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Autore: Akanexx87    27/06/2011    1 recensioni
Storia basata sull'evolversi della relazione tra Hermione e Draco. Tutti noi abbiamo delle certezze in base alle quali e grazie alle quali viviamo in armonia, ma se tutto quello in cui noi abbiamo sempre creduto non fosse la realtà ma fossero soltanto delle convinzioni? Cose succederebbe? Forse questa storia ve lo potrà spiegare.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano le 10.00 mattino. Hermione aveva ancora tutto il tempo per prepararsi. Si diresse in cucina per fare un piccolo spuntino. Prese un succo d’arancia con dei biscotti e si diresse in veranda. Si sentiva quasi sola ad osservare il giardino nel silenzio. Il giorno prima era stata così bene in compagnia di Draco.

Si perse come sempre nei suoi pensieri, ormai le succedeva spesso. Si immergeva in una realtà parallela molto più tranquilla e solida di quella reale. Soprattutto immaginava il rientro a scuola senza dover dire addio ad una parte di Draco, quella più bella e solare.

Il tempo era perfetto per una giornata in piscina ciò nonostante avrebbe preferito non andarci, un senso di angoscia l’aveva assalita, sapeva di cosa si sarebbe discusso e sapeva come sarebbe andata a finire e non voleva che ciò accadesse o meglio lo voleva ma non ne era ancora convinta.

Rientrò in casa, salì le scale e preparò il suo borsone, era ora di avviarsi all’appuntamento. Per la verità mancava ancora più di mezz’ora ma era stanza di tormentarsi con i suoi incontrollati pensieri. Con molta calma uscì da casa sua, chiuse il cancellino e si diresse verso la piscina.

Passò davanti a casa di Kate. Riuscì ad intravvedere l’amica dalla finestra che dava nella sua camera, probabilmente si stava preparando. Proseguì girando l’angolo in direzione della piscina. Continuò a tenere lo sguardo basso fin quanto non urtò una persona ritrovandosi per terra.

“Mi dispiace.” Si scusò subito Hermione rialzandosi e focalizzando la persona che le stava di fronte.

Draco l’aiutò a rialzarsi. “Sempre immersa nei pensieri Granger?”

“Scusa, non ti avevo visto…”

“Si, lo avevo notato… Non ti sei fatta male?” Chiese camuffando una piccola risata.

“No, tutto bene… e non c’è niente da ridere!”

“Dai Draco lasciala in pace…” Blaise comparve dietro il biondo con in mano la sacca di Hermione. “Tieni.”

“Grazie Blaise” Hermione si mise in spalla la sua borsa.

“Bene ragazzi, io devo vedere Kate. Quindi vi lascio soli e ci vediamo dopo fra mezz’ora. Ciao!” Blaise li salutò oltrepassandoli per raggiungere la casa dell’amica.

“A dopo” lo salutò Draco prima di concentrarsi su Hermione. “Allora Hermione, stavi andando da qualche parte?  Manca ancora quasi mezz’ora al nostro appuntamento.” Sapeva che quella domanda avrebbe messo in crisi Herm. Il fatto che si aggirava a testa bassa per il suo quartiere stava solo a significare una cosa: stava riflettendo. Quindi, molto probabilmente stanca di stare a casa aveva deciso di uscire per cercare di liberarsi dei suoi pensieri. Questo era quello che credeva Draco e Hermione non sapeva quanto i pensieri dell’amico fossero veri.

“Veramente stavo vagando senza una meta ben precisa.” Era inutile inventare delle scuse. In questo mese passato in compagnia del biondo, Hermione aveva capito che il suo amico non era affatto uno stupido  e che la conosceva molto bene e che probabilmente sapeva già la risposta alla sua domanda.

“Ti va di vagare senza meta in mia compagnia?” Chiese sorridendo Draco.

Hermione si perse in quel sorriso. Aveva già visto ridere Draco ma non così… così… rilassato. Sembrava felice, tranquillo cosa che a scuola non accadeva mai.

Presero a camminare lungo il  marciapiede. Un velo di silenzio calò su di loro.

“Posso farti una domanda personale?” Prese l’iniziativa Hermione sedendosi sulla panchina che avevano appena raggiunto.

“Certo, chiedi pure.” Acconsentì sedendosi in parte a lei.

Draco volse il viso verso di lei. I loro occhi si incrociarono per un breve attimo. Il cuore di Hermione prese a battere più forte. Era da un po’ che voleva chiederglielo ma non aveva mai avuto occasione di farlo, forse ora era giunto il momento, anche se, se ne stava già pentendo. Si fece coraggio, ormai non poteva più tirarsi indietro.

