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Autore: Remedios la Bella    25/06/2011    1 recensioni
Visto che ci sono troppe Miharu x Yoite, ho pensato di cambiare le cose e di mettere in campo Raimei e Kouichi, che lo meritano profondamente. A due anni dall'ultima volta che lo Shinrabansho si è manifestato, un nuovo pericolo incombe su Nabari, ma stavolta il bersaglio non è Miharu ... E dentro al cuore di Kouichi, nasce qualcosa oltre al desiderio di Morire ... Amore? beh .. basta scoprirlo! Basti sapere che quel sentimento sarà ricambiato in qualche modo da una bionda samurai ..
Basta ho detto troppo! Godetevi la mia storia!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Koichi Aizawa, Raimei Shimizu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se ho tardato tanto  a scriverlo, ma non ho trovato tempo!
Non è l'ultimo capitolo, quindi non darò ringraziamenti per ora ... vi dico solo che con il prossimo finirà la storia. Ma tanto ne ho in cantiere di nuove! Quindi non siate tristi!
Buona lettura  e attendo i vostri commenti!
Remedios la Bella.



La pace
 
 
“ Voi andate via …” Disse Kouichi con voce riluttante agli altri: “ so come fermarlo. Raiko, Yoite, desidero che voi restiate, in fondo siete gli unici che possano colpirlo.” Quel suo comando non fu molto gradito dal resto del gruppo, ma lo sguardo torvo del giovane indusse tutti a obbedire. Miharu salutò Yoite tristemente,  e tutti alla fine se ne andarono. Ma lei, Raimei, esitò come sempre: “ Io resto.” Disse con quella sua voce debole.
“ Oh … vai.” Kouichi non volle sentire scuse. In effetti non voleva sentire lei. La ragazza lo guardò indignata: “ Perché non vuoi il nostro aiuto? Si può sapere?” Era indispettita da come Kouichi non le rivolgesse lo sguardo. Ma fortunatamente Tobari fu d’aiuto in quella situazione: “ Andiamo, saremmo solo d’impiccio …” Afferrò l’allieva per il braccio e l’allontanò da lì. Non si voltò a guardare Kouichi, che sembrò apprezzare quel gesto. La ragazza in lacrime non oppose resistenza, abbassò lo sguardo e girò i tacchi. Ma il suo volto non nascondeva la tristezza e la delusione di non poter essere d’aiuto a Kouichi. Shijima era stranamente sparita sin da prima. Se ne andarono tutti velocemente, e lì rimasero solo Kouichi, i due spiriti e lo zombie di Toujuuro, perplesso.
“ Vedo che i tuoi amici se la danno a gambe!” Esclamò sarcastico. Kouichi lo guardò con odio profondo, e rivolse lo sguardo a Raiko e Yoite, i due capirono al volo.
“ Te la vedrai con noi adesso! Vedrai, ti spediremo all’altro mondo!” Esclamò furioso. Toujuuro ghignò malefico, e si mise in posizione d’attacco. Provocante, prefetto. Kouichi annuì e diede il comando.
Raiko e Yoite andarono all’attacco. Essendo in fondo fatti della stessa materia di quel mostro, erano gli unici a riuscire a ferirlo in qualche modo. Infatti, le sferzate di Raiko con la Gamon e il Kira conficcato nel corpo dello zombie da parte di Yoite fecero l’effetto desiderato; lo zombie venne ferito più e più volte, e nonostante le continue rigenerazioni, iniziava a sentire la stanchezza del combattimento. Intanto Kouichi era corso verso la pergamena. Per poter far ritornare indietro quell’essere, dovevano spingerlo fin lì. Kouichi poi lo avrebbe marchiato con il suo sangue e lo avrebbe bloccato recitando la formula di ritorno. Ma come ben sapeva quell’operazione richiedeva il suo sacrificio. Sarebbe lentamente sparito, trascinato dal vento impetuoso che si scatenava in quel tempio e che scuoteva i rami degli alberi incessantemente.
Esitava a dare l’ordine di avvicinare il nemico. Teneva  la lama del Kunai a fior di pelle con il palmo della sua mano, di modo da procurarsi la ferita per poter eseguire il sacrificio.
Raiko e Yoite combattevano strenuamente, ma anche se erano solo spirito le loro ferite sembravano reali: Il Kira stava esercitando il suo effetto distruttivo su Yoite, i colpi di difesa di Toujuuro avevano malmenato il povero Raiko, che si reggeva a stento in piedi.
Nota: Yoite usa come arma il Kira, una tecnica pericolosa che consiste nell’usare la propria anima come arma. Nel senso che Yoite può conficcare pezzi della sua anima nel corpo degli altri, danneggiandoli gravemente internamente, e facendoli morire in atroci sofferenze. Questo però comporta un indebolimento delle funzioni vitali di chi lo usa, fino alla morte. Per questo Yoite inizia ad essere debole; è stato proprio il Kira ad ucciderlo.
