L'incantesimo
Gargamella accostò il portone. Girò il chiavistello
fissando gli insoliti ospiti: 'Quando questa storia sarà chiusa, finirete
tutti dritti nel pentolone! Ih,ih,ih! Ah, ah, ah!'
I puffi, uniti, indietreggiarono verso il muro, senza dire nulla. Gli sguardi
ostili.
Il Grande Puffo salì sul tavolo invaso da ampolle. Nel
poco spazio rimasto, appoggiò lo zaino da cui estrasse gli ingredienti
ed un tomo. Gargamella si avvicinò e sbirciò le pagine del minuscolo
libro degli incantesimi. Non fu in grado di leggere il testo. Troppo piccolo
oltre che scritto in lingua puffa.
Gli occhi del malvagio alchimista caddero sul puffo. Ebbe la tentazione di afferrarlo
e spezzargli il collo, le sue dita fremettero. Resistette. Gli voltò
le spalle digrignando i denti: 'Metto anche questo sul tuo conto, Balthazar!'
bisbigliò.
Gli ingredienti sul tavolo erano nell'ordine suggerito dal libro.
I recipienti che li contenevano erano alti come gli aghi dei pini. E sottili.
Gargamella apparve perplesso: 'Forse sarebbe meglio fare rifornimento, mi sembrano
molto poche come dosi!'
'No, Gargamella!' rispose deciso il Grande Puffo. Aprì il libro e tradusse
la formula ad alta voce: 'Il mio libro dice, pochi grammi di ciascun ingrediente
e molta acqua. Ci serviranno anche dei sassi!'
Gargamella aggrottò la fronte poco convinto, dirigendosi verso la porta
con un pentolone logoro. Girò il chiavistello e la aprì. I piccoli
puffi, abituati al buio furono abbagliati dalla luce del sole. La porta fu richiusa.
Dopo alcuni minuti, Gargamella rientrò
col pentolone pieno d'acqua. I puffi non tentarono la fuga, l'alchimista sorrise
soddisfatto.
Nessuno osava parlare, mentre Gargamella metteva il pentolone sul fuoco. Il
coperchio fu lasciato aperto. Il Grande Puffo scese dal tavolo e salì
su uno sgabello vicino al camino, che Birba era solito usare, quando il padrone
preparava gli incantesimi.
Nei pressi del ponte ai margini della foresta, il gruppo capitanato
da Forzuto e Selvaggio, vide Gargamella rientrare con il pentolone pieno d'acqua
e rinchiudere la porta. Forzuto aggrottò le sopracciglia: 'Dove sono
puffati tutti?'
Nessuno dei puffi rispose. Si guardarono l un l'altro, con sguardi seri o preoccupati.
Selvaggio annusò nell'aria: 'Odore Salsapariglia!'
'Compuffo!' rispose Segugio, il puffino con una piuma infilzata nel tessuto
del cappello.
'Dove?' chiese Forzuto. Aveva dei sospetti circa la provenienza di quell'odore.
'Guardate la!' indicò il puffo Segugio.
Davanti al portone chiuso, Cattivus si guardava in giro come se l'ambiente non fosse sicuro.
'Ah, Cattivus! Lui doveva puffare per forza!'. Forzuto si massaggiò
i muscoli e crocchiò le dita.
Brontolone incrociò le braccia: 'Io odio Cattivus!'
I piccoli puffi attraversarono il ponte in punta di piedi.
Cattivus li vide e ridacchiò tra se e se. Forzuto aumentò il passo,
raggiunse il malvagio puffino e lo pungolò con l'indice: 'Tu!'
Cattivus sorrise: 'Il Grande Puffo se la puffa bene con Gargamella!'
'Eh?' risposero gli altri puffi in coro. Cattivus li invitò a salire
sul davanzale: 'Puffate attraverso la finestra se non mi credete!'. Alcuni puffi,
tra cui Forzuto e Segugio, obbedirono.
Videro il Grande Puffo in piedi sullo sgabello che sbirciava nel pentolone e
Gargamella che rimestava. Gli altri puffi attendevano notizie.
Forzuto scese dal davanzale e si diresse al portone pestando i piedi: 'Forzuto
aspetta!' gli gridò il puffo Segugio 'Puffa bene le loro espressioni!'
