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Autore: ary_gg    26/06/2011    12 recensioni
Post lotta Klaus è un piccolo omaggio interamente Delena. Elena e i suoi sentimenti. La morte si sa ci mette di fronte a nuove consapevolezze.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ALBA


CAPITOLO QUINDICI

 

Stefan riaccompagnò una Elena stravolta a casa. Aveva smesso di piangere, ma aveva anche smesso di parlare. I suoi occhi erano ancora rossi per il pianto, si erano spenti completamente. Stefan si era incaponito nel volerla riportare a casa, non voleva che guidasse in quello stato. Poi dopo la chiamata di Alaric, voleva assicurarsi che tornasse davvero a casa. Appena in casa udirono il rumore dell'auto si precipitarono fuori. Jenna aveva chiamo Rick disperata. Dopo il racconto della fidanzata, capì tutto.

"Jenna...ok calmati, credo sia a casa Salvatore."
"Ma...Rick, Elena e Stefan si sono lasciati non credo..." Jenna lasciò la frase in sospeso notando Rick un pò a disagio.
Jeremy si avvicinò a loro. "Damon?" Disse lui incredulo.
Rick sospirò. "Li...li ho beccati insieme la settimana scorsa io..."
"Rick! Perchè non me lo hai detto?" Disse Jenna arrabbiata.
"Credo spettasse a tua nipote farlo!" Disse Alaric.
"Santo cielo è una ragazzina e..."
"Jenna! Non dire ciò che stai per dire ti prego."
"Non me ne importa nulla che Damon sia tuo amico Rick io..." Jenna non finì nemmeno la frase.
Alaric abbassò lo sguardo scuotendo la testa. Prese il cellulare e provò a comporre il numero di Damon, ma risultò spento. Poi chiamò Stefan. Elena era lì. Si sarebbe assicurato di riportarla a casa nel momento in cui si fosse calmata.

Stefan scese dall'auto insieme ad Elena che fissò sua zia, Jeremy e Alaric sulla soglia di casa. Rientrò senza degnarli di risposta e salì in camera sua chiudendosi a chiave.

Caro diario,
oggi sono quindici giorni che Damon se n'è andato. Ormai non faccio che contare i giorni che mi allontanano sempre più dai suoi ultimi baci, le sue ultime parole, i suoi ultimi sospiri. Ma tu lo sai. Non faccio altro che annotare su di te ogni nuovo giorno che inizia e finisce senza che lui torni. Io so che lui non tornerà. Eppure spero sempre che entri da quella maledetta finestra. Mi guardi provocatorio e mi faccia arrabbiare, mi baci fino allo stremo, faccia l'amore con me. Io non posso andare avanti così. Non mi sembra una vita accettabile. Ne ho passate così tante vorrei solo un pò di serenità, vorrei essere felice. Avevo la felicità a portata di mano e me la sono fatta scappare.

