La mattina seguente ,Elena si svegliò di pessimo umore.Quella notte non aveva affatto dormito.La sua mente non aveva fatto altro che rimandarle tante immagini dolorose ,che avrebbe preferito non rivivere in sogno.Quello più lancinante per lei fu la visione del suo fidanzato, apparsole irriconoscibile.Gli occhi verdi smeraldo che lo contraddistinguevano da sempre,avevano lasciato il posto ad un paio di iridi scuri come rubini neri con riflessi rossastri.Il suo volto era una maschera di rabbia e la sua bocca era contorta e sfigurata dall'orrore.Elena tastò distrattamente la parte destra del letto ,aspettandosi da un momento all'altro che Stefan comparisse al suo fianco,rassicurandola come aveva sempre fatto.Ma questa volta,la giovane lo sapeva fin troppo bene,che non sarebbe accaduto.Il suono squillante di un cellulare la riportò alla realtà.Lo raccolse dal comodino vicino e guardò curiosa il display.Era Damon.In una frazione di secondo le balenò il pensiero della sera prima e di quel bacio donato al più grande dei fratelli Salvatore,in quello che sembrava un punto di morte.Per un momento pensò di non rispondergli,forse era troppo il senso di colpa che l'attenagliava,dopo ciò che era accaduto tra loro.Non voleva permettere a sè stessa che i sentimenti,ancora poco chiari,che nutriva nei confronti di Damon, si ribellassero nuovamente al suo controllo.Poi si rese conto che non avrebbe avuto senso e che sicuramente Damon aveva intenzione di avvisarla di qualcosa.Forse c'entrava Stefan.Rispose in tempo,prime che Damon ,stufo di attendere ,era in procinto di arrendersi ,dopo vari tentativi falliti."Damon..." disse in un filo di voce.Damon sussultò al suono di quella voce e in un colpo,come spesso gli accadeva in sua presenza,si ritrovò ad essere quello che era un tempo:un giovane impacciato e timido."Ehi,pensavo che non avresti mai risposto!"le disse concitato."Già,scusa,è che" cercò di inventarsi una scusa plausibile,per giustificare la sua tarda risposta."ero sotto alla doccia!"mormorò infine."Elena,sarò lì a momenti.Devo parlarti di una cosa di massima importanza.Riguarda Stefan!" Elena trasalì nel sentire quel nome e poco dopo si ritrovò a tenere ancora l'orecchio posato sul display del telefono ,oramai privo di interlocutore.Damon sarebbe arrivato lì in pochi secondi.Si affrettò a scendere le scale,a due a due e spalancò la porta,ritrovandosi di fronte il giovane,che entrò senza esitazione.Prima di proferire,la guardò con rammarico e domandò:"Come stai?" Elena ,cercò di fuggire a quegli occhi così limpidi e azzurrini e rispose,titubante:"Così!"Damon prese parola ed esordì,tutto d'un fiato,con la speranza che ciò che stava per dire,sortisse meno effetto:"Elena ,stò per partire!" Elena ,si voltò di scatto a guardarlo.In un momento si sentì vuota dentro e persa."Cosa?" riuscì a dire,tra un balbettio e l'altro."Parto,Elena...Ho intenzione di andare alla ricerca di Stefan.Ovunque sia ,in questo momento,non può essere così lontano.Ed io lo troverò!Come ho sempre fatto!"sorrise,cercando di sdrammatizzare un momento di profonda tristezza."Non puoi andare da solo !No,no,verrò con te!" e così dicendo ,si apprestò a raggiungere la sua stanza,cominciando ad aprire e chiudere armadi e cassetti,intenzionata a preparare velocemente una valigia ,da portare ,per quell'ignoto viaggio.Damon la raggiunse e le bloccò un braccio,tirandola a sè.Elena si ritrovò ad un palmo dal naso del giovane.Sospirò fragorosamente e l'aria divenne carica di tensione.Damon socchiuse gli occhi,assaporando quella vicinanza e non potè fare a meno di desiderare un contatto con le sue mordìbide e attraenti labbra rosate.Cercò di trattenere con tutto sè stesso la tentazione che lo divorava e sussurrò:"Non posso rischiare,Elena.Non permetterò nuovamente che ti accada qualcosa.Klaus è una minaccia senza eguali e..." "No ,Damon,no,verrò con te.Non m'importa quali rischi correrò,verrò con te e basta!" Damon perse la pazienza e la strattonò ancora più forte:"Non capisci,Elena,saresti solo d'intralcio!Ho detto di no!" Lacrime senza fine cominciarono a rigare il viso della giovane e questo riuscì ad addolcire il vampiro,confondendogli le idee e inducendolo ad una resa."Dai,non fare così.Sò quanto sia difficile per te,ma sarebbe più facile saperti al sicuro qui,con gli altri!" affermò ,convinto."Damon,sai bene che qui non sarei mai del tutto al sicuro.Con te sarebbe diverso e poi tu hai bisogno di me!"disse,con determinazione.Damon la guardò stralunato.Ebbene si,aveva ragione .Lui aveva bisogno di lei.ora più che mai.Quell'amore così grande,cominciava davvero a diventare incontenibile e ben presto,sarebbe esploso,in una miriade di inconfessabili emozioni.