Buio.
Sono qui, nel buio di questa stanza, e tu sei dall’altro lato. Non ti ho visto entrare, ma percepisco la tua presenza. Sento il tuo respiro lieve, e il frusciare dei tuoi meravigliosi capelli dorati.
Alzo il viso, rigato dalle lacrime. L’oscurità domina questa stanza, non si vede nulla, ma anche tu percepisci il mio spostamento. Ed è a quel punto che ti avvicini, lentamente, arrivando da me.
Accarezzi con mano leggera i miei lunghi ricci neri, alzandomi il viso e baciandomi dolcemente.
Non faccio in tempo a spostarmi, le tue braccia mi stringono in una morsa d’acciaio, senza lasciarmi via di fuga.
Le tue labbra scendono sul mento, poi cadono indisturbate sul collo, dove mordicchiano con lentezza la pelle morbida.
Mi aggrappo alle tue spalle, continuando a piangere silenziosamente. Te n’accorgi, e asciughi lentamente le mie lacrime con la tua mano, senza dire una parola.
Torni a baciarmi, il tuo respiro s’intensifica sempre di più, le tue mani scivolano dolcemente sotto la mia maglia sformata degli AC/DC.
Poi è come un flash, come se la stanza si fosse illuminata d’improvviso.
Vedo i tuoi occhi verdi, le tue labbra scarlatte e il tuo naso a punta di fronte a me.
La voce di mio padre mi risuona a volume altissimo nel cervello, sento le sue urla, il suo tono deluso, e con un gesto secco mi stacco da te, impaurito.
Mi guardi cosciente, ti stacchi e ritiri le mani.
“Mi dispiace” sussurro nell’oscurità, allontanandomi da te.
Ti sento singhiozzare, non sai quanto fa male anche a me, ma dobbiamo resistere.
Ti stringo la mano un’ultima volta, sentendo quella morbidezza intensa. In quei pochi secondi mi sono passati davanti tutti i momenti passati insieme, quando nessuno sapeva di noi, del nostro amore incondizionato, dal nostro essere così diversidagli altri.
Perché due ragazzi non possono stare insieme, è vietato.
È contro i principi familiari.
È contro la Chiesa.
Ti supero, sento i tuoi occhi puntati sulla mia schiena.
“Perché?” Sussurro tra le lacrime.
La tua reazione è impercettibile, sento solo lo scuotersi dei tuoi capelli biondastri.
“Io ti amo, lo sai.”
Sospiro, lasciandoti solo in quella stanza.
Forse un giorno potremo amarci davvero come una coppia normale, ma per ora noi siamo troppo uguali secondo la gente.
Troppo uguali per essere amici.
Troppo uguali per essere nemici.
Troppo uguali per amarci.


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*coff coff*
Eccomi, qui, con un'altra "meraviglia" appena uscita dalla mia mente.
Premettendo che è un argomento che mi sta a cuore e beh, mi dà fastidio quando la gente li denigra o talvolta li esclude dalla società.
Non saprei che dire, forse era meglio se non iniziavo a scrivere proprio xD
Beh, grazie di averla letta :D
Baci :*