Fortunatamente, erano vicini al tempio e alla pergamena, e così Kouichi appena si voltò li vide a pochi metri di distanza.
Non esitò oltre; prese la lama, e lentamente lacerò la tenera carne del palmo della sua mano. Il sangue sgorgò a fiotti, e la pergamena si sporcò del sangue dell’immortale. Era pronto … ma qualcosa lo frenava.
Se avesse compiuto quel gesto, la morte lo avrebbe finalmente preso con sé, e lui non desiderava altro che morire in fondo. Ma i suoi pensieri infine si rivoltarono contro Raimei. Nei suoi occhi si dipinsero quelli caldi e castani della ragazza, i suoi capelli biondi, ma soprattutto quella dolcezza e allegria che lei esprimeva in quello sguardo. Non era facile abbandonare colei che aveva amato. Come avrebbe reagito la samurai? Non osava pensare alle conseguenze.
Continuava ad esitare, e nel mentre Toujuuro era sempre più vicino al portale.
Kouichi? Non sentiva più niente ormai, i pensieri gli stavano esplodendo in testa. I due spiriti combattevano audacemente contro colui che tempo fa era stato il loro capo. Mentre combattevano, Raiko volse uno sguardo a Kouichi, lese la sua preoccupazione.
Interruppe l’attacco e gli gridò: “ Che cosa ti prende adesso?” Quelle parole scossero Kouichi dal sonno. Si alzò e fissò senza espressione I tre combattenti. Ormai anche Yoite aveva letto le intenzioni di Kouichi: “ Che cosa ti preoccupa?” Gli disse a gran voce. Non smettevano di attaccare, ma Kouichi non andava avanti per compiere il suo dovere.
Toujuuro per un momento si liberò dal peso dei due spettri. Guardò il ragazzo fermo lì come una statua, e non fece a meno di insultarlo: “ Povero sciocco! Pensi di riuscire a sconfiggermi? Non ce la fai nemmeno a muoverti! Come pensi di fare? E dire che i tuoi amici contano su di te!” ghignò maleficamente. Il suo discorso colpì Kouichi come la lama affilata di una spada. L’angoscia gli pervase il cuore, Strinse il pugno sanguinante, le lacrime non avrebbero tardato a uscire dai suoi occhi. Tutti contavano su di lui. Ma egli non attaccava, per timore, timore di perdere lei.
“ Io …” Disse flebilmente. La sua parola uscì più smorza di quanto già non fosse la sua voce. Toujuuro stava per vincere sui sentimenti del ragazzo, quando la voce rassicurante di Raiko gli diede la spinta: “ Se è per Raimei, sappi che portai vegliare su lei ogni giorno …”
“ Raiko!” Kouichi alzò la testa e incrociò lo sguardo del samurai. Lui gli disse: “ Vedi, io lo faccio ogni giorno … e poi non puoi permettere che il mondo cada i mano dei cattivi! Combatti, sei un ninja valoroso. Fallo e sacrificati per noi!” Quel discorso arrivò dritto al cuore del giovane Kouichi. Lui lo recepì come un chiaro segno. Doveva agire, si era deciso finalmente.
Il destino del mondo era nelle sue mani.
“ Raimei …” pensò, guardando il cielo con occhi languidi:” Ti amerò per sempre.” E con questo ultimo pensiero scrollò la preoccupazione dai suo pensieri. Ora poteva agire. Naturalmente quel dolce sussurro d’amore era giunto al cuore di Raimei, che furtivamente spiava il combattimento da dietro un albero. Vide la decisione di Kouichi negli occhi. Trattenne a stento dei singhiozzi.
“ Kouichi … Ti prego non farlo!” Lo pensò, avrebbe voluto urlarlo, ma per il bene di tutti non poteva farlo. Si doveva solo rassegnare a vedere il male sconfitto. E il suo Kouichi dissolversi. Il pianto non ebbe esitazione.
Pianse silenziosamente, mentre osservava Kouichi avanzare verso il nemico, trattenuto dai due spiriti gettatisi addosso. Un centimetro, e la mano del ragazzo, avrebbe colpito lo zombie e lo avrebbe marchiato con il sangue.
Ma .. un fruscio scosse tutti,anche Raimei, che sentì come se qualcosa le sfiorasse il viso. Kouichi vide con suo grande stupore, e prima che la sua mano toccasse Toujuuro che si divincolava ferocemente, un’altra mano, più piccola e femminile, sporcare di sangue lo zombie.
Essere, torna nel mondo che ora è tua dimora .. porta con te la sciagura che hai inferto a noi, e divieni polvere! Mostro, sparisci!” una voce “felina” riecheggiò nell’aria. E Kouichi vide i due occhietti gialli di Shijima balenare da dietro Toujuuro.
Appena quelle parole furono pronunciate, una nebbia uscì dal portale ancora aperto. La nebbia inghiottì Toujuuro.
“Ma cosa! Stupida bambina!” Raiko e Yoite mollarono la presa. Toujuuro veniva piano piano inghiottito da quella nebbia. Si stava dissolvendo, e neanche tutte le sue urla o imprecazione fecero cessare l’atto.