Elena chiuse il suo diario e sbuffò. Aveva bisogno di bere un pò d'acqua. Decise di scendere di sotto. Sperava che se ne fossero andati da quella casa. Stava davvero meditando di trasferirsi a casa Salvatore. Almeno Stefan era discreto, non chiedeva insistentemente del suo stato. Spesso le capitava di piangere proprio di fronte a lui, quando ogni tanto andava a casa sua per stare un pò in camera di Damon, come a poterlo avere più vicino. Il ricordo di Damon era più vivo proprio davanti a Stefan. Ma lui si sedeva accanto a lei e la incitava a sfogarsi. Elena poteva leggere nei suoi occhi il dolore per quella situazione. Sapeva che era arrabbiato con lei, era arrabbiato con lui, eppure il sapere che lui non si sarebbe avvicinato mai più a quella città, colpiva anche Stefan. Era da quando erano umani che non vivevano più così a stretto contatto e nonostante il rancore e la delusione e la rabbia, la sua assenza lo segnava molto più di quanto avesse voluto. Il legame di sangue era legame di sangue, non poteva essere scisso, nonostante tutto.
Gli altri si ostinavano a circondarla in casa. Niente valevano le richieste da parte di Jenna e Rick di lasciarle il suo spazio, Bonnie era quella più testarda. Infondo non aveva mai visto di buon occhio Damon e per lei quella situazione ne era la conferma. Si diresse verso le scale e sentì delle voci provenire di sotto. Dio non ne staranno discutendo ancora! Elena cominciava a perdere la pazienza.
"Vorrei solo trovarlo e...giuro che gli ficcherei un paletto nel cuore." Disse Bonnie seduta sul divano. Caroline alzò gli occhi al cielo scocciata.
"Ragazzi perchè non uscite un pò?" Cercò di dire Jenna che sistemava le ultime cose in cucina aiutata da Rick. Ovviamente fu ignorata.
"Bonnie smettila, non sai niente, non sai come stanno le cose." Disse Caroline fulminandola.
"Che fai lo difendi?"
Caroline aprì la bocca per ribattere ma poi si morse la lingua per non parlare. Avrebbe mantenuto privata la conversazione che aveva avuto con Elena, quando li aveva scoperti. Bonnie sgranò gli occhi.
"Tu sapevi! Oddio Caroline perchè non le hai detto nulla?"
"Perchè era felice Bonnie! Ecco perchè! Non la vedevo così da tempo!" Disse Caroline esasperata.
Jenna osservò la ragazza e poi si voltò verso Rick che le appoggiò una mano sulla spalla. "Ragazze smettetela ora."
"Dovreste smetterla tutti!" Disse Elena davanti alla porta. Si voltarono a fissarla, era furiosa. "Smettetela di dargli la colpa come se fosse lui la causa di ogni male di questo mondo! Perchè lo fate sempre! Anzi tu lo fai!" Disse poi rivolgendosi a Bonnie. "Caroline ha ragione, ero felice. Felice dopo tempo."
"E adesso sei distrutta!" Disse Bonnie sentendosi piccata.
"Per colpa mia!" Disse poi Elena esasperata. "Dillo cosa pensi avanti! Posso dirlo io se vuoi, ti conosco abbastanza bene Bonnie. Sei convinta che abbia fatto di tutto, in modo da portarmi a letto..."
"Elena..." Cercò di interromperla Alaric.
Elena lo ignorò bellamente. "...e allontanarmi da Stefan, per poi lasciarmi. In questo modo avrebbe ferito Stefan come era sempre stato nella sua testa. Fine della storia." Caroline scosse la testa abbassando lo sguardo. Ormai Elena era un fiume in piena. "Lascia che ti dica come sono andate le cose davvero. Io ho lasciato Stefan perchè non lo amavo. Io mi sono buttata tra le braccia di Damon, io ci sono andata a letto senza sapere quello che provavo per lui. Nel momento in cui mi ha chiesto cosa provassi davvero, mi sono tirata indietro ferendolo e se ne è andato. Quindi la colpa di questa situazione è esclusivamente mia. Ora potete uscire tutti da questa casa ed andare al diavolo." Elena si voltò e vide Rick ancora alle sue spalle.
"Tu sai dov'è...io...lo so." Disse Elena con gli occhi che lentamente le si riempirono di lacrime. "Ma non me lo dirai vero?"
Rick la guardò incerto. "Elena..."
"Non dirmi che non lo sai perchè non ci credo! Sono tre giorni che a fatica mi guardi in faccia quando ci incrociamo."
Tutti fissarono Alaric che aveva a sua volta lo sguardo fisso su Elena. "Rick..." disse Jenna spronandolo a parlare.
"Mi dispiace." Disse lui continuando a guardare la ragazza negli occhi. Elena alzò gli occhi al cielo per non far uscire le lacrime, ma quelle se ne infischiarono e le rigarono il viso. Poi scosse la testa e si precipitò di nuovo in camera sua.