Forzuto tornò sul davanzale, e guardò meglio. Constatò
che Gargamella e il Grande Puffo non si divertivano. Anzi, gli sguardi tesi
facevano intuire che i due alchimisti collaboravano malvolentieri e per cause
di forza maggiore. Forzuto Sospirò: 'Accidenti! Dovevamo appoggiare il
Grande Puffo!'.
Cattivus smise di ridere
* * *
L'acqua bollì. Il Grande Puffo si rivolse al nemico:
'E' il momento di aggiungere gli ingredienti! Uno ogni volta che la sabbia della
clessidra finisce di fluire!'
Gargamella annuì. L'anziano e saggio Puffo scese dallo sgabello e raggiunse
i piccoli puffi nella catapecchia. Gargamella li fissava.
'Gargamella!' disse il Grande Puffo, con fermezza: 'Ci servono dei sassi e ho
bisogno che i miei piccoli puffi vadano a raccoglierli!'
'Che cosa?' urlò Gargamella: 'Cos'è? Un trucco per svignarvela?
Se vi servono dei sassi ci vado io!'
I piccoli puffi si abbracciarono. Il Grande Puffo non distolse lo sguardo dal
perfido alchimista: 'Non potrei mai sollevare quel grosso mestolo!'
'Hai ragione!' rispose Gargamella accarezzandosi il mento. Poi sorrise malignamente:
'Per questo gli altri puffi ti aiuteranno!'
I puffi strinsero i pugni, abbassarono la testa e chiusero gli occhi. La fronte
del Grande Puffo si imperlò di sudore. Gargamella stava già spostando
gli ingredienti dell'incantesimo sullo sgabello.
Forzuto e gli altri videro tutto. Alcuni di loro deglutirono
quando senza dire nulla, il puffo Forzuto li guardò con uno sguardo come
per chiedere chi l'avrebbe accompagnato a bussare al portone. Cattivus prese
parola: 'Non ci puffare! Sono signorotto del villaggio, perpuffo ora comando
io!'
Forzuto contrasse i muscoli e tramortì Cattivus con un pugno, facendogli
sanguinare il naso. I più coraggiosi del gruppo lo seguirono fino al
portone. Da dentro udirono la voce di Gargamella: 'Quanto devono essere grandi
i sassi?' e la risposta del Grande Puffo: 'Non illuderti, non potrai fare nulla!
In quanto ad umano finirai sotto l'influsso dell'incantesimo!'
'Ih, ih, ih! Ah, ah, ah!'. Gargamella stava, con le braccia
conserte, appoggiato alla porta, e guardava i puffi solo con gli occhi, senza
abbassare la testa: 'Gli illusi siete voi, io ho un gatto, e gli animali sono
immuni all'incantesimo!'
Il Grande Puffo sussultò, i piccoli puffi dietro di lui se ne accorsero
ed indietreggiarono di un passo.
'Centro!' urlò Gargamella 'Manderò sulle vostre tracce anche la
gatta selvatica che ho sal...' mentre lo diceva, l'anziano puffo aggrottò
le sopracciglia digrignando i denti. Ma da un punto basso del portone di legno...
> Toc toc <
'Si?' rispose Gargamella.
'Siamo i puffi!'
Dall'esterno, Forzuto, Selvaggio e gli altri udirono il chiavistello
girare. La porta si spalancò. Gargamella teneva una mano appoggiata al
fianco, ostentando boria. Lo sguardo era sprezzante.
'Il Grande Puffo ha ragione, non ci hai in pugno! Puffa l'incantesimo e noi
andremo a raccogliere le pietre!'
Gargamella si girò a guardare il Grande Puffo, tornato sicuro di se.
Gettò poi uno sguardo sui puffi fuori dalla catapecchia
'Accidenti, hanno ragione!' pensò. 'E va bene!' Gargamella afferrò
la porta e la sbatté in faccia ai puffi fuori dall'abitazione: 'Andate
al diavolo, fatevi mangiare da Birba! Io sei puffi li ho già!'
'E la vendetta contro Balthazar?' Gargamella guardò il Grande Puffo a
bocca aperta.
'Oh, certo!' rispose 'Me ne stavo dimenticando, accidenti a voi pelle blu!'
Il Grande Puffo risalì sullo sgabello di Birba. I puffi,
preoccupati parlottarono tra loro.
'Va tutto bene!' li rassicurò l'anziano 'andate a prendere dei sassi.
devono essere abbastanza piccoli da puffarvi in una mano!'
'E tu?' chiese Inventore
'Non puffatevi per me, andate!'