“Perché tuo padre ti lascia frequentare posti e persone babbani?” Hermione osservò l’espressione di Draco mutare, da rilassato a pensieroso. “Si, insomma sembra strano. Tuo padre ovviamente sa che oggi sei qui, nonostante questo ti ha lasciato venire.” Hermione non voleva assolutamente offendere Draco ne tanto meno rinunciare alla sua amicizia, voleva solo capire cosa era successo.

Il biondo rifletté un attimo prima di rispondere. “Ovviamente come ha detto tu mio padre sa tutto. Quasi tutto perché non gli ho ancora detto che sei te la ragazza con la quale mi vedo. Nonostante questo perché dovrebbe impedirmi di frequentare posti babbani?” Chiese Draco sorpreso.

Hermione rimase spiazzata. Insomma lui era un Malfoy, generazioni su generazioni di maghi puro sangue era quasi impensabile che frequentassero posti invasi da gente senza poteri. Draco molto probabilmente capì i pensieri dell’amica. “Forse tu pensi che solo perché sono purosangue non possa e di conseguenza mi vengo proibito frequentare posti babbani. Beh sappi che non è così. Ovvio mi padre preferirebbe che frequentassi gente purosangue, per mantenere il nostro sangue ‘pulito’, ma dato che a me non interessa ormai se ne è fatta una ragione e mi lascia decidere da solo. Ne sei sorpresa?”

“Giusto un pochino. Io ho sempre creduto che tu odiassi… praticamente tutti tranne Blaise.”

Draco si mise a ridere. “Io non odio nessuno… si forse qualcuno, tipo Weasly… mi comporto male solo per il gusto di farlo… mi piace che la gente mi tema, è l’unico modo per essere lasciati in pace... e’ una specie di tradizione di famiglia. Incutere timore nella gente per proteggere la propria privacy. Prendi ad esempio Potter, la sua vita è praticamente sbandierata ai quattro venti, ogni sua mossa viene messa in pubblico. Noi teniamo alla nostra riservatezza.” Concluse Draco sperando di essere stato il più esaustivo possibile.

Hermione non era sorpresa era letteralmente scioccata. Tutto quello che lei aveva sempre creduto riguardo al biondo era sbagliato… si sentiva tremendamente in colpa. Ma una cosa ancora non le era chiara. “Comprendo il tuo ragionamento, ma non ti sembra che comportandoti da persona cattiva attiri comunque l’attenzione su di te? Anche la tua famiglia è spesso sui giornali.”

“Vero, ma mai per questioni private. Compariamo in prima pagina ma solo per faccende lavorative. Abbiamo un nome che da generazioni prima di me è sempre stato temuto e deve essere anche adesso per preservare i nostri equilibri sociali. Magari ti sembrerà un discorso un po’ strano e un tantino ipocrita ma io ci tengo al mio cognome e ne vado fiero e quindi lo onoro ogni volta che ne ho l’occasione.”

Hermione lo osservò allibita. “Ok, adesso mi fai paura. Apprezzo comunque la tua sincerità.” Si sentiva sollevata, finalmente aveva compreso, almeno in parte i comportamenti di Draco.

“Adesso è il mio turno. Possa farti una domanda personale?”

Hermione osservò il ragazzo per capire se stava scherzano oppure no. No, non stava scherzando. Non potè comunque continuare la conversazione perché la voce entusiasta di Kate li aveva raggiunti.

“Buon giorno ragazzi! E’ da tanto che aspettate?” Kate e Blaise si erano avvicinati a loro.

 

 

“Di Herm?” Ci divertiamo, non lasciarmi andare da sola!!”

Kate non aveva perso tempo, appena arrivati all’interno della piscina subito aveva dichiarato la sua intenzione di passare il weekend in compagnia dei ragazzi ed ovviamente voleva che ci fosse anche Hermione.

 

Era il momento decisivo , doveva assolutamente prendere una decisione…

 

Non fece in tempo  a rispondere che qualcuno la sollevò da terra, facendola oscillare sopra l’acqua cristallina della piscina.

“Allora Hermione  a te la scelta! Cosa fai vieni con noi evitandoti un bel tutto in piscina o ci dai buca finendo irrimediabilmente in acqua?” Draco la teneva ben salda.

Hermione rossa in viso lo guardò cercando di assumere un’aria arrabbiata. “Draco, mettimi subito giu! Questo è un ricatto!! Non oserai buttarmi in acqua ancora vestita?” chiese timorosa della risposta.