Elena era seduta davanti alla finestra con la testa appoggiata contro il vetro. Sentì bussare alla porta, si voltò e vide Alaric in piedi sulla porta.
"Ti ho portato qualcosa da mangiare. Cose che probabilmente non toccherai come al solito, ma le lascio qui, insomma...credo dovresti iniziare ad assaggiare qualcosa." Disse guardandola sottecchi mentre appoggiava quello che aveva in mano sul comodino. Elena intanto aveva voltato di nuovo la testa verso la finestra e fissava in un punto imprecisato fuori.
Alaric sospirò e si avvicinò a lei. Poi si sedette accanto alla ragazza. "So che sei arrabbiata con me e probabilmente non vuoi parlarmi, ma ho da dirti comunque qualcosa...e, ti prego, lasciami finire prima di dire qualcosa."
Elena posò lo sguardo su di lui interrogativa.
"Mi ha chiamato tre giorni fa." Disse semplicemente. "Sapevo che lo avrebbe fatto. Non chiedermi perchè, ma lo sapevo. Non so il motivo e su quali basi abbiamo costruito il nostro rapporto, ma credo semplicemente che Damon arrivi all'improvviso. Tu lo sai meglio di me. Ha fatto cose terribili e io e te ne abbiamo subite alcune molto pesanti, eppure siamo qui a parlare di lui." Elena lo ascoltava non capendo dove volesse andare a parare. "So dov'è in questo momento Elena, so anche che non ci resterà per molto, credo che sarà una sorta di nomade per un pò. Credo che non abbia voglia di stare fermo. Ma non posso dirtelo. Gliel'ho promesso. Non voglio tradirlo Elena, ha bisogno di potersi fidare di qualcuno, e per quanto mi faccia male vederti così, voglio essere suo amico anche in questa scelta, giusta o sbagliata che sia."
Elena iniziò a respirare a fatica e stava per ribattere, ma Alaric la zittì. "Ho provato a convincerlo a tornare, ma ha cominciato a minacciarmi e sai quanto sia terrificante quando minaccia." Disse con un accenno di sorriso. Anche Elena lasciò che le sue labbra si incurvassero leggermente in una specie di sorriso. "Ho fatto del mio meglio. Più di quello che ho fatto non potevo fare. Ma è un uomo di parola. Per Damon una promessa è una promessa. Io rispetterò la mia parte." Le disse. Poi le baciò la fronte e le sorrise appena. "Mangia qualcosa ti prego." Detto ciò Alaric si alzò e usci fuori dalla stanza. Elena sospirò. C'era qualcosa in quel discorso che doveva cogliere, ma riusciva a vedere solo una cosa. Damon. Si era messo in contatto con Alaric, ma lui non gli avrebbe mai detto dov'era.