'Sempre che io decida di aprire la porta!' aggiunse Gargamella sorridendo 'Dopotutto
sono il padrone di casa!'
Il Grande Puffo aggrottò le sopracciglia e sospirò: 'E la vendetta
contro Balthazar?'
Gargamella aprì il portone sbuffando. Il Grande Puffo dette le ultime
direttive: 'Dovete essere qui entro due ore! Puffate più sassi possibile!'
'Quanto devono essere grandi i sassi?' chiese Inventore
'Così!' il Grande Puffo suggerì una misura con il pollice e l'indice
della sua piccola mano.
Quando tutti i puffi furono fuori dalla catapecchia, la porta fu rinchiusa.
'Lavorare, lavorare, sempre lavorare! Yaaawn...'
'Io OOOOODIO lavorare!'
I puffi sentirono un fruscio. Birba spuntò da sotto un
cespuglio e corse in direzione dei puffi. Loro si sparpagliarono in tutte le
direzioni, dirigendosi però verso un unico punto, il ponte. Riuscirono
ad attraversarlo e a salire su un albero.
'Io odio salire sugli alberi!' disse Brontolone.
Birba provò ad arrampicarsi sull'albero. Ma la corteccia era troppo friabile.
Il famiglio rosso si arrese e tornò alla catapecchia.
I puffi poterono scendere.
'Yaawn!' sbadigliò Pigrone 'Credo che me ne pufferò al villaggio
a dormire!'
Quattrocchi alzò il dito indice: 'No, Pigrone! Bisogna sempre puffare
quello che dice il Grande Puffo senza discutere!'
Forzuto, che era dietro Quattrocchi, tirò un calcione nel sedere dell'occhialuto:
'Infatti! Al lavoro!'
I puffi applaudirono Forzuto, mentre Quattrocchi, per terra si massaggiava il
sedere lagnandosi.
* * *
I puffi raccolsero i sassolini sulle sponde di un fiume e li caricarono su delle carriole costruite da Inventore.
* * *
Finalmente i puffi tornarono alla catapecchia. Videro molto
fumo uscire dal comignolo.
Gargamella rimestava l'intruglio mentre il Grande Puffo, con una clessidra in
mano ed il libro aperto ai suoi piedi, gettava gli ingredienti nel pentolone,
uno per uno, ad intervalli di tempo.
Dall'esterno, i puffi si guardarono in giro. Non c'erano gatti
nei paraggi. Bussarono. 'Avanti!' li invitò il Grande Puffo 'La porta
non è puffata a chiave!'.
Perché la pozione riuscisse, il Grande Puffo e Gargamella non potevano
allontanarsi dal pentolone.
I puffi, spinsero la porta ed entrarono. Gargamella non si girò a guardarli.
Lanciava occhiate al nemico, aspettando istruzioni.
'Puffate i sassi accanto allo sgabello!' ordinò l'anziano puffo.
Con fatica, i piccoli puffi trascinarono le carriole all'interno dell'abitazione.
Il Grande Puffo sorrise. Il suo villaggio era di nuovo unito.
Continua ...
Ufficialmente ora ho due gatti (gatte, per la precisione).
Nessuno cerca un gattino, così teniamo Ægir. Poi ora lei e Goku
(la vecchia palla da bowling) cominciano ad andare d'accordo, quindi presto
potranno dormire insieme e Goku le insegnerà a comportarsi come si deve
(Ægir non sa usare bene la lettiera).
Della Fan Fiction che dire? Ormai sono alle battute finali. Probabilmente il
prossimo capitolo sarà l'ultimo. Se risulterà troppo lungo lo
spezzerò. Questa è la storia più lunga mai scritta da me.
La settimana prossima posterò l'ultimo capitolo della Fan Fiction, poi
vorrei dedicarmi per un mesetto circa alla mia originale, sperando di creare
una storia degna di essere inclusa tra le scelte (infatti non la pubblicherò
molto presto). Una storia a cui tengo molto, che mio fratello vorrebbe vedermi
pubblicare ufficialmente per metterla in vendita, nonostante al momento non
mi sento pronta, perché per lui 'tanto anche Twilight piace!' e questo
a me da fastidio, perché è come se a mio fratello interessasse
solo che divento famosa, mentre io miro alla buona qualità.
Nel frattempo ho già preparato la trama della mia prossima FF, dove esplorerò
un altro 'sfiga-fandom' (almeno su EFP), quello di Metalocalypse.
Takk!