“Questo dipende da te. Tu dacci la risposa che vogliamo e vedrai che ai tuoi vestiti non accadrà niente, in caso contrario… finiranno in acqua con te!” Draco fece per mollare la prese e quasi Hermione finì in acqua, ma venne subito ripresa dallo stesso. “Allora?”

Non aveva scelta.

“E va bene, verrò con voi. Ma questa me la pagherai Malfoy! Ed ora mettimi subito giù per terra!”

“Ai suoi ordini milady!” la adagiò per terra ridacchiando.

Hermione subito si staccò da lui allontanandosi. Kate la abbracciò felicissima. “Oh grazie Herm!! Sapevo che alla fine ti saresti unita a noi!”

“Come se avessi avuto altra scelta!”  rispose offesa/divertita. Ora che aveva finalmente preso una decisione si sentiva molto più sollevata e poteva godersi quella bella giornata.

 

Si divertirono molto tutti e quattro tra nuotate, tuffi e risate. Ma alla fine arrivò il momento di salutarsi. Come sempre Draco accompagnò Hermione fino al cancello di casa sua, lasciando un po’ di ‘intimità’ anche a Kate e Blaise che avevano deciso di salutarsi con un bel bacio bocca a bocca.

“Wow questa estate mi è praticamente volata via, ormai non ci resta che poco più di un mese!” ammise Hermione.

“E già, tra poco io tornerò l’odioso Serpeverde e tu al so-tutto-io Grifondoro…” sorrise Draco al pensiero della scuola.

“Già, devo ancora riuscire a capire questo tuo cambio repentino che subito mi torni il solito insopportabile ragazzo!” scherzò Hermione.

“Forse è meglio così, abbiamo distorto già abbastanza la realtà.” Rispose quasi serio.

Piaceva anche a Draco il legame e l’armonia che si era venuta a creare ma dovevano ammettere entrambi che la cosa non era normale e soprattutto doveva restare segreta, altrimenti avrebbero rischiato tutti e due, anzi tutti e quattro.

“Quasi dimenticavo, Kate compie gli anni il 28 Agosto. Potrebbe essere un informazione utile per Blaise.” Riferì a Draco, mentre cercava nel suo borsone le chiavi per aprire casa.

“Grazie dell’informazione Blaise ne sarà felice. Perso le chiavi?” osservò Draco aiutandola a sostenere la borsa.

“Si, sono sicura di averle messe in questa tasca… trovate!” Vittoriosa mostrò il mazzo di chiavi a Draco.

“Bene allora ci vediamo Venerdì mattina a casa di Kate?” Chiese sarcastico.

“Si.” Rispose poco convinta come se sapesse che sarebbe andato storto qualcosa.

“Ascolta, oggi stavo scherzando, se non vuoi proprio venire non importa. Non voglio obbligarti.” Si scusò il biondo.

“No, no. Ormai ho detto di si. E poi Kate mi ucciderebbe. Quindi non preoccuparti ci vediamo Venerdì.” Ormai ne era convinta, voleva andarci.

“Ok, ci vediamo Venerdì!” La salutò Draco con il solito bacio sulla guancia al quale Hermione rispose ricambiando.

Il biondo ritornò sui suoi passi raggiungendo Blaise.

“Blaise, è ora di andare. Staccati da Kate!” Scherzò mentre ticchettava le dite sulla macchina del moro.

“Arrivo subito e lascia stare la mia auto!” lo rimproverò salutando la ragazza con un piccolo bacio.

Salirono in macchina e si allontanarono dal quartiere delle ragazze e quando furono lontani da occhi indiscreti Blaise azionò un pulsante sul volante. Il Suv diventò invisibile e prese quota.

“Sai, dovresti darti da fare anche tu con Hermione!” Si concesse Blaise.

“Cosa vorresti insinuare?” Fece il finto offeso Draco.

“Assolutamente niente, ma al posto di mangiarvi con gli occhi potreste passare al livello successivo!" Concluse cercando di evitare un uccellino che ignaro si stava dirigendo proprio verso di loro.

“Ma sentitelo, solo perché lui è già arrivato al quarto stadio non vuol dire che tutti facciano come te!”

“Come scusa: al quarto stadio? Hai una scaletta da rispettare?” Chiese curioso.

“No, era una battuta. Preferisco pazientare ancora un po’. Sto bene in sua compagnia non voglio affrettare le cose.”

“Parole sagge…. Ma ricordati che quando saremo a scuola non sarà tutto così semplice e potresti ritrovarti in competizione… magari con Weasly.”

