’avrei vista bene con
Neville, io » rispose.
« Ah, no, io spero tanto che
Neville si metta con Hannah! » sospirò Ginny.
« Hannah? Hannah Abbott dici? » intervenne George.
« Proprio lei. Ha una cotta per lui
da sempre » spiegò.
« Ma va?!
Questa non la sapevo… »
Neville, invece, sarebbe tornato a
Hogwarts. Era diventato anche lui un eroe per tutti, forte, coraggioso, aveva
anche distrutto un Horcrux, e questo aveva di certo aumentato la sua fama.
« Invece di sorprenderti tanto
degli affari di cuore degli altri, George, perché non ci illumini tu su come va
con Angelina? »
Arthur fino a quel momento aveva
finito la sua colazione zitto, ma rideva sotto i baffi
ai discorsi che giravano.
« Bene » rispose semplicemente
George.
« Non hai nulla da aggiungere?
Qualche particolare piccante…? » lo stuzzicò Ron,
ricevendo così una gomitata da parte di Hermione, che era diventata tutta
rossa.
« Ron! »
« State attenti, mi raccomando »
ammonì Molly. Nessuno aveva ben capito a chi esattamente si riferisse, e tutti
lo avevano preso come un avvertimento personale.
« Mamma, al massimo, ti ritrovi un
altro marmocchio per casa. E in quel caso, si chiamerà Fred. Fred Jr., il nostro discendente! »
George si gonfiò il petto.
Tutti sorrisero all’idea, nemmeno
poi tanto malvagia, di avere un piccolo per casa.
« Invece come chiamerà Perce il suo
bel figlioccio? » chiese.
Percy Weasley, strano ma vero, si
era fidanzato con una ragazza molto carina di nome Audrey. A Ron era andato di
traverso il porridge quando l’aveva scoperto.
« Ancora non si sa. Non sanno
nemmeno se è un maschio o una femmina ».
« Spero sia una femmina. E che
assomigli a Audrey, un altro Percy sarebbe un incubo… »
« Ron! »
« Come non detto, come non detto! » si scusò subito, prima di venir preso di nuovo a pugni.
Percy in quel momento era a
lavorare. Aveva riottenuto il suo posto al Ministero, grazie al nuovo ministro,
Kingsley Shacklebolt. Erano stati tempi duri quelli per il Ministero;
ristabilire l’ordine dopo il dominio di Voldemort non era stato affatto
semplice. Arthur aveva chiesto mezza giornata libera per riposarsi, perché
davvero non ce la faceva più. Ma per fortuna erano riusciti ormai a concludere
quasi tutto.
Kingsley aveva anche offerto a
Harry di fare l’esame di ammissione per l’ufficio Auror, ma senza i M.A.G.O.
non avrebbe mai potuto sostenerlo. Erano perciò arrivati alla conclusione che
avrebbe ricevuto delle lezioni private dal nuovo Capo dell’Ufficio Auror e così
sarebbe arrivato pronto per l’anno prossimo.
Harry sorrise ripensando alla
vitalità e l’allegria presente in quella casa, nonostante tutto.
Erano riusciti a superare le
innumerevoli perdite che li avevano sovrastati, erano riusciti a combattere,
resistere fino all’ultimo ed ora erano ancora lì. Ancora avvolti da amore,
calore ed affetto.
Harry guardò Ginny, e finalmente
la guardò con la consapevolezza che ci sarebbe stato un futuro per loro, un
futuro che ormai era alle porte, e che non ci sarebbero più stati problemi.
La cicatrice non gli faceva male
da mesi. Andava tutto bene2.
Note:
1Disgesti: sono delle creature
inventate da me. Ormai Luna viene sempre rappresentata con i soliti
Gorgosprizzi, Plimpi d’Acqua, Nargilli, Ricciocorni, Radigorde, ect. e io sono
arcisicura che ci fosse di più di questo nelle sue strane idee, quindi mi son
presa la libertà di inventarmi queste mitiche creature. Il nome è venuto fuori
per caso, quindi non mi chiedete come mi è venuto in mente: non lo so nemmeno
io.
2Ho tenuto le ultime due frasi dell’epilogo
originale, in quanto secondo me erano perfette.
{ Spazio
HarryJo.
Saalve. Eccomi
qui, di nuovo! Innanzitutto voglio scusarmi per l’enorme quantità di dediche,
ma mi sembrava giusto trovare il modo di ringraziare ognuna di loro, in qualche
modo.
Vi è piaciuto il mio epilogo? Ha partecipato al “Raccontami
il tuo epilogo!” di Jaybree e roxy_xyz e si è classificato primo. *___*
Ringrazio di cuore le giudiciE,
anche per il meraviglioso banner che hanno fatto per me, e riporto il loro
giudizio.
Fatemi sapere che ne pensate, se avete
voglia!
Au revoir,
Erica ♥
Al
primo posto con un punteggio da urla da stadio di 59,75/60 troviamo:
• Erica Weasley, “Everything was fine”
Grammatica: 9.75/10
I titoli dei giornali – Cavillo e Gazzetta del Profeta – andrebbero riportati
in corsivo, così come fa
Stile e lessico: 10/10 Buono, decisamente ottimo. C’è fluidità nel procedere
della narrazione, e il passaggio stilistico tra l’articolo di giornale e il
racconto vero e proprio è evidente e ben curato. Il lessico risulta vario e mai
ripetitivo.
IC: 10/10 Spiegare perché dieci è complesso: perché Harry
appare davvero come l’Harry che
Sviluppo trama e originalità: 10/10 La scelta di usare un articolo di giornale
e il prossimo sensazionale best-seller di Rita Skeeter per illustrare questa
fine e di spostare l’epilogo a livello temporale senza rivoluzionare le idee
dell’autrice ti premia in originalità. Allo stesso tempo, la costruzione della
trama è brillante e ben congeniata: l’alternarsi dei momenti è piacevole e
risulta chiaro.
Continuità con la saga: 10/10 I personaggi sono loro, la
storia è quella, l’atmosfera è quella, la storia non ha subito rivoluzioni:
dieci.
Gradimento personale: 10/10 Un momento bellissimo di vita semifamiliare, un
pomeriggio tra amici che devono ricostruirsi una vita dopo il disastro della
guerra. Il pezzo è stato davvero apprezzato molto, ci ha fornito un epilogo
alternativo che davvero non ci sarebbe spiaciuto leggere alla fine del romanzo.
Totale: 59,75/60