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Autore: Sunbreathe    23/06/2011    2 recensioni
Questa fanfiction si chiama così perchè sarà come un cielo trapunto di stelle. Il cielo sarà la grande saga di Harry Potter mentre le stelle saranno quelle parti di brano che non sono state approfondite nei libri.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“RON” la voce squillante di Lavanda lo raggiungeva da fuori la porta del dormitorio “RON RON!” petulante più che mai la ragazza lo attendeva fuori la porta urlando come un’oca giuliva e scalpitando come una fan sfregatata di un personaggio famoso.

 “Ron muoviti sta rompendo i cavoletti di Bruxelles da mezz’ora!” si aggiungeva la voce sussurrata di Harry che lo scuoteva velocemente.

Il rosso si alzò di scatto mettendosi a sedere con gli occhi spalancati “No… Hermione… no!” ripetè come se stesse continuando a sognare per poi arrossire e guardarsi intorno, Dean, Seamus e Neville erano fortunatamente scesi, non osava immaginare come lo avrebbero schernito poi si girò ulteriormente e vide Harry che lo scrutò scuotendo la testa.
 “Senti RonRon,…” prese Il Prescelto
 “No ti prego Harry non ti mettere anche tu…”
“Si okay… se ti piace così tanto Hermione perché stai con Lavanda? Insomma non è logico!”
”Parli come la McGranitt Harry..”
”No, parlo come tutti quelli che ti vedono sbavare dietro ad Hermione e ti vedono il secondo dopo con le labbra occupate da Lavanda!”
 “Il fatto è che!” disse improvvisamente sbiancando, non immaginava che si vedesse così tanto che gli piaceva Hermione la sua migliore amica “Quella è una piovra, un polipo un.. un…”
 “Si Ron ho afferrato il concetto” venne in suo aiuto Harry con una voce depressa, era un discorso che gli faceva ogni mattina
 “Si… hai capito… ma oggi la lascio.” Affermò con voce tremula e vedendo l’occhiata scettica dell’amico continuò “No no questa volta davvero, so che te lo dico ogni volta, ma questa volta lo giuro su Merlino!”
 “Si okay Ron “ sbottò Harry già pronto, lanciandogli la cravatta rossa ed oro in volto
 “Sisi… aspetta HARRY!” urlò portandosi le mani alla faccia
 “Ron? Non ti senti bene?”
 “C-c-c-che ore s-s-sono? C-c-c-che giorno è?”
 “Si sono le 9 meno un quarto e si tra un quarto d’ora abbiamo Piton” ridacchiò Harry correndo alla porta “Non ti posso aspettare devo convincere Lumacorno a darmi il ricordo!” disse prima di sbattere la porta in faccia a Lavanda che lo guardò arrabbiata “COME OSI, SONO LA RAGAZZA DEL TUO MIGLIOR AMICO, E PENSARE CHE TUTTE TI CADONO DIETRO SCOSTUMATO NON SARAI MAI GALANTE COME IL MIO RON RON!
Ron ascoltò con un’aria sconfitta e depressa le urla di Lavanda per poi andare in bagno con la divisa tra le mani “Tanto quel sudicione di un Piton me li toglie lo stesso i punti!” borbottò a sé stesso prima di chiudere la porta del bagno con una lentezza disumana “E tra Piton e Lavanda non so chi è peggio”.
 
 
 
 
 

 

 

Quella giornata Ron ritornato in dormitorio dopo scuola mangiò i cioccolatini di Romilda Vane per Harry pieni di filtro d’amore, andò da Lumacorno con il Prescelto che gli diede l’antidoto ma poi il rosso fu avvelenato con l’Idromele, lo salvò Harry che gli inficcò un bezoar in gola togliendolo dalle braccia della morte, poi finì in infermeria e tutti sanno come andò a finire. 

  
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