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Autore: Miss_Slytherin    27/06/2011    20 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                             CAPITOLO 51

                                            Love is in the air


Cassiopea Sofia Malfoy non aveva mai studiato così tanto in vita sua. Era una di quelle persone che possedeva il dono dell'apprendimento senza sforzo: le bastava seguire la lezione, ripassare una volta, ed il gioco era fatto.

Ma quando si era trattato di ripassare tutti i programmi, di tutte le materie, questa sua attitudine si era volatilizzata nel nulla e Cassiopea si era ritrovata nel panico più nero.

Anche quel pomeriggio si era accaparrata un intero tavolo della biblioteca, subito ricoperto di appunti, libri, piume e boccette d'inchiostro, ed erano due ore che non si schiodava da lì.

Era sola, in tutta quella confusione: Lily aveva deciso di ripassare Trasfigurazione, e, armatasi di bacchetta e cavie, si stava esercitando nella Sala Duelli; Glorya invece aveva scelto di iniziare con Pozioni e, come molti, aveva ottenuto il permesso per poter utilizzare i laboratori.

Così erano due ore che la Malfoy non spiccicava parola con nessuno, sebbene in biblioteca ci fossero molti suoi conoscenti.

Cominciava ad impazzire, cercando di imparare dati e battaglie, guerre e opere di personaggi storici importanti. Storia della Magia era il suo tallone d'Achille: non capiva proprio a cosa servisse imparare nomi su nomi, e studiare quella materia le risultava perciò difficile.

-Ehi, principessa, ti sta uscendo il fumo dal cervello- disse una voce conosciuta, proprio quando Cassiopea aveva deciso di abbandonare la testa bionda sui libri, in un gesto di disperazione.

Shane Burke si era appena seduto accanto a lei, e le aveva fatto una leggera carezza sui capelli.

Lei sollevò piano la testa, sino a guardarlo di traverso.

-Non ce la faccio più- annunciò funerea.

Shane sorrise, intenerito.

-Quale materia ti ha gettato in questo stato di disperazione?- chiese incuriosito. Gli sembrava ancora così strano poter parlare con lei del più e del meno, poterle accarezzare i capelli senza rischiare la mutilazione...viverla, insomma. Eppure era così: il terremoto sembrava averla cambiata, aver rimesso in gioco le sue certezze, e da allora Cassiopea, sebbene rimanesse la solita snob fredda e sarcastica di cui lui si era innamorato, non lo aveva più respinto. E lui non poteva che ringraziare ogni giorno chiunque gliel'avesse concessa. Dopo anni e anni di rifiuti, sofferenze e umiliazioni, lei era sua. Alla faccia di chi dice che perseverare è diabolico, pensò Shane...

-Storia della Magia. La detesto- rispose Cassiopea.

-Tu come mai non stai studiando?- chiese poi sospettosa, stringendo gli occhi chiari. Shane rise per quella sua buffa espressione, e replicò:

-Ho finito ora con Incantesimi, sto facendo una pausa prima di uccidermi con Biomagia. Mi era venuta...voglia di vederti- aggiunse, quasi timido. Non si era ancora abituato a poter mostrare, anche in minima parte, i suoi sentimenti. La osservò, quasi aspettandosi che lei urlasse qualcosa del tipo “Mi stai facendo venire il diabete, Burke!”, ma invece Cassiopea fece un sorrisino e ribattè:

-Beh, potevi almeno presentarti con cibarie e bevande...sto morendo dalla fame!-

Shane alzò gli occhi al cielo.

-Non ti smentisci mai eh....piccola balenottera!-

-Ehi!- s'indignò Cassiopea mollandogli un pugno sulla spalla, -sono un fuscello io!-

-Fuscello eh? Vediamo....- e senza preavviso le passò un braccio sotto le ginocchia, uno dietro la schiena e la sollevò senza sforzo. Lei prese a ridere, tempestandogli le spalle di pugni, e scalciando urlò:

-Mettimi giù!!!!-

-Sssssh!!!!- dissero in coro molti studenti, infastiditi da tutto quel baccano, e Shane, strafottente, disse:

-Scusatela, è fatta così....le piace fare casino!!!-

E fra risate e sguardi indignati, Shane trascinò via Cassiopea, dimentichi di compiti e interrogazioni.

