Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Sonomi    24/06/2011    8 recensioni
Un nuovo hotel nella città di Forks manda sei lettere a sei ragazzi, con la richiesta di un soggiorno di prova di due settimane, gratis. Sei ragazzi normali fuori, ma alcuni di loro nascondono segreti che neanche loro ricordano, ombre del passato. Due settimane che potrebbero passare dall'essere un sogno, all'essere un incubo. Prima FF horror che provo a scrivere....spero leggerete e commenterete!
Genere: Fantasy, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Emmett Cullen, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scusate il mio tremendo ritardo, ma è stato un mese da incubo D:
Per giunta se ci aggiungo anche un mezzo blocco dello scrittore, ecco fatto che mi ritrovo ad aggiornare quasi a un mese e mezzo dall’ultimo capitolo..scusatemi ç__ç
Spero che vi piacerà l’aggiornamento, anche se personalmente non mi sento molto soddisfatta di come sta venendo questa FF ç___ç
Per ringraziamenti alle recensioni ci vediamo a fine capitolo! Buona lettura :)

TELEFONATA AZZARDATA

_Emmett_

Quel bambino mi fissa truce, con lo sguardo di un assassino incallito.
Mai avrei immaginato che su un volto così innocente si sarebbe potuta dipingere una tale espressione.
Però, è da adire, quel bambino ha ben poco di innocente: come nel sogno ha gli occhi arrossati, la pelle grigiastra, quasi violacea.
I capelli neri sono impiastrati di polvere e quello che si direbbe sangue.
Mette i brividi, più del clima gelido e umido di questa dannata cella.
-Soffri, non è così?- ripete, con un ghigno malvagio sul volto.
Deglutisco il nulla, non sapendo cosa rispondere.
-Ti fa paura il buio? Non l’avrei mai detto. Un omone grosso e muscoloso come te?- aggiunge poi, con una risatina. -Beato te che sei riuscito ad arrivare a 17 anni- ringhia alla fine, alzandosi e venendomi di fronte.
-Cosa vuoi da noi…?- balbetto confuso. Lui socchiude gli occhi, arrabbiato.
-Cosa voglio? Non c’è niente che voi possiate darmi, tranne la vendetta che mi spetta-
La voce con cui parla non è quella di un bambino di cinque anni. Sembra molto più matura.
Forse, nonostante il suo aspetto sia rimasto così, dentro di sé è cresciuto.
-Vendetta?-
-Immagino che tu non riesca a ricordare il bambino che ti è morto davanti agli occhi dodici anni fa.. Non avete mosso un dito per salvarmi.. Tu e quella vipera di tua sorella- sputa afferrandomi per la collottola.
Ha una forza enorme, come è possibile.
-Dimmi Emmett..vorresti avere un po’ di compagnia? Che ne dici se Alice venisse a farci visita? Scommetto che muore dalla voglia di vederci.. O forse sarebbe meglio far venire il figlio degli acchiappasogni.. Averlo in giro per l’hotel è troppo pericoloso- ragiona il bambino, guardandosi intorno. -Ma si..vada per lui-
-Figlio dell’acchiappasogni?- chiedo perplesso.
Di chi sta parlando? Il ragazzino ridacchia.
-Oh, vedrai molto presto di chi sto parlando-

_Bella_

Piove.
Non c’è da stupirsi qui a Forks, ma di certo qualche raggio di sole ci farebbe sentire tutti un po’ meglio.
Siamo nella hall dell’hotel, seduti ai tavoli. Il signor Corridski non si vede da nessuna parte, caso strano.
Quel coniglio ha paura di noi?
Al contrario Demetri se ne sta tranquillo alla sua postazione, come se tutto quello che sta succedendo non lo toccasse affatto.
Anche di questo non c’è da stupirsi: dopotutto siamo in mezzo ad una risma di pazzi e di fantasmi.
Cosa si può volere di più dalla vita? Alice non riesce a smettere di piangere.
Di certo in queste condizioni non può esserci molto utile.
Prendo un fazzolettino di carta e glielo porgo, sperando che prima o poi riesca a frenare quelle lacrime.
-Alice, per favore. So che è difficile, ma smettila di piangere. Non serve a niente- le sussurro piano, senza farmi sentire dagli altri.
La risposta che ricevo è solo un “scusa” mormorato. Sospiro.
-Avete bisogno di qualcosa signori?- chiede Demetri, cordiale.
Lo fulmino con lo sguardo.
-Il tuo capo?- domando secca. Il ragazzo cambia espressione, diventando serio, quasi indispettito.
-Non è in hotel al momento-
-Oh, ma guarda un po’ che caso- borbotta Jasper affiancandomi. -E sapresti dirci quando torna?-
-Non sono tenuto ad avere queste informazioni. Io lavoro soltanto come cameriere e aiutante- e così dicendo esce dalla sala, dirigendosi per la scalinata principale.
Mi volto verso la grande vetrata, sperando nel miracolo di vedere il cancello.
Niente, sempre la solita nebbiolina. “Usciremo da qui”, penso istintivamente cercando di convincermi.
Un tuono spacca il silenzio rimbombando tra le pareti di quella prigione lussuosa.
Ci voltiamo tutti ad osservare i lampi squarciare il cielo grigio, con la stessa espressione negli occhi: un misto di ansia, paura e determinazione.
-Dobbiamo cercare Emmett- borbotta Edward al mio fianco.
-Pensi che ci sia un accesso segreto a dei sotterranei? Credi sia possibile?- mi chiede poi, pensieroso.
-Non ne ho la minima idea. Non abbiamo indizi, segnali, niente- rispondo rassegnata, rendendomi conto che trovare Emmett si dimostrerà un’impresa poco facile. -E non penso proprio che i Corridski saranno disposti a darci una piantina di questo posto-
Edward ridacchia sarcastico.
L’avevo già notato da un po’, ma non ci avevo dato peso: il suo sguardo in questi ultimi due giorni è cambiato parecchio.
Spesso sembra in preda a pensieri confusi, dolorosi. Credo che ogni tanto sia anche colto da delle emicranie.
Cosa posso fare per aiutarlo?
-Io vado in camera. Credo di aver bisogno di qualche ora di sonno prima di mettermi a cercare Emmett- dice alla fine, allontanandosi dalla vetrata.
-Sei sicuro? Non mi pare il caso di dividerci proprio adesso..- mormoro, lo stomaco stretto in una morsa.
Edward mi sorride.
-Sei sempre così premurosa Bella.. Tranquilla non mi succederà niente. Ci vediamo dopo- e così dicendo se ne va, dando un’ultima pacca sulle spalle ad Alice.
Se in questo momento mi chiedessero di esprimere un desiderio, sono sicura che sceglierei di far rimanere con noi Edward.

