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Autore: Astra Piton    12/03/2006    0 recensioni
Le passioni, le emozioni, gli scherzi che legano i malandrini al tempo della scuola. Il mix diventa esplosivo quando al loro gruppo si unisce la seducente figlia di Voldemort. Gli equivoci ed il divertimento sono assicurati!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur Weasley, I Malandrini, Lily Evans, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Codaliscia  ascoltava con vivo interesse  il racconto di Sirus

UNA TEMPESTOSA GITA

 

Quell’anno per la gita scolastica di fine anno era stato scelto un luogo ameno ed al riparo da sguardi indiscreti nel cuore delle Highlands scozzesi.

Come sempre in quelle occasioni non esistevano divise e le rivalità tra le varie case scompariva improvvisamente. Non per questo l’astio che continuava a dividere alcune persone ed i sentimenti ne mettevano in crisi altre.

Il Signor Paciock era un uomo sui 45 anni e possedeva una tenuta in quella zona, per cui fu felice di sapere che Silente insieme al resto della scuola avevano accettato l’invito alla sua festa.

“Finalmente siete arrivati.” Disse accogliendoli con un gran sorriso.

“A nome della scuola io e Minerva vi ringraziamo.” Rispose Albus.

 

James giunse nel prato dietro la casa, accompagnato dagli altri malandrini e subito non gli riuscì difficile  accorgersi della presenza della sua adorata Evans.

“Hai notato quanto è bella oggi? Con i capelli raccolti sulla nuca e quei graziosi boccoli che le incorniciano il viso?” sospirò.

“Diciamo che se non fosse per quella chioma rossa che riflette il sole non si vedrebbe nemmeno.” Replicò lui cercando di calmare il fuoco poetico che pervadeva l’amico.

“Ti sto chiedendo un parere su di lei. Visto che dici che il mio amore mi rende cieco.” Replicò sorridendo.

“Non è troppo alta né troppo bassa nè grassa né magra né bella né particolarmente seducente. Si distingue poco da una comune ragazza della nostra età. Decisamente non è il mio tipo…per tua fortuna.” Ironizzò Sirius

“Voglio un tuo parere sincero, smettila di scherzare!”

“Ne hai sul serio bisogno? Sono anni che non fai che sognarla! Da quando hai certi dubbi amletici?”

“Io la considero ancora bellissima, ma tu non ti sei mai espresso chiaramente su di lei.”

“Perché a mio parere sui tuoi occhi ci sono fette di prosciutto!”

“Indicami una ragazza più bella di lei, nemmeno la Chang regge il confronto con quelle curve.”

“Andiamo Jimmy! Guardala bene è piatta come una tavola!” rise disegnando in aria un profilo più di suo gusto.

“Allora quale ragazza di Hogwards tormenta i tuoi sogni proibiti? Non rispondere tanto sappiamo tutti la risposta.” Aggiunse punzecchiandolo con un gomito.

“Se non fosse così bisbetica Tyara la superebbe di almeno tre taglie di seno. Credo che te ne sia accorto pure tu.” aggiunse con malizia indicando la ragazza in uno strettissimo bikini.

“Potrei avere un infarto…” scherzò mettendosi una mano sul cuore e scimmiottando il dolore al petto.

Alcune ragazze risero, mentre la Riddle correndo si dirigeva verso di loro.

-Boing!Boing! Cazzo smettila di guardarla come un allupato in calore…comincio a pensare di essere un maniaco. A pensarci da quando la conosco non sono riuscito a battere chiodo!- pensava Sirus mentre si avvicinava.

“Sei sempre il solito pagliaccio, vero, Jimmy?” rise la ragazza aiutandolo ad alzarsi.

“Quando mi si presenta uno spettacolo simile come posso restare serio?” aggiunse avvicinandosi a lei.

Con sorpresa di tutti Tyara gli mise le braccia al collo e gli sussurrò all’orecchio: “Vieni a nuotare con me?”

Un brivido percorse Potter lungo la schiena, cercò con gli occhi Sirius e si domandava perché stava lì come uno stupido senza dire nulla.