Draco lo guardò schioccato. “Mi sati paragonando alla lenticchia? Non c’è storia… vincerei io!” Disse sicuro di se stesso.

“Io non ne sarei così sicuro… passeranno assieme un bel po’ di tempo e soprattutto lui ufficialmente non la odia! E poi c’è anche Potter da tenere presente.”

“Io non mi preoccuperei più di tanto, da quello che ho potuto capire sono ottimi amici e nulla di più.” Cercò di convincere, più che Blaise se stesso.

 

 

“Tesoro, siamo arrivati!”

Hermione uscì dalla sua stanza e scese le scale raggiungendo i suoi genitori in cucina.

“Ciao, come è andato il lavoro?”

Suo padre esausto si sedette sulla sedia. “Uff, un vero caos. Oggi abbiamo avuto di tutto dalla semplice carie alla creazione di una dentiera. Una signora è arrivata da noi disperata. Ha detto di aver perso la sua protesi dentaria…”

“… o si… davvero divertente…. Ha detto di averla appoggiata da qualche parte ed ora non la trova più…” si intromise sua madre mentre preparava la cena aiutata da Hermione.

“A te, tutto bene? Come è andata in piscina?”

“Benissimo, ci siamo divertiti molto!” Sorrise Hermione. “I ragazzi ci hanno invitate a trascorrere il prossimo fine settimana in Scozia. Ho deciso di accettare. Se a voi va bene.” Hermione sapeva che i suoi genitori non le avrebbero mai negato il permesso ma era comunque giusto chiedere il loro parere.

“Per me va bene, mi sembra affidabile il tuo amico.” Rispose in assenso sua madre.

“Anche per me va bene. Non lo conosco bene questo ragazzo, ma mi ha fatto una buona impressione.” Via libera anche dal padre.

“Si, ha sorpreso anche me questa sua amicizia.”

“Harry e Ron, invece come stanno? Li hai sentiti?” chiese sua madre.

“Ieri ho ricevuto una lettera da parte di Ron. Stanno bene . presto vedrò anche loro. voglio andare con Ron e Ginny a Diagon Alley a comprare il regalo per Harry, dato che a fine mese compirà gli anni.”

Ad Hermione gli venne un tuffo al cuore. Si era completamente dimenticata della lettera di Ron. Sperò soltanto che non decidessero di andare a far compere il prossimo fine settimana.

Ed ecco che l’ansia la raggiunse di nuovo. Se le fosse arrivata la risposta di Ron e avessero organizzato per quel week-and, a chi avrebbe dato buca? Subito pensò di non andare con Draco, alla fine Ron era il suo migliore amico non poteva metterlo in secondo piano. Non poteva, però lasciar Kate da sola, e poi ormai voleva andare in Scozia.

Per fortuna le sue paure vennero subito placate.

Quella sera stessa arrivò una lettera da parte di Ron.

“Cara Hermione,

    sono contento di sapere che stai bene. Non prendertela anche tu con me se non ho ancora finito i compiti. Lo sai anche tu come sono fatto… non è colpa mia…

Io e Ginny abbiamo pensato di andare a Diagon Alley Venerdì 23 Luglio. Sei libera quel giorno? E’ la settimana prima del compleanno di Harry. Ginny non poteva questo fine settimana quindi abbiamo dovuto rimandare. Spero che per te non sia un problema. Se sei libera passo a prenderti Venerdì mattina e se vuoi puoi restare con noi per tutto il tempo che vuoi. Noi ne saremmo felici. Fammi sapere se il programma ti va bene.

Spero di rivederti presto,

   Ron.

Anche il destino le era favorevole. Ormai non aveva più motivo per preoccuparsi. Come la volta precedente decise di rispondere subito a Ron.

Ciao,

 Per me va benissimo come avete organizzato. Non penso  però di potermi fermare da voi per molto tempo, forse solo per il fine settimana. Il 27 Luglio compie gli anni una mia amica e vorrei festeggiare assieme a lei.

Ci vediamo presto

 Hermione.

 

Non era sicura che Kate avrebbe fatto una festa di compleanno ciò nonostante le sarebbe piaciuto farle gli auguri di persona.

 

 

Ringrazio di cuore tutti coloro che leggono e che recensiscono la mia storia.

Spero che l’evoluzione di questa storia non diventi troppo scontata e che continui a piacervi.

Nell’attesta di qualche vostro commento, sempre ben accettato vi auguro una buona giornata!

 

  
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