Fuori dalla biblioteca la rimise a terra, e notò con piacere che le pallide guance di Cassiopea erano tinte di un tenero rossore.

-Allora noi...sabato, usciamo?- chiese Shane dopo qualche attimo di silenzio. Per sabato era stata infatti organizzata un'uscita a San Francisco: gli insegnati avevano ritenuto giusto concedere quest'opportunità di svago agli studenti, e la città era ormai sicura.

-Mmh...anche se mi hai chiamata balenottera e per questo meriteresti atroci punizioni, direi di sì- rispose Cassiopea, sentendosi stranamente leggera.

D'improvviso, si rese conto di essere felice: era bello poter stare con Shane senza dover fingere ribrezzo, senza doverlo continuamente respingere. Lui era cambiato, sembrava più maturo, ed anche in lei qualcosa era mutato. Il terremoto le aveva insegnato a cogliere ogni attimo di felicità, e perchè non iniziare proprio con Shane?

                                                          

                                                          ******


Lily Potter era estremamente seccata.

Insomma, Trasfigurazione di solito le piaceva, anche se la sua materia preferita era in assoluto Pozioni, e normalmente non aveva difficoltà. Ma quel giorno evidentemente aveva la testa fra le nuvole o, cosa più probabile, la sua bacchetta aveva deciso improvvisamente di smettere di collaborare. Erano due ore che ci provava, ma non era ancora riuscita a far Evanescere quella maledetta iguana, e la professoressa Young diceva sempre che l'Incanto Evanescente era fra i più richiesti agli esami!

-Maledetta bestiaccia, perchè non vuoi scomparire?!- chiese disperata, dopo l'ennesimo tentativo andato a male. L'iguana si limitò ad osservarla impassibile, facendola arrabbiare ancora di più.

-E va bene, stai lì, stai lì! Non mi interessa- aggiunse, sedendosi su un banco. Poi, per evitare che la bestiaccia se ne andasse in giro a far danni, disse: -Pietrificus totalus!-

L'iguana si immobilizzò, e Lily commentò, acida:

-Ti sta solo bene-

Non era l'unica che aveva deciso di esercitarsi in Sala Duelli, e il vociare degli altri studenti le stava facendo venire un gran mal di testa. Quel pomeriggio di studio non stava decisamente andando come lei aveva previsto, e Lily Potter odiava quando le cose non andavano nel verso giusto.

-Come mai ti sei ridotta a parlare con un'iguana?- chiese curioso Scorpius Malfoy, che aveva l'incredibile capacità di trovarla sempre e comunque, sbucando accanto a lei. Lily lo guardò male.

-Non vuole Evanescere- rispose, irritata.

-Che terribile colpa- commentò lui, ironico. Lily gli rifilò l'ennesima occhiataccia.

-Sei venuto a irritarmi ancora di più, o volevi qualcosa?- chiese, voltandosi a guardarlo. Sembrava essere appena tornato da un giro sulla scopa: aveva i capelli biondi scompigliati, le guance leggermente arrossate e indossava la tenuta sportiva.

Era bello. Semplicemente bello.

-A dir la verità volevo qualcosa, ma anche irritarti non è male- replicò, con un sorrisetto divertito. D'un tratto Scorpius si rese conto di avere ancora indosso la tuta, e si chiese perchè non fosse passato a cambiarsi prima di andare a cercare Lily. Lei era come sempre impeccabile: riccioli rossi sparsi ordinatamente sulle spalle, camicia azzurra di raso perfettamente stirata, gonna blu coordinata senza una piega e stivali scamosciati intonati.