Settembre era in pieno corso, ma fortunatamente il clima era ancora caldo, tanto da potersi godere ancora qualche giorno all'aria aperta. Quell'autunno sarebbe stato all'insegna delle novità. Da un lato Elena era contenta di iniziare il college, ma dall'altra era spaventata. Aveva deciso di frequentare l'università vicino alla città in modo da poter vivere a casa tranquillamente. Nonostante molti avessero insistito perchè si spostaste e si allontanasse da Mystic Fall's. Ma lei era stata irremovibile, non aveva voglia di cambiare città.
Elena sospirò esasperata facendo su e giù mentre cercava disperatamente di calmarla. "Oh avanti Miranda fa la brava, che ti prende?" Elena la cullava dolcemente sperando si calmasse. "Ti prego, la mamma deve sposarsi, avanti!" Elena alzò gli occhi al cielo. "Tesoro calmati ti prego...vuoi davvero far sposare tua madre senza damigella d'onore?" Disse in attesa che la bambina si calmasse.
"Allora? La zia è pronta per uscire." Disse Jeremy avvicinandosi alla sorella. Tutto era pronto, gli invitati avevano preso posto nel giardino di casa Salvatore in attesa che la cerimonia avesse inizio.
"Non è colpa mia se sua figlia ha deciso di fare i capricci proprio oggi!" Disse Elena continuandola a cullare.
Jeremy ridacchiò. "Ha solo tre mesi, che vuoi che capisca."
"Sssh..." lo zittì Elena. "Si sta calmando. Grazie al cielo!" Esclamò. "Ok, chiama Bonnie, deve tenerla lei durante la cerimonia, visto che fai da testimone."
Jeremy la guardò incerto. "Bè...veramente...Rick mi ha detto di occuparmi di lei."
Elena lo guardò interrogativo. "Ma..."
"Senti non chiedermelo non ne ho idea. Questo matrimonio sta mandando tutti fuori di testa."
Elena continuava a non capire, poi scorse qualcuno alle spalle di Jeremy. Elena sentì come se le avessero tolto il terreno da sotto i piedi, non era certa che le sue gambe avrebbero retto. Il ragazzo vide la sorella diventare bianca improvvisamente e le si avvicinò di più cercando di prenderle la bambina dalle mani. Sembrava sul punto di svenire. "Elena, lasciami prendere Miranda." Disse il ragazzo fissandola e prendendo la bambina. Poi con una mano le prese un braccio. "Elena...stai bene?" La ragazza aveva gli occhi fissi al di là delle sue spalle. Jeremy si voltò e rimase a bocca aperta.
Damon la fissava perfettamente vestito in abito scuro.
Elena chiuse gli occhi e poi li riaprì guardando Jeremy. "Andiamo..." disse con un filo di voce.

La cerimonia finalmente stava iniziando. Jeremy si sedette accanto a Bonnie. "Jer, che fai qui? Dammi la bambina, devi stare accanto a Rick sull'altare." Disse la ragazza.
Jeremy sorrise apertamente. "C'è un testimone migliore." Disse ridendo e cullando la bambina.
"Ma che dici?" Chiese Bonnie fissandolo. Poi Caroline accanto a lei richiamò la sua attenzione.
"Oddio!" Esclamò la vampira. "Non è possibile!" Disse fissando l'altare a bocca aperta.
Bonnie la guardò e poi puntò lo sguardo sull'altare e lo vide. "Ma quello...è Damon...oddio a Elena prenderà un colpo." Disse Bonnie allarmata.
"Tranquilla l'ha già visto prima." Disse Jeremy sorridendole.
Elena e Jenna fecero il loro ingresso percorrendo il giardino. Elena guardava dritta di fronte a sè per non guardarlo. Non poteva permettersi di crollare proprio in quel momento. Alla fine della cerimonia c'avrebbe pensato. Elena assistette alla cerimonia sorridendo a Jenna. Avrebbe dovuto esserci anche sua madre lì, doveva essere al posto suo sull'altare in quel momento. Ormai Jenna, Rick, lei e Jeremy erano diventati una vera famiglia. Ma l'arrivo di Miranda aveva portato quel qualcosa in più. Quando Jenna scoprì di essere incinta, Elena fu la prima a saperlo. Per la prima volta dopo mesi che Damon era andato via, Elena sorrise di cuore e si sentì felice per davvero, si sentì viva e solo per lei il suo cuore si colmò di amore. Quando nacque tre mesi prima Elena pianse, pianse di gioia. Quella bambina aveva riempito la sua vita. Elena lentamente aveva ripreso a svolgere le sue normali attività quotidiane. Mangiava, dormiva, andava a scuola. Ma la sera prima di addormentarsi e la mattina appena apriva gli occhi, l'ultimo e il primo dei suoi pensieri, era sempre e solo lui. Con la notizia dell'arrivo di Miranda le cose erano migliorate un pò. Lui c'era sempre, ma Elena poteva concedere finalmente una parte del suo cuore ad un'altra creatura. Elena si commosse vedendo Jenna e Alaric emozionati scambiarsi le promesse. Era come se finalmente potesse tornare a provare dei sentimenti. Li aveva messi in stand bay nel momento in cui lui se n'era andato, aveva permesso loro di riaccendersi solo nei confronti della bambina. Ora, lui era di fronte a lei accanto a Rick, e sentì di nuovo un calore pervaderla, i suoi sentimenti potevano di nuovo farsi strada nel suo cuore.