In poco tempo, dello zombie non rimase altro che il brutto ricordo. Kouichi osservava come quel vapore avesse fatto di Toujuuro un niente, sbalordito. La nebbia compiuto il suo dovere, rientrò furtiva nella fessura. E a quel punto la colonna di luce implose: La fessura si chiuse ermeticamente, lasciandosi dietro le urla dello zombie, la colonna esplose abbagliando tutto ciò che le stava intorno. Tutti quelli che osservarono quella scena chiusero gli occhi per l’intensità luminosa. E quando li riaprirono, trovarono solo la pergamena in fiamme che diveniva a poco a poco cenere. Bruciava, mentre la famosa tempesta si placò all’istante. Le nubi si diradarono e un tiepido sole squarciò invase il tempio leggermente distrutto.
Tutto era finito, finalmente. Kouichi guardò ancora la pergamena bruciare e sopraffatto dalla fatica si distese per terra, respirando e riprendendo fiato.
“ è finita …” disse in un sussurro: “ è davvero finita …”
Attese che l’avvenimento che doveva subire si esercitasse su di lui. Restava disteso, in attesa di dissolversi. Il sole lo riscaldava piacevolmente. E stranamente, non accadeva nulla!
“ Strano ..” pensò. Forse l’effetto sarebbe venuto piano piano.
“ No … non può essere …” Subito gli venne in mente chi fosse stato in realtà a compiere il gesto al posto suo. Sbarrò gli occhi e si alzò di scattò cercando con lo sguardo la giovane immortale Shijima. La trovò; Si stava lentamente dissolvendo. Il sacrificio era toccato a lei.
“ Shijima!” Kouichi si alzò di scatto, andò incontrò alla ragazzina, che si guardava curiosa, mentre vedeva letteralmente sparire ogni parte del suo corpo.
“ Kouichi ..” disse lei in un sussurro: “ Sapessi che bello …”
“ Shijima! Perché l’hai fatto?” nella voce di Kouichi suonava come un rimprovero, ma in fondo era gratitudine.
“ Volevo essere io la prima a provare .. e poi tu devi starle accanto …” Sussurrò: “ L’ho sentita piangere per te … è lì … guarda!” Indicò col dito ancora integro dal dissolvimento la ragazza che lentamente si avvicinava, gli occhi che trasparivano quella gioia che nessuno saprebbe esprimere a parole.
“Raimei …” Kouichi si voltò verso di lei e incontrò i suoi occhi felici. Non fece a meno di correrle incontro, cosa che lei fece prima di lui. Si abbracciarono strettamente: “ Sei vivo … sei vivo!” Lei non riusciva a trattenere la gioia. Lui neanche, continuava a tenerla stretta a sé teneramente.
“Si, sono qui ..” Le sussurrò tenero. La baciò sulla guancia, sulla fronte e sul naso. Era felice di vederla quanto lei. Shijima osservava tenera i due. Non era la sola a dissolversi; anche Yoite e Raiko stavano per andarsene.
Ma prima, Raiko si avvicinò fluttuando a Raimei e Kouichi che lo ammirarono: “ Kouichi, te la affido … In nome di tutto l’affetto che io non sono riuscito a darle …”
“ Fratellone …” Raimei si strinse a Raiko, commossa. Il bel ragazzo ricambiò quell’abbraccio e la baciò sulla fronte: “ E ora di dirci addio .. ti voglio bene e veglierò su di te da lassù. Ma tanto c’è lui a proteggerti.” Indicò Kouichi e gli mise una mano sulla spalla. Lui guardò comprensivo: “ Conta su di me .. e grazie a tutti.”
E con quel ringraziamento comprese anche Yoite e Shijima. Raiko lasciò finalmente Raimei; Si unì agli altri, che salutarono con lo sguardo e in breve divennero polvere di stelle. I loro residui danzarono nel vento e salirono in cielo.
Finalmente tutto era tornato normale. Kouichi e Raimei sosprirarono tranquilli. E poi si guardarono negli occhi: “ Sono contenta che tu sia qui …” Bisbigliò lei, accarezzandogli il viso.
Lui le afferrò la nuca e la tirò a sé: “ Lo stesso vale per me … “ la strinse al petto, e la tenne così per un po’. Lei non protestò in alcun modo.
“ Andiamo eroe …” fece Raimei, e tolse la sua testa immersa nel petto di Kouichi: “ Gli altri devono sapere.”
“ L’unica cosa che non sapranno è quanto io ti amo …” La prese alla sprovvista baciandola appassionatamente. Lei ricambiò volentieri, e gli afferrò il viso tra le mani.
Tutto era tornato normale, e i due potevano stare finalmente insieme davvero. Si sorrisero dopo il bacio e lentamente si avviarono per Fuma, mano nella mano. Il sole di tarda sera illuminava il sentiero donando serenità ai due.
D’ora in poi niente avrebbe più scosso i loro giovani cuori innamorati. 
   
 
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