“Veramente…” balbettò lui.

“Non preoccuparti per quello! Tanto non gli importa. Vieni!” rispose tirandolo per un braccio.

“Ci vediamo!” urlò lui.

Sicuramente lo stava facendo apposta, voleva vedere se lui era geloso e non le avrebbe mai dato questa soddisfazione.

Però anche James poteva rifiutarsi di seguirla e se fosse stato un vero amico, ma come poteva non capirlo? Avrebbe dato il mondo per avere l’affinità che legava Tyara e Jimmy…perché invece con lui era sempre tanto ostile?

“Avresti dovuto inventarti una scusa.” Aggiunse Remus come se gli avesse letto nel pensiero.

“Quale per esempio?” domandò frustrato.

“Hai la capacità innata di rendere storie fasulle, credibili. Eppure quando c’è lei il tuo cervello sembra vada in pappa.” Precisò divertito.

“Dovrei chiederle scusa per come l’ho tratta, ma non ci riesco è più forte di me!” borbottò sedendosi pesantemente sull’erba.

“Vorrei davvero essere presente il giorno che ti deciderai a parlarle dei tuoi sentimenti. Dovresti piantarla di nasconderli dietro la tua falsa indignazione.” Lo redarguì Lupin stufo di venderlo cadere sempre in uno stato semi-catatonico.

 

Silente alzò la testa dal foglio che stava scrivendo e si sistemò gli occhiali a mezza luna sul viso, incrociando il suo sguardo con quella della sua amica più cara.

Ricordava sempre con affetto il giorno che l’aveva conosciuta e non poteva davvero credere che fossero passati tanti anni e che quella ragazzetta magra e spaurita fosse diventata un’insegnate di trasfigurazione tanto sicura di sé.

“Buona sera, Minerva.” Le disse lui.

“Albus vorrei parlarti dello studente Piton se fosse possibile.”

“A che riguardo? E’ sempre stato uno studente integerrimo ed un ottimo Prefetto.”

“Ultimamente mi preoccupa. Sembra che abbia perso interesse per lo studio e non è da lui.” Precisò la professoressa.

“Meno male. Cominciavo seriamente a preoccuparmi per quel ragazzo. Finalmente sembra comportarsi come tutti.” Sorrise candidamente.

La donna fu costretta a distogliere lo sguardo, non era mai riuscita in tutto quel tempo a sostenerlo e ammettere a sé stessa che quello che la legava al Preside andava oltre la semplice amicizia e rispetto, ma non aveva mai voluto ammetterlo.

“Come fai ad essere sempre tanto tranquillo, ma ci pensi se improvvisamente entrasse in combutta con Lucius?”

“Scoppierebbe una guerra a sangue freddo tra le case? Andiamo Mimi non esagerare sono sempre dei ragazzini.”

L’insegnante di trasfigurazione sorrise, era molto tempo che non la chiamava più con quel soprannome, era una ragazzina di sedici anni quando lo aveva inventato e poi improvvisamente la loro confidenza sembrava doversi trasformare in qualcosa di più forte, ma non fu così.

Quello che ora era l’integerrimo e giusto Preside di Hogwards a quel tempo non si era rivelato altro che un ragazzo con fama di gloria e potere.

Però, il tempo lo avevano cambiato, anche lei era cambiata, tutto sembrava essere mutato tranne il sentimento nel cuore di Minerva che si era rafforzato con il tempo.

Lo amava questo le era perfettamente chiaro, ma era ormai troppo tardi per costruire un futuro con quell’uomo dai folti capelli color argento.

Dal canto suo Silente non le aveva mai chiesto nulla, era decisamente troppo occupato a guidare gli altri per avere tempo per sé. Considerava quella la giusta punizione per ciò che da giovane aveva fatto. Non si era mai ritenuto degno dell’amore di una donna qualsiasi e soprattutto di una come Minerva.

Quante prediche era bravo a dire agli altri come si dovevano comportare e quale era la cosa più giusta da fare in ogni occasione, ma era una maschera che si era costruito con il tempo per cercare di far tacere la sua coscienza.

 

  
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