-Ad irritarmi ci ha già pensato l'iguana, ti prego non mettertici anche tu- disse lei in finto tono implorante, riportando la sua attenzione sulla conversazione.

-Mmmh, per questa volta posso lasciare stare i tuoi nervi- concesse lui, e Lily si ritrovò a sorridere.

-Perchè non stai studiando?- chiese poi.

-Perchè sono un genio e non ne ho bisogno- rispose Scorpius, modesto.

-Ah, ah, questa è bella. Sbaglio o voi Malfoy non avete un buon rapporto con Storia della Magia? Forse dovresti ripassare qualcosa- suggerì Lily, sarcastica.

-Non sbagli. Comunque ho deciso di fare qualche giro sulla scopa per rilassarmi un po'. Sai, non fa bene alla pelle del viso stressarsi troppo- rispose lui, dandosi arie.

-Oh, povero cucciolo, non sia mai che ti vengano le rughe!- lo schernì Lily, divertita. Non sapeva spiegare come, ma il loro modo di scherzare stava cambiando: le loro battute non erano più mirate ad offendere e umiliare, ma semplicemente a prendersi in giro con leggerezza. Lily non se lo sarebbe mai aspettato, dopo cinque anni passati a farsi reciprocamente del male, ma le piaceva quel loro nuovo modo di rapportarsi.

-Con le rughe non ti piacerei più- disse Scorpius, guardandola dritto negli occhi. Il tono era serio, e il sorriso di Lily lentamente scomparve, mentre il cuore accelerava i battiti.

La vecchia Lily avrebbe ribattuto qualcosa come “Se è per questo non mi piaci neanche adesso”, mentre quella nuova stava cercando un modo per dirgli che lui le sarebbe piaciuto comunque, ma senza esporsi troppo.

-O non piaceresti più alle altre tue ammiratrici?- replicò infine, per metterlo alla prova.

-E se ti dicessi che non mi interessa più piacere alle altre?- ribattè Scorpius, che voleva invece andare sino infondo. Ora che aveva fatto chiarezza nel suo cuore, non avrebbe sprecato altro tempo.

-Mmmh...ti direi che ne rimarrebbero molto deluse- insistette Lily, avvicinandosi a lui inconsapevolmente.

-Oppure che hai la febbre...fa sentire, magari sei davvero caldo- aggiunse, sollevando una mano per appoggiargliela sulla fronte.

-Eppure non sei caldo, che strano- commentò poi, abbassando lentamente la mano. Erano vicinissimi ora, ed il mondo intorno a loro sembrava sbiadire lentamente. Non importava che Nora Weston avesse quasi dato fuoco al suo gufo, a pochi metri da loro, o che Molly Weasley avesse annaffiato completamente suo cugino Hugo con una fontana di vino che aveva fatto apparire chissà come, proprio lì di fronte: Lily e Scorpius erano di nuovo entrati nella loro dimensione, dove niente e nessuno contava se non il battere furioso dei loro cuori, ed i loro respiri quasi intrecciati.

-Non sono caldo perchè non ho la febbre, e le altre non mi interessano più perchè ora so cosa voglio...- disse Scorpius, a pochi centimetri dalla sua bocca.

-E cosa vuoi?- domandò Lily, sentendo che da quella risposta dipendevano molte cose.

-Te- rispose lui, prima di baciarla. Le sue labbra si addattarono immediatamente a quelle di lei, come se lui non avesse fatto altro che baciarla, assaggiarla, gustarla...le loro lingue si incastrarono alla perfezione, come se si conoscessero da tempo, come se non avessero mai dimenticato le proprie fattezze. Baciarsi fu naturale ed emozionanante allo stesso tempo, come se Lily e Scorpius non avessero atteso altro che quel momento, come se non fossero vissuti solo per quell'istante di perfetta armonia e pace.

Quando lei si staccò delicatamente, erano entrambi senza fiato.

-Eri venuto per questo?- domandò, notando con piacevole sorpresa che le braccia di Scorpius le circondavano la vita. Quando l'aveva abbracciata così stretta?