_Edward_

Mi chiudo la porta della mia camera alle spalle, facendo scattare la serratura: una piccola precauzione che, immagino, servirà a ben poco.
Mi butto sul letto, fissando il soffitto. Ce la faremo, dobbiamo farcela.
Presi il mio cellulare dalla tasca, scorrendo la rubrica fino a “papà”.
Non avevo mai pensato di tentare di chiamare a casa. Funzionerà?
Schiaccio la cornetta verde, sperando che la linea sia libera.
Il mio cuore inizia a battere frenetico mentre sento gli squilli all’orecchio.
-Pronto, Edward?- risponde la voce di mio padre.
-Papà! Oh, grazie al cielo!-
-Edward, cosa succede?- domanda, percependo la tensione nel mio tono.
-Papà, per favore.. Venite a prenderci! Qui in hotel stanno succedendo cose..- ma, di colpo, l’unica cosa che sentii fu un “tu,tu,tu,tu,tu”.
-Maledizione!- urlo.
-Eh, no no. Non fare il bambino cattivo, Edward. Non vorrai mica farmi arrabbiare- sussurra una voce nell’angolo della camera.
Scatto a sedere di colpo, osservando un bambino comodamente seduto a gambe incrociate.
-Adesso io e te ci faremo un bel giretto- dice poi, avventandosi su di me.


_Carlisle_

Tengo il telefono in mano, perplesso. Cosa è preso a mio figlio? Problemi in hotel?
-Esme!- urlo per le scale. Mia moglie sbuca dal fondo.
-Che succede?- domanda, i guanti per lavare i piatti gocciolanti tra le sue mani. Ho una brutta sensazione.
-Ha appena chiamato Edward. Credo che siano sorti dei problemi in quell’albergo. Io voglio andare a prenderli. Chiama Charlie Swan. Penso sia il caso di portare anche Bella fuori di lì- dico velocemente, raggiungendo il piano inferiore. Prendo per le spalle mia moglie. -Io spero solo che nostro figlio non stia rischiando la vita, Esme. Sai che…- inizio ma lei mi blocca.
-Carlisle, calmati. Risolveremo questa faccenda il più in fretta possibile. E poi con lui ci sono anche gli altri, non è solo. E’ al sicuro-
-Certo, perché gli altri possono proteggerlo? Alice, Emmett, Jasper, Rosalie e Bella sono solo dei comuni mortali. Ok, nostra figlia avrà anche delle visioni del futuro, ma non può fare niente contro i pericoli che minacciano Edward. Non avremmo dovuto mandarli lì..-
-Smettila di tormentarti! Faremo una denuncia attraverso Charlie e andremo a prendere i nostri ragazzi, siamo intesi? Forza, chiamiamo alla centrale- e così dicendo Esme lascia cadere i guanti a terra e si precipita alla cornetta del telefono.
La ascolto raccontare tutto a Charlie, chiedendo di fare una denuncia e di poter avere un mandato per la perquisizione dell’hotel.
Da quello che dice mia moglie capisco che l’ispettore Swan si è agitato parecchio.
Toccagli Bella, è altro che “cigno” come il suo cognome. Diventa un leone.
-Arriverà qui a momenti. Andrà tutto bene- mi sorride Esme, con una dolce carezza sulla guancia.

*angolo autrice*
Bene, lo so che porto capitoli corti, perdonatemi ç___ç passiamo ai ringraziamenti recensioni J

-Ary94: sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto J dal prossimo credo proprio che partiranno i veri problemi D:
grazie per la recensione ^^

-alicecullen19: eh si, le cose iniziano a venire a galla e questo docile bambino mi pare un pochino arrabbiato xD
spero che anche questo capitolo ^^
grazie per la recensione!

-Joywell: scusa il tremendo ritardo! Eh, qui il bambino si sta dando da fare! Vuole vendetta.. Sono davvero felice che questa storia ti piaccia!
Grazie per la recensione!

-pixieandsoldier: tranquilla il legame tra i Corridski e il bambino si scoprirà presto u.u
Mi raccomando, non leggere questa storia a mezzanotte (mi hai chiesto te di ricordartelo xD)
Grazie per la recensione :)

-Yumiii: oh, mia cara ^^ spero che questo capitolo ti sia piaciuto :)

Bacioni, al prossimo episodio xD
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Sonomi