Damon si era allontanato dalla folla perdendosi in un punto vuoto del vasto giardino di casa Salvatore. Accennò un ghigno quando sentì la sua presenza alle sue spalle. "Sta tranquillo fratellino, me ne andrò tra poco, non allarmarti."
Stefan si avvicinò a lui e gli si posizionò di fronte. "E permetterti di lasciarla di nuovo? Non esiste."
"Non sono tornato per lei." Disse lui secco guardandolo negli occhi. "Ho fatto una promessa ad una persona. La sto solo rispettando visto che lui ha rispettato la sua."
Stefan sorrise ironico. "Credi davvero che ti lasceranno andare via? Dovrai passare sul corpo di un sacco di gente."
"Non è mai stato un problema." Disse cinico.
"Smettila per favore. Non fingere, non con me. Almeno questo me lo devi." Disse Stefan mettendogli le mani sulle spalle.
"E' meglio così Stefan, può avere una vita normale." Disse Damon guardandolo negli occhi.
"Che vita è senza amore Damon? Tu dovresti saperlo bene tanto quanto me."
Damon lo fissò e poi distolse lo sguardo accennando un sorriso ironico. "Perchè sei sempre così maledettamente giusto?"
"Perchè tu sei maledettamente sbagliato...mamma e papà dovevano pareggiare i conti" disse Stefan prendendolo in giro.
"Da quando sei diventato simpatico?"
Stefan sorrise e abbracciò il fratello. Non lo facevano dal 1864.

 

SPAZIO PSEUDO-AUTRICE.

 

Sono qui con il terzultimo capitolo! Allora prima di tutto lo sfogo di Elena non è tanto contro Bonnie, ma più che altro per la situazione in genere che si è creata. Ce l'ha con se stessa per aver permesso alle sue paure di allontanare Damon dalla sua vita e diciamo che sbotta contro Bonni davvero solo perchè ha bisogno di sfogarsi è un pò come se si guardasse allo specchio e si insultasse da sola. Poi altra cosa. Tenete a mente il discorso che Rick fa e quello che le ha detto sulle scale quando lei lo accusa di sapere dov'è Damon. Capirete tutto nel prossimo capitolo e scoprirete il discorso che hanno fatto Damon e Rick. Poi il matrimonio...c'è un BEL salto temporale tra la discussione di Elena tra tutti e la parte in cui c'è il matrimonio, se vi fate due conti ci arrivate ahahah comunque lo saprete nel prossimo capitolo. Altra cosa, Stefan. Non è che è tutto passato per lui. Assolutamente. E' solo che Damon è suo fratello e ama Elena e la rabbia è tanta, ma vedere le persone che ami soffrire ti rende un pò più ben disposto nei loro confronti, ma all'ultimo capitolo saprete Stefan che scelta farà, niente di allarmante, comunque vi spiegherò a tempo debito. Adoro la scena in cui Damon torna dal fronte e lui e Stef si abbracciano mi viene una stretta al cuore ogni volta che guardo quella scena, quindi ho voluto un pò riproporla. Infine devo chiedere scusa. Scusa a chi recensisce. Non ho più risposto alle recensioni del capitolo 13 e mi dispiace tantissimo. Ma ora rispondo a quelle del 14. Scusate ancora. Ora vorrei ringraziare tutti quelli che leggono siete adorabili nonostante non scriviate. Bene fatemi sapere ch vi sembra! Oh Miranda ovviamente è la figlia di Jenna e Rick se qualcuno non l'avesse capito ahahahahha ovviamente lo avete capito ma meglio sottolineare. Baci Ari.

dopo ave risposto alle recensioni aggiornerò la storia Nian per chi fosse interessato :)

   
 
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