-No. Ero venuto a dirti che ti aspetto sabato alle due e mezzo precise, fuori dal Refettorio- replicò Scorpius, e dopo averle fatto una carezza sulla guancia arrossata, si allontanò.

Lily lo guardò lasciare la Sala Duelli ancora per un attimo, poi, lentamente, riprese in mano la bacchetta, che giaceva abbandonata accanto a lei. Fissò con decisione la sua iguana e dopo aver mormorato un: -Finite incantatem!-, annunciò con decisione:

-Adesso veniamo a noi due. Evanesco!-

L'iguana svanì.


                                                      ******


Glorya Zabini osservava soddisfatta la propria Pozione Sonnifera. Aveva seguito alla lettera le complesse istruzioni, ed ora un liquido azzurro chiaro riluceva nel suo calderone. Prese una fialetta, vi versò la densa miscela e la etichettò, cosicchè durante il ripasso non rifacesse per errore la stessa pozione. Sempre molto compiaciuta di se stessa, fece evanescere con un tocco di bacchetta il resto della pozione, di modo che il calderone fosse pronto per l'esercizio successivo.

Pozioni la rilassava. Come Lily e Cassiopea, eccelleva in quella materia, perchè era così bello vedere gli ingredienti che si addensavano tutti insieme, vedere un informe intruglio trasfomarsi in un utile strumento magico, osservare la pozione raggiungere l'esatta gradazione...sì, Pozioni le piaceva proprio.

Riordinò gli ingredienti che le erano serviti per la Pozione Sonnifera, ed aveva appena afferrato il libro di testo per scegliere qualcos'altro con cui esercitarsi, quando una voce disse:

-Sei molto bella quando sei concentrata-

Con un sorriso, Glorya alzò il viso verso Liam.

-E quando non sono concentrata?-

-Lo sei ancora di più-

-Adulatore!-

-Te lo meriti- sorrise lui, attirandola a sé. Glorya sospirò, felice.

Non avrebbe potuto andare meglio di così.

-Sei venuto a disturbarmi?- scherzò lei.

-Mmh anche...a che punto sei con lo studio?-

-Ho già ripassato Difesa e Incantesimi, ora mi stavo cimentando con Pozioni. Tu?-

-Io ho iniziato con Trasfigurazione, poi sono passato a Storia della Magia...e ora mi stavo chiedendo se questa bella ragazza aveva voglia di chiacchierare un po' con me- rispose Liam, rilassato.

Il fatto che Glorya lo avesse accettato per quello che era aveva tolto un grosso peso dallo stomaco di Liam e lui, per la prima volta da quando aveva perso Evelyn, sentiva di poter essere di nuovo felice. Grazie a quello scricciolo dai capelli scuri che teneva fra le braccia. Grazie al suo sorriso e al suo coraggio. Liam non sapeva che cosa aveva fatto per meritarsela, ed ogni istante passato con lei gli sembrava di sentire la propria anima ricostruirsi piano piano.

-Certo che ne ho voglia. Pozioni mi piace, ma dopo di un po' tutti questi odori iniziano a nausearmi. Hai voglia di un tè?- rispose Glorya, cominciando a riporre le sue cose nella borsa.

-Sì, mi va- annuì Liam, aiutandola.

Dieci minuti dopo, mentre l'orologio batteva le cinque, Glorya e Liam lasciarono il laboratorio n.1 diretti verso il Refettorio, affollato come sempre per la merenda.

Conquistarono un tavolino vicino ad una grande finestra, e vi si sedettero con due fumanti tazze di tè fra le mani.

-Allora, sei preoccupata per le simulazioni?- domandò lui, versando una quantità spropositata di zucchero nella sua tazza.

-Un po' per Trasfigurazione. Il programma di quest'anno è davvero difficile, ed io non sono mai stata una cima. Tu dovresti stare tranquillo, invece- risposa Glorya, che invece preferiva il tè con il latte.

