“ 1-2-3… No Andrè. Non vale se ti volti a guardarmi ! “

Si dice…Che la vita a 14 anni non sia più la stessa.
Si cresce, si diventa adulti…

“Non mi va più di fare questo gioco! “
“Ma come…è sempre stato il tuo preferito…? “

Sei troppo bella. Dio, se lo sei Oscar…
Lo diventi ogni giorno di più.
Ed è una donna, una piccola donna, colei che si dispone arrogante davanti ai miei occhi.

“Ho capito, cambiamo gioco….Vuoi fare a pugni ? “

La tua velata avvenenza, celata da un’amabile vivacità infantile…

Come posso dire se la tua voce è bella.
So soltanto che mi penetra,
mi fa tremare come una foglia,
mi lacera… e mi dirompe.
Cosa so della tua pelle, delle tue membra.
Mi scuote soltanto che siano tue,
così che per me non c'è sonno né riposo,
finché non saranno mie. (2)

***

La notte sembra fatta per riflettere, può darsi che io non ne abbia neppure la forza, André …
Amore, amore mio… Sto tormentando i miei pensieri, sto dominando i miei sospiri.

Sei qui, sapevo che mi avresti aspettato sveglio, segretamente lo speravo.
Mi basterebbe uno sguardo.
Guardami, ti prego, guardami…
Dimmi che non è cambiato niente, che mi desideri ancora come quella notte.

Come sempre…
Stai superando ogni mia aspettativa, hai preceduto le mie mosse…
Mi tieni stretta a te con la bramosa passione che ti appartiene,
la stessa che ti ha portato a spingermi in questo angolo buio dell’ingresso.

“Non muoverti, non parlare….Non respirare neppure”…
Non mi muovo, non respiro, ma tu non soffiare così forte sul mio collo.
“Sei ubriaco, Andrè…? ”
Mi lascio sfuggire un singhiozzo dalle labbra e sento la tua stretta farsi brutale, quasi violenta.
“Non-par-lare …”
Mi stai facendo male, Andrè.
Ma è la giusta punizione, per non averti rivolto la parola negli ultimi tre giorni.
“Che cosa vuoi ?! lasciami andare… ed io… “
Ed io potrò fuggire per sempre da te, dimenticare la nostra esistenza insieme, lasciarti libero e…
…Fare a pezzi una volta per tutte il mio cuore di donna.
“Sto diventando pazzo, Oscar.“

Le tue parole, ruvide e pungenti, pronunciate a fatica, sono lame profonde che addentri nella mia anima.
“Una tua parola Oscar, una tua parola ed io sparirò per sempre dalla tua vita.
Una tua parola…
E tu non dovrai più fingere di non vedermi, non…non sarai più costretta ”.
“Basta, smettila Andrè…Basta… basta ” .

Ti amo… Ti amo Andrè.
Amo il verde dei tuoi occhi, come il mare in Normandia…
Le tue mani, belle, perfette, come scolpite nel marmo pregiato.
Amo le tue labbra, depositare dei tuoi silenzi assorti.
“Ti ho fatto una domanda Oscar… RISPONDIMI …"

Audaci, impudiche, le mie mani percorrono la curva ossuta della tua schiena.
Ti sento gemere, sospeso in un vortice di emozioni, rese ancor più vivide da una passione travolgente.
“Shhh…Non muoverti Andrè, non parlare…Non respirare neppure…”

***

La notte ne fu testimone.
Un confondersi di ombre, disperato, struggente. Adesso lo so, non si può desiderare ciò che non si conosce.
Non si può distruggere ciò che il destino ha voluto rendere eterno.

Adesso…
Posso solo immaginare, le labbra salate dalle lacrime, in quell’abbraccio, che disse tutto e non rivelò niente.

Mylène