-Non sono molto in ansia, in effetti. Se vuoi con Trasfigurazione posso darti una mano, più tardi- rispose Liam, gentile.

Glorya gli regalò un sorriso: -Volentieri. Così forse evito di far spuntare una doppia testa al mio topo-.

Liam rise e Glorya, contagiata dalla sua risata, lo imitò.

-Senti Glorya, stavo pensando una cosa...- iniziò Liam poco dopo, improvvisamente imbarazzato.

Anche Glorya smise di ridere, temendo che lui avesse cambiato idea su di loro. Con Liam non si poteva mai dire, e lei aveva paura di soffrire ancora.

-Cosa?- chiese, sperando di non sembrare troppo ansiosa.

-Io e te non abbiamo mai avuto un vero appuntamento- disse Liam, e a Glorya venne quasi da sospirare per il sollievo.

-In effetti è vero...- replicò invece, contenta di saper controllare così bene le proprie emozioni.

-Dovremmo rimediare- propose Liam, fissandola intensamente. La sua mano, appoggiata sul tavolo, corse verso quella di lei.

-Dovremmo, sì- confermò Glorya, lasciando che lui le stringesse la mano.

-Che ne dici di sabato?-

-Dico che è perfetto- rispose lei, e non potè evitare di sorridere.


                                                      *******


Albus Severus Potter di solito non aveva problemi a concentrarsi. Aveva sempre ottenuto ottimi voti, anche grazie alla dedizione che dedicava allo studio. Ma quel giorno non riusciva a tenere gli occhi sul libro per più di dieci minuti.

Marìkaa sedeva di fronte a lui. Indossava un paio di semplici jeans, le solite Converse azzurre malandate ed un maglione dello stesso colore. Il viso era privo di trucco, ed aveva infilato la bacchetta fra i capelli in mancanza di un elastico. Albus la trovava bellissima, nella sua semplicità, ed era a causa sua che non era ancora riuscito a studiare nulla. Accanto a lui c'era Rose, invece perfettamente calata nel ruolo di studentessa modello, anche se qualche volta si lasciava baciare da Derek Zabini. Albus si era dovuto ricredere su di lui: si era rivelato un ragazzo piacevole, e non si poteva negare che tenesse davvero a Rose. Così Albus aveva dato la sua “benedizione” alla coppia, accettando che Derek studiasse al loro tavolo.

-Tutto bene, Al?- domandò Marìkaa, che lo aveva sorpreso a fissare il vuoto.

-Mmh, sì- rispose lui, affrettandosi ad abbassare gli occchi sul libro di Storia della Magia.

-Sembri distratto- osservò lei, sottovoce.

-Non sono molto concentrato...- confermò Albus, sempre a voce bassa.

-Come mai?- chiese Marìkaa ed Albus sospirò: come dirle che stava cercando il modo migliore per chiederle di uscire, e non da amici?

-Facciamo due passi? Non ce la faccio più a star seduto-

Marìkaa annuì, ed infilò una piuma nel libro di Trasfigurazione, per tenere il segno.

Si alzarono e, passando davanti agli scaffali che contenevano i libri sulle pozioni, videro Edward Nott e Diana Calender intenti a baciarsi. Almeno loro non hanno problemi, pensò Albus amaramente, mentre seguiva l'amica fuori dalla biblioteca.

-Allora? Cosa ti preoccupa?- ritentò Marìkaa, alla quale non piaceva vedere Albus così abbattuto.

-C'è un'uscita a San Francisco, sabato- replicò Albus, sviando la domanda. Aveva deciso che il modo diretto era l'unica soluzione, e sperava di non sbagliare.

-Sì, lo so. Ma cosa...?-

-Verresti con me?-

-Certo, usciamo sempre insieme. Lo dico anche a Rose, Molly...-

-No- la interruppe Albus, determinato, -intendevo solo io e te- precisò.

Marìkaa lo fissò sorpresa.

-Solo io...e te? Proprio da soli?-

-Sì, proprio da soli- confermò Albus, con il cuore in gola.

-Non intendi...da amici?- chiese ancora Marìkaa, cominciando ad aprire gli occhi.

-No, non intendo da amici. Non mi devi rispondere subito...pensaci, e fammi sapere qualcosa- replicò Albus, che non avrebbe sopportato un no secco.

Si allontanò, prima che lei avesse modo di rispondere, senza avere modo di vedere il rossore che aveva colorato le guance di Marìkaa.


Spazio Autrice:

Lo so, è passato ben più di un mese dall'ultimo aggiornamento. Lo so, sono vergognosa e non mi meriterei neanche gli insulti. Lo so, non posso sperare che ci sia ancora qualcuno disposto a seguire questa storia, figuriamoci a recensirla. A mia discolpa posso dire due cose: come avevo preannunciato gli esami mi stanno mangiando viva, e ne ho ancora uno a metà luglio. Qualcuno mi ha fatto notare che, nonostante appunto io sia presa dallo studio, l'altra mia storia (dalla quale se volete farmi contenta -e lo so che non volete dato che sono un'autrice penosa e inaffidabile- potete passare cliccando qui Marauders: quando la follia è all'ordine del giorno) è stata aggiornata, mentre PL no. E qui veniamo al secondo motivo: Poisonous Lily sta ormai giungendo alla fine, non mancano molti capitoli, e questo comporta che a) ho una terribile paura di avervi stancati ed annoiati, e che di conseguenza la storia non piaccia più e b) mancanza di ispirazione dovuta alla spropositata quantità di capitoli pubblicati. Questo ha portato a questo ritardo inaccettabile, mentre per l'altra storia, iniziata da poco, ho ancora delle idee. Non so se mi sono spiegata bene :(

Possono sembrarvi scuse stupide, lo so, eppure è quello che è successo. Posso chiedervi scusa, con tutto il cuore, e sperare che non mi odiate troppo :(

Venendo al capitolo...che dire, tutti sembrano andare d'amore e d'accordo, e credo che sia anche giusto dopo quello che hanno passato. So che possono sembravi tutti molto zuccherosi e pucciosi, ma non posso farci nulla: voglio dare un po' di felicità a questi poveri personaggi che ho tanto maltrattato, e spero davvero che apprezziate la piega che la storia sta prendendo. So anche che molti di voi si aspettavano l'appuntamento di Scorpius e Lily già in questo capitolo, ma prima di quello volevo far vedere come si stanno evolvendo i “rapporti di coppia” e come stanno cambiando i personaggi.

Che altro dirvi, a parte farvi ancora le mie più sentite scuse?

RINGRAZIO TANTISSIMO le 146 persone che hanno questa storia fra le preferite, le 25 che l'hanno fra le ricordate e le 143 che la seguono: sono pessima lo so, e voi siete meravigliosi!!!!

Un GRAZIE GRANIDISSIMO va alle 15 da me stra-venerate persone che hanno recensito l'ultimo capitolo: so che mi starete lanciando pomodori, cipolle e quant'altro, ma vi amo lo stesso! Risponderò alle recensioni fra oggi e domani :)

Un GRAZIE ENORME va inoltre alle 40 stupende, fantastiche e stra meravigliose persone che hanno me fra gli autori preferiti: è sempre un grandissimo onore, anche se non credo di meritarlo!!!!


Ultima importantantissima cosa: questa storia, per quanto possa essere brutta, per quanto possa non piacere, per quanto possa aver stancato e annoiato, resta mia. Non tollero plagi, neanche il più piccolo ed irrilevante. Mi è successo troppe volte, e adesso sono stanca. A buon intenditor, poche parole.


Bene, ho finito. Se lo vorrete ancora, pubblicherò il prossimo capitolo fra una settimana, massimo dieci giorni....e spero tanto che ci siate ancora :)

Con tantissimo affetto e miliardi di scuse,


Vostra, Miss_Slytherin

  
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